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PubblicatoMarta Pastore Modificato 8 anni fa
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L’INTRODUZIONE DI SEMI DI LINO NELLA DIETA DELL’OVINO DA LATTE E DEL POLLO DA CARNE L’INTRODUZIONE DI SEMI DI LINO NELLA DIETA DELL’OVINO DA LATTE E DEL POLLO DA CARNE Massimo Trabalza Marinucci Dip. di Patologia, Diagnostica e Clinica Veterinaria, Università degli Studi di Perugia IL PROGETTO MUR VERSO UN CORRETTO RAPPORTO FRA GLI ACIDI GRASSI DELLE SERIE OMEGA-3 E OMEGA-6 NEGLI ALIMENTI
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COMPOSIZIONE CHIMICO-CENTESIMALE Sostanza secca totale Proteina grezza Proteina digeribile Grassi Estrattivi inazotati Fibra grezza Ceneri Calcio Fosforo U.F. 90-92 % 24-26 % 19-21 % 34-39 % 23-24 % 5-6 % 4-5 % 0,25 % 0,69 % 169/q.le
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Ruolo dei PUFA della serie omega-3 nel campo della prevenzione di malattie ad elevato impatto sociale: Es.: malattie cardiovascolari, diabete di tipo II, tumori del colon, della mammella, del fegato e della prostata, malattie a base infiammatoria. Da una serie di studi biochimici ed epidemiologici è emerso che una dieta salutare deve contenere PUFA ω-6 e ω-3 in un rapporto compreso fra 2 e 5. L’alimentazione delle società industrializzate è generalmente ricca di PUFA ω-6 e carente in PUFA ω-3. I prodotti di origine animale ottenuti con diete integrate da semi di oleaginose quali il lino, contengono una concentrazione di PUFA della serie ω-3 molto maggiore rispetto ai prodotti ottenuti da animali alimentati con diete standard.
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FATTORI ANTINUTRIZIONALI + Linamarina Neolinustatina Glucosidi cianogenetici Linustatina H2OH2O Acido cianidrico Autoidrolisi Detossificazione di semi di lino e derivati Esposizione all’aria Trattamento con alte temperature TOSSICO !
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ATTIVITA’ DI RICERCA ► PROVA PRELIMINARE: Ovino ► PROVE DI CAMPO: (1) Pollo da carne Specie poligastriche (OVINO) Specie monogastriche (POLLO) (2) Ovino da latte
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1) Valutazione della forma di presentazione e del trattamento tecnologico da impiegare per la somministrazione dei semi di lino. 2) Studio degli effetti che il trattamento tecnologico può avere sulla degradabilità ruminale dei PUFA, sul metabolismo della flora ruminale e sulla digeribilità della dieta. 3) Determinazione degli effetti indotti dal trattamento dei semi di lino sulla presenza delle sostanze antinutrizionali e sull’integrità degli AAGG ω-3. PROVA PRELIMINARE: Scopi
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▪ ANIMALI: 6 pecore munite di fistola ruminale (divise in 3 gruppi da 2 animali). ▪ RAZIONAMENTO: 3 trattamenti alimentari (15 giorni di adattamento): - “controllo” (CTR): fieno polifita 1,5 kg/die, mais in granella 200 g/die; - “lino crudo” (LC): CTR + 130 g/die di lino crudo macinato; - “lino estruso” (LE): CTR + 130 g/die di lino estruso macinato. PROVA PRELIMINARE: microrganismi ruminali parametri chimici ruminali degradabilità ruminale della dieta Materiali e metodi
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PROVA PRELIMINARE: Effetti della somministrazione di lino sui microrganismi ruminali Riduzione del numero dei protozoi Minore attività predatoria sui batteri Maggiore disponibilità di “proteina nobile” per l’assorbimento intestinale Risultati
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Trattamento VariabileControlloCrudoEstrusoESP Batteri n/ml (log) Totali9.339.409.740.21NS Amilolitici9.159.299.330.19NS Cellulosolitici6.948.497.041.13NS Protozoi Totali n∙10 4 /ml 43.40 A25.43 B20.61 B3.49<0.001 Composizione (%) Entodinium65.6463.9665.253.61NS Diplodinium22.1324.8022.491.58NS Isotricha3.932.384.170.99NS Dasytricha2.232.432.580.56NS Ophryoscolex7.176.425.512.07NS Effetto della dieta sui principali parametri microbiologici ruminali Nessun effetto sui batteri del rumine !
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Parametri chimici ruminali Trattamento VariabileControlloCrudoEstrusoESP pH6.786.676.710.04NS NH 3 9.40 a11.50 b9.59 a0.52<0.05 Il lino estruso non fa aumentare la concentrazione di NH 3 nel rumine Maggiore quantità di “proteina by-pass” Maggiore quantità di proteina disponibile per l’assorbimento a livello intestinale
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Prove di degradabilità ruminale - L’assunzione di lino con la dieta, a prescindere dal trattamento termico, non altera la degradabilità ruminale del fieno (s.s. e fibra, frazione NDF) - Il lino estruso ha una degradabilità ruminale della s.s. inferiore a quella del lino crudo - I lipidi contenuti nel lino estruso sono meno degradabili nel rumine rispetto a quelli contenuti nel lino crudo L’estrusione garantisce una maggiore disponibilità di acidi grassi ω-3 a livello intestinale No interferenze nella digeribilità dell’intera razione Arricchimento dei prodotti con acidi grassi ω-3 MAGGIORE QUALITÀ DEI PRODOTTI
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Valutazione degli effetti della dieta (con particolare riferimento al contenuto in PUFA ω-3) sulle caratteristiche nutrizionali, organolettiche e tecnologiche della carne avicola, del latte e dei prodotti derivati. PROVE DI CAMPO: Scopi
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PROVA DI CAMPO (1): ▪ ANIMALI: 3 gruppi di broilers (ibrido pesante, femmina) da 60 animali. ▪ RAZIONAMENTO: 3 trattamenti alimentari: - “controllo”: mangime tradizionale; - “lino 3,5%”: mangime integrato con 3,5% di lino estruso; - “lino 6,5%”: mangime integrato con 6,5% di lino estruso. N.B. I mangimi impiegati erano isoenergetici ed isoproteici. POLLO DA CARNE Parametri zootecnici Immunità
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LA QUALITA’ DELLA CARNE La composizione chimica (umidità, proteine, lipidi, ceneri) del petto e della coscia non risulta alterata Con l’introduzione del lino nella dieta… La quantità di colesterolo della carne tende a diminuire Al dosaggio più basso le caratteristiche reologiche e colorimetriche della carne non risultano alterate
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LA QUALITA’ DELLA CARNE: GLI ACIDI GRASSI Trattamento ControlloLino 3,5%Lino 6,5% AG POLINSATURI (%) 283140 AG MONOINSATURI 18 29 AG SATURI 545131 PUFA/SFA 0,520,601,26 AG ω-3 3,95,013,8 AG ω-6 24,125,625,9 ω-6 / ω-3 6,25,11,9 IL CONTENUTO DI ACIDI GRASSI OMEGA-3 DELLA CARNE DI POLLO RISULTA ESSERE LEGATO DIRETTAMENTE AL LIVELLO DI LINO NELLA DIETA
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Effetto su risposta immunitaria?
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▪ ANIMALI: 330 pecore di razza Sarda (divise in 3 gruppi da 110 animali). ▪ RAZIONAMENTO: 3 trattamenti alimentari (somministrati da 1 mese prima fino a 2 mesi dopo il parto): - “controllo”(CTR): fieno di medica ad libitum, pascolo, mangime concentrato di controllo; - “lino 10%”: come CTR, ma il mangime contiene il 10% di lino estruso; - “lino 20%”: come CTR, ma il mangime contiene il 20% di lino estruso. N.B. I mangimi impiegati erano isoenergetici ed isoproteici. PROVA DI CAMPO (2): OVINO DA LATTE
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PROVA DI CAMPO (2): Risultati Trattamento ControlloLino 10%Lino 20%ESP CASEINA (% p/p)3.74 A 3.82 B0.01<0.01 GRASSO (% p/p)5.916.086.090.07NS LATTOSIO (% p/p)4.77 A4.79 A4.85 B0.01<0.01 PROTEINE (% p/p)4.81 A 4.89 B0.01<0.01 UREA (mg/dl)45.77 A40.08 B36.45 B1.08<0.01 Effetto della dieta sulla composizione chimico-centesimale del latte Evidente miglioramento della qualità del latte
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Trattamento ControlloLino 10%Lino 20% ESP r (Tempo coagulazione) 18.88 A17.74 AB17.01 B0.40<0.05 A 30 (Consistenza coagulo) 40.2142.5742.371.67NS K 20 (Velocità formazione coagulo) 1.711.571.510.08NS Effetto della dieta sui parametri lattodinamografici L’integrazione con lino migliora l’attitudine del latte alla caseificazione
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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE - Prova di campo su ovini da latte : l’elevato contenuto lipidico della dieta non ha alterato il contenuto proteico del latte, ma anzi ha migliorato alcuni parametri qualitativi, favorendo l’attitudine alla caseificazione del latte stesso. - Prova di campo su polli da carne : nelle specie avicole l’integrazione con lino modifica molto significativamente la qualità della carne. Attenzione ai dosaggi elevati che possono compromettere le prestazioni produttive. - Prova preliminare : dalle analisi eseguite non emergono controindicazioni relative alla digeribilità circa l’impiego del lino nei poligastrici.
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