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PubblicatoRoberto Vaccaro Modificato 8 anni fa
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pag. 1 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Bilancio 10 I limiti dell’analisi del bilancio La natura e i limiti dell’attività di certificazione del bilancio Un approccio per svolgere l’analisi del bilancio Gli indicatori di redditività del capitale –una misura globale di performance: il R.O.E –il R.O.I. I principali indicatori utilizzati nell’analisi di bilancio L’analisi del bilancio
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pag. 2 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione I limiti dell’analisi di bilancio Il bilancio riporta: Unicamente gli effetti misurabili in termini monetari degli eventi Non riporta ad esempio: Il motivazione dei dipendenti Il valore del capitale intellettuale Le prospettive di mercato dei prodotti I punti di forza e debolezza dell’organizzazione Le prospettive economiche generali Il fit fra la strategia e le competenze distintive …
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pag. 3 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione I limiti dell’analisi di bilancio Il bilancio riporta: Unicamente gli effetti misurabili in termini monetari degli eventi Unicamente dati consuntivi (ciò che è accaduto) Non riporta il valore di mercato di molte attività Il valore di molte voci è stimato Rimanenze: LIFO, FIFO, Media Ponderata Valore contabile netto immobilizzazioni: ammortamento (vita utile, valore di recupero) Accantonamenti: crediti, rischi per sostituzione … Capitalizzazione di costi …
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pag. 4 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione I limiti dell’analisi di bilancio Il bilancio non rappresenta il valore di mercato dell’azienda Il bilancio riporta: Unicamente gli effetti misurabili in termini monetari degli eventi Unicamente dati consuntivi (ciò che è accaduto) Non riporta il valore di mercato di molte attività Il valore di molte voci è stimato
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pag. 5 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Il valore di mercato è legato ad aspettative 13,3 14,6 19,3 3,4 2,7 4,9 0,11 0,30 0,97 Ricavi (MLD$) Risultato operativo (MLD$) AOL 187.000 MLD$ (55%) Time Warner 153.000 MLD$ (45%) 3,1 4,8 0,9 Impresa 1Impresa 2 1997 1998 1999
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pag. 6 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Gli obiettivi dell’impresa Una qualunque analisi di bilancio richiede un confronto (impreciso, intuitivo o anche formale ed esplicito) La comparazione ha significato chiedendosi quali siano gli obiettivi dell’impresa: –creare valore per gli azionisti preservando una soddisfacente posizione patrimoniale-finanziaria Per società non quotate esistono proxy per giudicare il valore creato (reddito e soprattutto redditività) Sempre di più fra gli scopi delle imprese vi è la soddisfazione di tutti gli stakeholders (corporate social responsibiltity)
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pag. 7 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Analisi della performance economico-finanziaria E’ conveniente procedere nell’analisi “gerarchicamente”: dalla performance globale a performance di dettaglio che la compongono Se il confronto fra indicatori è fatto fra periodi diversi, allora si parla di analisi longitudinale (o di andamento) Esistono molti indicatori che è possibile sviluppare, ma l’analista dovrebbe preliminarmente individuare quelli che sono di maggiore rilievo Gli indicatori possono essere classificati in: 1.Indicatori di performance globale 2.Indicatori di profittabilità 3.Indicatori di efficienza (nell’utilizzo degli investimenti) 4.Indicatori finanziari 5.Indici che misurano la crescita
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pag. 8 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Fca, trimestrale in crescita. Ma gli accantonamenti pesano sul risultato netto (La Repubblica, 28-11-15) MILANO - Fca chiude il terzo trimestre dell'anno con una crescita dei ricavi del 17%, a 27,5 miliardi di euro, mentre il risultato netto è in perdita per 299 milioni a causa di 602 milioni di accantonamenti legati ai richiami di vetture. Nel giorno della pubblicazione dei conti anche di Ferrari, sono confermati gli obiettivi per l'intero 2015 del Lingotto, che erano stati rialzati nel secondo periodo dell'anno, mentre la previsione di indebitamento netto industriale scende in una forchetta di 6,6-7,1 miliardi di euro, rispetto ai precedenti 7,5-8 miliardi, grazie al collocamento del Cavallino Rampante. Nervosa la reazione di Borsa, con il titolo che a Milano termina in ribasso di circa due punti percentuali. I dati adjusted, cioè depurati delle voci non ricorrenti, parlano di una crescita. L'ebit (il risultato operativo) è stato pari a 1.303 milioni di euro, in crescita del 35% rispetto ai 968 milioni di euro del terzo trimestre 2014. Le voci straordinarie escluse dal computo sono "un onere ante imposte di 761 milioni di euro per la variazione di stima nella determinazione dei costi per campagne di richiamo future relative a veicoli venduti in Nordamerica in periodi precedenti". Nel dettaglio, spiega più avanti la nota Fca, "a seguito del recente aumento dei costi e della frequenza delle campagne di richiamo, il Gruppo ha rivisto la metodologia attuariale utilizzata per la stima dei costi dei richiami futuri. Di conseguenza è stato rilevato un aggiustamento di 761 milioni di euro per gli Stati Uniti e il Canada relativo alla variazione nella stima dei costi per future campagne di richiamo relativamente". Dal risultato operativo adjuster si esclude inoltre una posta da "142 milioni di euro relativa alla svalutazione di giacenze oltre ad incentivi addizionali su veicoli danneggiati a seguito dell'esplosione avvenuta lo scorso 12 agosto nel porto di Tianjin in Cina (di cui è atteso il recupero tramite indennizzo assicurativo)". Il risultato operativo ha beneficiato della performance del mercato del Nordamerica, che ha più che raddoppiato il risultato precedente, mentre quello del Sudamerica è tornato in positivo. L'utile netto, sempre depurato delle voci straordinarie, è stato di 303 milioni di euro, a fronte dei 230 milioni di euro del terzo trimestre 2014. Ancora, il comunicato di Fiat Chrysler segnala che l'indebitamento netto industriale è diminuito di 0,2 miliardi di euro rispetto al 30 giugno 2015 attestandosi a 7,8 miliardi di euro, mentre la liquidità disponibile rimane forte a 24,9 miliardi di euro. Fca ha dunque confermato i numeri attesi per l'intero esercizio: "Consegne a livello globale a circa 4,8 milioni di veicoli; Ricavi a oltre 110 miliardi di euro; Ebit adjusted pari o superiore a 4,5 miliardi di euro; Utile netto adjusted pari a circa 1,2 miliardi di euro con un utile base per azione (EPS) adjusted pari a circa 0,77 euro;conti anche di FerrariMilano
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pag. 9 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Lo stato patrimoniale di Arlen spa al 31/12/2003
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pag. 10 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Conto economico Arlen spa riclasificato a costo del venduto
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pag. 11 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 1. Indici di Performance globale: la redditività dell’investimento Redditività di un investimento = Reddito Investimento Esistono diverse configurazioni di reddito Esistono diverse configurazioni di investimento Risultato netto Risultato operativo … Reddito Capitale netto Totale attività Capitale investito … Investimento
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pag. 12 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Una misura globale di performance: il R.O.E. Il punto di vista degli azionisti e il R.O.E. I riferimenti del R.O.E.: –valori storici –giudizi soggettivi –comparazione con valori esterni Chi investe in capitale di rischio si attende un ritorno adeguato dall’investimento.
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pag. 13 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Il Return on Equity: la redditività del capitale netto Return on Equity = Risultato netto Capitale netto Return on Equity Arlen = 24 130 Return on Equity Arlen = 18.5 % Il R.O.E. esprime la redditività del Capitale Netto, il capitale investito dalla proprietà
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pag. 14 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Indicatore economico che si riferisce esclusivamente all’attività produttiva Il Return on Assets (ROA): la redditività degli impieghi aziendali (attività) Return on Assets = Utile + interessi passivi + comp. straord. + imposte Totale attività Return on Assets = Risultato operativo Totale attività Indicatore economico indipendente: 1.dalla soluzione data ai problemi di finanziamento 2.da componenti di reddito che non competono in via esclusiva all’esercizio Sono esclusi dal R.O. perché: l’indicatore deve prescindere dalla soluzione data ai problemi di finanziamento Sono escluse dal R.O.perchè: 1.Dipendono dagli oneri finanziari e dalle componenti straordinarie di reddito 2.Non rappresentano il costo di acquisizione di specifici fattori produttivi Sono esclusi dal R.O. perché pure potendo essere componenti di reddito legati all’attività produttiva, non competono in via esclusiva all’esercizio
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pag. 15 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Il Return on Assets (ROA) ): la redditività degli impieghi aziendali (attività) Return on Assets Arlen = 24 + 5 + 13 230 ROA Arlen = 18,3 % Il R.O.A. esprime la redditività di tutte le attività aziendali I manager operativi non sono interessati a come le attività sono finanziate, ma a “quanto bene” tutte le attività sono utilizzate, cioè al loro rendimento
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pag. 16 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Il Return on Invested Capital (R.O.I.) Return on Invested capital Arlen = 24 + 5 +13 40 + 130 ROI Arlen = 24,7 % Return on Invested Capital = Risultato operativo Debito finanziario + Capitale Netto Il R.O.I. esprime la redditività del Capitale Investito, cioé quella parte degli investimenti finanziata da fonti esplicitamente onerose = Attività – Debiti operativi I debiti operativi non devono essere remunerati e “they take care of themselves”. Per questo motivo … I responsabili finanziari sono interessati più al ROI che al ROA, cioè al fatto che le fonti esplicitamente onerose siano adeguatamente remunerate
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pag. 17 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione EBIT = Earnings Before Interests and Taxes Altri approcci per il calcolo di ROI e ROA Return on Assets = Utile + interessi passivi + imposte Totale attività Return on Assets = EBIT Totale attività Alcuni analisti e alcuni libri di testo utilizzano una formula leggermente diversa per il calcolo di ROA e ROI, mettendo al numeratore l’EBIT. Esempio: In assenza di componenti straordinarie di reddito, EBIT e risultato operativo (come calcolato nella riclassificazione a costo del venduto) coincidono.
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pag. 18 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione EBIT e EBITDA: definizioni EBIT = Earnings Before Interests and Taxes EBITDA (anche detto Margine Operativo Lordo, MOL, in italiano) = Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization L’EBITDA si calcola come: Reddito Netto + Interessi Finanziari + Imposte + Ammortamenti + Accantonamenti e Svalutazioni L’EBITDA è una variabile molto utilizzata dagli analisti finanziaria, per due motivi principali: 1) risultando al netto di ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni risente meno della discrezionalità nel management nel trattamento contabile di queste voci; 2) è una rapida approssimazione del valore dei flussi di cassa prodotti da una azienda.
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pag. 19 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Fattori che determinano il valore del ROE Arlen Company R.O.E. (18,5%) Reddito Netto Capitale netto Altri costi (96) Capitale investito (170 = 230 - 60) Debiti finanziari (40) Ricavi (300) Costi totali (276) Immobilizzazioni (90) Margine % = 8% (24/300 x100) - + margine lordo % 40% = 120/300 x 100 = = indice di liquidità 140/60 = 2,3 - dilazione credito (gg) 40/ [300/365] = 49 + indebitamento 40/170 =23,5% rotazione rimanenze 180/60 = 3 CCNO (80) = 20 40 60 20 (60) 80 Cassa Crediti comm. Rimanenze Costi anticipati Debiti fornitori CCNO Reddito netto = 24 diviso: Capitale netto = 130 CdV (180)
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pag. 20 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Fattori che determinano il valore del ROE: una prima scomposizione ROE = ROI Rapporto di indebitamento Incidenza gestione non caratteristica RoRo CiCi x CiCi CnCn x RoRo RnRn essendo: C i =Capitale investito C n = Capitale netto R o = Risultato operativo R n = Risultato netto Arlen Company
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pag. 21 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Fattori che determinano il valore del ROE: una seconda scomposizione La formula di Modigliani e Miller ROE = RnRn CnCn = RoRo CiCi + RoRo CiCi - OfOf CtCt C tC t CnCn () x () x RnRn Rn’Rn’ essendo: RnRn = risultato netto CnCn = capitale netto RoRo = risultato operativo OfOf = oneri finanziari C t = debiti a interesse esplicito CiCi = Investimento netto Rn’Rn’ = risultato ordinario Arlen Company L’effetto leva è positivo se il ROI è > del costo del debito L’effetto leva cresce con l’indebitamento
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pag. 22 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Rotazione del capitale netto e margine % di profitto come componenti della redditività dell’investimento ROE = Reddito netto Capitale netto = Reddito netto Ricavi Capitale netto x = Profittabilità delle vendite o margine % di profitto o ROS = Rotazione (turnover) del capitale netto
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pag. 23 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Un indicatore di performance globale: prezzo/utili E’ il più generale indicatore di performance globale E’ il migliore indicatore di come gli investitori giudicano la performance futura (il prezzo valorizza aspettative) Varia da settore a settore e dipende dalle condizioni generali economiche. Il management non controlla il numeratore Alcuni analisti normalizzano il reddito. Poiché differenti configurazioni di reddito possono essere utilizzate, allora occorre essere consapevoli della configurazione utilizzata P/E = Prezzo di mercato dell’azione Utile netto per azione = € 63.375 € 2,94 = 22
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pag. 24 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 2. Gli indici di profittabilità Ogni voce del C/E può essere espressa in % dei ricavi Per esempio, se l’incidenza % dei costi amministrativi fosse cresciuta dal 33,4% nel 2008 al 35,5% nel 2010, allora bisognerebbe capirne le cause In questo modo si svolge un’analisi verticale. Indicatori di profittabilità sono: 1.Il margine lordo percentuale 2.Il risultato percentuale ante imposte 3.Il risultato percentuale netto Il reddito netto è un indicatore di performance globale?
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pag. 25 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 3. Gli indici di efficienza nell’utilizzo degli investimenti: si basano su valori del c/E e dello SP Rotazione attività = Ricavi Totale attività = 6.295 4.237 = 1,5 volte Rotazione CI = Ricavi Capitale investito = 6.295 3.218 = 2,0 volte Rotazione CN = Ricavi Capitale netto = 6.295 1.906 = 3,3 volte Settori diversi si caratterizzano per valori diversi del turnover (negativamente correlati con quelli di profittabilità) e il confronto fra imprese di settori diversi potrebbe non essere significativo
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pag. 26 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Gli indici di efficienza nell’utilizzo degli investimenti Supermercato Ricavi€10.000 Risultato operativo400 Capitale investito1.000 Grande magazzino €10.000 2.000 5.000
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pag. 27 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 3. La rotazione delle immobilizzazioni tecniche Rotazione I.T. = Ricavi Imm. tecniche nette = 6.295 2.768 = 2,3 volte Le imprese che hanno strutturalmente valori bassi di questo turnover sono dette capital intensive Sono imprese vulnerabili alle fluttuazioni della congiuntura perché i costi correlati agli investimenti sono prevalentemente fissi
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pag. 28 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 3. Gli indici del capitale circolante Rotazione CCN (1) = Ricavi Attività operative – Passività operative = 6.295 1.245 – 1.109 = 46,3 volte Rotazione CCN (2) = Attività operative – Passività operative Ricavi × 100 = 1.245 – 1.109 6.295 × 100 = 2,16 % Un aumento di €100 di ricavi produce ceteris paribus un aumento di € 2,16 di CCN
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pag. 29 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 3. Indici di efficienza I giorni di cassa Giorni di cassa = Cassa Costi finanziari giornalieri Ad esempio: Costi finanziari totali nel 20XX :5.348 € Costi finanziari giornalieri nel 20XX:5.348/365 = 14,65 € Cassa : 98,1 € Giorni di cassa = 98,1/14,65 = 7 giorni Per quanti gg. l’impresa sarà in grado di fronteggiare i pagamenti con la cassa e le liquidità a disposizione Non tiene conto degli esborsi per acquisto di immobilizzazioni o rimborso di debiti
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pag. 30 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 3. Indici di efficienza: tempo medio di incasso del credito Tempo medio di incasso del credito= crediti commerciali ricavi a credito/365 Ad esempio: Crediti commerciali al 31/12/201X:60.000 € Vendite a credito nell’anno 201X:365.000 € Tempo medio incasso del credito = 60.000/(365.000/365) = 60 gg. Quale ipotesi sottostante? I gg. di incasso non dovrebbero eccedere di 1/3 i termini di pagamento concordati Ricavo giornaliero
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pag. 31 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 3. Il tempo di pagamento dei debiti operativi Pagamento debiti operativi (gg) = Debiti operativi Costi operativi/365 = 308,8 + 76,5 + 233,8 + 141,4 (2.989,0 + 2.237,5 + 1,5 + 2.652,2)/365 = 56 gg. E’ un indicatore simmetrico del tempo medio di incasso del credito commerciale I costi operativi sono quelli che hanno come contropartita debiti operativi. I debiti operativi sono i Debiti verso fornitori e i Costi sospesi di natura operativa
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pag. 32 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 3. Indici di efficienza. Indice di impiego: giorni di incasso del credito Giorni di incasso del credito = crediti commerciali ricavi a credito/365 Ad esempio: Crediti commerciali al 31/12/199X:60.000€ Vendite a credito nell’anno 199X:365.000€ Giorni di incasso del credito = 60.000/(365.000/365) = 60 gg. Quale ipotesi sottostante? L’ipotesi che i crediti commerciali siano distribuiti in modo uniforme nel tempo Ricavo giornaliero
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pag. 33 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 3. Indici di efficienza. Analisi delle rimanenze Rotazione delle rimanenze (numero di volte) = costo del venduto rimanenze finali Livello delle rimanenze = (in giorni) rimanenze costo del venduto/365 Margine % lordo = ricavi - costo dei beni venduti ricavi x 100
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pag. 34 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 3. Indice di efficienza: rotazione delle rimanenze Indice di rotazione delle rimanenze (numero di volte) = costo dei beni venduti rimanenze finali L’indice di rotazione delle rimanenze indica la velocità con la quale la merce si muove attraverso il business. Esempio: CDV nell’anno = 1 milione Euro; rim. fin. = 25000 euro; la rotazione è 4 volte (ovvero le rimanenze subiscono un ricambio ogni tre mesi, quattro volte all’anno) La rotazione può ridursi sia perché sono state acquistate anticipatamente merci in previsione di maggiori vendite, sia perché le vendite si sono ridotte, lasciando un eccesso di merci in giacenza. Il primo è un evento favorevole, il secondo no, ma l’indice non è in grado di indicare queste diverse cause.
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pag. 35 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 4. Gli indici finanziari Focalizzano la performance finanziaria (liquidità e la solvibilità aziendali) non quella operativa: Liquidità: capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni correnti (ammontare relativo di attività e passività correnti) Solvibilità: capacità di pagare gli interessi e le quote in conto capitale collegate ai debiti finanziari di lungo termine (es. flusso di cassa della gestione corrente/debiti finanziari) Questi indici sono stati presentati nei precedenti capitoli: Indice di liquidità, acid test, quoziente di indebitamento, indice copertura interessi passivi
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pag. 36 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 4. Indice di liquidità Indice di liquidità (Garsden Company al 31/12/1999) Attività che si trasformeranno in liquidità (produrranno la loro utilità) entro l’esercizio successivo Debiti che verranno a scadenza entro l’esercizio successivo
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pag. 37 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 4. Indice di liquidità ristretto (quick ratio o acid test) Indice di liquidità ristretto (Garsden Company al 31/12/1999)
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pag. 38 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 4. L’analisi della struttura del capitale Capitale di prestito Capitale di rischio Pagamenti annuali richiesti?SiNo Rientro in conto capitale richiesto?SiNo Rischio per l'aziendaAltoBasso Costo (relativo) per l'aziendaBassoAlto Fonte di finanziamento più rischiosa per l’azienda Fonte di finanziamento più rischiosa per il finanziatore Finanziamento meno rischioso (non solo meno costoso, ma anche deducibile fiscalmente)
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pag. 39 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 4. L’analisi della struttura del capitale: un esempio € x 1.000.000% Passività a breve termine: Debiti operativi14006 Debiti finanziari20017 Passività a lungo termine: Mutui e debiti obbligazionari180026 Capitale netto360051 Totale passività e capitale netto7000100 Fonti esplicitamente onerose = 200 + 1.800 = 2.000
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pag. 40 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 4. Gli indici di indebitamento Indice di indebitamento = debiti finanziari capitale netto = 55% = 2000 3600 Tasso di indebitamento (Grado di indebitamento) = debiti finanziari capitale netto + debiti finanziari = 35,7% = 2000 5600 Indice copert. Interessi = RAI + interessi passivi interessi passivi = 10 = 1800+200 200
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pag. 41 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 4. L’effetto leva Indebitarsi è bello?
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pag. 42 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 4. L’indebitamento aumenta la variabilità del R.O.E.
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pag. 43 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione 5. Gli indici che misurano la crescita Gli analisti sono anche interessati alla crescita in un certo periodo di alcuni fattori chiave, come ricavi, reddito netto, utile per azione. Tasso di crescita medio: è la media del tasso di crescita percentuali nei diversi periodi. Tasso di crescita composto (CAGR, Cumulated Average Growth Rate): risponde alla domanda: «Quale tasso costante di crescita annuale mi porterebbe dal valore iniziale al valore finale nel periodo considerato?» CAGR (su n anni) = (Valore finale/Valore inziale) 1/n - 1
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pag. 44 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione I principali indicatori di performance NumeratoreDenominatore Performance generale: 1. R.O.E.Risultato nettoCapitale netto 2. Utile per azioneReddito nettoNumero di azioni ordinarie in circolazione 3. Rapporto Prezzo-UtiliValore medio di mercato dell’azione Utile per azione 4. R.O.I.Risultato operativoCapitale investito (*) Redditività: 5. Margine lordo %Margine lordoRicavi 6. Reddito netto %Reddito nettoRicavi 7. Risultato operativo %Risultato operativoRicavi (*) Capitale investito = Debiti finanziari + Capitale netto
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pag. 45 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione I principali indicatori di performance NumeratoreDenominatore Efficienza nell'utilizzo del capitale 8. Incasso dei creditoCrediti commerciali Ricavi/365 9. Rotazione delle scorteCosto del vendutoRimanenze finali 10. Indice di liquidità Attività correnti Passività correnti 11. Quick ratioAttività correnti - RimanenzePassività correnti 12. Indice di indebitamentoDebiti finanziariCapitale netto 13. Copertura degli interessiRAI + interessi passibviInteressi passivi (*) Capitale investito = Debiti finanziari + Capitale netto Indici finanziari
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pag. 46 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Effettuare i confronti Base di confronto –E’ possibile redigere report accurati sulla performance, ma trovare uno standard adeguato non è semplice –La performance è multidimensionale e migliorando il valore di un indice (es. liquidità) si potrebbe peggiorare quello di una altro indice (es. indebitamento) –Crescita del ROI (scrematura del mercato?) –Calo del ROI (investimento nel mercato per vendite future?) –Gli std devono essere pensati come un intervallo di valori (es. liquidità fra 1,5 e 2,5) Differenze di situazione nel confrontare imprese diverse Cambiamenti di potere d’acquisto della moneta (alcuni indici hanno riferimenti diversi) Definizioni differenti Stagionalità e operazioni di “pulizia” del bilancio
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pag. 47 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Le possibili basi del confronto Quattro tipi di standard 1.Esperienza: questi std (benchmark) soggettivi sono più importanti di quelli fondati su un confronto automatico 2.Il budget: il confronto dipende (1) dalla cura con il quale è stato sviluppato; (2) dalla successiva validità delle ipotesi in esso contenute (es. recessione non prevista e prevedibile). Sono std meno problematici di quelli storici 3.Dati storici: sono i dati storici un buono std di performance? (es. Roi che passa da 1 a 2%?). Le condizioni sono cambiate? 4.Benchmark esterni: differenze ambientali e contabili, problema del ceteris paribus.
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pag. 48 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Una possibile classificazione delle analisi per indici Confronti nel tempo fra indici che si riferiscono alla stessa impresa ANALISI LONGITUDINALI RIFERIMENTI INTERNI ANALISI DI PERFORMANCE RIFERIMENTI ESTERNI Confronti nel tempo tra indici dell’impresa e di settore (o di singoli concorrenti) Scostamenti tra valori consuntivi e valori target dell’impresa Sistemi logici di quozienti Confronti tra indici dell’impresa e di settore (o di singoli concorrenti)
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pag. 49 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Punti chiave da ricordare Sebbene forniscano informazioni rilevanti, i rendiconti finanziari non raccontano tutta la “storia” di un’azienda. Essi, infatti, riportano soltanto gli effetti monetari di eventi passati, non indicano i valori di mercato e sono basati su giudizi e stime. Nell’analisi finanziaria si utilizzano prevalentemente indici piuttosto che valori assoluti. Il giudizio si avvale di riferimenti come: la performance conseguita dalla stessa azienda in passato; quella di aziende simili; valori basati su stime e giudizi soggettivi. I due più importanti indicatori della performance complessiva sono: (1) la redditività del capitale netto (R.O.E.), che pone a confronto il reddito netto con il capitale netto; (2) la redditività del capitale investito (RONA o ROI).
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pag. 50 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Punti chiave da ricordare Un’azienda con un risultato operativo basso può ottenere un’adeguata redditività del capitale investito se riesce a ottenere un’alta rotazione del capitale. Oltre a fornire informazioni sulla redditività, i rendiconti finanziari producono anche indicazioni sulla liquidità e sulla solvibilità di un’azienda.
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