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PubblicatoOttaviano Piccinini Modificato 8 anni fa
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Fate clic per aggiungere testo Valutare le competenze Elementi e strumenti
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La semplicità che è difficile a farsi Passare da una "scuola delle conoscenze" ad una "scuola delle competenze” Accertare “non ciò che lo studente sa, ma quel che sa fare con ciò che sa". (Grant Wiggins)
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Alcune domande Cos’è una competenza? Quali competenze valutare? Come si costruisce una ‘didattica per competenze’? Come si verificano le competenze: quali prove, quali modalità valutative?
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la comprovata capacita' di usare conoscenze, abilita' e capacita' personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale Competenza è…
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Competenze e società/1 Nella società agricola: ripetere (usi, pratiche, tecniche di lavoro, strumenti tradizionali) La scuola non è importante: la trasmissione del sapere avviene per dimostrazione diretta e chi deve imparare ‘copia’ l’esperto.
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Competenze e società/2 Nella società industriale: Eseguire. (svolgere compiti fissi, rispetto delle consegne, integrazione nei processi meccanizzati e regolati da istruzioni). Il peso della scuola cresce: leggere, scrivere far di conto diventano importanti.
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Competenze e società/3 Nella società post-industriale: Agire. Il cambiamento è continuo ed imprevedibile, il mondo diventa villaggio globale. Non basta ripetere ed eseguire; bisogna muoversi nella realtà che muta e si amplia. Il cittadino deve saper: continuare ad imparare, comunicare, costruire relazioni, capire la complessità, la trasformazione, il nuovo.
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Competenze e società/3 bis La responsabilità della scuola cresce: se ‘competenza’ è far fronte a un compito, mobilitando le conoscenze e le abilita’ costruite nel rapporto insegnamento/apprendimento, la scuola deve curare il SAPER AGIRE, come capacità di ‘orchestare’ azioni al fine di risolvere problemi con modalità non definite dalla tradizione o dal ‘già noto’.
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Competenze e pedagogia Di competenza, la pedagogia si occupa da anni. Richiamo qui soltanto l’epistemologia del costruttivismo, che è la base teorica della odierna didattica per competenze: il soggetto è protagonista del processo di apprendimento, inteso come una continua rielaborazione personale di esperienze e di conoscenze, di interazioni e di operatività.
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La conoscenza come costruzione L'assunto di base del costruttivismo è che la nostra conoscenza della realtà è una costruzione individuale e sociale. Ciò ha conseguenze rilevanti: - le discipline sono un costrutto storico, che riflette l’evoluzione della conoscenza del mondo e non sono descrizioni oggettive e immutabili della realtà - la didattica deve 'ingaggiare' gli studenti, cioè farli partecipare alla costruzione delle loro conoscenze, superando le modalità trasmissive e passivizzanti del sapere
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I due poli dell'esperienza Secondo il costruttivismo, il ciclo dell'esperienza ha due poli: 1. quello delle situazioni ripetitive, semplici, esecutive su consegna, per le quali basta ‘capire e mettere in atto’ 1. quello delle situazioni innovative, impreviste, complesse, per affrontare le quali bisogna capire e prendere iniziativa, reagire, individuare cosa fare, quando, come, con chi e con quali conoscenze.
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Il polo della competenza Dal punto di vista delle competenze interessa il secondo polo che chiede di individuare: il metodo operativo e gli interlocutori le risorse personali: (conoscenze, abilità, qualità psicologiche, valori di riferimento) che permettono di utilizzare le risorse ambientali: (reti d’informazione, co- operazioni, documenti, saperi formalizzati), in vista di risultati soddisfacenti Come si vede, la scuola ha un ruolo da giocare.
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Per valutare le competenze Non basta osservare le componenti oggettive dell’ apprendimento, ma è necessario sondarne anche le componenti soggettive, che ne sono requisito costitutivo. La strumentazione docimologica, fondata su prove strutturate, è insufficiente a valutare le competenze, perché fornisce modalità utili a cogliere conoscenze e abilità, ma non le componenti interne.
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Alcuni strumenti Rubriche valutative Compiti autentici Autovalutazione Giudizi di docenti e genitori
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Rubriche valutative Descrivono i livelli di padronanza di una competenza Permettono agli insegnanti di identificare i risultati attesi e dare trasparenza ai giudizi Permettono agli studenti di chiarire a che punto sono nel percorso formativo e di disporre di punti di riferimento per l'autovalutazione.
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Pienamente raggiunto Raggiunto Parzialmente raggiunto Capacità di comprendere il bisogno degli altri Spontaneamente offre il proprio aiuto. Se sollecitato offre volentieri il proprio aiuto Aiuta il compagno solo se sollecitato dall’insegnante Capacità di accettare serenamente tutti i compagni in diverse situazioni Accetta tutti i compagni spontaneamente Se sollecitato, accetta tutti i compagni Se sollecitato accetta tutti i compagni, ma malvolentieri Capacità di interagire nel gruppo Partecipa apportando il proprio contributo Partecipa se interessato con un ruolo gregario Assume un atteggiamento passivo, è un elemento di disturbo Capacità di ascoltare le idee degli altri evitando di imporre le proprie Sa ascoltare senza interrompere e senza imporsi Sa ascoltare anche se a volte tende a imporre le proprie idee. Non ascolta le idee degli altri se diverse dalle proprie. Capacità di accettare il ruolo prestabilito e le regole Accetta in modo sereno il proprio ruolo e le regole. Non sempre accetta le regole e il ruolo. È polemico nei confronti delle regole e del ruolo. Capacità di gestire i conflitti Sa superare il proprio punto di vista e considera quello altrui. Cerca e/o accetta la mediazione di un adulto. Affronta i conflitti in modo aggressivo. COOPERAZIONE E COLLABORAZIONE DUE ESEMPI DI RUBRICHE VALUTATIVE
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PIENOADEGUATOPARZIALE CAPACITA’ TECNICA DI LETTURA Legge in modo corretto e scorrevole Legge generalmente in modo corretto ma poco scorrevole Legge in modo lento e poco scorrevole, senza rispettare la punteggiatura CAPACITA’ DI COMPRENDERE IL TESTO O IL BRANO LETTO Comprende in modo autonomo e immediato il significato di quanto letto Comprende il significato di quanto letto Comprende il significato di quanto letto con l’aiuto dell’insegnante CAPACITA’ DI INDIVIDUARE LE INFORMAZIONI ESSENZIALI PRESENTI NEL TESTO O NEL BRANO LETTO Individua in modo autonomo e preciso le parole chiave presenti nel brano o nel testo Individua le principali parole chiave presenti nel brano o testo Individua le parole chiave presenti solo se orientato dall’insegnante CAPACITA’ DI RIORDINARE LE INFORMAZIONI ESSENZIALI IN MODO LOGICO Riconosce con sicurezza i nessi logici, temporali e causali Produce autonomamente lo schema di sintesi Sa generalmente riconoscere i nessi logici, temporali e causali. Sa produrre semplici schemi di sintesi Riconosce i nessi logici, temporali e causali solo se guidato dall’insegnan- te. Completa schemi di sintesi predisposti dall’insegnante CAPACITA’ DI RIELABORARE ORALMENTE LE INFORMAZIONI RACCOLTE Sa verbalizzare in modo ordinato, con linguaggio appropriato e usando termini specifici il conte- nuto del brano in esame Sa verbalizzare in modo generalmente autonomo ed ordinato il contenuto del brano in esame Verbalizza i contenuti del brano analizzato solo se costantemente orientato anche nei dettagli SAPER RIELABORARE INFORMAZIONI E CONOSCENZE RUBRICHE VALUTATIVE
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Compiti autentici: caratteristiche ‘Problemi complessi, aperti e significativi posti agli studenti per dimostrare la padronanza di qualcosa’. ‘Problemi’: situazioni che chiedono di mobilitare risorse per trovare soluzioni. ‘Complessi’: non riducibili alle singole parti; richiedono una strategia di azione ‘Aperti’: ammettono più strategie di soluzione ‘Significativi’: inseriti in contesti reali ed interessanti per l’allievo ‘Dimostrare la padronanza’: uso delle conoscenze pregresse - Attivazione di processi cognitivi (ragionamento-tranfert-pensiero creativo)
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Il passaggio/1: tipologia Da prove basate su riproduzione e riconoscimento dei contenuti ed uso delle conoscenze prevalentemente interno alla prova stessa A compiti autentici (complessi, di realtà, di prestazione) che richiedano un’elaborazione attiva dei saperi.
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Il passaggio/2: parole chiave Da riconoscere - rispondere – scegliere –riprodurre A applicare – ricercare – rielaborare – risolvere Da comprensione di un contenuto o acquisizione di una abilità disciplinare A Soluzione di problemi reali utilizzando le conoscenze e le abilità disciplinari
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Il Consiglio comunale ha deciso di mettere un lampione in un piccolo parco triangolare in modo che l’intero parco sia illuminato. Dove dovrebbe essere collocato il lampione? 1.Partire da un problema reale Occorre localizzare il punto di un parco in cui mettere un lampione. 2. Strutturare il problema in base a concetti matematici Il parco può essere rappresentato con un triangolo e l’illuminazione di un lampione come un cerchio con un lampione al centro. 3. Formalizzare il problema matematico Il problema viene riformulato in “localizzare il centro del cerchio circoscritto al triangolo”. 4. Risolvere il problema matematico Poiché il centro di un cerchio circoscritto a un triangolo giace nel punto di incontro degli assi dei lati del triangolo occorre costruire gli assi su due lati del triangolo. Il loro punto di intersezione è il centro del cerchio. 5. Tradurre la soluzione matematica in rapporto alla situazione reale Si tratta di applicare la soluzione alla situazione reale, considerando le caratteristiche degli angoli, l’ubicazione e la dimensione degli alberi, etc. COMPITI AUTENTICI
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COMPITI AUTENTICI: CRITERI DI QUALITA’ RECUPERO SAPERE PREGRESSO USO PROCESSI COGNITIVI COMPLESSI RIFERIMENTO A CONTESTI SIGNIFICATIVI E REALI STIMOLO INTERESSE DEGLI STUDENTI DIFFERENTI PERCORSI RISOLUTIVI SFIDA ALLE CAPACITA’ DEGLI STUDENTI COMPITI AUTENTICI
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