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L A SCELTA Dott.ssa Patrizia PROVASI Dott. Carlo RAIMONDI 1.

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Presentazione sul tema: "L A SCELTA Dott.ssa Patrizia PROVASI Dott. Carlo RAIMONDI 1."— Transcript della presentazione:

1 L A SCELTA Dott.ssa Patrizia PROVASI Dott. Carlo RAIMONDI 1

2 COS’E’ LA SCELTA? Processo di pensiero che prevede la selezione di una soluzione tra le possibili pensate ai fini della conseguente azione. Scegliere ciò che è adatto per il proprio figlio è l’ obiettivo di ogni genitore! 2

3 3 Risponde alla domanda COME FACCIO? - Servizi di orientamento delle scuole; - Colloqui con insegnanti, psicologi, alunni della scuola; - Open Day delle diverse scuole; - Piano delle Offerte Formative (POF); - Siti Internet. Adolescenza=incertezza “La crisi adolescenziale non è una fase individuale, ma una vera e propria crisi familiare” (Romanini, 1999). COME FACCIO A SUPERARLA? DIALOGO è la parola chiave Risponde alla domanda PERCHE’? RAZIONALITA’EMOZIONI/SENTIMENTI

4 4 COSA VALUTIAMO? - Interessi e abilità? - Liceo o Istituti Tecnici o Professionali? - Interessi per il futuro lavorativo: cosa ti piacerebbe fare da grande? Obiettivo del dialogo: giungere ad una decisione basata su convinzioni e motivazioni forti e realistiche, aiutando Vostro figlio a diventare il protagonista della scelta. NON SIATE VOI A SCEGLIERE PER LORO… RAZIONALITA’EMOZIONI/SENTIMENTI

5 NON SCEGLIERE PER LORO…PERCHE’? “Mio figlio conosce realmente sé stesso, sa quali sono le sue capacità, conosce i suoi limiti, possiede un’idea personale di quali sono le sue caratteristiche di personalità?” Sì= tuo figlio è maturo, No= Dialoga con lui, ne forse sa già cosa vuoleha più bisogno DIALOGO COSTRUTTIVO E RISPETTOSO: non è possibile chiedere a qualcuno di fare qualcosa se non è ancora in grado di farla 5

6 S E SCEGLIETE PER LORO, COSA SUCCEDE ? Il problema si ripresenterà più avanti (di solito in terza superiore) perché vostro figlio non sarà soddisfatto della scelta che avete fatto per lui; Atteggiamento di rassegnazione: “Ormai sono in terza, non mi conviene più cambiare scuola. Devo arrivare al diploma”; Fatica maggiore nel raggiungimento dei risultati; Se ci sarà fallimento, sarà colpa vostra e non sua; MA PIU’IMPORTANTE ANCORA E’ CHE Avete perso un’occasione per permettere a vostro figlio di crescere e di prendersi le sue responsabilità! Il rischio è la DIPENDENZA! 6

7 ECCO LE SPIE! 7 Prendere per buono il vostro primo consiglio, senza riflessioni personali; Evitare il dialogo fino al momento della preiscrizione; Proporre scelte strampalate, che sicuramente verranno bocciate; Non dire la propria scelta fino all’ultimo per paura che il genitore possa fargli cambiare idea; Paura di scegliere che comporta una delega implicita alla scelta al genitore. “Tu cosa fai fare a tuo figlio l’anno prossimo?”; “Io non ho ancora deciso cosa fargli fare dopo la terza media!”; Io invece lo mando alla tal scuola”. In questi casi, l’unica scelta del figlio è di acconsentire alla scelta dei genitori! …dei FIGLI per fare in modo che il genitore scelga per lui …dei GENITORI che scelgono al posto dei figli

8 D IRE CHE LA DECISIONE FINALE SPETTA A MIO FIGLIO, COSA SIGNIFICA ? 8 Permettere al proprio figlio di fare senz’altro ciò che vuole, senza poter dire la propria opinione NO Valutare insieme i sentimenti che “remano” contro la loro capacità di decidere liberamente: - Paura (es. E se scelgo male?) - Fuggire dagli ostacoli (es. Scelgo questa scuola perché non devo studiare molto) - Appagare bisogni inconsistenti (es. Scelgo questa scuola perché ci va il ragazzo che mi piace) NON significa…MA significa…

9 SONDARE LA MOTIVAZIONI “SEGRETE”: VADO IN QUELLA SCUOLA PERCHE’… “Ci vanno i miei amici” oppure “Si iscrive il ragazzo che mi piace”: - Paura della solitudine; - Insicurezza che deriva dal pensiero di dover affrontare nuovi ambienti e relazioni amicali. “C’è mio fratello” - Speranza di essere aiutati da lui; - Farsi passare i compiti. “Mi hanno detto che c’è poco da studiare” - Paura di non essere all’altezza; - Poca motivazione allo studio. “Ho paura di non farcela” - Scelta di una scuola più facile per allontanare il rischio di insuccesso, anche se potrebbero fare di più. 9

10 SONDARE LA MOTIVAZIONI “SEGRETE”: VADO IN QUELLA SCUOLA PERCHE’… “Ho paura di essere di peso alla mia famiglia”(qualora volesse scegliere un percorso di studi lungo) - È necessario affrontare con loro l’argomento economico, per responsabilizzarli. “Mal che vada, vado a lavorare con mio padre” - Anche se fosse vero, favorisce il poco impegno scolastico in quanto il ragazzo sa bene che non avrebbe nulla da perdere anche se non dovesse impegnarsi. - Strategia: dire che non è poi così scontato perché nella vostra ditta/negozio ecc, avete bisogno di gente valida, che sa fare! 10

11 SONDARE LA MOTIVAZIONI “SEGRETE”: VADO IN QUELLA SCUOLA PERCHE’… “Non voglio sentirmi inferiore a mia sorella (o qualsiasi altra persona)” - Paura di perdere il proprio valore agli occhi della famiglia, soprattutto quando sente frasi del tipo: “guarda tua sorella com’è brava”. Avrebbe paura di scegliere una scuola considerata di “serie B” e di conseguenza di essere considerato un figlio di “serie B”. - Sfida o ripicca che lo porterebbero a scegliere una scuola che non desidera. Ho paura che mio padre si offenda/voglio compiacere la mamma” 11

12 CARI GENITORI!!! 12

13 QUALI POTREBBERO ESSERE I VOSTRI PENSIERI “SEGRETI”? Orgoglio personale - Nasconde il bisogno di poter esibire i risultati e il successo del proprio figlio per dimostrare la propria bravura nell’allevarli. Bisogno di dimostrare agli altri (parenti, amici, prof ecc) che il proprio figlio non è così come è stato descritto e giudicato 13

14 QUALI POTREBBERO ESSERE I VOSTRI PENSIERI “SEGRETI”? Paura che si allontani troppo - “Poverino, deve prendere tanti mezzi, prende troppo freddo, lo accompagno io”: pensieri di questo tipo potrebbero nascondere la paura del genitore che il figlio diventi grande e autonomo e che pertanto possa abbandonarli Bisogno di proteggerli - Tenere il figlio sotto una campana di vetro, consigliando una scuola “più sicura”, con meno ostacoli, distrazioni ecc. questo comporta una svalutazione delle capacità del proprio figlio. Bisogno di sentirsi utile - Il rischio è quello di scegliere una scuola che il figlio non vorrebbe frequentare. Contrasta con il bisogno di diventare grande e fare da sé. Paura di sbagliare - Il rischio è quello di appoggiarsi troppo agli esperti, lasciando loro tutto il potere della scelta. 14

15 QUALI POTREBBERO ESSERE I VOSTRI PENSIERI “SEGRETI”? Paura di sbagliare o essere considerati responsabili delle difficoltà future in ambito lavorativo di vostro figlio - Senso di colpa perché il figlio non trova lavoro e quindi emerge la spinta a scegliere scuole “più sicure” Desiderio di lasciargli la propria attività - Va bene se è questo che lui vuole, se coincide con le sue aspirazioni. Paura di non poterlo mantenere all’università - Instaurare un dialogo schietto con il figlio che potrebbe assumersi le proprie responsabilità impegnandosi a trovare da sé le risorse economiche necessarie. 15

16 Paura che dopo il diploma non abbia “in mano niente” - Paura basata sul futuro lavorativo dei figli. Le possibilità di lavoro sono importanti, ma non devono essere sopravvalutate per 3 motivi: - 1- evoluzione veloce del mercato del lavoro - 2- i settori occupazionali oggi liberi verranno presto saturati - 3- trovare un buon posto di lavoro dipende dalle caratteristiche di personalità che si acquisiscono quando c’è interesse e passione per quello che studiano. 16

17 IO GENITORE NELLA SCELTA Proiettare le proprie ambizioni sul proprio figlio; Non basare la scelta esclusivamente sul futuro lavorativo pensato per il proprio figlio; Non proiettare sul figlio le proprie ansie e preoccupazioni legate al suo futuro.

18 RIEPILOGO 18 E’ realistica, ovvero rispetta le capacità e gli interessi reali del figlio; E’ libera, ovvero non imposta dagli altri e libera da paure o bisogni psicologici nascosti; E’ attraente, ovvero è vissuta come un primo passo verso il futuro desiderato. Imporre la propria volontà, soprattutto quando non è in linea con le sue attitudini; Manipolare la sua decisione; Lasciarlo solo nella decisione, nell’affrontare le sue paure e i suoi dubbi, facendogli mancare il sostegno e la conferma oppure le critiche e le obiezioni. CARATTERISTICHE di una BUONA SCELTA ATTEGGIAMENTI DA EVITARE

19 G RAZIE A TUTTI PER L ’ ATTENZIONE E … BUONA SCELTA 19


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