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Comune di Cavallino-Treporti Strumenti di partecipazione popolare Referendum, istanze, petizioni, proposte di deliberazione Incontro pubblico Giovedì 22.

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1 Comune di Cavallino-Treporti Strumenti di partecipazione popolare Referendum, istanze, petizioni, proposte di deliberazione Incontro pubblico Giovedì 22 gennaio 2015 Sala Consiliare del Municipio 1

2 Nuova disciplina degli Istituti della Partecipazione Polare La partecipazione dei cittadini alla vita pubblica locale e all’attività delle istituzioni locali si realizza attraverso specifici istituti previsti dalla normativa, quali: l’elettorato passivo ed attivo, il diritto di accesso agli atti e il diritto d’informazione sull’attività dell’ente, l’iniziativa diretta da parte dei cittadini attraverso il referendum, le proposte di iniziativa popolare, le petizioni. 2

3 Il Consiglio Comunale di Cavallino-Treporti con deliberazione n. 51 del 15.10.2014 ha riscritto l’intero Titolo III° dello Statuto comunale riguardante gli istituti della partecipazione popolare, demandando ad uno specifico regolamento denominato ‘Regolamento degli istituti di partecipazione popolare’ (approvato con deliberazione di C.C. n.69 del 22.12.2014) il dettaglio delle disposizioni relative a:  Referendum comunale consultivo propositivo e abrogativo  Istanze, petizioni e proposte di deliberazione Si tratta di atti di democrazia diretta che riguardano questioni interessanti la comunità locale di competenza dell’Amministrazione Comunale 3

4 Referendum comunale consultivo e propositivo  Limiti: Lo Statuto individua gli argomenti di competenza esclusiva del Consiglio Comunale che non possono essere oggetto di referendum: - Atti di elezione, nomina, designazione e decadenza - Personale del Comune e delle aziende - Bilanci, tributi e finanza - Materie nelle quali siano già stati adottati provvedimenti con conseguenti impegni finanziari o rapporti contrattuali con terzi - Pareri richiesti da disposizioni di legge - Tutela dei diritti delle minoranze 4

5 Referendum comunale consultivo e propositivo  Modalità di richiesta del referendum: Il referendum consultivo propositivo può essere proposto: - dal Consiglio Comunale, con deliberazione approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, - per iniziativa popolare, su richiesta di almeno il 5% dei titolari dei diritti di partecipazione. Sono titolari dei diritti di partecipazione ai sensi dell’art. 31 dello Statuto:  A) chi ha compiuto i 16 anni  B) chi ha la residenza nel comune;  C) chi eserciti sul territorio comunale la propria attività prevalente di lavoro o di studio;  D) chi eserciti sul territorio comunale la propria attività prevalente di lavoro o di studio, anche se privo della cittadinanza italiana Il 5% dei titolari dei diritto di partecipazione corrispondono a 558 persone (Al 31.12.2014 ci sono 10968 elettori e 178 persone tra i 16 e i 18 anni, pari complessivamente a 11146) 5

6 Referendum abrogativo  Limiti: Lo Statuto individua gli argomenti di competenza esclusiva del Consiglio Comunale che non possono essere oggetto di referendum (Atti di elezione, nomina, designazione e decadenza, Personale del Comune e delle aziende, Bilanci, tributi e finanza, Materie nelle quali siano già stati adottati provvedimenti con conseguenti impegni finanziari o rapporti contrattuali con terzi, Pareri richiesti da disposizioni di legge, Tutela dei diritti delle minoranze, i piani territoriali e urbanistici generali e attuativi, i programmi per la loro attuazione e relative variazioni).  Modalità di richiesta del referendum: Il referendum abrogativo è promosso per iniziativa popolare, su richiesta di almeno il 10% degli elettori residenti. Al 31.12.2014 gli elettori sono 10968 e quindi il 10% è pari a 1097 persone 6

7  I cittadini che intendono promuovere il referendum devono costituirsi, in numero non inferiore a 10, in Comitato promotore mediante formale e apposito atto costitutivo. Il Comitato nomina un presidente.  La richiesta di avvio del procedimento per lo svolgimento del referendum deve essere sottoscritta da: - almeno 100 titolari dei diritti di partecipazione, con firme autenticate, nel caso di referendum consultivo e propositivo - almeno 100 elettori, con firme autenticate, nel caso di referendum abrogativo  La richiesta deve essere presentata dal Comitato promotore alla Segreteria Generale del Comune.  Entro 30 giorni il Segretario Generale deve dare il giudizio di ammissibilità del referendum e comunicarlo al presidente del comitato promotore. Referendum comunale consultivo, propositivo e abrogativo Modalità e presentazione della richiesta - 7

8  Entro 90 giorni dal ricevimento della decisione di ammissibilità della richiesta, il comitato promotore deve raccogliere un numero di firme non inferiore al: - 5% dei titolari dei diritti di partecipazione per il referendum consultivo e propositivo (oggi corrisponde a 558 persone) - 10% degli elettori residenti per il referendum abrogativo (oggi corrisponde a 1097 persone)  Le firme devono essere raccolte in appositi fogli intitolati «richiesta di referendum consultivo (propositivo/abrogativo) comunale» contenenti tra l’altro il quesito, che deve essere formulato in modo chiaro, da sottoporre a referendum.  Le firme devono essere autenticate Referendum comunale consultivo, propositivo e abrogativo Raccolta delle firme dopo la presentazione della richiesta 8

9  Entro 5 giorni dalla scadenza del termine di raccolta, il Presidente del Comitato promotore provvede alla presentazione della richiesta di referendum corredata dai fogli di raccolta firme.  Le sottoscrizioni devono essere presentate alla Segreteria Generale del Comune che entro 5 giorni dal ricevimento le trasmette al Dirigente del Servizio Elettorale.  Il Responsabile del Servizio Elettorale provvede, nel termine di quindici 15 giorni, al controllo del loro numero e validità. Referendum comunale consultivo, propositivo e abrogativo Presentazione e controllo delle sottoscrizioni 9

10 Referendum comunale consultivo, propositivo e abrogativo Indizione e procedimento della consultazione referendaria  Data di svolgimento del Referendum: Ogni anno può essere indetta un’unica giornata di votazioni per lo svolgimento dei referendum da tenersi nella giornata di domenica con orario dalle ore 8.00 alle ore 22.00 e nei periodi compresi tra il 15 febbraio e il 15 maggio ovvero dal 15 settembre al 15 dicembre. La data non può coincidere con quella prevista per l’espletamento di operazioni elettorali provinciali/metropolitane, comunali e circoscrizionali.  Indizione del Referendum: Il Sindaco, sulla base del giudizio di ammissibilità del Segretario e dell'attestazione del Dirigente del Servizio Elettorale, indice la consultazione referendaria, fissando la data. Il Referendum deve essere indetto almeno sessanta giorni prima della consultazione Della indizione del Referendum deve essere data adeguata pubblicità con le forme ritenute più idonee. Almeno 30 giorni prima della votazione devono essere pubblicati all’Albo online e in altri luoghi pubblici, manifesti recanti il quesito referendario e le indicazioni sui requisiti e le modalità per l'esercizio del voto. Nell'anno in cui il Consiglio Comunale viene rinnovato, in via ordinaria o straordinaria, non possono svolgersi consultazioni referendarie salvo diverse indicazioni di legge 10

11 Referendum comunale consultivo, propositivo e abrogativo Proclamazione dell'esito ed effetti del Referendum  Il referendum è valido indipendentemente dal numero dei cittadini votanti (principio del quorum zero)  A seguito delle operazioni di scrutinio, l'esito della consultazione è proclamato dal Sindaco con apposito atto che deve essere reso noto con le forme di pubblicità ritenute più idonee.  Qualora il risultato del Referendum abrogativo sia favorevole all'abrogazione, totale o parziale, di una deliberazione del Consiglio Comunale, il Sindaco provvede alla adozione degli atti conseguenti in conformità a quanto stabilito dallo Statuto. L'abrogazione ha effetto a decorrere dal giorno successivo a quello della pubblicazione del provvedimento di competenza del Sindaco all’Albo Online del Comune. 11

12 Istanze, Petizioni, Proposte di delibera: I titolari dei diritti di partecipazione possono rivolgere all’Amministrazione Comunale istanze, petizioni e proposte di iniziativa popolare. LE ISTANZE  sono richieste di informazioni in ordine a specifici problemi oggetto dell’attività dell’amministrazione  possono essere rivolte al Sindaco o al Dirigente Comunale per materie nelle quali esercitano competenze a rilevanza esterna, che non possano essere ottenibili con le ordinarie modalità di accesso agli atti e all’informazione ambientale.  entro 30 giorni dalla ricezione dell’istanza il Sindaco o il Dirigente rispondono, salvo esigenze di un’istruttoria supplementare.  Devono essere presentate e sottoscritte con firma autenticata, da almeno un titolare dei diritti di partecipazione. 12

13 Istanze, Petizioni, Proposte di delibera: LE PETIZIONI  Le petizioni sono uno strumento per sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione specifici problemi e/o avanzare possibili soluzioni. Le petizioni al Sindaco Devono contenere la formulazione chiara di quanto viene sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale; Devono essere sottoscritte da almeno 50 titolari del diritto di partecipazione con l’indicazione completa delle generalità e l’annotazione del documento di identità; Devono essere presentate al protocollo generale da almeno uno dei primi tre firmatari che allega fotocopia del proprio documento di identità; Entro 45 giorni dalla ricezione il Sindaco risponde in forma scritta alla petizione. 13

14 Istanze, Petizioni, Proposte di delibera: LE PETIZIONI Le petizioni al Consiglio Comunale Devono contenere la formulazione chiara di quanto viene sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione comunale; Devono essere sottoscritte da almeno 100 titolari del diritto di partecipazione e contenere l’indicazione completa delle generalità e l’annotazione del documento di identità; Devono essere presentate al protocollo generale da almeno uno dei primi cinque firmatari che allega la fotocopia del proprio documento di identità; Una volta verificata la validità delle sottoscrizioni la petizione viene trasmessa al Presidente del Consiglio Comunale che avvia la fase di discussione in Commissione Consiliare informando anche i proponenti. La discussione della petizione in Consiglio Comunale deve comunque avvenire entro 45 giorni dalla ricezione al Protocollo Generale. Il Presidente del consiglio trasmette la risposta scritta al primo firmatario 14

15 Istanze, Petizioni, Proposte di delibera: LE PROPOSTE  Le proposte di deliberazione di iniziativa popolare consistono in una proposta di adozione di un provvedimento su materie di competenza del Consiglio Comunale. Il procedimento relativo alla proposta di deliberazione si compone di due fasi: 1.la fase di richiesta di proposta di deliberazione 2.la fase di raccolta e presentazione delle firme in calce alla proposta di deliberazione  La fase di richiesta di proposta di deliberazione:  La richiesta è sottoscritta da almeno 50 titolari del diritto di partecipazione. Le firme devono essere autenticate.  La richiesta deve indicare l'oggetto, i riferimenti normativi, i motivi del provvedimento, le modalità di finanziamento, il dispositivo della decisione che si propone con la sua formulazione in punti sintetici.  La richiesta di proposta di deliberazione deve essere presentata alla Segreteria Generale del Comune. Il Segretario Generale verifica la regolarità delle sottoscrizioni e la sussistenza dei requisiti ed entro 30 giorni dalla ricezione dà notizia dell’esito della verifica al primo firmatario. In caso di verifica positiva, entro 30 giorni deve essere esaminata in via preventiva dalla competente Commissione consiliare. Successivamente il presidente del Consiglio Comunale comunica l’esito al primo firmatario. 15

16 Istanze, Petizioni, Proposte di delibera: LE PROPOSTE La fase di raccolta e presentazione delle firme in calce alla proposta di deliberazione: Entro 90 giorni dalla comunicazione la proposta di deliberazione è sottoscritta da almeno 300 titolari del diritto di partecipazione e le firme devono essere regolarmente autenticate. Le firme a sostegno della richiesta devono essere raccolte in appositi fogli, ciascuno dei quali deve avere specifiche caratteristiche. La proposta di deliberazione, corredata dalle firme prescritte, deve essere presentata alla Segreteria Generale dai primi 5 firmatari. Il servizio Elettorale provvede alla verifica della validità delle firme di sottoscrizione ed entro 10 giorni dalla presentazione trasmette la proposta di deliberazione al Presidente del Consiglio. Entro 30 giorni dalla ricezione o dal ricevimento di eventuale/i parere/i obbligatorio/i previsto da leggi, statuto o regolamenti, il Presidente del Consiglio Comunale iscrive la proposta al primo punto dell’ordine del giorno della seduta del Consiglio. La deliberazione sulla proposta può essere emendata dal Consiglio comunale rendendo chiare le motivazioni addotte. Qualora la proposta sia respinta, resta impregiudicata la possibilità per il Consiglio di utilizzare in tutto o in parte i contenuti della proposta stessa per elaborare una diversa deliberazione, previa trattazione in Commissione Consiliare cui sia invitata la parte proponente. 16


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