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Differenziazione e competenze Attraverso le lingue e le culture Il caso del CARAP Quadro di Riferimento degli Approcci Plurali Anna Maria Curci, Napoli.

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Presentazione sul tema: "Differenziazione e competenze Attraverso le lingue e le culture Il caso del CARAP Quadro di Riferimento degli Approcci Plurali Anna Maria Curci, Napoli."— Transcript della presentazione:

1 Differenziazione e competenze Attraverso le lingue e le culture Il caso del CARAP Quadro di Riferimento degli Approcci Plurali Anna Maria Curci, Napoli 29 giugno 2011

2 Che cosa è il CARAP? Quale è la sua collocazione in Poseidon? Il CARAP è il Quadro di Riferimento degli Approcci Plurali Prende le mosse da un progetto del CELM, che porta il titolo “Attraverso le lingue e le culture” e condivide dunque l’ottica plurilingue e multiculturale di Poseidon Si fa riferimento esplicito al CARAP nell’area 3, Educazione linguistica in un curriculum plurilingue Educazione linguistica in un curriculum plurilingue

3 Da dove prende le mosse il CARAP? A che cosa serve? Da dove prende le mosse? Prende le mosse da prospettive indicate, ma non declinate nel dettaglio nel QCER Dà risposta agli interrogativi formulati in Curci- Dell’Ascenza 2003 e alla sfida lanciata da Lothar Bredella nello stesso annoCurci- Dell’Ascenza 2003 A che cosa serve? per l’elaborazione di curricula per la declinazione degli approcci plurali e il raccordo tra questi e l’apprendimento di competenze linguistiche di comunicazione nelle singole lingue (declinazione e raccordo di carattere cognitivo e pratico, nei curricoli, nella classe), così come, più ampiamente, per il raccordo tra i contributi che in tal senso possono portare gli approcci plurali e quelli delle discipline non linguistiche

4 Le competenze Definizione di competenze “Capacità di un soggetto di mobilitare in maniera integrata risorse interne - saperi, saper fare, atteggiamenti - ed esterne per affrontare in maniera efficace una serie di compiti complessi” (Beckers, Développer et évaluer des compétences à l’école: vers plus d’éfficacité et d’équité, Bruxelles, Labor, 2002, p. 57) Competenze: 3 idee-cardine le competenze sono unità di una certa complessità, che ricorrono a diverse “risorse” da queste stesse mobilitate; le competenze sono legate a “famiglie situazionali”, a compiti complessi, socialmente pertinenti; consistono, in una (classe di) situazione (i) data (e), nella mobilitazione di risorse diverse, così come nelle risorse stesse.

5 Le competenze globali C1: Competenza comunicativa in un contesto di eterogeneità culturale C1.1.: Competenza di risoluzione di conflitti/ostacoli/malintesi C1. 2: Competenza di negoziazione C1. 3: Competenza di mediazione C1.4: Competenza di adattamento C2: Competenza di costruzione di un repertorio plurilingue e pluriculturale C2. 1: Competenza nel trarre profitto delle proprie esperienze interculturali/interlinguistiche C2.2: Competenza nel mettere in moto, in un contesto di eterogeneità culturale, processi di apprendimento sistematici e controllati C3: Competenza nel cambio di prospettiva C4: Competenza nel dare senso a elementi linguistici e/o culturali non familiari C5: Competenza di distanziamento C6: Competenza nell’analizzare in maniera critica la situazione e le attività (comunicative e/o di apprendimento) nelle quali si è impegnati C7: Competenza di riconoscimento dell’altro, dell’alterità

6 I descrittori: un esempio K-1 ++ Conoscere alcuni principi di funzionamento delle lingue K-1.1 ++ Sapere che la lingua/le lingue è/sono costituita/e di segni che formano un sistema K-1.2 ++ Sapere che il rapporto tra le parole e il loro * referente * / tra il *significante* e il senso ° è arbitrario a priori K-1.2.1 ++ Sapere che perfino le onomatopee, per le quali esiste un legame tra parola e referente, mantengono una porzione di arbitrarietà a variano da una lingua all’altra K-1.2.2 ++ Sapere che due parole di forma identica/ che si rassomigliano in due lingue diverse non hanno necessariamente lo stesso senso K-1.2.3 +++ Sapere che le categorie grammaticali non sono un calco "della" realtà, ma un modo di organizzarla in una lingua K-1.2.3.1 ++ Sapere che non bisogna confondere genere grammaticale e appartenenza di genere

7 I descrittori: un esempio K-1.3 ++ Sapere che il legame arbitrario tra la parole e il referente / tra il significante e il senso è fissato - più frequentemente in maniera implicita - per convenzione all’interno della comunità linguistica K-1.3.1 ++ Sapere che, all’interno di una stessa comunità linguistica, gli individui accordano approssimativamente lo stesso senso agli stessi significanti K-1.4 + Sapere che le lingue funzionano secondo regole / norme K-1.4.1 ++ Sapere che queste regole / norme possono essere più o meno rigide / flessibili e che queste possono talvolta essere infrante intenzionalmente al fine di trasmettere un contenuto implicito

8 dalla banca dati: una scheda sulla didattica integratabanca dati


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