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Guerini Mattia 5^C. DEFINIZIONE DI OGM Gli OGM sono organismi in cui parte del genoma (totalità del materiale genetico di un organismo) viene modificato.

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1 Guerini Mattia 5^C

2 DEFINIZIONE DI OGM Gli OGM sono organismi in cui parte del genoma (totalità del materiale genetico di un organismo) viene modificato tramite le moderne tecniche di ingegneria genetica (insieme di varie tecniche che permettono di isolare geni, clonarli, introdurli e esprimerli in un altro organismo portando caratteristiche nuove alle cellule riceventi).

3 GloFish, pesci d'acquario resi fluorescenti tramite transgenesi. Sono i primi animali da compagnia geneticamente modificati.

4 Gli OGM vengono spesso erroneamente indicati come organismi transgenici. Transgenesi: inserimento, nel genoma di un dato organismo, di geni provenienti da un organismo di specie diversa. Cisgenici: organismi in cui il materiale genetico inserito proviene da un organismo "donatore" della stessa specie.

5 Non sono considerati OGM gli organismi il cui patrimonio genetico viene modificato a causa di processi che avvengono in natura; gli organismi prodotti dall'uomo tramite altre tecniche che non sono incluse nella definizione sopra esposta, ad esempio con radiazioni ionizzanti o mutageni chimici.

6 Tecniche Le tecniche che portano ad un organismo geneticamente modificato vengono esplicitate nella Direttiva 2001/18/CE e sono le seguenti: tecniche di ricombinazione; introduzione diretta; fusione cellulare.

7 Tecniche di miglioramento genetico La modificazione del genoma degli esseri viventi da parte dell'uomo è una pratica antichissima. Essa può essere fatta risalire a circa 14.000 anni fa con l'addomesticamento del cane. Le modificazioni genetiche indotte in tal modo sono state però in larga parte inconsapevoli ed è solo a partire dalla prima metà del 1900 che l'uomo ha preso coscienza dell'effetto a livello genetico indotto dai propri programmi di selezione.

8 Un esempio storico di mutazioni indotte dall'uomo ai fini del miglioramento genetico è rappresentato dalla varietà di frumento duro “Creso”, ottenuto per irradiazione dal grano “Cappelli”; Un altro esempio è dato dalla differenza tra mais giallo e mais bianco che è riconducibile alla mutazione di un singolo gene.

9 Batteri … … in agricoltura batteri che introdotti nel suolo ne migliorano le caratteristiche (es. batteri azoto-fissatori) o proteggono le piante dal gelo (batteri ice-minus); Insetticidi naturali (es. Bacillus thuringiensis).

10 … nell’alimentazione studio e miglioramento di batteri per la produzione di sostanze di uso alimentare come enzimi per il trattamento di cibi. Batteri …

11 … nella medicina Produzione di sostanze medicinali come l'insulina; produzione di farmaci (es. antibiotici, vaccini).

12 … nell’industria biorimedi (es. batteri che degradano idrocarburi); produzione di bioplastiche ed altre sostanze organiche di interesse industriale; produzione di fonti energetiche rinnovabili (es. etanolo, idrogeno); test sulla potenziale tossicità di sostanze per uso umano. Batteri …

13 Miceti … … nell’alimentazione produzione di enzimi usati nell'industria alimentare, miglioramento dei processi di fermentazione (es. produzione della birra).

14 Miceti … … nella medicina produzione di farmaci (es. antibiotici, vaccini).

15 Miceti … … nell’industria produzione di svariate sostanze di interesse industriale (es. l'acido lattico o l'acetone); test sulla potenziale tossicità di sostanze per uso umano; produzione di fonti energetiche rinnovabili (es. etanolo, idrogeno).

16 Piante … … nell’agricoltura miglioramento delle pratiche agronomiche: es. piante tolleranti allo stress idrico o salino, colture tolleranti a specifici erbicidi; introduzione di caratteri di resistenza specifica: es. piante resistenti agli insetti o ai virus;

17 Piante … … nell’alimentazione miglioramenti nelle qualità nutrizionali e organolettiche: es. riso ad elevato contenuto in beta-carotene, pomodoro a maturazione rallentata. … nella medicina produzione di farmaci es. vaccino contro l'epatite, produzione di amilasi.

18 Piante … … nell’industria miglioramento delle caratteristiche richieste a livello industriale delle materie prime (es. pioppo con un tasso di lignina inferiore per facilitare il processo di fabbricazione della pasta da carta); fitodepurazione (es. piante capaci di estrarre metalli quali oro, rame e uranio, piante in grado di degradare il tritolo o di segnalare la presenza di radiazioni).

19 Animali … … nell’alimentazione produzioni animali con migliori caratteristiche nutrizionali o organolettiche: es. latte con più alto contenuto in caseina, latte senza lattosio.

20 Animali … … nella medicina produzione di farmaci (es. interferone); modelli per la ricerca su malattie umane; metodi diagnostici o terapie come ad esempio la produzione di anticorpi (es. a fini oncologici, malattie autoimmuni o infiammatorie); animali donatori di organi per xenotrapianti.

21 Animali … … nell’industria produzione di proteine; sintesi di molecole interessanti per l'industria.

22 Rischi In ambito agroalimentare si riscontrano potenziali rischi per l'ambiente o per la salute umana e animale, la possibilità di coesistenza tra colture OGM e non-OGM, l'impatto economico-sociale della loro introduzione in aree rurali, soprattutto in paesi in via di sviluppo,

23 quando sono state sviluppate piante geneticamente modificate per uso alimentare, si sono profilati alcuni rischi specifici legati a questa applicazione, in particolare 1.rischi ambientali; 2.rischi per la salute. 1. I rischi ambientali sono relativi a cambiamenti nell'interazione tra pianta modificata e ambiente biotico.

24 2. I possibili rischi per la salute umana o animale sono dovuti alla tossicità, all’allergenicità, ai cambiamenti nel valore nutritivo e al trasferimento di resistenza agli antibiotici (anche se questa possibilità già di per sé remota non desta preoccupazione in quanto vengono impiegati antibiotici non utilizzati per la medicina umana).

25 La distribuzione nel mondo Nel mondo intero vi sono oltre 114 milioni di ettari di coltivazioni di piante geneticamente modificate, oltre la metà delle quali si trovano negli Stati Uniti (51%) mentre ben l‘87% di esse è nel continente americano. Il 99% delle coltivazioni, è concentrata in pochi paesi: Stati Uniti, Canada, Sud America (Argentina, Brasile e Paraguay), India, Cina, e Sud Africa.

26 In alcune nazioni europee come Francia, Spagna, Portogallo, Polonia, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania è permesso coltivare piante transgeniche; mentre in altre (Austria e Grecia) è vietato. Ancora diversa è la situazione in Italia, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Finlandia, Ungheria e Slovenia, dove la legge proibisce la coltivazione di piante OGM ma non la loro importazione.

27 Normativa sugli OGM In molti Paesi del mondo esiste un quadro di riferimento normativo che regola il settore OGM, per garantire la biosicurezza, ossia un utilizzo in rispetto dei necessari livelli di sicurezza ambientale, della salute umana e di quella animale. I principi legislativi di riferimento a livello internazionale in tema di biosicurezza sono contenuti all'interno del Protocollo di Cartagena.

28 Il Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza è un protocollo della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), che ha come obiettivo la protezione della biodiversità dai rischi derivanti dal trasferimento, dalla manipolazione e dall'uso degli organismi geneticamente modificati ottenuti dalle moderne tecniche di biotecnologia.Convenzione sulla Diversità Biologica


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