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PubblicatoAmando Pagano Modificato 8 anni fa
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PROMUOVERE LO SVILUPPO IN ADOLESCENZA E PREVENIRE IL DISAGIO POST-TRAUMATICO: UNA PROPOSTA DI INTERVENTO PER LE SCUOLE ABRUZZESI COLPITE DAL SISMA
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ENTI PROPONENTI DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA DINAMICA E CLINICA, UNIVERSITA’ DI ROMA “SAPIENZA” FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE E DI MEDICINA, UNIVERSITA’ DEL MOLISE FACOLTA’ DI PSICOLOGIA, UNIVERSITA’ DI BARI EMDR-ITALIA CON LA COLLABORAZIONE E SUPERVISIONE TRAUMA CENTER - HARVARD MEDICAL SCHOOL DI BOSTON COORDINATORE: prof. Massimo Ammaniti, massimo.ammaniti@uniroma1.it
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FILOSOFIA DEL PROGETTO La ricerca clinica ed epidemiologica sul disagio post- traumatico evidenzia che gli interventi che hanno più successo sono quelli che NON SONO RIVOLTI ALL’EMERGENZA: -concedere tempo per la riorganizzazione autonoma delle strategie di adattamento individuali e collettive, senza indurre un’ulteriore passivizzazione dei soggetti. -Aspettare un tempo congruo per l’identificazione delle forme specifiche di disagio post-traumatico. - permettere la riduzione del carico stressante associato all’evento traumatico.
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SCOPI GENERALI Prevenire e identificare le forme di disagio psicosociale e di difficoltà dell’adattamento in una popolazione di adolescenti colpita dal recente sisma dell’Aprile 2009. Promuovere la ripresa del percorso adolescenziale reso difficoltoso dalle nuove condizioni di vita della popolazione di adolescenti.
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IL TRAUMA E L’ADOLESCENZA Forme specifiche di disturbi post-traumatici: PTSD semplice e complesso e altra sintomatologia ansioso-depressiva (distinti da altre forme di disgaio della fase). Problemi dell’adattamento successivi alle mutate condizioni di vita: abbandoni scolastici; condotte violente; abuso di alcool e di sostanze. Interferenza con il processo di crescita dell’autonomia psicologica in adolescenza.
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OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INTERVENTO 1)Screening di valutazione psicologica e delle condizioni di adattamento della popolazione prescelta: monitoraggio complessivo degli effetti psicologici e psicosociali del sisma nell’anno successivo all’evento traumatico. 2)Intervento su ragazzi/e che mostrano segni evidenti di patologie post-traumatiche. 3)Mobilitazione delle risorse individuali e collettive per aumentare il senso di efficacia personale e di responsabilità sociale che sono alla base della conquista dell’autonomia psicologica da parte dell’adolescente.
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MODULO A 1)Somministrazione di questionari auto-valutativi su manifestazioni specifiche del disagio psicologico di natura post-traumatica e sulle condizioni generali dell’adattamento degli adolescenti. 2) Presentazione di una MAPPA GENERALE DELL’ADATTAMENTO E DEL DISAGIO PSICOLOGICO in incontri con amministratori locali, dirigenti scolastici, genitori, studenti.
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MODULO B Intervento clinico mirato su condizioni di patologia post-traumatica o serie difficoltà dell’adattamento su base traumatica attraverso la tecnica EMDR: -breve durata -Efficacia specifica comprovata per condizioni post-traumatiche -Tempistica dell’intervento sul medio termine
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MODULO C Esperienza del Trauma Center di Harvard in occasione del sisma giapponese: Partecipazione E INCENTIVAZIONE degli adolescenti a discussioni e progetti di ricostruzione - Favorire il senso di efficacia personale -Aumentare il senso di partecipazione alla vita sociale. -Offrire una prospettiva di crescita personale, immaginando il proprio futuro e quello della propria comunità. I RISULTATI HANNO MOSTRATO UNA NOTEVOLE DIMINUZIONE DI ABBANDONI SCOLASTICI, DEVIANZA COMPORTAMENTALE, CONFLITTI INTRA-FAMILIARI
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MODULO D Discussioni di gruppi per favorire la condivisione, narrazione e riflessione su esperienza traumatica e attuale (tema delle ricorrenze): -favorire l’elaborazione emotiva. -Prevenire isolamento rispetto a gruppi di pari e alle famiglie -Creare nuove reti di supporto sociale in nuovi contesti scolastici e abitativi.
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GRAZIE E ARRIVEDERCI
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