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PubblicatoFabriciano Graziano Modificato 8 anni fa
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Non si può vivere senza dolore : disautonomia familiare Ridotto numero di fibre amieliniche che conducono stimoli dolorosi, tattili e termici; disturbo complesso del sistema nervoso autonomo Insensibilità al dolore : ulcerazioni corneali, i denti ulcerano la lingua, lesioni traumatiche che si infettano con mutilazioni successive, “ritardo mentale” di vario grado
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Sensibilizzazione periferica: iperalgesia primaria. Il nocicettore viene stimolato da mediatori prodotti in sede dal danno con un meccanismo che si amplia a cascata stimolando sempre di più il recettore stesso (….il ghiaccio…).
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Sensibilizzazione centrale ( iperalgesia secondaria). gli stimoli che dal nocicettore arrivano al corno posteriore ripetuti ad alta frequenza possono ampliare i campi recettivi del corno posteriore, diminuire la soglia, aumentare l’intensità delle afferenze successive
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Allodinia L’ampliamento dei campi recettivi del corno posteriore causato dalla sensibilizzazione centrale sarà responsabile del fenomeno per cui anche stimolazioni non dolorifiche ( tattili o termiche ) provenienti dalla zona interessata saranno “lette” come dolorose.
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I meccanismi di difesa Le afferenze dolorifiche sono “modulate” da archi riflessi locali ( a livello di corno posteriore o “gate control”) o superiori ( vie corticali discendenti) che tenderanno a limitare il “firing” neuronale delle vie del dolore.
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DOLORE NON TRATTATO 2 Effetti a lungo Termine Taddio et al. Lancet 1997;349:599-603 Lattanti circoncisi senza anestesia mostrano nei successivi 4- 6 mesi maggiore reattività ad analoghi stimoli dolorosi rispetto ai loro coetanei NON circoncisi
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DOLORE NON TRATTATO 5 Effetti a lungo Termine Porter et al. J Dev Pain Behav Pediatr 1999;20:253-261 Zeltzer et al. J Dev Pain Behav Pediatr 1997;18:413-422 Bambini che sperimentano numerosi episodi dolorosi diventano progressivamente sensibili e preoccupati invece che meno stressati NON CI SI ABITUA AL DOLORE
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Un approccio pragmatico DOLORE LIEVE (score < 6) DOLORE MODERATO (score 6-8) DOLORE GRAVE (score > 8) PARACETAMOLO PARACETAMOLO + CODEINA + FANS +TRAMADOLO MORFINA o altro oppiaceo N.B. portati sempre dietro il farmaco dello scalino precedente
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Uso dei fans Il paracetamolo resta da preferire per profilo di sicurezza ( attenzione al fegato per dosaggi protratti), il guadagno dell’effetto anti-infiammatorio sulla sintomatologia globale ( ad esempio URI è considerato irrilevante e non giustifica scelta diversa, “dear doctor…”) L’ibuprofene è il FANS con più letteratura e documentazione di sicurezza, 5-10 mg/kg/dose x 3 somministrazioni die, profilo di sicurezza nei fatti sovrapponibile. ( attenzione comunque a stomaco, tempo di sanguinamento, funzionalità renale).
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La terapia farmacologica B a s s a p o t e n z a B a s s a p o t e n z a : i b u p r o f e n e ( k e t o p r o f e n e, m a g g i o r i e f f e t t i c o l l a t e r a l i ) M e d i a p o t e n z a M e d i a p o t e n z a : n a p r o x e n e, flurbiprofene (dolori reumatologici) flurbiprofene (dolori reumatologici) A l t a p o t e n z a A l t a p o t e n z a : c h e t o r o l a c, indometacina indometacina (colica renale, in genere solo tempi brevi) (colica renale, in genere solo tempi brevi) USO dei FANS
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Paracetamolo : fattori di rischio Epatotossicità anche a dosaggi leciti se : Disidratazione Malnutrizione Uso a dosaggio pieno per oltre 48-72 ore Uso di farmaci concomitanti ( rifampicina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, primidone, alcool ) Epatopatia pre-esistente Biodisponibilità orale versus rettale 1:1
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Quando il paracetamolo non basta : Paracetamolo-codeina ( associazione dimostratamente più efficace) Fans, anche in associazione : ibuprofene 10 mg/kg, chetorolac 0.5-1 mg/kg) Tramadolo 1-2 mg/kg
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Come usare bene la codeina : Plafond di effetto, non serve aumentare la dose Farmacogene tica : 9 % di iper o non responders Ordine di potenza 10- 15% della morfina Dose 1-2 mg/kg Penetra attraverso la barriera emato- encefalica meglio della morfina Gli effetti anti- tussivi e gastrointestin ali si verificano a dosi minori rispetto alle analgesiche
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Tramadolo Azione diretta sui recettori mu degli oppioidi ( irrilevante per altri recettori), inibisce la ricaptazione di noradrenalina e aumenta la serotonina Non depressione respiratoria, non stipsi né spasmo Oddi, non determina tolleranza, capacità di provocare dipendenza irrilevante
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Tramadolo Da non usare sotto l’anno di vita, non attivo l’enzima che lo metabolizza (CYP2D6) Dosaggio 1-2 mg/kg ogni 6-8 ore ( max bolo 100 mg, max die 400 mg) Gocce : 1 goccia 2,5 mg
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J Clin Psychopharmacol 2008 Feb;28(1):78-83. Effects of the CYP2D6 gene duplication on the pharmacokinetics and pharmacodynamics of tramadol. Kirchheiner J et al There was an increased pain threshold and pain tolerance and a stronger miosis after tramadol in UMs compared with EMs. Almost 50% of the UM group experienced nausea compared with only 9% of the EM group. In conclusion, pharmacokinetic differences between EMs and UMs were smaller than expected; nevertheless, UMs were more sensitive to tramadol than EMs. Therefore, tramadol may frequently cause adverse effects in southern European and Northern African populations with a high proportion of UMs.
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Ketamina 2-3 mg/kg ANTAGONISTI : FLUMAZENIL E NALOXONE endonasali
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Conclusioni pratiche Sfruttare la componente corticale, pre- medicazione sempre Terapia “prima” del danno recettoriale Trattamento da subito, e non al bisogno, ma su base regolare, ev in infusione continua, mai i.m Terapia di associazione sfruttando i diversi meccanismi d’azione dei farmaci Locoregionale ( inclusa EMLA) sempre quando possibile
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24 Il potere della parola, almeno con i genitori... bisogna dare parole al dolore perchè la pena che non si esprime sussurra al cuore sovraccarico e gli ordina di spezzarsi ricevete il conforto che potete perchè lunga è la notte che non trova mai il suo giorno. Macbeth. coloro che avendo il potere di fare il male non lo fanno...giustamente ereditano le grazie celesti”. W. Shakespeare 26
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