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Workshop Il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012: una lettura condivisa per l’attuazione locale Gli screening oncologici.

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Presentazione sul tema: "Workshop Il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012: una lettura condivisa per l’attuazione locale Gli screening oncologici."— Transcript della presentazione:

1 workshop Il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012: una lettura condivisa per l’attuazione locale Gli screening oncologici

2 Le motivazioni: Perché gli screening e perché quelli?

3 TUTTI TUMORI

4 TUMORE MALIGNO COLON, RETTO E ANO FEMMINEMASCHI

5 TUMORE MALIGNO COLON, RETTO E ANO Mappe

6

7 TUMORE MALIGNO MAMMELLA -Trend

8 TUMORE MALIGNO MAMMELLA - Mappe

9 TUMORE MALIGNO UTERO -Trend

10 TUMORE MALIGNO UTERO - Mappe

11 TUMORE MALIGNO TRACHEA, BRONCHI E POLMONE - TREND FEMMINEMASCHI

12 Quali requisiti? Lo screening organizzato può essere proposto a determinate condizioni, in particolare: Dimostrata efficacia nella riduzione della mortalità specifica per il tumore oggetto dello screening

13 TUMORE MALIGNO TRACHEA, BRONCHI E POLMONE – Mappe

14 MASCHI FEMMINE

15 TUMORE MALIGNO PROSTATA -Trend

16 TUMORE MALIGNO PROSTATA - MAPPE

17 MELANOMA MALIGNO PELLE - Trend FEMMINEMASCHI

18 Il sistema informativo

19 PROGETTO 1 Screening per la diagnosi precoce dei tumori della mammella L’intervento si rivolge alle donne, domiciliate e residenti, sul territorio della Regione Emilia-Romagna, comprese fra i 45 ed i 49 anni con proposta attiva di mammografia annuale, e fra i 50-74 anni con proposta attiva di mammografia biennale: la proposta attiva prevede l’invito con appuntamento prefissato e sollecito in caso di non adesione al primo invito

20 PROGETTO 1 Screening per la diagnosi precoce dei tumori della mammella Risultati attesi Consolidamento dei risultati raggiunti con l’allargamento delle fasce di età del programma di screening avviato nel 2010, riguardanti le donne in fascia di età 45- 49 ( mammografia annuale), e 70-74 (mammografia biennale) Mantenimento dei programmi di sorveglianza e controllo di qualità dei percorsi diagnostico-assistenziali Reingegnerizzazione dello screening opportunistico favorendo il rientro nel programma di screening per le donne dai 45 ai 74 anni; Promozione ulteriore del coinvolgimento dei soggetti fragili che non aderiscono al programma di screening mammografico Monitoraggio e valutazione delle evidenze scientifiche emergenti per quanto riguarda innovazioni tecnologiche relative al programma di screening (RM, CA e ecografia di complemento all'esame mammografico)

21 Servizi coinvolti: molti in AUSL e Az. Osp. nel DSP Servizio Epidemiologia Servizio che guida o che è responsabile del progetto: resp. Dr.ssa Elisabetta Ceresatto Centro Screening mammografico Poliambulatorio via del Pozzo gruppo regionale di riferimento: c/o Servizio Sanità Pubblica Assessorato Regionale Sanità disponibilità di informazioni da parte della Regione o AUSL: sistema informativo ad hoc finanziamenti dedicati: Budget, eventuali risorse extra budget su progetti La operatività

22 PROGETTO 2 Screening per diagnosi precoce e prevenzione dei tumori del collo dell’utero L’intervento si rivolge alle donne, domiciliate e residenti sul territorio della Regione Emilia-Romagna, comprese fra i 25 ed i 64 anni con proposta attiva su invito di paptest triennale e DNA-HPV test di triage nei casi di positività previsti dal protocollo.

23 PROGETTO 2 Screening per diagnosi precoce e prevenzione dei tumori del collo dell’utero Risultati attesi Consolidamento dei livelli di estensione e di adesione raggiunti, e miglioramento dell’adesione nella classe di età 25-34 anni Mantenimento dei programmi di sorveglianza e controllo di qualità dei percorsi diagnostico-assistenziali Reingegnerizzazione dello screening opportunistico favorendo la partecipazione al programma di screening Promozione coinvolgimento dei soggetti fragili che non aderiscono ai programmi di screening oncologici anche attraverso la verifica dell’eventuale introduzione di tecnologie alternative.

24 PROGETTO 2 Screening per diagnosi precoce e prevenzione dei tumori del collo dell’utero Risultati attesi Acquisizione di elementi di valutazione per supportare una rimodulazione del programma di screening, in particolare con: partecipazione di realtà aziendali regionali a studi pilota multicentrici sull'utilizzo del DNA-HPV test come test primario di screening e Pap–test come triage delle donne con DNA-HPV test positivo centralizzazione dell’esecuzione dei test HPV come test di screening primario e/o come test di triage interventi di formazione e retraining per i citologi in previsione della riconversione del programma di screening. Integrazione tra archivi informatici vaccinali e archivi screening per avere a disposizione strumenti operativi per supportare la rimodulazione del programma di screening e la verifica di efficacia della vaccinazione HPV.

25 Servizi coinvolti: molti in AUSL e Az. Osp. nel DSP Servizio Epidemiologia Servizio che guida o che è responsabile del progetto: resp. Dr.ssa Raffaella Andresini Consultorio familiare del Distretto di Modena gruppo regionale di riferimento: c/o Servizio Sanità Pubblica Assessorato Regionale Sanità disponibilità di informazioni da parte della Regione o AUSL: sistema informativo ad hoc finanziamenti dedicati: Budget, eventuali risorse extra budget su progetti La operatività

26 PROGETTO 3 Screening per diagnosi precoce e prevenzione dei tumori del colon-retto L’intervento si rivolge a donne e uomini, domiciliati e residenti sul territorio della Regione Emilia-Romagna, compresi fra i 50 ed i 69 anni, con proposta attiva biennale di test immunologico su unico campione (con cut-off a 100 ng/ml) per la ricerca del sangue occulto nelle feci; proposta attiva di colonscopia in caso di positività del test.

27 PROGETTO 3 Screening per diagnosi precoce e prevenzione dei tumori del colon-retto Risultati attesi Consolidamento dei livelli di estensione e di adesione raggiunti Mantenimento dei programmi di sorveglianza e controllo di qualità dei percorsi diagnostico-assistenziali Promozione del coinvolgimento dei soggetti fragili che non aderiscono al programma di screening dei tumori del colon-retto Eventuale promozione o partecipazione a studi sperimentali per la verifica di efficacia di nuove tecniche (video capsula, TAC colonscopia virtuale e colonscopia endoscopica) e per la valutazione di altri test biomolecolari (DNA fecali); partecipazione a esperienze pilota per la valutazione di altre strategie di screening con test immunologico su più campioni e con cut-off differenti.

28 Servizi coinvolti: molti in AUSL e Az. Osp. nel DSP Servizio Epidemiologia Servizio che guida o che è responsabile del progetto: resp. Dr.ssa Rossella Corradini Centro Screening NOCSAE Modena gruppo regionale di riferimento: c/o Servizio Sanità Pubblica Assessorato Regionale Sanità disponibilità di informazioni da parte della Regione o AUSL: sistema informativo ad hoc finanziamenti dedicati: Budget, eventuali risorse extra budget su progetti La operatività


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