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PubblicatoMarina Palmisano Modificato 8 anni fa
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Università di Roma Tre Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Servizio Sociale A.A. 2015 – 2016 Tecniche e Strumenti Professionali LA VISITA DOMICILIARE Dott.ssa Elisa Noci
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Definizione Attività di raccolta di informazioni svolte al domicilio dell’utente, attraverso l’osservazione ed il colloquio (Perino)
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In alcuni casi viene definita come un colloquio realizzato con l’utente nel suo ambiente quotidiano di vita… …ma si può ritenere più opportuno considerarlo come strumento a sé, non semplicemente come un colloquio in un contesto diverso
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Consente di arricchire e approfondire enormemente la conoscenza di un utente o di un nucleo familiare, sia osservando il contesto abitativo e l’abitazione stessa, sia per la possibilità di vedere le interazioni tra familiari nel loro ambiente E’ un ambiente in cui l’utente si sente più a suo agio: questo può costituire una potenzialità, facilitando una comunicazione aperta e sincera anche su temi “difficili”
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Può avere un grande valore dal punto di vista della relazione, «aggiungendo contenuti, forza e significato al processo di aiuto» [Perino] e comunicando vicinanza … ma possono esserci dei rischi («contradditorietà semantica»)
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Clima eccessivamente confidenziale: non deve trasformarsi in una “visita di cortesia”. Attenzione a situazioni di potenziale conflitto o aggressività L’utente potrebbe, invece, sentirsi ancora meno a proprio agio per la sensazione di essere “sotto controllo”, anche in relazione alla percezione che “i vicini potrebbero avere”
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Anche per questo deve essere utilizzata quando effettivamente necessario, e comunque sempre senza rischiare che possa avere ripercussioni negative sulla costruzione della relazione di fiducia. Non deve essere usata in modo indiscriminato, ma essere sempre frutto di una scelta ragionata e motivata.
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E’ importante delimitare il momento sociale di accoglienza e segnalare in modo chiaro la fase di colloquio/raccolta informazioni vera e propria E’ un approfondimento conoscitivo che non deve mai coincidere con un sopralluogo o con la mera verifica della veridicità di quanto “raccontato”
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Quando si utilizza? Quando espressamente prevista da normative o prescritta su mandato dell’autorità giudiziaria (esempio: idoneità all’adozione oppure valutazione socio-ambientale nell’ambito di un procedimento per l’accertamento dello stato di abbandono)
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Quando si utilizza? Quando si ha a che fare con utenti con difficoltà di deambulazione (esempio: anziani, portatori di handicap) Per colloqui con minori
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Quando si utilizza? Quando vedere l’ambiente domestico è utile per il tipo di prestazione che viene richiesta o che si è pensato di includere in un progetto di intervento (esempio: interventi di assistenza o di educativa domiciliare)
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Quando si utilizza? In generale, quando si ritiene necessario “per acquisire informazioni dirette sul contesto, sulle relazioni familiari, sull’ambiente nel suo complesso, sullo stile di vita, in senso generale o particolare, o a fini di controllo o di aiuto a seconda delle situazioni che si stanno seguendo e delle fasi del processo di aiuto in atto”(Bartomei e Passera)
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Visita domiciliare a sorpresa? Dovrebbe sempre essere concordata con l’utente chiarendo tempi e modi della visita… …la visita domiciliare “a sorpresa” deve essere usata solo in casi molto particolare, se strettamente necessario per uno specifico obiettivo, deve essere esito di una scelta ragionata.
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Elementi da focalizzare Tenere conto degli obiettivi della visita domiciliare Usare tutti i sensi – non solo vista ma anche olfatto, udito…
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Elementi da focalizzare Caratteristiche del quartiere e del contesto in cui l’abitazione si trova (esempio: più o meno isolato, più o meno servito da mezzi pubblici, presenza di infrastrutture e servizi..) Caratteristiche strutturali dell’abitazione/del caseggiato (già dall’esterno)
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Elementi da focalizzare Presenza o assenza di mobili utili/adeguati a una vita “confortevole” Cura e “manutenzione” degli ambienti e del mobili Presenza o meno e funzionalità degli elettrodomestici Luminosità e aerazione
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Elementi da focalizzare Pulizia, in particolare in cucina e servizi igienici Presenza o meno di animali (se presenti, modalità di cura) Spazi adeguati o meno rispetto al numero dei componenti della famiglia
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Elementi da focalizzare Se presenti dei minori: presenza/assenza di spazi e “attrezzature” per i bambini, a seconda della loro età; di giochi e spazi per giocare, di spazi per studiare… Se presenti portatori di handicap o anziani: presenza di barriere architettoniche o strutturali, di servizi igienici adeguati
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Elementi da focalizzare Osservare come gli spazi sono suddivisi/utilizzati dai diversi componenti della famiglia e per i diversi momenti della vita familiare Presenza/assenza di spazi all’aperto (in alcuni casi) Contenuto del frigorifero
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Documentazione della v.d. Durante la visita domiciliare, è possibile se necessario prendere alcuni sintetici appunti. La vera e propria documentazione della visita domiciliare andrebbe fatta invece una volta rientrati in ufficio, prendendo nota nel diario di tutti gli elementi rilevanti emersi.
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