La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Welcome La tesi di laurea Guida per i laureandi 1. Individuare il tema della tesi 4. Scrivere l’introduzione 2. Costruire la bibliografia 3. Elaborare.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Welcome La tesi di laurea Guida per i laureandi 1. Individuare il tema della tesi 4. Scrivere l’introduzione 2. Costruire la bibliografia 3. Elaborare."— Transcript della presentazione:

1 Welcome La tesi di laurea Guida per i laureandi 1. Individuare il tema della tesi 4. Scrivere l’introduzione 2. Costruire la bibliografia 3. Elaborare Indice e titolo 5. Redigere capitoli e conclusioni 6. Forma e impaginazione OCCHIO ai tempi di consegna! Leggi qui

2 Tempi di consegna Tesi pronta entro metà febbraio Per chi si laurea in marzo Home Usa le frecce della tastiera per andare avanti/indietro Clicca su “Home” per tornare alla pagina principale Tesi pronta entro metà giugno Per chi si laurea in luglio Tesi pronta entro metà ottobre Per chi si laurea in novembre

3 1. Individuare il tema Come scegliere il tema della tesi Come scegliere fra tesi compilativa e tesi di ricerca Come arrivare preparati al colloquio con il relatore IN QUESTA SEZIONE SCOPRIRAI: Home Usa le frecce della tastiera per andare avanti/indietro Clicca su “Home” per tornare alla pagina principale

4 1. Individuare il tema Spesso gli studenti si orientano su temi molto ampi e poco definiti. Home Attenzione! la tesi è sempre un lavoro di approfondimento: un argomento troppo ampio porta ad una tesi generica e dispersiva che parla “di tutto e di niente”!. Ad esempio, il tema “Media e minori” può riferirsi: ai dati statistici circa l’uso dei media: quanti minori utilizzano le nuove tecnologie? Esiste una differenza fra l’uso di Facebook e di Twitter? Quali sono le fasce d’età più coinvolte nell’uso dei nuovi media? Ci sono differenze fra i dati italiani e quelli europei? agli effetti dei media sui minori: quali possono essere gli effetti psicologici? E quelli sociali? Alcuni media possono essere più pericolosi rispetto ad altri? all’impiego delle nuove tecnologie nella didattica della scuola: l’uso dei media può aumentare l’efficacia dell’apprendimento? In che modo? alle misure di tutela dei minori: come educare i minori ad un uso consapevole dei nuovi media? Esistono misure di tutela dei minori? Sono efficaci?

5 1. Individuare il tema OCCORRE UNA MEDIAZIONE FRA: -interesse personale : dovendo studiare e approfondire un argomento specifico, è opportuno che tale argomento ci interessi e ci incuriosisca; la motivazione è la leva migliore per scrivere una buona tesi: è quella spinta interna che ti consente di superare le difficoltà nel percorso di elaborazione della tesi. -cornice teorica della disciplina di studio prescelta : sul frontespizio della tesi, così come in ogni modulo da consegnare in segreteria, è chiesto di indicare quale è la disciplina in cui si elabora la propria tesi. La tesi deve essere riconducibile a una delle discipline previste dal proprio piano di studi (es. Pedagogia sperimentale, Letteratura italiana, Didattica generale, ecc.). Ad esempio, se ti interessa il tema dell’aggressività e hai scelto come disciplina la Didattica generale, nella tua tesi dovrai prevedere una parte in cui descrivi e analizzi quali sono le strategie didattiche più efficaci per ridurre i livelli di aggressività (ad esempio nei preadolescenti). -proprie capacità e possibilità : alcuni temi di ricerca presentano particolari difficoltà: ad esempio, può accadere che i libri da studiare siano in un’altra lingua, oppure che la tesi richieda l’elaborazione statistica dei dati raccolti. In questo caso, ciascuno deve operare un bilancio delle proprie competenze, chiedendosi: sono in grado di affrontare questo argomento? Ho le conoscenze/abilità minime richieste per svolgere in un tempo ragionevole questo lavoro? COME SCEGLIERE IL TEMA DI TESI Home

6 1. Individuare il tema HO IN MENTE ALCUNI TEMI: E ORA CHE COSA FACCIO? Home Occorre discuterne con il docente che hai scelto come relatore. È preferibile un incontro in presenza, piuttosto che una comunicazione via mail: uno scambio verbale facilita l’orientamento, chiarisce i dubbi, definisce i tempi. Insieme al docente occorrerà decidere se elaborare una tesi compilativa oppure sperimentale* *vedi pagina successiva

7 1. Individuare il tema TESI COMPILATIVA: -si tratta di un lavoro di approfondimento su un tema specifico, attraverso una rassegna storico-critica, in cui solitamente si evidenziano le cornici teoriche, i principali autori, le strategie e/o gli strumenti propri di un determinato campo, le fasi di sviluppo di un processo, ecc. TESI DI RICERCA: -Si parte dalla ricognizione della letteratura scientifica su un tema, per poi attuare una ricerca personale sul campo, avvalendosi degli strumenti propri della ricerca empirica o di quella sperimentale (interviste, focus group, esperimenti, osservazione, ecc.) SCEGLIERE FRA TESI COMPILATIVA E TESI DI RICERCA Home ATTENZIONE: Il regolamento delle prove finali (triennali e magistrali) non prevede l’attribuzione di un punteggio maggiore all’una oppure all’altra tipologia di tesi. Ciò che viene valutato è l’originalità del lavoro, l’approfondimento, l’ampiezza bibliografica, la capacità di individuare connessioni e di elaborare sintesi teoriche. E’ quindi meglio scrivere una buona tesi compilativa, piuttosto che una sciatta tesi sperimentale.

8 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA In questa sezione scoprirai come scegliere dove cercare come classificare come studiare Le fonti bibliografiche Home Usa le frecce della tastiera per andare avanti/indietro Clicca su “Home” per tornare alla pagina principale

9 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA Una volta definito il tema della tesi e la sua tipologia, il passo successivo è quello di individuare, selezionare e classificare tutte le fonti che possono essere utili per la scrittura della tesi. Per fonti si intendono:  testi  articoli  riviste  siti internet La raccolta delle fonti non è limitata alla sola fase iniziale della scrittura di tesi: spesso accade - mentre scriviamo - di imbatterci in altre fonti. Ciò significa che la bibliografia va sempre aggiornata e che si può arricchire durante il percorso. Home Ricordati: questa fase è molto importante, perché rappresenta le “fondamenta” del nostro lavoro: da una bibliografia povera e incompleta deriverà una tesi altrettanto povera e incompleta.

10 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA Gli studenti dell’università del Salento possono consultare il catalogo online delle biblioteche, al link: http://siba.unisalento.it/home_page Il catalogo permette di operare la ricerca in base all’autore al titolo del libro alla parola chiave al soggetto È possibile utilizzare altre fonti, specificandole nella bibliografia della tesi Home Dove trovare le fonti

11 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA Attendibilità: soprattutto per le fonti online, occorre chiedersi: il sito che sto consultando è divulgativo oppure scientificamente fondato? Quelle riportate sono opinioni oppure dati suffragati da prove? Pertinenza: chiedersi: a che cosa mi serve questo testo? Quali concetti / teorie possono essere di interesse per la mia tesi? Attualità: I libri che sto consultando non saranno troppo antichi rispetto al tema che voglio affrontare? tre criteri Come scegliere le fonti : Home

12 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA Fonti fondamentali Tutte quelle risorse (libri, articoli, ecc.) che rappresentano il “cuore” della tesi, senza le quali il nostro lavoro sarebbe incompleto. Spesso si tratta di manuali che illustrano le principali teorie, gli strumenti, gli aspetti principali del tema che stiamo affrontando; Fonti secondarie ovvero quelle fonti che posso consultare anche in un secondo momento, quando è stata già elaborata la struttura principale della tesi. Fonti specifiche Pertinenti ad un aspetto molto dettagliato del tema di tesi (ad esempio, una certa strategia educativa, un particolare metodo, un determinato evento storico, ecc.) Come classificare le fonti: Non tutte le fonti sono ugualmente importanti per la propria tesi. Una buona strategia è quella di dividere tutte le fonti in almeno tre gruppi: Home

13 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA Una volta che ho individuato le fonti, elaboro un primo elenco delle risorse: si tratta di quella che diventerà la bibliografia della tesi. L’elenco può essere aggiornato e arricchito durante tutto il lavoro di scrittura della tesi. In bibliografia vanno riportate tutte le fonti effettivamente studiate per la tesi. Se abbiamo consultato risorse online, possiamo creare la sitografia, ovvero l’elenco di tutti i siti web consultati Ricordati: la valutazione finale della tesi comprende anche un giudizio sulla capacità di individuare le fonti, in maniera autonoma, completa, corretta. Home

14 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA Creo un file di Word e lo spedisco via mail al relatore. Nel file, i testi vanno elencati in ordine alfabetico (in base al cognome degli autori) secondo questo modello: B RUNER J., Percezione e pensiero, Armando, Roma 1976 O LIVERIO F ERRARIS A., “Bambini e videogiochi”, in Rivista Italiana di Psicologia, 2008, n° 6, pp. 15-55. P ETTER G., Il bambino impara a pensare: introduzione alla ricerca sullo sviluppo cognitivo, Giunti, Firenze 1996 P IAGET J., Psicologia dell’intelligenza, tr. it., Giunti-Barbera, Firenze 1952. Ho elaborato una prima bibliografia: e ora che cosa faccio? Home

15 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA Ciascuno ha maturato nel corso degli anni uno proprio metodo di studio, basato sulla costruzione di schemi, riassunti, parole chiave, ecc. Per lo studio dei testi per la tesi, una strategia efficace è quella di crearsi una scheda (cartacea oppure elettronica) per ciascun testo. Come studiare le fonti Home

16 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA aspetti formali: Nome Autore, Titolo, Casa editrice, luogo e anno di edizione; eventuale titolo originale dell'opera e anno di edizione; numero di pagine di cui è composto il libro; segnalazione di eventuali altri aspetti presenti nel libro (es. bibliografia ragionata, indice analitico, appendice, grafici, schede di approfondimento, ecc.); La schedatura delle fonti (a) problema di ricerca: qual è il problema che il testo intende affrontare? Se non è chiaramente esplicitato un problema, qual è il tema del libro? ipotesi: qual è l'ipotesi da cui parte l'Autore? Solitamente ogni libro, anche quelli che non descrivono un percorso di ricerca, partono da alcuni assunti di base: in genere, questi sono esplicitati nell'introduzione/presentazione oppure nelle prime pagine di un testo Home

17 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA paradigma teorico: in ogni testo viene solitamente illustrato il paradigma teorico all'interno del quale si muove l'intero libro; ad esempio, un libro sull'apprendimento può contenere riferimenti al quadro teorico cognitivista, a quello costruzionista, ecc. Spesso l'Autore opera prima una carrellata dei paradigmi teorici sull'argomento e in seguito esplicita a quale teoria (o gruppo di teorie) il libro fa riferimento: La schedatura delle fonti (b) struttura del testo: è il "cuore" della scheda; in questa sezione solitamente si analizza la successione dei capitoli. Ecco alcune domande che possono aiutare nella stesura di questa parte: in quale modo viene affrontato il tema? Da quale aspetto si parte? Si annotano inoltre le pagine ritenute più interessanti per la nostra tesi. Home

18 2. ELABORARE LA BIBLIOGRAFIA La schedatura delle fonti (c) metodologia: in questa sezione si descrive l'eventuale presenza di ricerche (sperimentali oppure empiriche) e/o l'approccio metodologico utilizzato dall'Autore per dimostrare la propria tesi e per sviluppare la tematica in esame; analisi critica: in questa sezione solitamente vengono inseriti eventuali commenti personali e una valutazione generale dell'opera: ci sono punti in cui l'argomentazione è debole? Esistono domande cui l'Autore non ha risposto? Quali possono essere le future aree di ricerca che questo libro lascia intravedere? Home

19 ELABORARE UN INDICE PROVVISORIO E UN TITOLO Una volta costruite le fondamenta bibliografiche della tesi, occorre scrivere - per nuclei tematici - quali sono gli aspetti che voglio trattare nella tesi. Ad esempio, se ho scelto come tema “Lo sviluppo delle emozioni nei bambini fra 0-3 anni”, potrò immaginare un indice di questo tipo:  Capitolo 1: che cosa sono le emozioni - teorie sulle emozioni  Capitolo 2: lo sviluppo delle emozioni nel bambino: fasi e processi  Capitolo 3: giochi e attività didattiche per stimolare lo sviluppo emozionale nel nido Questo indice provvisorio mi serve come guida per non perdere la rotta: è una mappa utile perché permette di esplicitare le idee che abbiamo in testa e di condividerle con il docente. Naturalmente - essendo provvisorio - è sempre suscettibile di modifiche nel corso della scrittura. Home

20 ELABORARE UN INDICE PROVVISORIO E UN TITOLO Scegliere un titolo per la tesi È spesso una operazione che si compie per ultima, ma solitamente abbiamo già in mente un titolo quando cominciamo il lavoro di tesi. È preferibile che il titolo sia breve e incisivo; è possibile inserire un sottotitolo. Ad esempio: “Psico-motricità. Strategie educative nella scuola dell’infanzia”, oppure: “Motivazione all’apprendimento nell’e-learning”. Home

21 SCRIVERE L’INTRODUZIONE Solitamente una introduzione è articolata intorno a tre domande: che cosa mi propongo di fare in questa tesi? Descrivere un processo, approfondire un tema nuovo, analizzare un insieme di metodi, realizzare una rassegna critica degli studi su un argomento… ? In sintesi, si tratta di descrivere l’obiettivo della tesi; perché ho scelto questo tema? Le motivazioni possono essere diverse: la rilevanza di un tema, la sua attualità, il fatto che non sia stato adeguatamente studiato; a volte le motivazioni possono essere più personali: ad esempio, un’esperienza di tirocinio, un avvenimento della nostra vita o delle persone a noi vicine può attirare la nostra attenzione su un tema particolare; come è articolato il lavoro? Si tratta di descrivere - in estrema sintesi - quali sono i nuclei tematici affrontati nei capitoli che seguono. Home

22 SCRIVERE I CAPITOLI E LE CONCLUSIONI NO copia & incolla: la tesi è un lavoro originale e personale del laureando. Attualmente sono utilizzabili software in grado di rilevare le operazioni di copia&incolla (sia da fonte cartacea che da web). Dal Regolamento delle prove finali (art. 2): L’elaborato finale in nessun caso può contenere brani la cui provenienza non sia sufficientemente documentata, pena la mancata valutazione (es. non deve quindi contenere frasi copiate o tradotte senza che sia indicata la fonte). Il reato di plagio è punibile a norma di legge, conseguentemente ogni elaborato prodotto durante il percorso universitario di studi, a maggior ragione l’elaborato finale, non può contenere alcun elemento che violi le norme relative al diritto d’autore. Home

23 SCRIVERE I CAPITOLI E LE CONCLUSIONI I concetti studiati sulle diverse fonti (cfr. sezione bibliografia) vanno rielaborati con parole proprie Quando si elabora un concetto, si illustra una teoria oppure una definizione, occorre riportare in nota a piè di pagina la fonte consultata (la fonte può essere un libro, un manuale, un articolo, ecc.). ESEMPIO La vita, affermava il filosofo K. Popper, consiste nel risolvere problemi: ciascuno è chiamato quotidianamente ad affrontare eventi da modificare, attraverso un processo di revisione o di ristrutturazione della situazione di partenza che non è più soddisfacente e che, quindi, viene percepita come problema. Considerando questa prospettiva, la stessa evoluzione della specie umana è stata possibile grazie alla capacità di risolvere problemi a complessità crescente, nel corso dei millenni di vita terrestre 1. ________________________________________________________________________________ 1 Popper K., Logica della scoperta scientifica, tr. it., Einaudi, Torino 1970. Home

24 SCRIVERE I CAPITOLI E LE CONCLUSIONI È possibile inserire citazioni testuali soltanto se queste sono particolarmente significative per il discorso che stai affrontando. Le citazioni testuali: vanno evidenziate con le virgolette non possono superare le tre righe richiedono la specificazione della pagina da cui sono tratte ESEMPIO Scriveva R. Spitz: “Ognuno di noi percepisce affettivamente e reagisce alle manifestazioni affettive. Questo vale ancor più per il bambino, il quale percepisce affettivamente in modo assai più pronunciato dell’adulto” 1. ________________________________________________________________________________ 1 Spitz R., Il primo anno di vita del bambino, tr. it., Giunti-Barbera, Firenze, 1972, p. 29 Home

25 SCRIVERE I CAPITOLI E LE CONCLUSIONI Lo stile di scrittura Home Ciascuno ha un proprio stile di scrittura, maturato nel corso degli anni. Tuttavia alcuni criteri possono essere utili per orientarsi nella elaborazione della tesi Coerenza logica. Se l’indice è stato impostato correttamente, non dovrebbero esserci salti logici nella tesi: ciascun concetto è collegato ai precedenti, le relazioni sono chiaramente espresse. Chiarezza terminologica. Molte parole – fondamentali in Pedagogia - hanno spesso diversi significati (es. identità, valutazione, sviluppo …): occorre sempre definire che cosa intendiamo quando le utilizziamo. Pertinenza. Evitare di “uscire fuori strada”: più il tema di tesi è complesso, maggiore è questo rischio. Può essere utile elaborare – per ciascun capitolo della tesi - una mappa o un elenco dei concetti più importanti da trattare.

26 SCRIVERE I CAPITOLI E LE CONCLUSIONI Le conclusioni Home Solitamente descrivono: -Problemi ancora aperti: si evidenziano le criticità emerse negli studi illustrati nei capitoli precedenti, i fenomeni problematici per cui ancora non c’è risposta, le ulteriori domande di ricerca su cui occorre indagare. -Considerazioni e valutazioni personali: è lo spazio dedicato alle proprie riflessioni sul tema trattato, a ciò che pensiamo e ai nostri giudizi sui fenomeni oppure sui processi analizzati. Nelle conclusioni non si inserisce la sintesi dei capitoli precedenti (già presente nell’introduzione)

27 FORMA E IMPAGINAZIONE Numero minimo di cartelle: Tesi triennale 25 cartelle Tesi magistrale: 150 cartelle Home La cartella è una unità di misura che indica la lunghezza dei fogli di testo

28 FORMA E IMPAGINAZIONE Home Pagina: margine superiore 4 cm; margine inferiore 4 cm; margine sinistro 4 cm; margine destro 4 cm; rilegatura 0 cm. Distanza dal bordo: intestazione 2 cm; pié di pagina 2 cm. Carattere e interlinea: Times New Roman 12, interlinea 1,5. Formato note a piè di pagina: Times New Roman 10, interlinea singola. Una cartella ha queste caratteristiche

29 FORMA E IMPAGINAZIONE Home Allegati e stampa ATTENZIONE Per evitare sprechi di carta, i laureandi sono invitati a inviare il file in.pdf dell’intera tesi (frontespizio compreso) al mio indirizzo: elisa.palomba@unisalento.it Allegati: vanno posti in appendice, come extra-testo (dopo le conclusioni e prima della bibliografia). Non sono conteggiati nelle 25 cartelle (o nelle 150 per la laurea magistrale) Frontespizio: dalla homepage della docente puoi scaricare un format www.unisalento.it/people/elisa.palomba www.unisalento.it/people/elisa.palomba Stampa: fronte-retro Rilegatura: semplice Copertina: cartoncino morbido

30 CONCLUSIONI Home Si consiglia di consultare il Regolamento delle prove finali: www.unisalento.it/people/elisa.palomba (Link Documenti) Per ulteriori informazioni, domande e dubbi: elisa.palomba@unisalento.it Buon lavoro!


Scaricare ppt "Welcome La tesi di laurea Guida per i laureandi 1. Individuare il tema della tesi 4. Scrivere l’introduzione 2. Costruire la bibliografia 3. Elaborare."

Presentazioni simili


Annunci Google