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PubblicatoMarino Bruno Modificato 8 anni fa
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Energy Expo, Civitanova Marche 14-16 Novembre 2008 Il Bilancio Energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo” Work Shop Relatori: Ing. Torquato Toti e Dott. Andrea Iasiello
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Il bilancio energetico è introdotto con la legge n. 10 del 1991. Il bilancio energetico analogamente al bilancio contabile ha come obiettivo la quantificazione dei consumi annui Il suo scopo è quello di consentire una pianificazione energetica Considerata l'incidenza dei costi energetici sia locale che nazionale, la legge impone di inviare il bilancio energetico al Ministero dello Sviluppo Economico al fine di pianificare a livello nazionale la spesa energetica Per cui il bilancio energetico è visto come un onere non come una opportunità Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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La prima analisi del bilancio energetico è la suddivisione per tipologia di consumo: Energia Elettrica, Gas, Gasolio Il successivo passo consiste nell'individuare la specificità dei consumi ovvero per l'energia elettrica (motori, illuminazione, riscaldamento, trazione....) Proprio in virtù dei consumi individuati il successivo passaggio è proporre le aree di intervento per il risparmio energetico Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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Dopo l'introduzione del Bilancio Energetico con la legge n. 10/91, si è passati nella parte operativa del risparmio energetico con le linee tracciate nelle seguenti direzioni: Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo” Certificazione energetica Efficienza energetica Incentivazioni delle Energie rinnovabili Incentivi fiscali all'efficienza energetica
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La Certificazione Energetica è stata introdotta con il decreto legislativo n. 192/05 e con il decreto legislativo n. 311/06. Inoltre ci sono state ulteriori modifiche nelle specifiche e l'introduzione delle linee guida nazionali. La Certificazione Energetica introduce il concetto dell'indice di consumo di un edificio Come per gli elettrodomestici esiste una classe di consumo Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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L'Efficienza Energetica è introdotta con il decreto legislativo n. 164/2000 e successive delibere introdotte dall'autorità per l'energia elettrica ed il gas. Gli interventi che favoriscono l‘efficienza energetica attraverso la quantità di energia risparmiata sono trasformati in un certificato bianco che può essere rivenduto nel mercato dell'efficienza energetica. Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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Le incentivazioni delle Energie Rinnovabili sono avvenute con il decreto del 19/02/2007 e con il decreto del 07/04/08. Le energie rinnovabili incentivate sono: Fotovoltaico Solare termico Geotermico Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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Il Fotovoltaico è incentivato con il decreto del 19/02/07 “Criteri e modalità per la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica…” E' introdotto il conto energia che incentiva su due linee: La produzione di energia elettrica L'energia prodotta, che può essere autoconsumata o venduta Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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Gli incentivi fiscali per l'efficienza energetica avvengono attraverso la finanziaria del 2007 e con il decreto del 19/02/07. Gli stessi incentivi sono anche riproposti con la finanziaria 2008 e il decreto del 11/03/08. Esso introduce due linee di detrazioni: Il 55% per tutte le opere del cosiddetto “decreto edifici” Il 20% per la sostituzione di motori ad alta efficienza con il cosiddetto “decreto motori” Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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La panoramica esposta dell'evoluzione del Bilancio Energetico, dalla legge n. 10/91 alle sue ulteriori specifiche, è per evidenziare che le leggi, decreti e delibere devono essere analizzate nel loro insieme ovvero con una visione integrata Una pura analisi legislativa e tecnica, tuttavia, non è sufficiente per poter decidere di intraprendere un intervento in ambito energetico L'analisi degli impatti economico-finanziari rappresenta il passaggio successivo che consente di decidere a favore di un intervento di ottimizzazione dei costi energetici Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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Individuazione di Centri di consumo Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo” Dal punto di vista aziendale, il Bilancio Energetico rappresenta uno strumento per un efficace Controllo di Gestione attraverso: Analisi di Bilancio Valutazione Progetti di Investimento
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Le Analisi di Bilancio sono particolari “tecniche” di confronto tra valori contabili (indici), che facilitano l’interpretazione dei dati in esso contenuti e dei fenomeni che li hanno generati. Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo” In ambito energetico, il primo indice da calcolare è l’incidenza dei costi energetici sul fatturato aziendale: E’ una variabile legata spesso alla congiuntura economica e all’andamento del costo dei combustibili, ma sicuramente rappresenta un primo strumento per comprendere l’andamento dei costi energetici sulla produzione aziendale.
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Per rendere evidente la composizione dei consumi può essere effettuata un’analisi di questi ultimi per centri di consumo, in modo da individuare il loro peso relativo e capire in quale ambito intervenire: Illuminazione Lavorazioni Condizionamento Riscaldamento …………… TOTALE KWh – m 3 Tep * % incidenza Unità A Unità B ………. Totale azienda * L’unità di misura TEP (Tonnelate equivalenti di petrolio) consente di rendere omogenee e confrontabili le varie voci Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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Una volta capito dove intervenire, occorre valutare i progetti di investimento in fonti di energia rinnovabile attraverso un sistema di criteri tecnico-economici che consentano di individuare le soluzioni più vantaggiose. L’obiettivo da perseguire è sempre la “Creazione di Valore” per tutti gli attori coinvolti nel processo (azionisti, dipendenti, istituzioni, ecc.). Gli strumenti più utilizzati per misurare il valore di un investimento sono: Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo” VAN (Valore Attuale Netto) TIR (Tasso interno di Rendimento) Tempo di Recupero (Pay Back Period)
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2008: Realizzazione di un pannello fotovoltaico con investimento iniziale di € 40.000 2009-2013: Saving costi energetici pari a € 20.000/anno; Costi di manutenzione pari a € 2.000/anno Vita utile dell’impianto = 9 anni; WACC: 6% Anno2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Flussi di cassa (40) 18 18 18 18 18 18 18 18 18 (dati in migliaia di Euro) (40) I flussi di cassa attualizzati t wacc)1( 1 + danno un valore attuale netto dell’investimento di 82.464 Euro VAN: esempio Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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2008: Realizzazione di un pannello fotovoltaico con investimento iniziale di € 40.000 2009-13: Flussi di cassa (risparmi annui al netto dei costi operativi) pari a € 18.000 Pay Back Period Investimento Flusso di cassa netto = 40 18 =2,2 anni - 40 Anno2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Flussi di cassa (40) 18 18 18 18 18 18 18 18 18 (dati in migliaia) PBP: esempio Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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+ - 43% Tasso di sconto VAN 6% 82 Se il Tasso Interno di Rendimento è superiore al costo del capitale allora l’investimento, dal punto di vista economico, può considerarsi vantaggioso TIR WACC 0 2008: Realizzazione di un pannello fotovoltaico con investimento iniziale di € 40.000 2009-13: Flussi di cassa (risparmi annui al netto dei costi operativi) pari a € 18.000 Anno2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Flussi di cassa (40) 18 18 18 18 18 18 18 18 18 (dati in migliaia) TIR: esempio Il Bilancio energetico “ Non un obbligo ma fattore critico di successo”
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