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PubblicatoRenata Grandi Modificato 8 anni fa
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Dal 1849 al 1910 (Italia 1861-1903) 1849-1873: sviluppo economico (borghesia fedele al liberismo) 1873-1895: crisi economica e depressione 1896: ripresa economica e seconda rivoluzione industriale (imperialismo 1896- 1910)
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Da Liberalismo all’imperialismo: Naturalismo e Simbolismo L’800 secolo di cambiamenti
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Le ideologie e le trasformazioni dell’immaginario: Positivismo 1849-90 (Comte) Selezione naturale (Darwin e Spencer) La folla (Sighele, La folla delinquente e Gustave Le Bon, Psicologia delle folle) La questione femminile La rottura di fine secolo 1890-1915 (Freud, Bergson, Nietzsche, Croce)
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La figura dell’artista Mercificazione dell’arte e della sua sacralità Perdita dell’aura e dell’aureola (Baudelaire) Il pubblico entra nell’opera d’arte Declassamento dell’artista (poeta maledetto e diverso/scrittore scienziato oppure scrittori democratici/scrittori di privilegi)
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L’organizzazione della cultura Sistema educativo nazionale: -1877: legge Coppino (obbligo istruzione elementare) Sistema editoriale: 1.Alto letteraria ed educativa (fino a metà anni ’70 Piemonte, Toscana e Roma) 2.Giornalismo e narrativa di consumo (dalla fine degli anni ’70 Milano – Treves/Sonzogno); nascita della terza pagina (1901) e importanza dei caffè (Biffi)
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Le riviste e i giornali La rassegna settimanale (Roma): questione meridionale (Franchetti e Sonnino) e letteratura verista Fanfulla della domenica (Roma) incoraggia il verismo (Rosso Malpelo) Il Corriere della sera Borghesizzazione dell’intellettuale e sua specializzazione
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Dal Realismo al Naturalismo Dopo il ’48-’49: Realismo in Francia: -Tendenze antiromantiche -Osservazione distaccata e non partecipata -Rappresentazione oggettiva e scientifica -Rivista “Realisme” e Le Realisme di Champfleury -Madame Bovary (1857): scientismo e impersonalità
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In letteratura: due tendenze Il Naturalismo (scrittore specialista che osserva in maniera distaccata e neutrale i meccanismi sociali) 1865-1890 (in Italia 1878-90) Il Simbolismo (processo di estraneità che si identifica con una specializzazione del linguaggio che diviene assoluto, di difficile decifrazione) (1876-1910)
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Il Naturalismo (1865-1890) 1858: saggio di H. Taine (positivista) su Balzac 1865: 1.Taine: gli individui sono determinati da tre fattori: -le leggi della razza -l’ambiente sociale -Il momento storico 2. Germinie Lacerteux dei fratelli de Gouncourt (romanzo vero contrapposto ai romanzi falsi)
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Emile Zola 1867: Thèrèse Raquin: Zola si dichiara per la prima volta “scrittore naturalista” 1871: La fortune des Rougon: la prefazione è “Manifesto del Naturalismo” (studio scientifico della realtà) -Legge dell’ereditarietà -Ereditarietà combinata con l’ambiente sociale e il momento storico -Storia della famiglia = storia della società francese
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Le serate di Médan 1877: Gli scrittori naturalisti (i De Goncourt, Daudet, Maupassant) si ritrovano nella casa di campagna di Zola 1880: -Les soirées de Médan: 6 racconti -Le roman expérimental : 1)Rifiuto della letteratura romantica 2)Affermazione del metodo dell’impersonalità 3)Rifiuto dei canoni del bello 4)Impostazione scientifica della narrazione (osservazione e sperimentazione) 5)Primato del romanzo
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Gli intenti Scrittore scienziato sociale Sociale e politico -Rappresentare tutti i gradini della scala sociale dai più bassi a quelli più alti, con prevalenza di ambienti cittadini e operai (uso di un linguaggio realistico) Ideologico -Progressismo
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La crisi del Naturalismo 1884 A rebours: romanzo decadente di Huysmans 1891: Inchiesta sulla evoluzione letteraria di Huret documenta la fine del Naturalismo
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Il Verismo in Italia (1878- 1890) 1877: Recensione di Capuana sul “Corriere della Sera” dell’Assommoir di Zola 1877-1878: Un gruppo di scrittori (Capuana, Verga, Sacchetti, Cameroni) si riunisce a Milano e dà vita al movimento verista
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Le prime opere veriste 1878: Rosso Malpelo 1879: CAPUANA, Giacinta 1880: Vita dei campi 1881: I Malavoglia
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De Sanctis e Capuana Pur rifiutando entrambi le posizioni rigidamente scientifiche dei naturalisti: De Sanctis: “Zola può liberare il letterato italiano dalla “malattia dell’ideale” verso un bagno nella realtà” Capuana: “il Verismo è un metodo di scrittura che si realizza sul piano formale nell’impersonalità e nello stile adeguato al soggetto”
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Differenze con il Naturalismo 1.Riduzione della componente scientifica 2.Maggiore importanza all’aspetto tecnico- formale 3.Meno importanza all’impegno sociale (i veristi sono proprietari terrieri del Sud e mettono in rilievo la questione meridionale) 4.Maggiore attenzione alla campagna
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Il “Movimento verista” Il Verismo non è un movimento organizzato e non fa riferimento a una comune visione della realtà Accanto a Verga vi è l’amico Capuana e il “discepolo” De Roberto Altri nomi: Serao (Il paese di Cuccagna), Valera (La folla), Fucini (Napoli a occhio nudo), Pratesi (L’eredità), il giovane D’Annunzio (Terra vergine e Le novelle della Pescara)
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La fine del Verismo 1889: Il Piacere di D’Annunzio 1891: Myricae di Pascoli
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Giovanni Verga Da romantico a verista
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La vita 1840: nasce a Catania da un famiglia di proprietari terrieri che lo educa ai valori romantico-risorgimentali 1869-’72: soggiorno fiorentino 1872-1893: a Milano 1893: ritorno a Catania dove muore nel 1922
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Da Catania a Firenze A Catania studia con un patriota (Abate) e compone i primi romanzi di carattere romantico patriottico (1866: Una peccatrice) A Firenze (allora capitale) è influenzato dalla letteratura tardoromantica di Prati e Aleardi, da quella filantropica di Caterina Percoto; frequenta lo scrittore romantico Francesco Dall’Ongaro. Compone Storia di una capinera e avvia Eva.
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A Milano (1872-1893) A Milano: 1.Frequenta gli ambienti scapigliati 2.Matura l’idea dell’inutilità dell’arte in una società dominata dalle “Banche e dalle Imprese” 3.1873: Eva (novella di crisi) 4.1874: Nedda (narrativa filantropico-sociale, tematiche siciliane) 5.1875: Tigre reale (influenza scapigliata)
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Nascita del Verismo 1877: Arrivo a Milano di Capuana che contribuisce alla creazione del “Romanzo moderno” attraverso l’adesione al Naturalismo di Zola. 1878: Rosso Malpelo (primo racconto verista) 1880: Vita dei campi 1881: I Malavoglia 1883: Novelle rusticane 1887: Vagabondaggio 1888-’89: Mastro-don Gesualdo
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Ritorno a Catania Tornato nella città natale Verga si chiude in un pessimismo inerte, che lo investe anche nei rapporti privati (Dina Cortellazzi di Sordevolo) Lavora per il teatro (La Lupa, Dal tuo al mio) e litiga a più riprese con Mascagni 1920: nominato senatore (Pirandello pronuncia un suo famoso discorso) 1922: Muore
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