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VITICOLTURA AA Prof. Marcello Forlani
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PROPAGAZIONE GAMICA (RIPRODUZIONE) SEME AGAMICA (MOLTIPLICAZIONE)
MARGOTTA PROPAGGINE TALEA INNESTO MICROPROPAGAZIONE STOLONI POLLONI EMBRIONI APOMITTICI POLIEMBRIONIA
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RIPRODUZIONE
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(PROPAGAZIONE GAMICA O SESSUALE)
RIPRODUZIONE (PROPAGAZIONE GAMICA O SESSUALE) LIMITI IMPIEGHI ETEROGENEITA’ GIOVANILITA’ PARTENOCARPIA NECESSITA’ INNESTARE PORTINNESTI NUOVE CULTIVAR LIBERAZIONE VIROSI
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ECCEZIONE ETEROZIGOSI
APOMISSIA RICORRENTE (2 n) APOMISSIA NON RICORRENTE (n) APOMISSIA VEGETATIVA EMBRIONA AVVENTIZIA (TALEA NUCELLARE) POLIEMBRIONIA = EMBRIONIA AVVENTIZIA ROTTURA PROEMBRIONE
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DURATA GIOVANILITA’ PERO = 7-12 ANNI
MELO = 4-10 ANNI (media 7,4 anni) PERO = 7-12 ANNI PESCO = 1 ANNO ( 160 g con T di almeno 15C) CILIEGI = MOLTO LUNGA MANDORLO = 2-3 ANNI AGRUMI = 5-10 ANNI (eccezione POMPELMO) PECAN = 15 ANNI NOCCIOLO = 4 ANNI (PIENA PRODUZION ANNI) VITE = 3 ANNI CASTAGNO = ANNI (crenata e mollissima 3-5 ANNI) PISTACCHIO = 5-8 ANNI FICO = 4-8 ANNI KIWI = 3- 4 ANNI
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CONDIZIONI PER LA GERMINAZIONE
VITALITA’ CAPACITA’ GERMINATIVA ENERGIA GERMINATIVA METODO BIOCHIMICO CONDIZIONI AMBIENTALI ACQUA → TG.IMPERMEABILI OSSIGENO → TG.IMPERMEABILI TEMPERATURA → DI GERMINAZIONE → DORMIENZA LUCE INTRINSECHE DORMIENZA
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FASI DELLA GERMINAZIONE
IMBIBIZIONE DEL SEME AUMENTO ATTIVITA’ ENZIMATICA E RESPIRATORIA FASE DI DIVISIONE RADICALE FASE DI AVANZAMENTO DELLA RADICHETTA
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CONSERVAZIONE SEMI SPECIE DUR. CAP.GERM DUR. STRAT. MELO PERO NESP. GIAPP. PESCO MANDORLO SUSINO CILIEGIO ALBICOCCO OLIVO AGRUMI VITE NOCCIOLO NOCE 6 mesi 10 – 15 gg 4 mesi 7 mesi 3 – 4 anni 1 mese 7 – 8 mesi 2 mesi ____ 5 mesi 1½ mesi 18 mesi ________ 3 – 4 mesi 6 – 7 mesi
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TRATTAMENTI PRE-SEMINA PER FAVORIRE GERMINAZIONE
SCARIFICAZIONE MECCANICA SCARIFICAZIONE CHIMICA IMMERSIONE IN ACQUA CALDA STRATIFICAZIONE AL FREDDO TRATTAMENTI CON FITOREGOLATORI TRATTAMENTI CON NITRATI
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FATTORI MINORI DELLA GERMINAZIONE
ORIGINE GEOGRAFICA ORIGINE DEL POLLINE INFLUENZA DELLA CULTIVAR CONDIZIONI CLIMATICHE POSIZIONE DEI SEMI SULLA PIANTA MADRE E NEL FRUTTO DIMENSIONE DEI SEMI DATA DI RACCOLTA
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MOLTIPLICAZIONE
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METODI DI MOLTIPLICAZIONE (AGAMICA O VEGETATIVA)
EMBRIONI APOMITTICI STOLONI POLLONI RADICATI POLLONI RADICALI MARGOTTA E/O PROPAGGINE TALEA INNESTO MICROPROPAGAZIONE
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MARGOTTA PROPAGGINE
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MARGOTTA E/O PROPAGGINE
LE RADICI SI FORMANO SU RAMI ANCORA COLLEGATI ALLA PIANTA MADRE TIPI DI MARGOTTA AEREA MARGOTTA DI CEPPAIA TIPI DI PROPAGGINE CAPOGATTO SEMPLICE O AD ARCHETTO MULTIPLA O A SERPENTONE O CINESE DI MOLTIPLICAZIONE O DI TRINCEA
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Margotta 1
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Margotta 2
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Margotta 3
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MARGOTTA DI CEPPAIA
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PROPAGGINE SEMPLICE
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PROPAGGINE SEMPLICE
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PROPAGGINE SEMPLICE
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PROPAGGINE SEMPLICE
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PROPAGGINE DI TRINCEA
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TALEA
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TALEA (DEFINIZIONE) TIPI DI TALEA * TALEA RADICALE
* TALEA DI RAMO (CAULINARE) LEGNOSA SEMILEGNOSA DI GERMOGLIO ERBACEA * TALEA FOGLIARE * TALEA FOGLIARE CON GEMMA
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TALEE CAULINARI APICI RADICALI PRIMORDI RADICALI INIZIALI RADICALI
GRUPPI DI CELLULE RIDIVENTATE MERISTEMATICHE, POSTE FUORI I FASCI VASCOLARI E TRA UN FASCIO E L’ALTRO INIZIALI RADICALI QUESTE CELLULE INIZIALI RADICALI DANNO ORIGINE A GRUPPI DI CELLULE : PRIMORDI RADICALI QUESTI GRUPPI DI CELLULE ASSUMONO ASPETTI DI APICI RADICALI E SI COLLEGANO AL FASCIO VASCOLARE ADIACENTE PIANTE CON INIZIALI RADICALI PREFORMATE
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FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA RIZOGENESI
*NUTRIZIONE DELLA PIANTA MADRE = CONTENUTO IN AMIDO MODIFICARE STATO NUTRIZIONALE = EZIOLATURA INCISIONE ANULARE STROZZATURA CON FILO DI FERRO INTACCATURA GERMOGLI RAGGI X * ETA’ PIANTA MADRE * TIPI DI LEGNO SCELTO a. Δ TRA INDIVIDUI DA SEME b. Δ GERMOGLI LATERALI E APICALI c. Δ TRA LE PARTI DEL GERMOGLIO d. RAMI A FIORE E A LEGNO e. TALEE PROVVISTE O MENO DI PIEDE * EPOCA DI PRELIEVO DELLE TALEE
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MEZZI PER FACILITARE LA RADICAZIONE A. MEZZI CHIMICI
TRATTAMENTI CON FITOREGOLATORI IMMERSIONE IN ACQUA IMMERSIONE IN ACQUA CORRENTE B. MEZZI FISICI RISCALDAMENTO BASALE UMIDIFICAZIONE NEBULIZZAZIONE LUCE C. MEZZI MECCANICI SUBSTRATO RADICAZIONE SOSTEGNO MANTENERE UMIDITA’ CIRCOLAZIONE OSSIGENO
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TIPI DI TALEE
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Trattamento con fitoregolatori
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Talea
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Talea
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Sezione di un tronco
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INNESTO
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L'INNESTO CONSISTE NELL'UNIRE PORZIONI DI PIANTE DIVERSE (DI NORMA DUE) PER DARE UN UNICO INDIVIDUO
(IPOBIONTE, SOGGETTO O PORTAINNESTO)/ (EPIBIONTE, NESTO. OGGETTO O GENTILE) IL PORTAINNESTO PUO' ESSERE OTTENUTO DA SEME (SELVATICO O FRANCO) O PER MOLTIPLICAZIONE (TALEA, PROPAGGINE, MICROPROPAGAZIONE, ECC. = PIN CLONALI) SI POSSONO AVERE INNESTI TRIMEMBRI
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FINALITA' DELL'INNESTO FISSAZIONE E DIFFUSIONE CULTIVAR ADATTAMENTO A CARATTERISTICHE CLIMATICHE E PEDOLOGICHE REGOLAZIONE DELLA VIGORIA PREVENZIONE DEGLI ATTACCHI PARASSITARI INTRODUZIONE DI IMPOLLINATORI SOSTITUZIONE DI CULTIVAR DIAGNOSTICA DI VIROSI
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CONDIZIONI PER RIUSCITA INNESTI
AFFINITA’ INTIMO CONTATTO TS DEL CAMBIO EPOCA IDONEA DI ESECUZIONE - CURE SUCCESSIVE
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TIPI DI INNESTO PER APPROSSIMAZIONE A GEMMA A MARZA SEMPLICE
AD INTARSIO A GEMMA VEGETANTE (PRIMAVERA-INIZIO ESTATE) DORMIENTE (FINE ESTATE) A MARZA A SPACCO A INTARSIO A CORONA
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TIPI D’ INNESTO
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INNESTO PER APPROSSIMAZIONE
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INNESTO A GEMMA
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INNESTO A GEMMA A T DRITTO
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INNESTO A PEZZA
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Innesto a gemma
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Innesto a gemma (a scudo)
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A SPACCO
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Innesto a doppio spacco inglese1
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Innesto a doppio spacco inglese2
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Foto di un innesto a spacco
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Preparazione di un innesto a spacco 2
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Innesto a spacco a due marze
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Innesto a sella
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Innesto a spacco inglese semplice
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Innesto a doppio spacco
102
Innesto vite spacco totale
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Innesto vite spacco inglese
104
Preparazione di un innesto a spacco 1
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A INTARSIO
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Innesto
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Innesto laterale
112
Innesto laterale
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A CORONA
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Fasi dell’innesto a corona
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Innesto a corona
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PARTICOLARI
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Innesto a ponte
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MISCELLANEA
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Coltelli
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Copertura di un innesto
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Innesto radicale
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Innesti di piante di melo
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