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PubblicatoMartina Pini Modificato 8 anni fa
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FOTOGRAFIA ASTRONOMICA (CHIMICA)
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CENNI STORICI: CAMERA OSCURA La prima tappa fondamentale nella storia della fotografia è stata l'invenzione della camera oscura, parte essenziale della macchina fotografica. In realtà l'uomo non ha inventato nulla, è stato solo abile nell'imitare un "brevetto" della natura: la camera oscura, infatti, è costruita sullo stesso principio dell'occhio umano.
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CENNI STORICI: MATERIALI FOTOSENSIBILI Alla fine del Medioevo, gli alchimisti, facendo riscaldare il cloruro di sodio (o sale da cucina) insieme con l'argento, avevano scoperto che dal sale si liberava un gas, il cloro, il quale combinandosi con l'argento, provoca la formazione di un composto, il cloruro d'argento, che è bianco nell'oscurità, ma che diventa violetto o quasi nero quando è esposto ai raggi del sole.
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CENNI STORICI: NIEPCE Niepce immergeva la lastra in un bagno d'essenza di lavanda che scioglieva il bitume non impressionato, lasciando intatto quello reso bianco dalla luce. Sulla lastra di rame argentato restava così soltanto il bitume che riproduceva l’immagine in negativo. Niepce chamò il procedimento da lui inventato (1826).
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CENNI STORICI: DAGUERRE Due colpi di fortuna: 1.Ioduro d’argento (molto più sensibili alla luce) 2.Vapori di mercurio (fissaggio e sviluppo)
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CENNI STORICI: PRIME ASTROFOTOGRAFIE FOUCAULT 1845 BERKOVSKI 1851
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CENNI STORICI: SENSIBILITA’ PELLICOLE PERIODOMATERIALE SENSIBILESENSIBILITA’ (ISO) 1839-1851Dagherrotipo0.0025 – 0.25 1851-1879Collodio umido1.25 – 5 1879-1887Prime emulsioni al bromuro d’argento25 – 50 1887-1939Emulsioni al bromuro d’argento “classiche”50 – 250 1939-1959Veloci emulsioni presensibilizzate250 – 750 1959-2000Massime rapidità oggi disponibili3.200 – 50.000 Gli ASA, i DIN e gli ISO sono sistemi di misura per indicare numericamente se una pellicola è più o meno rapida.
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PELLICOLE ATTUALI DIAPOSITIVE 1.KODAK E200 2.SCOTCHCHROME 800-3200 NEGATIVE 1.FUJI SUPER HG 800 2.KODAK COLOR 1000
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Gli obiettivi sono divisi in 3 classi principali: - gli obiettivi "normali" vanno dal 50mm all'80mm e sono i più utilizzati per le costellazioni, la Via Lattea, o le congiunzioni planetarie. - I grandangolari comprendono il 35mm fino ad arrivare al fisheye (16mm o meno) e vengono utilizzati soprattutto per le meteore, per foto a largo campo del cielo estivo e di più costellazioni insieme. - I teleobiettivi vanno dal 135mm al 500mm in su, e permettono di fotografare nebulose estese e larghi ammassi stellari.
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PROBLEMATICHE STABILITA’ MESSA A FUOCO MOVIMENTO DELLE STELLE ROTAZIONE DI CAMPO DIFETTO DI RECIPROCITA’ VIBRAZIONI
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SOGGETTI FOTOGRAFABILI SOGGETTO OBIETTIVO rap.focale PELLICOLA TEMPI Via Lattea, costell. 28 - 50 f/4 400 5-10 min 28 - 50 f/4 200 10-15 min 28 - 50 f/4 100 20-30 min Nebulose estese 80 - 200 f/4 400 10-15 min 80 - 200 f/4 200 15-30 min Galassia andromeda 200 f/3,5 400 20 min 500 f/3,5 400 20-30 min Ammasso Vergine 200 f/3,5 400 30 min 500 f/3,5 400 45 min 500 f/3,5 800 30 min Nebulose 500 f/3,5 400 20-30 min 500 f/3,5 200 30-45 min Galassie 500 f/3,5 400 30-45 min 800 f/3,5 400 30 min
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TECNICHE DI RIPRESA: COSTELLAZIONI Costellazione di Orione (focale 28mm, 400 ISO, 25 sec)
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TECNICHE DI RIPRESA Rotazione terrestre (focale 50mm, 25 ISO, 4 ore)
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TECNICHE DI RIPRESA: IN PARALLELO
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TECNICHE DI RIPRESA: FUOCO DIRETTO
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RISULTATI OTTENIBILI
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