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IL GOVERNO ANTICO Carolina Cò Giulia Alissa Victoria taglietti.

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Presentazione sul tema: "IL GOVERNO ANTICO Carolina Cò Giulia Alissa Victoria taglietti."— Transcript della presentazione:

1 IL GOVERNO ANTICO Carolina Cò Giulia Alissa Victoria taglietti

2 Un paese prevalentemente agricolo Nel 1774 Luigi XVI divenne re di Francia Pieno sviluppo demografico —> 25 milioni di abitanti (grazie alla riduzione della mortalità) 1780: Francia piena espansione economica 80% della popolazione era composta da contadini Agricoltura di sussistenza

3 I contadini francesi non avevano alcun vantaggio, mentre i grandi proprietari fondiari (nobili) erano gli unici a godere di tale situazione. Nel 1788 il raccolto fu disastroso a causa delle eccessive piogge —> crisi agraria pre-industriale causata da: avverse condizioni atmosferiche; difficoltà dei trasporti; aumento del prezzo del pane.

4 Società Il Regno di Francia era una monarchia assoluta —> nessuna limitazione al sovrano Organo per impedire la tirannia: Assemblea degli Stati Generali, il cui compito era di approvare nuove imposte composta da 3 ordini: - Clero (oratores), - Nobiltà (bellatores), -Terzo stato (laboratores). 3 ordini —> origine divina, paragonati alla trinità. Società Trinitaria Terrena strutturata in modo diseguale e gerarchico

5 Società dinamica articolata in classi sociali e non Stati. Classe Sociale —> gruppo della società i cui membri hanno in comune un ruolo economico e undeterminato livello di ricchezza. Stato —> categoria che raggruppa individui caratterizzati dal fatto di possedere determinati privilegi comuni. Nel medesimo Stato si trovano soggetti che dal punto di vista economico sono diversi.

6 Gruppi privilegiati 1) Il Clero nella società Cristiana del Settecento occupava un posto d’onore. Nel 1785 il Clero francese comprendeva 150 000 individui. Privilegi: esonero delle imposte sulla proprietà fondiaria. La decima —> i fedeli dovevano versare al proprio parroco parte del proprio reddito.

7 2)La Nobiltà —> 300 000 individui Privilegi —> non pagavano imposte fondiarie. Il feudo —> patrimonio attraverso cui il cavaliere poteva armarsi e servire il padrone. Modalità di trasmissione ereditaria dei patrimoni nobiliari (al maschio primogenito). I nobili, che disprezzavano il lavoro manuale, non potevano lavorare e avevano solo due carriere rispettabili: servizio militare o vocazione ecclesiastica.

8 Nobili e contadini nelle campagne In campagna le autorità statali erano esercitate dai funzionari periferici che dipendevano dal re. Signoria Bannale —> dal X secolo il potere fu esercitato da nobili locali che difendevano il territorio. Il detentore del banno amministrava la giustizia. I contadini vennero sfruttati e obbligati a pagare tributi in denaro per l’utilizzo di servizi essenziali. La monarchia assoluta aveva progressivamente tolto ai nobili la maggior parte dei poteri politici e giudiziari.

9 La Convocazione degli Stati generali La guerra sostenuta in appoggio delle colonie americane si era conclusa con un successo politico e militare. La Francia era riuscita a rompere il monopolio coloniale dell’Inghilterra. Il conflitto aveva rovinato le finanze dello Stato 4 ministri delle finanze proposero misure di riforma fiscale e finanziaria (progetti infattibili che incontrarono la resistenza dei ceti privilegiati) Molti aristocratici intendevano imitare il regime politico inglese.

10 Alcuni nobili ricordarono che non era lecito imporre nuove tasse senza l’approvazione degli Stati Generali (vero obiettivo era affiancare il re). La Monarchia assoluta attraversava un periodo di debolezza. I nobili si opposero alla riforma fiscale —> riuscirono a ottenere la convocazione degli Stati Generali. 8 agosto 1788: il Re accettò di convocare gli Stati Generali. L’iniziativa politica sfuggì dalle mani della nobiltà per passare in quelle della borghesia che raccoglieva il consenso dei “colti” del Terzo stato.

11 Il Terzo Stato Il Terzo Stato era composto da coloro che non erano né sacerdoti né aristocratici. Il Terzo Stato in Francia comprendeva il 98% della popolazione. Le disparità economiche erano marcate. Maggioranza popolo: Contadini Grande odio nei confronti dei gruppi privilegiati (che non pagavano le imposte). Il sovrano convocò gli Stati Generali —> richiesta del RADDOPPIAMENTO dei deputati del Terzo stato per limitare la forza aristocratica ed ecclesiastica.

12 Il Terzo Stato era una minaccia per l’ordine tradizionale. Idea contrastata da Sieyès, un ecclesiastico non era un nobile e disprezzava l’aristocrazia La sua proposta si basava sul concetto di nazione (secondo lui il Terzo stato era espressione della nazione francese). Tutti i privilegi dei nobili dovevano essere aboliti.

13 La Rivoluzione del 1789 Prima della riunione dell’assemblea generale i francesi poterono esporre i loro malcontenti nei “cahiers de doléances” (quaderno delle denunce). 5 maggio 1789: Luigi XVI aprì solennemente i lavori degli Stati Generali. 561 membri degli ordini privilegiati contro 578 del Terzo stato supremazia del Terzo stato

14 Votazioni prima per ordine in camere separate (sistema tradizionale). Sièyes aveva chiesto che la votazione avvenisse per testa in un'unica camera. Rifiuto del primato dell’ordine e affermazione del primato dell’individuo. 17 giugno 1789: il Terzo stato si proclamò Assemblea nazionale. 20 giugno 1789: l’Assemblea nazionale pronunciò il giuramento della pallacorda con l’impegno di dare alla Francia una nuova Costituzione. L’opposizione del Terzo stato trovò appoggio anche tra ecclesiastici e nobili liberali.

15 La presa della Bastiglia Luigi XVI invitò il clero e la nobiltà ad unirsi al Terzo Stato. Nel frattempo ordinò ai suoi fedeli di dirigersi a Parigi per restaurare l’ordine. Luglio 1789: aumentò il prezzo del pane La popolazione era pronta a sfogare la propria aggressività contro la nobiltà.

16 Quando il popolo seppe dell’arrivo delle truppe reali si infuriò, iniziando così un grande tumulto, LA PRESA DELLA BASTIGLIA (14 luglio 1789). Dopo un breve scontro la folla uccise il comandante, portando la sua testa in giro per la città. Le violenze di questi eventi paralizzarono il re. I fatti popolari di Parigi impaurirono le famiglie aristocratiche, che fuggirono. Anche i borghesi temevano i disordini popolari.

17 Venne istituita una milizia chiamata “GUARDIA NAZIONALE” incaricata di mantenere l’ordine in città. Simbolo: bandiera tricolore. bianca, blu, rossa. Marchese La Fayette: capo della guardia nazionale. Obiettivo: cancellare l’assolutismo e costituire un sistema liberale su modello inglese.

18 La rivolta dei Contadini Anche nelle campagne di Parigi c’erano grandi disordini. Attacchi ai castelli Bruciature di archivi Si diffuse la “Grande Paura” I contadini pensavano che i nobili volessero distruggere i raccolti dei campi e che stessero organizzando eserciti mercenari.

19 Nelle campagne dominava il caos. Non si sapeva come tornare a un periodo di tranquillità. Nella notte fra 4-5 agosto 1789 l’Assemblea nazionale decise di accogliere le rivendicazioni dei cittadini e abolire i privilegi nobiliari ed ecclesiastici Fine ANCIEN REGIME Si cancellò la società trinitaria basata sui privilegi del Clero e della Nobiltà.

20 Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino 26 agosto 1789: l’Assemblea nazionale approvò la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. Concetti di libertà e uguaglianza Testo suddiviso in 17 articoli 1°: gli uomini nascono liberi e con stessi diritti. 6°: affermazione del principio di uguaglianza (tutti i cittadini devono essere uguali davanti alla legge). 17°: diritto di proprietà inalienabile.

21 La Dichiarazione si fonda sul pensiero di Locke e Montesquieu, teorici della concezione del potere ascendente: lo Stato deriva da un contratto sociale tra liberi cittadini che intendono tutelare diritti individuali.


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