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PubblicatoBasilio Parisi Modificato 8 anni fa
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Il SALMONE
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TIPOLOGIE DI SALMONI Il salmone atlantico (Salmo salar) vive dai due ai sei/sette anni: nasce in acqua dolce, migra a valle verso le fredde acque aperte del mare, spesso viaggiando per migliaia di chilometri, per poi tornare spinto da irrefrenabile istinto al loro fiume nativo. La specie che popola lo specchio di mare famoso in tutto il mondo per i fiordi norvegesi, misura solitamente circa 80 cm, ha il dorso bruno, verde o azzurro con i fianchi argentati. E' caratterizzato da carne rosa e saporita, ed è considerato il più pregiato. Questa stessa specie è anche presente lungo le coste americane fino al New England e quelle meridionali della Groenlandia.
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SALMONE ATLANTICO Il salmone che arriva dal mare, si presenta con una bella livrea argentea, con dorso bluastro, per poi divenire rosso scuro, comprese le pinne natatorie. Le femmine diventano quasi nere. Queste ultime, di solito le più anziane, sono sempre le prime a guidare le formazioni "a triangolo" che assumono durante la faticosa risalita. Quando raggiungono il luogo adatto alla costruzione del nido, dove sono nati molti anni prima, depongono le loro uova e perdono la livrea nuziale. Stremati, e consumato tutto il grasso di riserva per lo sviluppo delle gonadi, la carne perde di consistenza e diviene acquosa. La livrea come detto, passa da argentea a rosso scuro, i denti divengono leggermente più grandi, l’apice della bocca diviene uncinato. La pelle del dorso si ispessisce e le scaglie sembrano quasi infilate.
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IL SALMONE PER L’ALLEVAMENTO L’allevamento rappresenta una misera alternativa, considerate le conseguenze che ha sull’ambiente. Negli ultimi dieci anni l’acquacoltura è aumentata oltre il 400%. La maggior parte dei salmoni sono allevati in gabbie o in recinti aperti lungo la costa, dove i pesci devono affrontare predatori come le foche o gli uccelli marini che tentano di passare attraverso le reti. Di conseguenza, sono tanti i salmoni che scappano dai bacini.
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L’ACCOPPIAMENTO DEI SALMONI. Giunti nel luogo atto alla riproduzione, caratterizzato di solito da acqua piuttosto bassa, da alternanza tra tratti a forte corrente e pozze più tranquille e da fondi di ghiaia, la femmina scava un avvallamento di circa 15 cm di profondità dove depone le uova: il maschio si affianca alla femmina e feconda le uova, che verranno ricoperte di sedimento. Ogni individuo si accoppia con diversi altri individui. Dopo la riproduzione la maggioranza dei maschi muore mentre fino al 40% delle femmine sopravvive ma solo tra lo 0,3 e il 6% affronta una nuova migrazione riproduttiva.
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IL SALMONE SELVAGGIO A CONTATTO CON IL SALMONE D’ ALLEVAMENTO IL Salmone d’allevamento sta mettendo in pericolo la sopravvivenza di quello selvaggio, con pesanti ripercussioni sull’economia della pesca. È l’allarmante conclusione contenuta nel numero di maggio di che racchiude i risultati ottenuti da diversi gruppi di ricerca che hanno monitorato lo stato del salmone del Pacifico. La ricerca, in particolare, porta nuove prove a sostegno del fatto che i pesci d’allevamento competono con quelli selvaggi per il cibo e l’habitat non solo nell’oceano, dove sono stati volutamente immessi, ma anche nei fiumi dove vanno a riprodursi.
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