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PubblicatoTommasa Corona Modificato 8 anni fa
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TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO FIRENZE, 17 DICEMBRE 2015
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La progettualità per l’adolescenza: spunti di riflessione dalle esperienze delle CR e dai progetti 285. Focus di discussione Anna Maria Bertazzoni, Donata Bianchi, Silvia Notaro,
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Annon. % sul totale dei progetti finanziati nell'anno 2012141 31,8 2013133 30,6 201495 25,3 Totale369 Progetti con tematica “adolescenti” Progetti con tematica “adolescenti” sul totale dei progetti finanziati dalla L.285/97 Triennio 2012-2014% Progetti adolescenti30,7 Progetti pre-adolescenti9 Alcuni dati Solo il 13% dei progetti finanziati, nel triennio, hanno come target esclusivo i pre- adolescenti e gli adolescenti.
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Distribuzione sul territorio nazionale (rif. Triennio) * Distribuzione geografican. Nord200 Centro78 Sud e isole91 tot.369 * il dato è provvisorio perché al momento dell'estrazione dalla banca dati si stavano inserendo i progetti di Milano Cittàn. Bari7 Bologna2 Brindisi3 Cagliari13 Catania4 Firenze15 Genova6 Milano97 Napoli14 Palermo20 Reggio Calabria 8 Roma63 Taranto22 Torino79 Venezia16 Tot.369
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Stato di attuazione dei progetti Al 2014, i progetti non ancora attivati ma finanziati risultano n.5 (2 a Genova e 3 a Venezia) I progetti conclusi nel 2014 risultano n.51 I progetti attivati nel 2014 e in corso risultano n.40 Circa il 50% dei progetti, nel triennio, risultano in continuità con gli anni passati La durata media dei progetti, nel triennio, è tra i 15 e i 16 mesi
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Tipologia attività n. Attività con continuità (servizi)191 Attività coordinata (progetti)165 Attività spot10 Altro3 tot.369 Tipologie prevalenti Sostegno alla genitorialità55 Contrasto alla povertà37 Affidamento familiare9 Abuso20 Educativa domiciliare22 Interventi socio-educativi per la prima infanzia 5 Tempo libero, gioco128 Sostegno all'integrazione scolastica114 Sostegno a bambini e adolescenti50 Sostegno all'integrazione dei minori63 Interventi in risposta a problemi di handicap psichico/fisico 35 Sensibilizzazione e promozioni74 Progetto di sistema17 Tempo libero e gioco e sostegno all'integrazione scolastica sono le tipologie prevalenti di progetto sia nell'ambito dei servizi che dei progetti.
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Enti gestori e partenariati (rif. triennio) Solo l'8% dei progetti vede direttamente come ente gestore la Città riservataria. Il restante 92% ha come ente gestore un soggetto del Terzo settore I progetti nel 56,9% dei casi prevedono partners. In particolare:
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Valenza territoriale dei progetti
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Risorse umane (rif. triennio) I progetti prevedono la presenza di risorse umane esclusivamente non retribuite nel 37,7% dei casi e nel restante 62,3% prevedono risorse umane retribuitePresenza professionalizzata I progetti che coinvolgono risorse umane non retribuite hanno un numero di volontari medio di 15 unità, un numero di tirocinanti di circa 2, mentre il Servizio civile è impiegato in media per meno di 1 unità a progetto.
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Tipologia di risorse umane retribuite% Addetti all'assistenza alla persona0,1 Assistenti familiari0,1 Assistenti sociali5,18 Animatori socio-culturali8,17 Docenti6,47 Educatori della prima infanzia1,29 Educatori in ambito sociale15,94 Educatori professionali sanitari2,59 Mediatori culturali3,59 Mediatori familiari1,59 Operatori pedagogici3,49 Operatori sanitari0,9 Operatori socio-sanitari1,89 Pedagogisti7,07 Psicologi17,43 Sociologi2,89 «Figure» non ricondotte a profili precisi21,31 Le risorse umane retribuite sono ricondotte a precisi profili nel 78% circa dei casi. mm
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Forme di coinvolgimento Il 76,7 % delle Città dichiara che i progetti hanno previsto il coinvolgimento di bambini e ragazzi. In particolare, dai dati appare come la fase di realizzazione coinvolga i ragazzi in oltre la metà dei progetti. Seguono con percentuali inferiori le fasi della progettazione (34,15%) e del monitoraggio valutazione (14,66%). Nell'analisi del bisogno notiamo come solo nel 2,44% dei progetti vi è stato il coinvolgimento dei ragazzi. Fase progettuale% Analisi del bisogno2 Progettazione34 Realizzazione71 Monitoraggio e valutazione 25
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Caratteristiche ricorrenti dei progetti Dimensione processuale dei progetti/servizi: avviene lentamente a partire da una macro-progettazione, spesso con percorsi irregolari e talvolta incerti. I progetti incontrano spesso difficoltà e hanno costi significativi in termini organizzativi e gestionali. Progettualità costruite e rielaborate sulla base dei bisogni o delle sollecitazioni dei ragazzi. Progetti “precostituiti” spesso ingenerano diffidenza e distanza tra adolescenti e servizi Progettualità che necessita di costruire consenso nel territorio. Creazioni di reti effettive e non formali.
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Strategie di intervento individuate nei progetti Conoscere: la ricerca-azione Costruire alleanze: necessità di mediazione, negoziazione e scambio competenti Ascoltare: gli adolescenti, gli adulti, le associazioni. Sviluppare una specifica competenza all'ascolto. Differenziare vs. progettualità destinate a più fasce d'età. Promuovere protagonismo: attribuire importanza e ruolo ai ragazzi. Educare/animare: favorire scambi sociali, coinvolgimento, occasioni formative, di orientamento, empowerment. “fare esperienza”: stabilire relazioni significative
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Prassi valutative individuate nei progetti Elevato impegno nei progetti/servizi delle prassi valutative Impiego di strumenti valutativi “tradizionali” (riunioni equipes periodiche, relazioni ecc) e strumenti più “innovativi” (diari di bordo, giornale delle attività, incontri pubblici di valutazione ecc..) In particolare tre modalità possono offrire spunti interessanti: Supporto metodologico nel processo valutativo da parte dell'ente titolare della progettualità di ambito che può coordinare la valutazione dei progetti in quell'ambito territoriale Definito progetti di area che assolvano alle funzioni di coordinamento nelle valutazioni Attivazione di osservatori nel territorio che, integrandosi col servizio, offrono supporto metodologico per un piano di valutazione
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Tra le dimensioni valutate: Aver acquisito maggiore conoscenza dei bisogni degli adolescenti Essere riusciti a favorire la crescita dell'autonomia dei ragazzi dagli operatori e la famiglia Essere riusciti a favorire il protagonismo degli adolescenti rispetto al proprio tempo e al rapporto col contesto in cui vivono Aver ottenuto esiti scolastici positivi Aver creato le condizioni relazionali per far emergere bisogni personali e richieste di aiuto Aver favorito relazioni che si sono mantenute anche dopo la fine del progetto Essere riusciti a coinvolgere i familiari Aver privilegiato politiche di area Aver coinvolto territori nuovi
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Criticità rilevate e spunti di riflessione (1) Relazione con gli adolescenti ricca di ambivalenze, contraddizioni e dubbi: necessaria una forte tenuta da parte degli operatori Progettualità che spesso si sviluppano nell'incertezza per il carattere flessibile ed “altalenante” dei progetti Sfasatura tra tempi del progetto, tempi amministrativi, del territorio e dei ragazzi Presenza frequente di conflitti quando si lavora per progetti. Conflitti sui bisogni da affrontare e gli obiettivi, sulla titolarità, difficoltà di integrazione tra soggetti/servizi diversi, scuola. Difficile conciliare nello stesso intervento/servizio esigenze opposte: integrare interventi rivolti all'agio e al disagio, le esigenze degli adolescenti con quelle del territorio, il mandato “istituzionale” con quello degli operatori
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Criticità rilevate e spunti di riflessione (2) Necessità, anche dei servizi più strutturati, di “uscire dalle proprie mura” e incontrare i ragazzi nei loro luoghi di vita Difficoltà di coinvolgimento delle famiglie dei pre-adolescenti e adolescenti. Familiari come risorsa vs. ostacolo: necessità di una riflessione anche sul piano metodologico. Necessità, per gli operatori, di momenti di supervisione, supporto e formazione specifici I servizi/progetti ad “adesione libera” e gli interventi che si inserisco nella rete di azione per la tutela dei minori sono realtà che si distinguono per più aspetti: necessità di approfondimenti specifici e di una riflessione che tenga conto delle singole specificità
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Dalla vostra esperienza, quali sono le più urgenti e nuove indicazioni specifiche per ri-orientare in modo più efficace la progettualità di attività e servizi rivolti a pre- adolescenti e adolescenti ? Focus di discussione Come condividere fra le CR una progettualità relativa ai bisogni di questa fascia d’età: delle metodologie comuni? Un network delle CR sul tema? Come leggere i bisogni più rilevanti per i diversi territori relativamente agli adolescenti: con un forte coinvolgimento dei ragazzi?
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