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PubblicatoErica Valentini Modificato 8 anni fa
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Materiali e metodi In un’azienda agricola specializzata della Piana del Sele (Salerno), è in svolgimento da giugno 2014 un confronto tra “modalità di gestione” descritte nella Tabella 1. Due cicli di rucola e un ciclo di lattuga iceberg sono stati condotti nel corso dell’anno (Tab. 2). Ciascuna “modalità di gestione” è stata applicata in quattro tunnel/replica di 243 m 2 ciascuno. Risultati Il compost di sansa dopo il primo ciclo di rucola con esiti produttivi simili tra le tre Modalità, ha determinato il significativo incremento produttivo della Modalità Innov. nel secondo ciclo di rucola (Fig. 1). Nello Standard Az., nonostante la concimazione di fondo e copertura (simile alla modalità Innov), le produzioni sono sempre state simili al Controllo non concimato. Il contenuto di nitrati in sfalci invernali di foglie di rucola sono risultati ben al di sotto dei limiti di legge (7000 mg kg -1 ) in tutte le Modalità di Gestione (Fig. 2). La produzione di lattuga è stata significativamente più bassa nel Controllo rispetto allo Standard Az. a sua volta più basso della gestione Innov. (Tab. 3). La biomassa infestante è apparsa inversamente correlata con il rank delle produzioni. Il contenuto in C organico del suolo dopo unanno, è apparso migliorato dall’apporto di compost di sansa (Tab. 4) Introduzione di modifiche nelle agrotecniche del processo produttivo di ortaggi da foglia per IV gamma: primi risultati produttivi Luigi Morra 1, Maurizio Bilotto 1, Salvatore Baiano 1, Domenico Cerrato 1, Antonio D’Aiutolo 2, Vincenzo Pepe 2, Michele Cermola 1, Emiliana Mignoli 1, Ernesto Lahoz 1 1 Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA)- Unità di ricerca di Caserta, Autore corrispondente: luigi.morra@entecra.itluigi.morra@entecra.it 2 Azienda Agricola Ristallo Elena di Eboli Introduzione La produzione di ortaggi da foglia per la IV gamma sotto serra è basata sull’applicazione di complesse agrotecniche aziendali atte ad ottenere prodotti che rispondano ai requisiti richiesti dall’industria di trasformazione. Così, assenza di ammendamenti organici, ridotte rotazioni, ricorso a fumiganti per il diserbo, lavorazioni del suolo ripetute, sono alcuni dei capisaldi di un processo produttivo la cui sostenibilità ambientale appare problematica nel medio termine. Ricerca realizzata con il finanziamento MiPAAF (Bando OIGA) Conclusioni Il contenuto molto basso di C organico del suolo aziendale rispetto a valori soglia indicati nella Soil Thematic Strategy in 20 g kg -1, è stato incrementato dall’impiego di compost. Il ridotto numero di colture praticato (=minore numero di lavorazioni del suolo) può avere favorito il bilancio positivo del C nel suolo. L’apporto di sostanza organica, come pure l’introduzione di pacciamatura biodegradabile nella coltura trapiantata, hanno comunque favorito anche le migliori risposte produttive della Modalità Innovativa. Nessun influenza sulle colture, invece, è ascrivibile alla solarizzazione estiva (scarsa efficacia termica a causa dei tunnel lasciati aperti) e all’impiego di antagonisti biologici su lattuga (mancanza di attacchi parassitari specifici).
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