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Trento, 18 febbraio 2008 I COSTI DI MANTENIMENTO DEGLI STUDENTI DELL’UNIVERSITA’ DI TRENTO Federica Laudisa.

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1 Trento, 18 febbraio 2008 I COSTI DI MANTENIMENTO DEGLI STUDENTI DELL’UNIVERSITA’ DI TRENTO Federica Laudisa

2 PRESENTAZIONE 1.Perché stimare i costi di mantenimento 2.Come sono stati rilevati i costi 3.Quanto costa mantenersi agli studi? 4. Quali fattori incidono sulle spese? 5. La borsa di studio è adeguata? 6. Considerazioni conclusive

3 PERCHÉ STIMARE I COSTI DI MANTENIMENTO Per rispondere alla domanda l’importo della borsa in che misuracopre le spese l’importo della borsa di studio in che misura copre le spese che gli studenti devono sostenere per mantenersi agli studi universitari?

4 COME SONO STATE RILEVATE LE SPESE Intervistando telefonicamente 1.474 studenti iscritti presso l’Università di Trento. Sono state rilevate tutte le possibili spese sostenute dallo studente in un anno. MA DI QUALI STUDENTI SONO STATE RILEVATE LE SPESE?

5 DI QUALI STUDENTI SONO STATE RILEVATE LE SPESE Gli studenti intervistati costituiscono un campione rappresentativo della popolazione universitaria. In teoria, gli studenti di cui ci interessa conoscere le spese sono gli aventi diritto alla borsa. Il campione, tuttavia, è stato estratto dall’insieme degli studenti borsisti e NON borsisti (iscritti in regola ad un corso di laurea primo livello, ciclo unico, specialistica) per evitare di sottostimare i costi

6 QUANTO COSTA MANTENERSI AGLI STUDI/1 PREMESSA Sono state effettuate diverse stime del costo di mantenimento, una per ciascuna delle seguenti tipologie di studenti: In sede Pendolari Fuori sede Erasmus Perché queste sono le tipologie nelle quali vengono diversificati gli importi della borsa di studio Indipendenti Disabili Perché, pur non essendo considerati dalla normativa, si è supposto avessero dei costi diversi

7 di essere studenti in sede o pendolari; di vivere al di fuori del nucleo famigliare di origine (quindi con un coniuge/partner e/o figli, con amici o da soli). GLI STUDENTI INDIPENDENTI Gli studenti indipendenti sono coloro che hanno dichiarato: e

8 QUANTO COSTA MANTENERSI AGLI STUDI/2 Voce di costo SPESA (Valori medi annui in €) In sedePendolareFuori sedeIndipendente Tasse706717662742 Materiale scolastico246259353238 Vitto1.5341.3353.4975.109 Alloggio--2.9303.953 Trasporti pubblici282619560563 TOT Spese essenziali 2.7682.9308.00210.605 Attività sportive/ricreative620517384700 Telefono/Internet559553422783 Abbigliamento482475441587 Altre spese7856785301.311 TOT Spese accessorie 2.4462.2231.7773.381 TOTALE 5.2145.1539.77913.986

9 QUANTO COSTA MANTENERSI AGLI STUDI/3 Gli studenti fuori sede hanno un costo di mantenimento più elevato rispetto agli studenti in sede e pendolari perché sostengono maggiori spese per vitto e alloggio. Ed è il motivo per cui, probabilmente, risparmiano sulle spese secondarie; Gli studenti indipendenti hanno delle spese – sia essenziali che accessorie – superiori agli altri studenti: l’ipotesi è che abbiano delle diverse esigenze/caratteristiche che si riflettono sui costi. Infatti…

10 LE CARATTERISTICHE DEGLI INDIPENDENTI STUDENTE INDIPENDENTENON INDIPENDENTE Età media35 anni23 anni Con figli38,2%0,2% Lavoratori88,2%59,8% Di cui con lavoro stabile71,7%18,6%

11 L’IMPATTO NETTO DI ALCUNE CARATTESTICHE DEGLI STUDENTI SUL COSTO DI MANTENIMENTO/1 Dall’analisi sui costi medi è emerso che il costo di mantenimento varia in relazione alla condizione abitativa. Vi potrebbero però essere dei fattori che incidono sulle spese (ad esempio sesso, età, ecc.), i quali distribuendosi in maniera diversa nel campione intervistato, determinano delle variazioni nei costi erroneamente ricondotte alla condizione abitativa. Per quantificare la variazione del costo specificatamente attribuibile alla condizione abitativa, a parità di altre caratteristiche degli studenti è stato costruito un modello di regressione lineare multipla.

12 L’IMPATTO NETTO DI ALCUNE CARATTESTICHE DEGLI STUDENTI SUL COSTO DI MANTENIMENTO/2 Attraverso l’analisi di regressione è stata misurata l’incidenza della condizione abitativa sul costo di mantenimento, a parità delle seguenti caratteristiche degli studenti:  ambito disciplinare di studio  sesso  età  disponibilità economica  avere figli  beneficiare di borsa

13 L’IMPATTO NETTO DI ALCUNE CARATTESTICHE DEGLI STUDENTI SUL COSTO DI MANTENIMENTO/3  I fuori sede hanno un costo di mantenimento medio annuo sensibilmente superiore a quello degli studenti in sede, in media di 4.300 euro circa in più;  Lo studente indipendente ha un costo medio annuo di 6.900 euro maggiore di quello dello studente che vive in famiglia;  Quanto più si ha disponibilità economica, tanto più si spende: ad ogni 100 euro di entrate, corrisponde un aumento medio di 22 euro di spesa;  i borsisti spendono mediamente 650 euro in meno all’anno dei non borsisti. Non esistono differenze di costo statisticamente significative tra gli studenti in sede e pendolari, in relazione al sesso, all’ambito disciplinare e all’avere figli.

14 LA BORSA DI STUDIO E’ ADEGUATA?/1 gli importi MEDI di borsa erogati nell’a.a. 2005/06, per le diverse tipologie di studente. il costo medio annuo di mantenimento L’adeguatezza della borsa di studio è stata verificata mettendo a confronto: con = spese essenziali (materiale scolastico, vitto, alloggio, trasporti) + spese per attività ricreative e sportive = media importo max e minimo di borsa

15 LA BORSA DI STUDIO E’ ADEGUATA?/2 Studente Importo medio borsa (euro) Spesa media annua (euro) Differenza borsa–spesa (euro) Copertura della spesa IN SEDE1.6732.397- 72469,8% PENDOLARE1.7852.668- 88366,9% FUORI SEDE3.2408.098- 4.85840,0% INDIPENDENTE1.78510.444- 8.65917,1% All’aumentare del costo di mantenimento è più consistente l’ammanco di borsa: i fuori sede nonostante ricevano l’importo più elevato, hanno comunque la borsa meno adeguata.

16 LA DIFFICOLTÀ ECONOMICA DEGLI STUDENTI BORSISTI In sedePendolariFuori sedeIndipendenti IN DIFFICOLTA’ ECONOMICA 40,7%46,2%69,7%64,4% Studenti che hanno pensato di interrompere gli studi In sedePendolariFuori sedeIndipendentiTOT Con difficoltà economica 26,3%21,3%17,4%27,3%17,9% Senza difficoltà economica 8,7%12,7%7,9%9,6%9,9% Il 70% circa degli studenti fuori sede ed il 64% degli indipendenti risultano avere difficoltà economiche, e… …sebbene la difficoltà economica incida negativamente sull’intenzione di abbandonare l’università, i fuori sede in percentuale minore rispetto agli altri hanno pensato di interrompere gli studi

17 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE/1 La scelta politica di differenziare la borsa in ragione della condizione abitativa è sostanzialmente valida tuttavia l’importo monetario dovrebbe essere distinto in modo più marcato tra studenti che vivono in famiglia e coloro che abitano al di fuori del nucleo famigliare; la borsa dovrebbe essere soprattutto “integrata” per gli studenti fuori sede, di circa 4.800 euro; per lo studente indipendente occorrerebbe prevedere e ripensare la forma di supporto classico: il prestito agevolato probabilmente garantirebbe loro un maggior sostegno: un ammontare di denaro commisurato al loro effettivo stato di bisogno;

18 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE/3 Perché allo stato attuale non è scontato rispondere alla domanda: la borsa è adeguata? Due ordini di motivi: 1. dovrebbero essere definite a livello normativo quali spese deve finanziare la borsa 2. dovrebbe essere stabilito se e come la famiglia deve contribuire al mantenimento dello studente Se effettuiamo il confronto tra l’importo minimo di borsa (anziché quello medio) e la spesa media annua dello studente fuori sede, ad esempio, la borsa risulta coprire il 27% del costo di mantenimento. Come valutiamo questa copertura?

19 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE/4 1. E’ adeguata se supponiamo che il contributo di una famiglia con una condizione economica pari alla soglia per accedere alla borsa (che è quella corrispondente all’importo minimo di borsa) debba essere del 73%; 2. E’ abbastanza adeguata se ipotizziamo che la stessa famiglia debba contribuire per il 50%; 3. E’ molto inadeguata se riteniamo che la famiglia le cui condizioni economiche rientrino nella soglia per accedere alla borsa NON debba contribuire Spesa media annua fuori sede Contributo famiglia (50%) Importo minimo borsa a.a. 2005/06 Differenza borsa- contributo famiglia (importo “mancante”) 8.098€4.049€2.160€1.889€

20 L’ADEGUATEZZA DEGLI AIUTI FINANZIARI DEGLI ERASMUS/1 L’adeguatezza del sostegno economico erogato agli Erasmus è stata valutata mettendo a confronto: (A)Totale aiuti finanziari erogati (MiUR, Ateneo, Opera, UE) – spesa media semestrale Gli Erasmus, tuttavia, ricevono solo parte degli aiuti mentre sono all’estero (circa il 66%), quindi si è anche raffrontato: (B) Totale aiuti finanziari erogati prima della partenza – spesa media semestrale

21 L’ADEGUATEZZA DEGLI AIUTI FINANZIARI DEGLI ERASMUS/2 TOT contributi finanziari (euro) (A) Di cui ricevuti a dicembre (euro) (B) Spesa media semestrale (euro) Centro- sud Europa Nord Europa BORSISTA6.0154.014 4.8225.711 NON BORSISTA 1.750576 Copertura della spesa (A) Copertura della spesa EFFETTIVA (B) Centro- sud Europa Nord Europa Centro- sud Europa Nord Europa 125%105%83%70% 36%31%12%10% Gli studenti borsisti devono anticipare la somma “mancante” per la copertura delle spese, con la conseguenza che senza un aiuto familiare o un maggior contributo personale non possono recarsi all’estero. La situazione è ancora più problematica per gli Erasmus non borsisti.

22 LA DIFFICOLTÀ ECONOMICA DEGLI ERASMUS I non borsisti in percentuale maggiore hanno avuto difficoltà economiche nel corso dell’Erasmus: 1 su 2, rispetto a poco più di 1 studente borsista su 3. Infatti, hanno complessivamente minori disponibilità finanziarie, nonostante il maggior aiuto della famiglia. In difficoltà economica ERASMUS BORSISTI36,0% ERASMUS NON BORSISTI51,4%

23 LE ENTRATE MEDIE MENSILI DEGLI ERASMUS L’aiuto economico familiare dei borsisti è meno di 1/3 di quello dei NON borsisti: se ne deduce che l’Opera supplisce al sostegno economico della famiglia dello studente in condizioni disagiate. Il sostegno “pubblico” dello studente non borsista – entro una certa soglia economica – dovrebbe essere probabilmente maggiore: quante famiglie possono contribuire con (più di) 400 euro al mese?

24 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE: GLI ERASMUS Gli aiuti economici concessi agli Erasmus: dall’Opera Universitaria (sommati a quelli dell’Ateneo e degli altri enti), risultano sostanzialmente adeguati; dovrebbero essere erogati in larga misura prima della partenza, e non oltre il rientro in Italia, pena l’inefficacia dell’intervento: questo è tanto più vero quanto più lo studente non può fare affidamento sul sostegno famigliare; dovrebbero essere differenziati in relazione al paese di destinazione, considerato i diversi costi di vita.


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