Metodologia della ricerca Psicoanalisi e senso comune CL.II CSE A.S. 2015/2016.

Presentazione sul tema: "Metodologia della ricerca Psicoanalisi e senso comune CL.II CSE A.S. 2015/2016."— Transcript della presentazione:

1 Metodologia della ricerca Psicoanalisi e senso comune CL.II CSE A.S. 2015/2016

2 Introduzione La psicoanalisi gode di una certa popolarità tra la gente, ma non sempre tale popolarità si accompagna ad un’effettiva conoscenza dei contenuti teorici; è per questo che abbiamo deciso di indagare...

3 ARTICOLAZIONE della ricerca: 1.scelta del problema: livello di conoscenza dei termini psicoanalitici più diffusi (inconscio, rimozione Super-Io, complesso edipico) da parte dell’opinione comune. 2.ipotesi sperimentale: solo alcuni termini psicoanalitici sono conosciuti dalla maggior parte delle persone

4 3. individuazione di un campione: sono stati coinvolti nella ricerca anziani, adulti e adolescenti in numero uguale (19*3) per un totale di 57 soggetti. 4. individuazione del metodo: abbiamo utilizzato l’intervista, metodo qualitativo di raccolta dei dati

5 5. applicazione di categorie indicative (verosimile, inverosimile, non so) per trasformare le risposte di carattere qualitativo in dati quantitativi. 6. elaborazione dei dati tramite Excel per calcolare: frequenze assolute: il numero di volte in cui si verifica un evento o si ripete una modalità frequenze relative: è il rapporto tra la frequenza assoluta e il numero totale delle rilevazioni per ogni categoria del campione frequenze percentuali: si ottengono moltiplicando per 100 le frequenze relative

6 Rappresentazione delle frequenze (grafico 1)

7 Istogramma relativo alla totalità delle risposte (grafico 2)

8 Interpretazione dei risultati ll calcolo delle frequenze e la loro rappresentazione grafica hanno evidenziato che: il termine psicoanalitico più noto è: INCONSCIO (grafico 1) la categoria più afferrata è: ADULTI (grafico 2) la maggior parte delle persone intervistate dimostra una conoscenza approssimativa dei termini psicoanalitici in quanto la percentuale delle risposte inverosimile e non so è quasi il doppio delle verosimili (tabella 3)

9 Tabella riassuntiva (3)

10 Alla luce di tali risultati la nostra ipotesi risulta confermata