La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

LA PIRATERIA NEL CORNO D'AFRICA Martino Sacchi Facoltà di Scienze politiche, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "LA PIRATERIA NEL CORNO D'AFRICA Martino Sacchi Facoltà di Scienze politiche, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano."— Transcript della presentazione:

1 LA PIRATERIA NEL CORNO D'AFRICA Martino Sacchi Facoltà di Scienze politiche, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano

2 Fonte: Samatar, Lindberg e Mahayni, 2010 LA DIFFUSIONE TRA IL 1995 E IL 2009

3 Fonte: International Maritime Bureau LA DIFFUSIONE DELLA PIRATERIA NEL 2012

4 NETTO CALO DEGLI ATTACCHI  30 agosto 2012: 70 tentati attacchi nel HOA (13 con successo)  2011: 222 attacchi (34 con successo)  2010: 239 attacchi (68 con successo)

5 PERCHÉ IL CORNO D'AFRICA?  Una posizione strategica  La presenza di ricchi bersagli a basso rischio  L'assenza di un governo in grado di controllare il territorio  Una grande e diffusa povertà nella popolazione

6 UNA POSIZIONE STRATEGICA

7 RICCHI BERSAGLI A BASSO RISCHIO Tra 20.000 e 25.000 navi all'anno nel GOA 60-70 navi al giorno Disarmate e senza difese

8 SOMALIA COME FAILED STATE 1991: Caduta di Siad Barre Potere in mano a clan e alle Corti Islamiche Governo di Transizione Nazionale

9 DIVISIONE DEL PAESE

10 POVERTA' ASSOLUTA Dati fermi ai primi anni Novanta Reddito pro capite: 500-600 $ anno (stima) ossia circa 2 dollari al giorno Un pirata ne può guadagnare 10.000 in pochi giorni

11 FASI DELLA PIRATERIA Fase «politica» anti Siad Barre (1989-90) Lotta ai pescherecci stranieri dopo 1990 Primi attacchi contro le navi nel GOA Sequestri finalizzati all'ottenimento di un riscatto

12 COME AGISCONO I PIRATI Basso livello tecnico «Skiffs» lunghi circa 6 m AK47 e (in seguito) RPG Inseguimento e abbordaggio

13 Fonte: EU Navforce - BMP4

14 Fonte: UN Monitoring Group 2010

15 Fonte: EU Navforce - BMP4

16

17 MA COME E' POSSIBILE? Le navi vanno piano Esempio: Smyrni (156.000 t. di portata): 9 nodi L'equipaggio è ridotto (20 uomini circa) Sono disarmate

18 LE «BASI» DEI PIRATI Harardhere Ely Obyo Garacad

19

20 LE «BASI» DEI PIRATI Garacad (fonte: Google Earth)

21 LE «BASI» DEI PIRATI Obyo (fonte: Google Earth)

22 ATTACCHI NEL 2007 Fonte: International Maritime Bureau)

23 ATTACCHI NEL 2010 Fonte: International Maritime Bureau)

24 MASSIMA ESPANSIONE Fonte: EUNAVFOR

25 ANDAMENTO ATTACCHI Fonte: Com.te Diego Catalano, MSCHOA

26 IL RISCATTO Tempi lunghi (da sei mesi in su) Appoggio logistico fornito dai villaggi costieri Ruolo chiave del mediatore

27 IL MODELLO HOBYO- HARARDHERE Un Comitato di cinque membri (il capo, i due finanziatori più importanti, un capo in mare e uno in terra) Questi cinque prendono il 5% del totale Detratte le spese, il 30% del denaro agli investitori e il resto in «quote» (30% al gruppo di terra, 40% al gruppo di mare). Fonte: UN Monitoring Group 2010

28 IL MEDIATORE Deve sapere bene l'inglese: di solito ha studiato all'estero E' esterno al gruppo di pirati, ma è autorevole per i legami di clan Usano telefonini cambiati di frequente, ma anche le radio di bordo Fonte: UN Monitoring Group 2010

29 Un nome famoso: Looyaan Si’id Barte Fonte: UN Monitoring Group 2010

30 RISCATTI STIMATI o 2010 tot $ 79,8M (25 riscatti) o 2011 tot $ 147,2M (30 riscatti) o 2012 tot $ 2,65M (5 riscatti) Fonte: EUNAVFOR

31 MA NON E' QUESTO IL PEGGIO L'assicurazione per il viaggio può essere 10 volte più alta (dipende dalla nave: fino a 20.000 $) L'armatore deve pagare avvocati e mediatori Rimangono le spese ordinarie (stipendi) Penali per il mancato rispetto delle consegne

32 Aumento di velocità2710,0 Missioni militari1270,0 Protezione attiva1160,0 Allungamento di rotta681,0 Assicurazioni635,0 Costo del lavoro195,0 Riscatti160,0 Organizzazioni21,3 Spese processuali16,4 Totale (milioni $)6848,7

33 PUNTO DI SVOLTA: IL 2008 Due casi delicati: Motonave Faina (25 settembre 2008) Petroliera Sirius Star

34 M/V FAINA

35 VLCC SIRIUS STAR

36 LA REAZIONE OCCIDENTALE La Marina Militare Italiana è stata la prima a intervenire («operazione Mare sicuro» 2005) Attualmente esistono tre dispositivi navali: Missione NATO (Allied Provider dal 27 ottobre 2008, poi Allied Protector, poi Ocean Shield dal 17 agosto 2009) Missione Atalanta (EU) dal 13 dicembre 2008 CTF 151 (25 nazioni) dall'8 gennaio 2009

37 L'IRTC Fonte: NATO Shipping Center Lunghezza: circa 561 miglia nautiche (1038 km)

38 I «TRANSIT GROUPS» Fonte: NATO Shipping Center

39 I «TRANSIT GROUPS» Fonte: NATO Shipping Center

40 I «TRANSIT GROUPS» Fonte: NATO Shipping Center

41 I «TRANSIT GROUPS» Fonte: NATO Shipping Center

42 NAVI SOTTO SEQUESTRO AL 21 AGOSTO 2012 NOME NAVEBANDIERADATA SEQUESTROEQUIPAGGIO 1MV ICEBERG 1Panama29 marzo 201022 19MV ALBEDOMalaysia25 novembre 201015 23MV ORNAPanama20 dicembre 201019 47 MV FREE GODDESS Liberia08 febbraio 201221 49 MV ROYAL GRACE Panama02 marzo 201222 50FV NAHAM 3Oman26 marzo 201229 51MV SMYRNILiberia10 maggio 201226 Fonte: sito EUNAVFOR

43 MARITTIMI SOTTO SEQUESTRO AL 21 AGOSTO 2012 Fonte: sito EUNAVFOR 177 (STIMATI)

44 MARITTIMI SOTTO SEQUESTRO AL 21 AGOSTO 2012 Fonte: sito EUNAVFOR NazionalitàNumero India41 Filippine40 Siria18 Yemen9 corea4 Pakistan3 Nigeriani3 Ghana2 Sudan2 Danimarca2 Sry Lanka1 Bangladesh1 Romania1

45 SCENARI POTENZIALI La pirateria problema di bassa intensità ma di lungo periodo Potenziali nessi con attività criminose e/o movimenti islamici estremisti Proposta immediata: interdizione della EEZ alla pesca internazionale

46 RINGRAZIAMENTI Si ringraziano per la loro disponibilità e cortesia Gianni Ghisi, inviato speciale del governo per il contrasto alla pirateria CA Giovanni Gumiero, Capo del 3^ Reparto dello Stato Maggiore della MM. Lt Diego Catalano, EUNAVFOR CC Michele Carosella, Capo Sezione Analisi Ufficio Stampa Marina Militare

47

48


Scaricare ppt "LA PIRATERIA NEL CORNO D'AFRICA Martino Sacchi Facoltà di Scienze politiche, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano."

Presentazioni simili


Annunci Google