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Insegnare a conversare (2) TFA classe AC08 a.a. 2014-2015.

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Presentazione sul tema: "Insegnare a conversare (2) TFA classe AC08 a.a. 2014-2015."— Transcript della presentazione:

1 Insegnare a conversare (2) TFA classe AC08 a.a. 2014-2015

2 Analisi della conversazione Disciplina che esamina il modo in cui i parlanti interagiscono tra di loro e in modo cooperativo negoziano un significato comune. Disciplina che esamina il modo in cui i parlanti interagiscono tra di loro e in modo cooperativo negoziano un significato comune.

3 Produzione/comprensione orale Ancelle della didattica della lingua. Ancelle della didattica della lingua. Mai realmente inserite in un contesto conversazionale che miri allo sviluppo del parlato come abilità a sé stante. Mai realmente inserite in un contesto conversazionale che miri allo sviluppo del parlato come abilità a sé stante. Ottica conversazionale nella produzione orale: dare peso e rilevanza non solo al COSA si dice ma anche al COME. Ottica conversazionale nella produzione orale: dare peso e rilevanza non solo al COSA si dice ma anche al COME.

4 I meccanismi della conversazione Forma di espressione sociale, spontanea e diretta. Forma di espressione sociale, spontanea e diretta. A differenza di altre abilità, maggiormente strutturate, presenta una pianificazione scarsa o inesistente. A differenza di altre abilità, maggiormente strutturate, presenta una pianificazione scarsa o inesistente.

5 Le strutture linguistiche nella conversazione Organizzazione semplice. Organizzazione semplice. Presentazione lineare. Presentazione lineare. Enunciati brevi / incompleti. Enunciati brevi / incompleti. Lessico generale Lessico generale La lingua orale tende alla RIDONDANZA (parole, espressioni, concetti ripetuti più volte) e alla ECONOMICITÀ (si elimina tutto ciò che non è assolutamente necessario). La lingua orale tende alla RIDONDANZA (parole, espressioni, concetti ripetuti più volte) e alla ECONOMICITÀ (si elimina tutto ciò che non è assolutamente necessario).

6 Le due macrofunzioni del parlato Funzione transazionale: trasmissione delle informazioni. Funzione transazionale: trasmissione delle informazioni. Funzione interazionale: scopo sociale della conversazione. Funzione interazionale: scopo sociale della conversazione.

7 …la scuola italiana Da sempre privilegia la macrofunzione transazionale perché: la lingua interazionale non è formalizzata ed è quindi difficile da insegnare; la lingua transazionale viene percepita come più importante perché trasmette il contenuto; dalla funzione transazionale scaturisce automaticamente l’interazionale. Da sempre privilegia la macrofunzione transazionale perché: la lingua interazionale non è formalizzata ed è quindi difficile da insegnare; la lingua transazionale viene percepita come più importante perché trasmette il contenuto; dalla funzione transazionale scaturisce automaticamente l’interazionale.

8 Interazionale, cioè… Porre attenzione alla funzione interazionale significa facilitare la produzione mediante elementi funzionali a: Porre attenzione alla funzione interazionale significa facilitare la produzione mediante elementi funzionali a: - ridurre lo stress della produzione orale; - compensare le difficoltà (riformulazione, ripetizione); - segnalare luoghi e momenti della negoziazione (“ma”, “cioè”, “però”, ecc.)

9 Interazionale, cioè… Porre attenzione alla funzione interazionale significa tenere in considerazione l’aspetto interpersonale della lingua: Porre attenzione alla funzione interazionale significa tenere in considerazione l’aspetto interpersonale della lingua: Cambio di argomento; Cambio di argomento; Sorvolare le incomprensioni; Sorvolare le incomprensioni; Preferenza per il senso di accordo; Preferenza per il senso di accordo; Turni di parola brevi; Turni di parola brevi; Ricorso ad una lingua implicita; Ricorso ad una lingua implicita; Espressioni interattive, pause, riprogettazione Espressioni interattive, pause, riprogettazione

10 Le competenze dei conversatori Competenza tecnica Competenza tecnica Competenza ideativa Competenza ideativa Competenza semantica Competenza semantica Competenza sintattico-testuale Competenza sintattico-testuale Competenza pragmatica Competenza pragmatica Esiste una “sintassi del parlare” fondata su convenzioni normative culturospecifiche. Esiste una “sintassi del parlare” fondata su convenzioni normative culturospecifiche.

11 Conversare è un piacere Dato dal contenuto + senso di accordo, cooperazione, scambio, mai disagio. Dato dal contenuto + senso di accordo, cooperazione, scambio, mai disagio. L’approccio linguistico si unisce inevitabilmente alla prospettiva sociologica (quali risvolti in classe?) L’approccio linguistico si unisce inevitabilmente alla prospettiva sociologica (quali risvolti in classe?)

12 Principio cooperativo (Grice) Il parlante rispetta quattro massime fondamentali: Il parlante rispetta quattro massime fondamentali: quantità; quantità; qualità; qualità; relazione; relazione; modo. modo.

13 Infrazioni Le infrazioni a principio cooperativo vengono generalmente tollerate grazie a due elementi fondanti della conversazione: Le infrazioni a principio cooperativo vengono generalmente tollerate grazie a due elementi fondanti della conversazione: Accettabilità (il ricevente si impegna a riconoscere il senso logico). Accettabilità (il ricevente si impegna a riconoscere il senso logico). Inferenziazione (gli interlocutori mettono spontaneamente in atto operazioni deduttive e induttive). Inferenziazione (gli interlocutori mettono spontaneamente in atto operazioni deduttive e induttive).

14 Le sequenze di riparazione Gli errori pragmatici (vale a dire alle infrazioni del principio comunicativo) comportano la messa in atto di sequenze di riparazione: Gli errori pragmatici (vale a dire alle infrazioni del principio comunicativo) comportano la messa in atto di sequenze di riparazione: Riparazioni autorealizzate (riorganizzazione attuata spontanemante del parlante). Riparazioni autorealizzate (riorganizzazione attuata spontanemante del parlante). Riparazioni suggerite dall’ascoltatore ma prodotte dal conversatore. Riparazioni suggerite dall’ascoltatore ma prodotte dal conversatore. Riparazioni esplicitamente invocate dal conversatore. Riparazioni esplicitamente invocate dal conversatore. Riparazioni dirette, prodotte dall’ascoltatore. Riparazioni dirette, prodotte dall’ascoltatore.

15 La scelta della sequenza di riparazione dipende dal contesto e dagli interlocutori. Ad esempio tra due adulti si preferisce l’autoriparazione, mentre tra un adulto e un bambino sono frequenti le intrusioni. La scelta della sequenza di riparazione dipende dal contesto e dagli interlocutori. Ad esempio tra due adulti si preferisce l’autoriparazione, mentre tra un adulto e un bambino sono frequenti le intrusioni. E a scuola? E a scuola?

16 Norme di formulazione delle riparazioni effettuate dagli ascoltatori Precedute da una pausa, per non sembrare intrusioni. Precedute da una pausa, per non sembrare intrusioni. Mai formulate come “NO + correzione”, ma celate dietro un velo di incertezza. Mai formulate come “NO + correzione”, ma celate dietro un velo di incertezza. Se dirette hanno un significato implicito aggiuntivo che comporta ostilità. Se dirette hanno un significato implicito aggiuntivo che comporta ostilità.

17 La lingua della scuola Le riparazioni dirette sono la regola. Le riparazioni dirette sono la regola. C’è totale assenza della negoziazione. C’è totale assenza della negoziazione. Controllata dall’insegnante. Controllata dall’insegnante. Legata a norme precise inerenti il contesto e lo status dei parlanti. Legata a norme precise inerenti il contesto e lo status dei parlanti.

18 Unità conversative e coppie adiacenti Le unità conversative (vale a dire i turni di parola) si organizzano generalmente per coppie adiacenti che forniscono “leve” importanti per la conversazione a scuola. Le unità conversative (vale a dire i turni di parola) si organizzano generalmente per coppie adiacenti che forniscono “leve” importanti per la conversazione a scuola. Sono atti di parola pragmaticamente interrelati (es. domanda/risposta; offerta/accettazione/rifiuto/negoziazione) Sono atti di parola pragmaticamente interrelati (es. domanda/risposta; offerta/accettazione/rifiuto/negoziazione)

19 Strategie ricorrenti spontaneamente usate dai conversatori 1. Turni del discorso. 2. Pause del discorso. 3. Feedback. 4. Introduzione al discorso. 5. Negoziazione dei significati. 6. Sequenze riparative. 7. Espressioni utili ad introdurre il proprio punto di vista. 8. Espressioni utili a interrompere chi sta parlando e intromettersi. 9. Espressioni utili a riprendere un argomento precedentemente interrotto. 10. Gestione dei registri in base al contesto e all’interlocutore.

20 Lingua naturale vs lingua della classe Sono di natura profondamente diversa. Sono di natura profondamente diversa. La lingua della classe è oggetto di analisi da qualche decennio da parte di discipline diverse (linguisti, pedagogisti, psicologi dell’educazione, ecc.) La lingua della classe è oggetto di analisi da qualche decennio da parte di discipline diverse (linguisti, pedagogisti, psicologi dell’educazione, ecc.) Come funziona la lingua in una classe? Quali sono i meccanismi che reggono la conversazione tra insegnante e alunni? Come funziona la lingua in una classe? Quali sono i meccanismi che reggono la conversazione tra insegnante e alunni?

21 Lingua naturale vs lingua della classe Questioni: Questioni: Meccanismi di assegnazione dei turni di parola. Meccanismi di assegnazione dei turni di parola. Ruolo dell’intonazione nell’interpretazione dei significati. Ruolo dell’intonazione nell’interpretazione dei significati. Tempo di attesa concesso per le risposte. Tempo di attesa concesso per le risposte. Tipo di domande poste. Tipo di domande poste. Uso a valore delle sequenze riparative Uso a valore delle sequenze riparative

22 Caratteristiche del discorso scolastico Dominanza dell’insegnante. Dominanza dell’insegnante. Artificiosità dell’interazione. Artificiosità dell’interazione. Domande retoriche e non vere richieste di informazione. Domande retoriche e non vere richieste di informazione. Alta frequenza di domande. Alta frequenza di domande. Domande chiuse. Domande chiuse. Funzione opposta di alcuni atti linguistici (es. silenzio). Funzione opposta di alcuni atti linguistici (es. silenzio).

23 La lingua dell’insegnante Informa, spiega. Informa, spiega. Dà ordini o istruzioni. Dà ordini o istruzioni. Stimola l’interazione con domande. Stimola l’interazione con domande. Accetta/rifiuta risposte, valuta. Accetta/rifiuta risposte, valuta.

24 Riparazioni o correzioni? Riparazione: avviene per evitare problemi di incomprensione del messaggio (secondo le quattro sequenze viste prima). Riparazione: avviene per evitare problemi di incomprensione del messaggio (secondo le quattro sequenze viste prima). Correzione: avviene per sostituire alcuni elementi formali. Correzione: avviene per sostituire alcuni elementi formali.

25 Quali riparazioni? Realtà: autoriparazioni o riparazioni suggerite dall’interlocutore. Realtà: autoriparazioni o riparazioni suggerite dall’interlocutore. Scuola: riparazioni dirette (naturale senso di disagio). Scuola: riparazioni dirette (naturale senso di disagio). Errore scolastico = rituale sociale. Errore scolastico = rituale sociale.


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