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PubblicatoEugenia Poggi Modificato 8 anni fa
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EMMA E’ MORTA
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Era la fredda mattina del 28 Agosto 2007, tutto sembrava tranquillo fino a quando alle 9:20 giunse una chiamata alla centrale di polizia londinese, una donna raccontava terrorizzata, con brevi pause e sospiri di aver trovato il cadavere morto della famosissima artista Emma Wertmuller. I due noti investigatori: Steven Arrison e il suo collega Bernie Fox giunsero in via Green Street della diciannovesima strada, dove videro la donna col volto affranto e pieno di terrore all’ingresso della lussuosa casetta sostenendosi alla maniglia della porta. I due investigatori scesero dalla macchina e Fox portò subito la signora dallo psicologo, non molto lontano dal posto. Invece Steven entrò e perlustrò la casa e l’ormai defunto cadavere della signora Wertmuller. Appena entrato in salotto l’investigatore notò un’ impronta di scarpone, a occhio pareva un 45/46, accanto, una ciocca di capelli che presume fosse di Emma, non rimase a pensare a lungo e decise di chiamare la scientifica, che successivamente portò il cadavere in centrale per l’autopsia.
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Mentre Steven e i suoi colleghi recintavano la casa con un nastro, Fox, presente alla seduta dallo psicologo, capì che la donna era la cameriera e che si chiamava Katrine ma non aggiunse altro allora tornò e subito vide al di fuori della recinzione 4 uomini e una donna che probabilmente avevano ricevuto notizie e erano stretti conoscenti o parenti di Emma e Fox non esitò a interrogarli, si scoprì che erano: Mirko il fidanzato della vittima, il vicino di casa Frank e la moglie Françine, l’impresario d’arte William e Charles un collezionista di Emma. I due detective riguardando più accuratamente nei dintorni dell’abitazione trovarono anche un brandello di lana cotta beige vicino all’entrata e sotto un cespuglio nella terra umida, perché la sera precedente piovve, l’impronta di un’arma non ben definita.
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L’autopsia di Emma ebbe esito positivo: ritrovarono il proiettile che perforò il polmone togliendole il respiro e che era morta la sera prima. I detective giunsero alla conclusione che l’artista tedesca più parenti e quelle persone erano i conoscenti più stretti di Emma e le interrogarono a uno ad uno. La cameriera era una persona sui 35 anni e molto attraente e presupposero di un amore nascosto ma allo stesso tempo con pochi soldi in tasca; Mirko aveva 37 anni aveva un fisico muscoloso ma anche lui non era molto ricco; Frank e la moglie vivevano in una villetta adiacente a quella di Emma avevano tutti e due circa sulla cinquantina d’anni e tutti e due erano di statura alta ; William aveva 43 anni e viveva in Scozia era basso e un po’ grasso; Charles era molto vecchio abitava in un castello vicino a Londra ed era di antica famiglia aristocratica.
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Ognuno di essi aveva un alibi: il collezionista disse che era a una mostra in Galles e che tornò tardi; l’impresario disse che la sera era andato a prendere i figli dalla moglie da cui si era separato anni prima e lei confermò; il vicino e la moglie dissero che di essere andati al cinema in ricordo dei vecchi tempi e ci fecero vedere i due biglietti; Mirko disse che era in palestra ma nessuna poteva confermarlo e la cameriera disse di essere andata in chiesa. Dopo un breve colloquio i detective dissero che i sospetti ricadevano sul collezionista, su Mirko e sulla cameriera e che gli altri potevano andare mentre i tre sospettati dovevano rimanere in casa. Ma perché un brandello di lana che venne addirittura ritrovato sotto le unghie di Emma?
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I due detective dopo accurate analisi giunsero alla conclusione che: Mirko e la cameriera avevano un relazione allora decisero di uccider Emma per prendersi la sua eredità; la sera dell’omicidio Mirko era a casa della vittima e intanto che Katrine distraeva Emma, chiedendole informazioni sulle pulizie da svolgere, Mirko uscì e prese la pistola dal cespuglio dove era nascosta, tornò in casa e sparò un colpo mortale a Emma dopo di che chiamò la cameriera per aiutarlo a spostare il cadavere e le disse di pulire il sangue e le tracce lasciate dai sui scarponi infanga. A quel punto i due colpevoli confessarono disperati allora Steve e Bernie li arrestarono e scagionarono Charles dopo avergli chiesto scusa per il malinteso e i due detective tornarono in caserma ad aspettare un nuovo caso da risolvere. CASO RISOLTO!
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