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PubblicatoLaura Romagnoli Modificato 8 anni fa
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COSTI DI UNA VALUTA COMUNE
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QUANTO GIOVA AD UNA NAZIONE AVERE UNA MONETA INDIPENDENTE? QUANTO GIOVA ADERIRE AD UN’UNIONE MONETARIA? I costi di un’unione monetaria derivano dal fatto che, nel momento in cui rinuncia alla propria moneta nazionale, un paese rinuncia anche ad uno strumento di politica economica, cioè perde la capacità di gestire una politica monetaria nazionale. In altre parole, in un’unione monetaria completa, la banca centrale nazionale o cesserà di esistere oppure non avrà un potere effettivo.
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MODELLO DI MUNDELL TEORIA DELLE AREE VALUTARIE OTTIMALI Analisi dei costi-benefici di un’unione monetaria: FRANCIAGERMANIA
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SPOSTAMENTI DELLA DOMANDA Y D S Y P D S FranciaGermania P
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PROCESSO DI AGGIUSTAMENTO AUTOMATICO P Y P Y D S D S Francia Germania
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ESISTE UN MECCANISMO CHE CONDUCE AUTOMATICAMENTE AD UN RIEQUILIBRIO? Esistono due meccanismi che portano i paesi automaticamente al riequilibrio: Esistono due meccanismi che portano i paesi automaticamente al riequilibrio: a) Flessibilità salariale: se vi è flessibilità salariale, i vari spostamenti porteranno la situazione al punto iniziale di equilibrio tra D e S. b) Mobilità del lavoro: se vi è mobilità del lavoro, il problema della disoccupazione in Francia è risolto e le pressioni salariali inflazionistiche in Germania svaniscono.
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BENEFICI DELLA POLITICA MONETARIA NAZIONALE p Y p Y S D S D FranciaGermania Nel caso di cambi flessibili la Francia potrebbe abbassare il tasso di interesse nazionale stimolando la domanda aggregata. Ciò porta ad un deprezzamento del franco con il risultato di un acquisto di competitività delle merci francesi rispetto a quelle tedesche.
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UNIONE MONETARIA E ASSICURAZIONE CONTRO GLI SHOCK ASIMMETRICI Quando un paese è colpito da shock asimmetrico è importante non solo che i mercati del lavoro siano flessibili e caratterizzati da un’elevata mobilità, ma anche che sussistano meccanismi che prevedano trasferimenti di reddito, in modo da alleviare il costo che lo shock impone ai cittadini residenti in quel paese. In assenza di tali meccanismi assicurativi, i costi dell’unione monetaria possono diventare elevati. Si possono distinguere due grandi tipologie di meccanismi assicurativi: Organizzato dai governi Organizzato dal mercato
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PREFERENZE DIVERSE DEI PAESI SU INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE C B q w p u
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C’ q w p u A
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L’unione monetaria con curve di Phillips verticali u G u I 0 0 wGwG wIwI
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In sintesi: Il costo di adesione all’unione monetaria consiste nel dover accettare un livello di disoccupazione e di inflazione diversi da quelli desiderati; Il costo di adesione all’unione monetaria consiste nel dover accettare un livello di disoccupazione e di inflazione diversi da quelli desiderati; i paesi sono diversi per quanto riguarda le rispettive preferenze su inflazione e disoccupazione. Tuttavia queste non costituiscono un problema per l’unione monetaria se si accetta il punto di vista che i paesi in realtà non possono scegliere un punto ottimale sulle rispettive curve di Phillips. i paesi sono diversi per quanto riguarda le rispettive preferenze su inflazione e disoccupazione. Tuttavia queste non costituiscono un problema per l’unione monetaria se si accetta il punto di vista che i paesi in realtà non possono scegliere un punto ottimale sulle rispettive curve di Phillips.
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DIFFERENZE NELLE ISTITUZIONI DEL MERCATO DEL LAVORO Le differenze possono comportare costi significativi per un’unione monetaria a causa della presenza dei sindacati. Le differenze possono comportare costi significativi per un’unione monetaria a causa della presenza dei sindacati. Principali differenze: Sindacati centralizzati (Germania): tengono in considerazione l’effetto inflazionistico degli aumenti salariali; Sindacati decentralizzati (Regno Unito): ogni sindacato si comporta come free rider premendo per l’interesse della sua classe di lavoratori.
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La teoria delle aree valutarie ottimali: una critica Si può mettere in discussione l’opinione che le differenze tra i paesi siano così importanti da dover essere tenute in considerazione; Si può mettere in discussione l’opinione che le differenze tra i paesi siano così importanti da dover essere tenute in considerazione; Lo strumento del tasso di cambio potrebbe non risultare molto efficace nel correggere le differenze tra le nazioni; Lo strumento del tasso di cambio potrebbe non risultare molto efficace nel correggere le differenze tra le nazioni; Il Tasso di Cambio in mano ai partiti politici potrebbe essere inefficace o dannoso. Il Tasso di Cambio in mano ai partiti politici potrebbe essere inefficace o dannoso.
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Le differenze tra i paesi sono così rilevanti da rappresentare un ostacolo all’unificazione monetaria? Posizione Commissione europea: “Un mercato una moneta” Posizione di Paul Krugman
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Commissione europea Simmetria Integrazione commerciale Al crescere del grado di integrazione economica diminuisce la frequenza degli shock asimmetrici, quindi aumenteranno le correlazioni fra i redditi e i livelli di occupazione. La simmetria aumenta.
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Krugman Al crescere dell’integrazione economica, i paesi aderenti tenderanno a specializzarsi sempre più, risultando così esposti ad un numero maggiore di shock asimmetrici. La simmetria si riduce. Al crescere dell’integrazione economica, i paesi aderenti tenderanno a specializzarsi sempre più, risultando così esposti ad un numero maggiore di shock asimmetrici. La simmetria si riduce. Simmetria Integrazione commerciale
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Differenze istituzionali nei mercati del lavoro Le differenze nel funzionamento dei mercati del lavoro nei diversi paesi si sono formate nel corso degli anni anche perché i paesi europei sono stati soggetti a regimi politici diversi. Il problema è: L’integrazione monetaria cambierà drasticamente il comportamento dei sindacati dei lavoratori in modo tale da eliminare le differenze esistenti ?
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Il modello Solow- McDonald in due paesi NN w p w p A B AB Paese A Paese B
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Il modello Solow- Mc Donald: La caratteristica di questo modello è che la curva dell’occupazione tiene conto della reazione delle autorità a ciò che fanno i sindacati dei lavoratori La caratteristica di questo modello è che la curva dell’occupazione tiene conto della reazione delle autorità a ciò che fanno i sindacati dei lavoratori Es. : se si ipotizza che le autorità, all’interno delle loro funzioni di utilità, attribuiscano maggior peso all’occupazione rispetto ai sindacati dei lavoratori, si può verificare la situazione seguente: quando i sindacati stabiliscono un salario che riduce il livello dell’occupazione al di sotto del livello che le autorità considerano ottimale, queste reagiranno modificando le loro politiche.
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QUAL È L’EFFICACIA DELLE POLITICHE MONETARIE NAZIONALI? Y F P F F’ F D’ F DFDF S F (W 1 ) S’ F (W 2 ) Effetti di un deprezzamento sui costi e sui prezzi.
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Svalutazione e politiche deflazionistiche a confronto nel caso di un’unione monetaria. Y Y PFPF PFPF Y1Y1 Y1Y1
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Caso francese: il risultato raggiunto in seguito al deprezzamento del franco può rivelarsi permanente? I deprezzamenti nominali provocano soltanto deprezzamenti reali temporanei Nel lungo periodo, le variazioni del tasso di cambio nominale non hanno effetti sul tasso di cambio reale di un paese.
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Il modello di Mundell : una visione più ottimista (1973) 1. Un’unione monetaria è una modalità più efficiente di organizzazione di un sistema assicurativo nei confronti di shock esogeni asimmetrici di quanto non lo sia un sistema con monete nazionali e tassi di cambio incerti; 2. Essendo i tassi di cambio spinti da fattori psicologici (aspettative) possono essi stessi essere fonte di shock asimmetrico. Shock temporanei
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Efficacia di svalutazione in funzione del grado di apertura del paese PaPa Ya PbPb YbYb (a) Paese relativamente aperto (b) Paese relativamente chiuso
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CONCLUSIONI Si è osservato che le differenze analizzate tra paesi possono essere corrette da variazioni dei tassi di cambio o altre politiche monetarie. Tuttavia queste alternative possono essere più dolorose e quindi meno desiderabili e in tal caso il paese in questione non trae alcun vantaggio dalla rinuncia alla propria moneta e dalla partecipazione ad un’unione monetaria. Si è osservato che le differenze analizzate tra paesi possono essere corrette da variazioni dei tassi di cambio o altre politiche monetarie. Tuttavia queste alternative possono essere più dolorose e quindi meno desiderabili e in tal caso il paese in questione non trae alcun vantaggio dalla rinuncia alla propria moneta e dalla partecipazione ad un’unione monetaria.
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Mentre la tradizionale teoria AVO tende ad essere piuttosto pessimista sulla possibilità che un paese possa entrare a fare parte di un’unione monetaria senza sostenere costi elevati, la critica illustrata appare più ottimista per due motivi: Gli interventi sul cambio non hanno effetti permanenti su output e occupazione; Le variazioni del cambio non sono strumenti cui il policy- maker possa ricorrere con flessibilità e senza costi.
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