La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Il controllo di gestione delle aziende sanitarie Relatore dott. Vincenzo Laudiero Viareggio, 21 Settembre 2001.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Il controllo di gestione delle aziende sanitarie Relatore dott. Vincenzo Laudiero Viareggio, 21 Settembre 2001."— Transcript della presentazione:

1 Il controllo di gestione delle aziende sanitarie Relatore dott. Vincenzo Laudiero Viareggio, 21 Settembre 2001

2 Rivoluzione culturale: la riforma del Servizio Sanitario Nazionale Garantire qualità del servizio Contenimento della spesa sanitaria Razionalizzazione della spesa pubblica Mutuare l’esperienza del settore privato in ambito pubblico

3 Rivoluzione culturale: la riforma del Servizio Sanitario Nazionale Indirizzo politico Separazione tra Azione del dirigente

4 Rivoluzione culturale: la riforma del Servizio Sanitario Nazionale Indirizzo politico Separazione tra Azione del dirigente ProgrammazioneValutazione dei risultati

5 Art. 1 del D.Lgs.vo del 30 luglio 1999 n. 286 Controllo di regolarità amministrativa e contabile Controllo di gestione Valutazione e controllo strategico Valutazione della dirigenza (nucleo di valutazione) Tipologie di controllo ex-lege

6 Che cosa è il controllo di gestione ? Attività di verifica dell’ azione amministrativa volta all’ ottimizzazione del rapporto costi/ricavi, vista sotto l’aspetto della EfficaciaEfficienza Economicità

7 Ciascuna Amministrazione deve definire: L’unità o le unità responsabili della progettazione e della gestione del c.d.g.; Le unità organizzative a livello delle quali si intende misurare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa; Le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e dei soggetti responsabili

8 Ciascuna Amministrazione deve definire: L’insieme dei prodotti e delle finalità dell’azione amministrativa; Le modalità di rilevazione e ripartizione dei costi tra le unità organizzative; Le modalità di individuazione degli obiettivi per cui i costi sono sostenuti

9 Ciascuna Amministrazione deve definire: Gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza ed economicità; La frequenza di rilevazione delle informazioni

10 Chi può essere componente del c.d.g. ? Soggetti indipendenti rispetto l’intera struttura organizzativa; Soggetti non appartenenti al nucleo di valutazione dei dirigenti; Soggetti non coinvolti in attività di verifiche di regolarità amm. e contab.;

11 A quale livello organizzativo si fermerà il c.d.g. ? Individuazione dei centri di responsabilità oggetto dell’analisi attraverso: - studio delle articolazione delle strutture; - individuazione dei ruoli dei dipendenti; - analisi delle distrib. delle competenze; - individuazione delle unità operative (u.o.) - val. del contributo di ciascuna u.o. al ragg. degli obiettivi; - individuazione dei c.d.r.

12 Modalità di attribuzione degli obiettivi a ciascun dirigente Individuazione dei macro-obiettivi; Ogni c.d.r. elabora una propria proposta di budget; Aggregazione da parte della Direzione delle proposte dei c.d.r.; Allocazione delle risorse

13 Quale è l’out-put individuato ? D.R.G. Diagnosis related group Raggruppamenti omogenei di diagnosi Tariffe pre-definite indipendenti dai costi realmente sostenuti

14 Processo produttivo dell’attività sanitaria Assegnazione del budget di spesa; Definizione delle risorse da impiegare (INPUT); Svolgimento dell’attività; Creazione di prodotti/servizi (OUTPUT); Percezione da parte del paziente del prodotto/servizio sanitario (OUTCOME);

15 Processo produttivo dell’attività sanitaria EFFICACIA = OUTCOME OUTPUT EFFICIENZA = OUTPUT INPUT

16 Come si procede alla rilevazione dei singoli costi in relazione agli obiettivi individuati Unità di analisi = c.d.r. Individuazione dei centri di costo; Tipologie di c.d.c.: 1) c.d.c. di prestazioni finali; 2) c.d.c. di prestazioni intermedie; 3) c.d.c. di costi comuni.

17 Criteri per l’individuazione degli indicatori Stanare i comportamenti opportunistici; Evitare la staticità del sistema di controllo; Evitare di realizzare un mero sistema di coercizione, privilegiando l’incentivazione Evitare di imporre un sistema di controlli estremamente articolato

18 Indicatori maggiormente utilizzati Indicatori qualitativi: - Numero medio di diagnosi per S.D.O.; - Numero medio di procedure per S.D.O.; - Individuazione di D.R.G. sentinella; - Rapp. tra casi attribuiti a D.R.G. complicati e D.R.G. omologhi meno complicati

19 Indicatori maggiormente utilizzati Indicatori quantitativi: - N. di ricoveri ordinari; - N. di operazioni chirurgiche; - N. di casi complicati; - Elencazione delle prime 40 D.R.G.

20 Indicatori maggiormente utilizzati Indicatori di efficienza operativa: - durata delle degenze post-operatorie; - durata delle degenze pre-operatorie; - durata delle degenza per “case”

21 Indicatori maggiormente utilizzati Indicatori della gestione ricoveri: - Rapporto tra N. dimissioni con D.R.G. chirurgico e totale dimissioni; - Numero ricoveri diurni; - Rapporto tra ricoveri < 48 ore e totale ricoveri; - Rapporto tra ricoveri fino a 3 giorni ed il numero complessivo di ricoveri

22 Il trasferimento delle informazioni Tipologie di “report”: - report di controllo: analisi degli scostamenti tra programmazione ed obiettivi raggiunti; - report informativo: dati contabili; - report di valutazione:andamento conto economico e comportamento generale


Scaricare ppt "Il controllo di gestione delle aziende sanitarie Relatore dott. Vincenzo Laudiero Viareggio, 21 Settembre 2001."

Presentazioni simili


Annunci Google