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Alfabetizzazione nei bambini con italiano L2: quali fattori considerare. Casi clinici  mirta.vernice@unimib.it.

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Presentazione sul tema: "Alfabetizzazione nei bambini con italiano L2: quali fattori considerare. Casi clinici  mirta.vernice@unimib.it."— Transcript della presentazione:

1 Alfabetizzazione nei bambini con italiano L2: quali fattori considerare. Casi clinici 

2 Bilinguismo e alfabetizzazione
Il bilinguismo ha effetti importanti su alcune componenti chiave dell’alfabetizzazione. Ma… Necessario individuare il tipo di bilinguismo dello studente.

3 Bilinguismo Due fattori:
l’età di esposizione ad una seconda lingua durante l’infanzia. l’input linguistico.

4 Bilinguismo: aspetto chiave
I bambini hanno bisogno di sentir parlare entrambe le lingue in misura sufficiente. Questo richiede impegno e coerenza nelle famiglie e nelle scuole.

5 Conoscere i vostri studenti
Età Profilo funzionale

6 Check list – profilo linguistico
Chiedere al genitore: Come parla il bambino nella sua lingua? Quando ha iniziato a parlare? Ha problemi fonologici anche nella sua lingua? Fa fatica a imparare materiale verbale lungo (mesi dell’anno, filastrocche, ecc.)? Familiarità con altri disturbi?

7 Check list - prerequisiti
Consapevolezza fonologica (riconoscimento suoni associati alle lettere) Memoria fonologica a breve termine (ripetizione parole e non parole) Articolazione veloce di suoni (nominare rapidamente lettere, cifre, colori, oggetti)

8 Check list - prerequisiti
Copiare dalla lavagna Usare lo spazio del foglio Mantenere la direzionalità della scrittura Come organizza lo spazio intorno a sé? (es. ordine sul banco).

9 Il seminario di oggi Disturbi di apprendimento nei bambini L2
Quali test per valutare gli apprendimenti Come muoversi

10 La Dislessia Un disturbo ad apprendere e ad automatizzare i meccanismi della lettura. Il dislessico sa leggere, ma più lentamente e meno accuratamente dei suoi coetanei. Non più del 5% della popolazione.

11 DSA Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia

12 Automatizzazione: cosa implica?

13 Abilità fonologiche Percezione e Segmentazione dei suoni linguistici (fonemi e sillabe); Memoria a breve termine e sintesi fonemica (Tallal, 2004; Goswami, 2003; Ramus, 2003)

14 Abilità meta-fonologiche
Capacità di compiere operazioni sulla struttura fonologica della parola. Che cosa presuppone? identificazione della struttura fonologica manipolazione della struttura implementazione del sistema fono-articolatorio

15 Prove meta-fonologiche
FUSIONE FONEMICA (C-A-S-A  CASA) SEGMENTAZIONE FONEMICA (CASA C-A-S-A) ELISIONE FONEMICA (CASAASA, CASACAS) SPOONERISMI: Presentazione di coppie di parole (e.s. CASA e PENNA) con l’istruzione di ripetere le due parole dopo aver sostituito le loro lettere iniziali CASA e PENNA  PASA e CENNA

16 Ripetizione di Non-parole
Bisdagosa Faspenulo Verdusape ….

17 Non parole Dislessici monolingui (prime classi primaria) sono deficitari in questa prova. Bambini L2 no. Non Parole: marcatore Clinico importante!

18 Elaborazione visiva

19 Perché elaborazione? Non deficit sensoriale visivo. Il bambino con dislessia vede bene. Difficoltà nell’integrazione dell’informazione visiva in entrata.

20

21 Elaborazione Visiva 2) Motilità oculare scansione sinistra-destra
1) Discriminazione visiva di segni grafici o forme geometriche 2) Motilità oculare scansione sinistra-destra

22 1 - Riconoscimento visivo
PRCR-2

23 2 - Scansione sinistra-destra
PRCR-2

24 Motilità oculare: deficit nella scansione
Analisi seriale visiva Errori: omissione grafemi fonte/fote salti di rigo inversione sillabe in/ni aggiunte, ripetizioni tavolo/tavovolo

25

26 Abilità visuo-spaziali
1) saper analizzare una configurazione visuo-spaziale e memorizzarla 2) sapersi orientare in una configurazione visiva 3) costruire un’immagine visiva 4) organizzare spazialmente input visivi

27 Copia tratti grafici PRCR-2

28 Aspetti visuo-spaziali: cosa osservare?
1) organizzazione del foglio 2) copia modelli grafici 3) disegno libero

29 Motricità fine: prassie
Uso degli strumenti (forbici, pennarelli): addestramento e applicazione in compiti diversi per acquisire automatismo e fluidità Ordine nelle proprie cose (es. cartella, tavolo da lavoro).

30 Motricità fine: cosa implica?
Pianificazione dell’azione Ordine nel disegno (es. rapporto spazio-grandezza, qualità gesto grafico) Autoconsapevolezza delle caratteristiche del proprio movimento

31 Gli apprendimenti nei bambini L2
Quali fattori considerare?

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33 Kim e colleghi, 1997 Due gruppi Bilingui tardivi Bilingui precoci
Nei bilingui precoci le aree coinvolte nella lettura di L1 e L2 sono sovrapposte; In quelli tardivi sono distinte.

34 Quindi Fattore cruciale è l’età di esposizione alla L2.

35 Lettura in bambini immigrati Spagnolo-Inglese ed effetto su linguaggio

36 Risultati: età conta per il linguaggio
BT USA BT SP L’età di esposizione alla lingua orale conta e ha un’influenza ancora a 8 anni

37 Età di prima esposizione a L2 , apprendimento della lettura, e performance in prove di natura linguistica/fonologica nella L2 sono relate.

38 Quindi Quando si valuta un bilingue a 8 anni sulle abilità di lettura si deve considerare l’età di prima esposizione alla lingua ORALE

39 Il tempo conta Attorno ai 10/11 anni le differenze tra monolingui e bilingui tendono a scomparire (Ollers & Eilers, 2001) Necessari circa 5-7 anni di esposizione all’italiano per buona competenza in italiano “tecnico” per le materie di studio

40 Studio in Italiano (Vernice et al.)
28 bambini L2 nati in Italia -> bilingui precoci 11 bambini L2 esposti all’italiano dopo i 3 anni -> bilingui tardivi Necessità di stimare il periodo di esposizione REALE all’italiano L2 mediante questionario costruito ad hoc (UBiLEC).

41 Lettura brano sill/sec
*

42 All’aumentare dell’età (dalla III in poi) si accresce divario nella velocità di lettura tra L1 e L2;
Considerare predittore importante: competenza lessicale.

43 Predittore altrettanto fondamentale: Morfologia
Morfologia libera (es. produzione dei pronomi) Morfologia legata (morfologia flessiva verbale: cammin-a, cammin-o, nominale: bell-a, bell-o)

44 Morfologia libera Test di produzione dei Clitici: produzione del pronome clitico.

45 Guarda, cosa sta facendo la bambina alla farfalla?
-> La sta prendendo

46 Perché marcatore clinico?
Bambino monolingue: 4 anni produce il clitico; Bambino bilingue: fino a 7-8 anni sostituisce nome al clitico (sta prendendo la farfalla); dagli 8 anni produce clitico. Bambino con disturbo specifico del linguaggio (SLI): omette clitico

47 Isa, 6 anni, bilingue italo-svedese

48 Vive in Svezia dalla nascita;
Parla italiano a casa col padre e coi nonni durante le vacanze; Riceve diagnosi di SLI in svedese.

49 Ripetizione di frasi

50 Ripetizione di frasi

51 Il cane che i gatti spingono è blu.
Prodotto come: Il cane che spinge i gatti è blu. Frase grammaticale ma non corretta.

52 Saned, 7 anni Nato in Italia Difficoltà fonologiche e di lettura; Nessun problema con i pronomi clitici.

53 Morfologia nominale

54 Ripetizione di non-parole

55 Lettura Punto z in lettura di parole: -2,59
Punto z in lettura di brano: -2,56 Di che profilo si tratta?

56 Ahmed, 8 anni Nato in Italia Difficoltà fonologiche e di lettura;
In famiglia solo Arabo e frequenti soggiorni nel paese di origine

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58 Errori fonetici in lettura di parole (doppie)

59 Quindi… Importante valutare competenza linguistica PRIMA
Valutazione apprendimenti

60 Cosa usare Elicitazione produzione spontanea

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62 Quali criteri? Lunghezza dell’enunciato; Diversità lessicale.
Valgono sia per bambini parlanti L1 e L2!

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64 Prove Babil Prove di comprensione lessicale e morfosintattica in 8 diverse L1 e in italiano (L2). L1: arabo-marocchino, arabo-tunisino, rumeno, albanese, tagalog, cinese mandarino, bengali, twi.

65 Prove Prova 1: vocabolario recettivo
Prova 2: comprensione morfosintattica di concetti di localizzazione spaziale e riconoscimento di quantità. Prova 3: riconoscimento di colori, parti del corpo e lateralizzazione. Prova di approfondimento: comprensione di frasi.

66 PRCR-2

67

68 Risorse online La valutazione delle abilità cognitive nei bambini stranieri.  Traduzione in Arabo e rumeno di test linguistici quali PPVT, Rustioni.

69 Come muoversi Il parlante L2: Di che bilingue si tratta?
Quanti parlanti usano la lingua con il bambino? Dove viene sentita prevalentemente la lingua? A scuola? A casa? Sia a scuola che a casa? Esposizione e Input

70 Se non è nato in Italia È alfabetizzato? In che lingua?
Ma soprattutto a che età? Ha pienamente automatizzato?

71 E il livello cognitivo-apprendimenti?
Profilo funzionale: Livello cognitivo (QI) Abilità di lettura (velocità lettura, accuratezza, comprensione) Scrittura (grafia e ortografia) Calcolo

72 Come impostare il lavoro?
Qual è il problema più rilevante? Lettura? Comprensione o decodifica? Espressione verbale Scrittura? Correttezza ortografica o grafia? Calcolo (automatismi del calcolo)

73 Da cosa si parte? Visualizzazione; Verbalizzazione; Mappe

74 Orientamento spaziale

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76 Mappe

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79

80

81 Sillaba finale e iniziale
Gioco del domino

82 Segmentazione sillabica
Dividere le parole/le figure in due/tre scatole a seconda del numero di sillabe. ( parole bisillabiche piane, trisillabiche piane, quadrisillabiche piane).

83 Rime Pescare una figurina es. cerotto pronunciarla con enfasi poi il bambino tra tre figure trova quella che fa rima es. giubbotto.

84 Rime Iniziare una filastrocca dare delle figurine di alternative il bambino la completa. “ Sotto un castello ho visto un cammello che camminava con un….”

85 Rime Mettere varie figure il bambino esclude quella che non fa rima.

86 Analisi seconda sillaba
Presentare parole che cominciano tutte con la stessa sillaba es. nave naso, nano, chiedere di indicare NANO ( in questo modo si stimola l’analisi della seconda sillaba).

87 Spelling fonemico Iniziare a far smontare in fonemi paroline semplici ( sillabiche) es. RE TU LA usando anche nomi inventati di personaggi es. LU RI ecc.. il bambino deve pronunciare dividendola in fonemi una parolina semplice e il compagno la indovina.

88 Il bambino davanti a paroline molto corte di tre lettere prova a chiederla al compagno o alla maestra dividendola in fonemi es. U.V.A. ( oca uva ape ora oro ufo ala amo ecc.).

89 Fonema finale si possono categorizzare es. tutte le parole che finiscono per “a” per “o”, per “e”. Può essere utile usare un riferimento grafico di aiuto.

90 Esercizi metafonologici
Tutti gli esercizi di spelling e sintesi fonemica con parole via via più lunghe e a struttura più complessa. Elisione di sillaba iniziale: “ Ti dico casa se togli la prima sillaba cosa resta” Elisione di sillaba finale : “ Ti dico sole se togli l’ultima sillaba cosa resta”. Elisione di fonema iniziale : “ Se ti dico lente e togli il primo suono cosa resta?”

91 Esercizi metafonologici
Elisione fonema interno “ Se alla parola carne togli r cosa diventa? Se alla parola soldo togli l? Fluenza fonologica “Dimmi tutte le parole in un minuto che ti vengono in mente e che cominciano per a per s ecc.” Sostituzione di suoni “Ti dico corta, cambia il primo suono con una t cosa diventa ? ( torta) con una p ( porta) Spoonerismo “ Ti dico due parole duna- lente scambia i primi due suoni e vedi cosa risulta ( luna – dente)”


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