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Relazione uomo-donna: una lettura antropologica UPM: Corso “Chiamati all’UNITÀ”

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Presentazione sul tema: "Relazione uomo-donna: una lettura antropologica UPM: Corso “Chiamati all’UNITÀ”"— Transcript della presentazione:

1 Relazione uomo-donna: una lettura antropologica UPM: Corso “Chiamati all’UNITÀ”

2 Chiara Lubich (al Mov. in Germania, novembre 1988) “…perché Dio ha creato l'uomo e la donna. Li ha creati uguali e diversi; uguali perché tutti e due del genere umano, e diversi perché possano amarsi. Perché se sono due uguali non si amano, si respingono. Allora la donna non può per niente imitare l'uomo, deve essere se stessa”.

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5 Concezione tradizionale Gerarchizzazione Specializzarsi delle funzioni Subordinazione Donna circoscritta all’ambito della vita privata

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9 Sigmund Freud

10 Carl Gustav Jung

11 Il Tao

12 Chiara Lubich, 1950 L’uomo perfetto ha la donna in sé: egli racchiude nella sua forza tutta la dolcezza femminea, nella sua dirittura tutta la pieghevolezza della donna. Il suo carattere è unitario, chiuso e severo come l’unità. Ma, se è perfetto (unitario), contiene in sé la trinità che è la donna aperta, carezzevole, amorosa. Così la donna, se è perfetta, racchiude il suo carattere aperto in una contenutezza che ricorda la Madonna. E’ uomo. Trinità in unità.

13 Studi per immagini

14 Quando il valore è la libertà individuale La crisi moderna

15 Rivalità

16 Ugualitarismo

17 Edith Stein

18 Luce Irigaray

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20 L'uomo e la donna, creati come “unità dei due” nella comune umanità, sono chiamati a vivere una comunione d'amore e, in tal modo, a rispecchiare nel mondo la comunione d'amore che è in Dio, per la quale le tre Persone si amano, nell'intimo mistero dell'unica vita divina.

21 Fenomenologia della diversità Relazionalità «in» Relazionalità «da»

22 Non andartene (dice la madre). E se te ne vai tu resti in me. In me restano tutti quelli che se ne vanno (…) Il padre sa che è in loro, vuole essere in loro e in loro si realizza. Io, in cambio, non so se sono in loro, soltanto li sento quando sono in me.

23 Fenomenologia della diversità Relazionalità «in» Relazionalità «da» Il limite suscita accettazione e lotta per superarlo

24 Fenomenologia della diversità Relazionalità «in» Relazionalità «da» Il limite suscita accettazione e lotta per superarlo La vita, chi la cura e chi la canta

25 Fenomenologia della diversità Relazionalità «in» Relazionalità «da» Il limite suscita accettazione e lotta per superarlo La vita, chi la cura e chi la canta

26 L’uomo, anche quando non gli resta niente in questo mondo, può sperimentare la beatitudine suprema — sia pure solo per qualche attimo — nella contemplazione interiore dell’essere amato.

27 Fenomenologia della diversità Relazionalità «in» Relazionalità «da» Il limite suscita accettazione e lotta per superarlo La vita, chi la cura e chi la canta Carisma e ordine

28 Fenomenologia della diversità Relazionalità «in» Relazionalità «da» Il limite suscita accettazione e lotta per superarlo La vita, chi al cura e chi la canta Carisma e ordine Volto positivo della sofferenza e volontà di vincerla

29 Fenomenologia della diversità Relazionalità «in» Relazionalità «da» Il limite suscita accettazione e lotta per superarlo La vita, chi la cura e chi la canta Carisma e ordine Volto positivo della sofferenza e volontà di vincerla Vuoto esistenziale spaziale e temporale

30 Cantico dei Cantici «Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me»

31 Lavoro in squadra Opportunità di superare competitività ed ugualitarismo

32 Conclusioni 1- Superare le gerarchizzazioni oppressive in ogni rapporto evita la deriva dell’ugualitarismo o della competitività tra le persone. 2- L’unità e la diversità uomo donna fondamenta ogni approccio positivo multiculturale. Non solo nella vita famigliare ma anche in quella sociale o politica.

33 Conclusioni 1- Superare le gerarchizzazioni oppressive in ogni rapporto evita la deriva dell’ugualitarismo o della competitività tra le persone. 2- L’unità e la diversità uomo donna fondamenta ogni approccio positivo multiculturale. Non solo nella vita famigliare ma anche in quella sociale o politica.

34 Conclusioni 3- La visione dell’uomo e della donna come persone complete in sé ci porta a verificare la vita dei celibi come piena di senso. 4- Il desiderio d’unità si manifesta in tutte le dimensioni della vita umana, non solo spirituale. 5- L’unità della diversità uomo donna è la realtà più immediata che riflette l’unità di Dio nella Trinità. Comunque essendo vita umana è soggetta al cambio, bisognosa di costante comunicazione, graduale nella storia personale degli uomini e delle donne.

35 Conclusioni 3- La visione dell’uomo e della donna come persone complete in sé ci porta verificare la vita dei celibi come piena di senso. 4- Il desiderio d’unità si manifesta in tutte le dimensioni della vita umana, non solo spirituale. 5- L’unità della diversità uomo donna è la realtà più immediata che riflette l’unità di Dio nella Trinità. Comunque essendo vita umana è soggetta al cambio, bisognosa di costante comunicazione, graduale nella storia personale degli uomini e delle donne.

36 Conclusioni 3- La visione dell’uomo e della donna come persone complete in sé ci porta verificare la vita dei celibi come piena di senso. 4- Il desiderio d’unità si manifesta in tutte le dimensioni della vita umana, non solo spirituale. 5- L’unità della diversità uomo donna è la realtà più immediata che riflette l’unità di Dio nella Trinità. Comunque, essendo vita umana, è soggetta al cambio, bisognosa di costante comunicazione, graduale nella storia personale degli uomini e delle donne.

37 E Grazie dell’ascolto


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