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...la sicurezza si costruisce insieme...
MALATTIE PROFESSIONALI IN EDILIZIA RISCHI, PREVENZIONE, SORVEGLIANZA SANITARIA ...la sicurezza si costruisce insieme... Dott. Pier Ugo Carletti Dirigente Medico 1° liv. INAIL - Brescia Medico Competente
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Malattie Professionali – M.P. –
Storica sottovalutazione dovuta alle difficoltà di individuazione e accertamento del nesso causale oltre a un significativo fenomeno di sottodenuncia da parte dei lavoratori. L’aumento delle denunce riscontrato negli ultimi anni va ricondotto all’ampliamento della tutela assicurativa, all’evoluzione della diagnostica strumentale e di imaging nonché ad una più matura consapevolezza raggiunta dai lavoratori, dai datori di lavoro e dai medici. Potenziare al massimo la capacità di registrazione, elaborazione ed analisi delle informazioni raccolte sulle malattie da lavoro al fine di individuare sempre meglio fattori di rischio e di esposizione e di porre in essere adeguate e mirate misure di prevenzione. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Inail, Il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome, in collaborazione con le Parti Sociali, hanno dato avvio ad un Piano Nazionale di Prevenzione sulle Malattie Professionali per favorire la crescita delle conoscenze e competenze finalizzate ad incidere sui comportamenti di tutti i soggetti coinvolti.
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...il cantiere è una realtà lavorativa complessa…
Ambientazione dei lavori All’aperto (outdoor) Confinato (indoor) Sotterraneo Tipologia delle mansioni Numerose, estremamente diversificate, spesso affidate al singolo Concentrate in uno stesso luogo Variabili individuali dei lavoratori Età, etnia, livello culturale ( difficoltà di comunicazione) Stato di salute e condizioni psico-fisiche Bassa percezione del rischio ( formazione) Spesso disponibilità ad accettare condizioni di disagio e rischio Variabili strumentali Impiego di strumenti e macchinari ( manutenzione) Impiego di sostanze chimiche ( formazione e informazione) Molteplici realtà contrattuali coinvolte Appalti, sub-appalti, cottimo, autonomi, ecc. Frequente tourn-over degli addetti } Logistica del cantiere Organizzazione dei lavori
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RISCHI PROFESSIONALI IN EDILIZIA
VIBRAZIONI RUMORE SOSTANZE CHIMICHE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI CONDIZIONI CLIMATICHE SFAVOREVOLI
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RISCHIO FONTE DI RISCHIO PATOLOGIA RUMORE VIBRAZIONI SOSTANZE CHIMICHE
corpi solidi oscillanti; colonne d’aria oscillanti; corpi in movimento rapido; gas rapidamente fuoriuscenti; incrementi rapidi di pressione Ipoacusia Disfunzioni dell’equilibrio, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, manifestazioni patologiche a sistema nervoso e neurovegetativo VIBRAZIONI piallatrici, martelli pneumatici, seghe circolari, muletti, martelli, mole, scalpelli demolitori, flessibili, compressori, gruppi elettrogeni, betoniere e mezzi d’opera ecc. SINDROME DA VIBRAZIONE: Mano - braccio (HAV): neurologica, vascolare, osteoarticolari Corpo intero (WBV): malattie del rachide lombare e cervico - dorsale SOSTANZE CHIMICHE solventi, adesivi, reagenti, fumi, polveri, gas, cemento, vernici, calce, gesso, resine epossidiche, silice, amianto, benzene, IPA, oli minerali, polveri di legno, cromo esavalente, ecc. Dermatite da contatto: irritativa o DIC (sostanze irritative ad azione locale es. acide o basiche), allergica o DAC (meccanismo allergico, anche “airborne”) Patologie ostruttive o restrittive dell’apparato respiratorio, neoplasie. MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI Caratteristiche proprie del carico Sforzo fisico richiesto Esigenze legate all’att. lavorativa Fattori individuali (idoneità, età, formazione e conoscenze) Patologie da sovraccarico biomeccanico Arti superiori Rachide lombare Arti inferiori CONDIZIONI CLIMATICHE Esposizione prolungata a umido, freddo, caldo; sbalzi di temperatura Esposizione a radiazione UVA Patologie dell’apparato respiratorio Dermatiti, fotosensibilizzazione, neoplasie
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RISCHIO BIOLOGICO? TETANO, LEPTOSPIROSI, EPATITE VIRALE, ECC.
IN AMBITO INAIL NON SONO MALATTIE PROFESSIONALI MA INFORTUNI “CAUSA VIRULENTA“
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IPOACUSIA DA RUMORE Nuove Tabelle delle M.P. Industria (INAIL 2008)
“Lavorazioni che espongono a rumore in assenza di efficace isolamento acustico (…elenco lavorazioni..). Altre lavorazioni svolte in modo non occasionale che comportano una esposizione personale, giornaliera o settimanale, a livelli di rumore superiori a livelli di rumore > 80 dB(A)” Criteri diagnostici ed identificativi Percettiva neurosensoriale Bilaterale Simmetrica Irreversibile, ma non progredisce al cessare dell’ esposizione
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7,2% M.P. DENUNCIATE INAIL BRESCIA 2010 2014
IPOACUSIA DA RUMORE ANAMNESI: PATOLOGICA, ESPOSIZIONE EXTRAPROFESSIONALE A RUMORE, FARMACI OTOTOSSICI, TRAUMI CRANICI, VIROSI, ECC. AMBIENTE: CANTIERI OUTDOOR (EDILIZIA CIVILE, EDILIZIA DI PUBBLICA UTILITA’) E INDOOR (GALLERIE, SCAVI, PREPARAZIONE DI CANTIERI, ECC.) MANSIONE: IN VARIO GRADO INTERESSATE MOLTE MANSIONI IN EDILIZIA ESPOSIZIONE A RISCHIO: DVR, MISURE FONOMETRICHE, EV. RUMORI IMPULSIVI E/O VIBRAZIONI, DURATA ESPOSIZIONE, SCHEDE MACCHINE O ATTREZZI, VISITE DI S.S., ECC. DIAGNOSI STRUMENTALE (IN RIPOSO ACUSTICO) COMPROMETTE L’UDIBILITA’ SOCIALE MA AD ESEMPIO ANCHE LA PERCEZIONE DI SEGNALI VOCALI D’ALLARME IN CANTIERE 7,2% M.P. DENUNCIATE INAIL BRESCIA 2010 2014
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SINDROMI DA VIBRAZIONI
ESPOSIZIONE SISTEMA MANO-BRACCIO (TRASFERIMENTO DI ENERGIA AGLI AA.SS DA UTENSILI MACCHINARI E/O AD ALTA FREQUENZA O PERCUSSIONE) DISTRETTO VASCOLARE: SINDROME DI RAYNAUD DISTRETTO NEUROSENSORIALE: SINDROME TUNNEL CARPALE, SINDROME DEL CANALE DI GUYON, MORBO DI DUPUYTREN DISTRETTO OSTEOARTICOLARE: ALTERAZIONI DEGENERATIVE CAPI ARTICOLARI ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI TRASMESSE A TUTTO IL CORPO (TRASFERIMENTO DI ENERGIA A TUTTO IL CORPO DA MACCHINE OPERATRICI A BASSA FREQUENZA) SPONDILOARTROSI, DISCOPATIE, ERNIE DISCALI LOMBARI O LOMBOSACRALI CON LOMBALGIE - LOMBOSCIATALGIE DISTURBI NEUROVEGETATIVI, IPOACUSIA, SINDROME VERTIGINOSA, FLEBOPATIE AAII, DISTURBI GASTRICI 1,5% M.P. DENUNCIATE INAIL BRESCIA
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SOSTANZE CHIMICHE 7.8% denunciate INAIL BS 2010-2014
MALATTIE CUTANEE DERMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO (DIC): Danno cutaneo causato dal potere sensibilizzante della sostanza a diretto contatto (solventi, adesivi, reagenti, fumi, polveri, gas, ecc.) DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (DAC): Danno cutaneo dall’azione sensibilizzante e dalla reazione allergica del soggetto (minerali e sali di metalli nel cemento, resine, olii minerali, anilina) DERMATITE FOLLICOLARE CHERATOSI TUMORI CUTANEI (IPA, PCB, olii disarmanti, prodotti bituminosi, ecc.) 7.8% denunciate INAIL BS MALATTIE RESPIRATORIE PNEUMOCONIOSI: SILICOSI ED ASBESTOSI BRONCOPNEUMOPATIE CRONICHE OSTRUTTIVE ASMA BRONCHIALE ALVEOLITI ALLERGICHE ESTRINSECHE PLACCHE PLEURICHE ASBESTO-CORRELATE TUMORI POLMONARI (IPA, amianto, ecc.) AGENTI Fibre di vetro, particelle carboniose, metalli, silice, inquinanti e sostanze chimiche volatili, polveri miste e di legno, fumi, ecc. 6.6% denunciate INAIL BS
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MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI
Sovraccarico biomeccanico del rachide dorso-lombare e posture scorrette: ernie discali lombari, spondilo-discopatie lombari, lesioni dei muscoli e tessuti molli Sforzo fisico richiesto Movimenti prolungati di torsione e flessione del rachide, Stazionamenti prolungati con posture incongrue Dislivelli del terreno Distanze eccessive di movimentazione carichi Scarsi tempi di recupero 4.5% denunciate INAIL Bs Sovraccarico biomeccanico e movimenti ripetitivi arti superiori e inferiori: tendiniti, epicondiliti, epitrocleiti, sindrome del tunnel carpale, tendinopatie di spalla, borsiti ginocchio e meniscopatie Sforzo fisico richiesto Movimenti prolungati di torsione e flessione degli arti Stazionamenti prolungati con posture incongrue Dislivelli del terreno Scarsi tempi di recupero 6.5% denunciate INAIL Bs
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CONDIZIONI CLIMATICHE SFAVOREVOLI (lavorazioni indoor e outdoor)
POSSONO INTERAGIRE CON ALTRI FATTORI DI RISCHIO O CONDIZIONI PATOLOGICHE PREESISTENTI E CONCORRERE AL DETERMINARSI O AGGRAVARSI DI: MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE MALATTIE DELL’APPARATO OSTEOARTICOLARE E MUSCOLARE MALATTIE CUTANEE ESPOSIZIONE A RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA TUMORI CUTANEI (CARCINOMA EPIDERMOIDE, MELANOMA) FOTOSENSIBILIZZAZIONE (DERMATITI) PATOLOGIE OCULARI (CATARATTA, RETINOPATIA FOTOTOSSICA) …fattore di rischio difficilmente controllabile… o meglio difficilmente eludibile…
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D.P.I. COSA E PERCHE’ Si intende per Dispositivo di Protezione Individuale qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo dai rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo QUANDO? Quando i rischi non possono essere eliminati o ridotti dalle misure tecniche di prevenzione, dalle metodologie e/o procedimenti di organizzazione del lavoro, dai dispositivi di protezione collettivi
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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE - D.P.I. -
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SCELTA DEI D.P.I. IN BASE ALLE LAVORAZIONI
IN BASE AI RISCHI EVIDENZIATI NEL D.V.R. ED INDIVIDUATI AL TERMINE DELLA VALUTAZIONE, NON ALL’INIZIO IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DEL LAVORATORE: ESPOSIZIONE A FATTORI DI RISCHIO CONDIZIONI DI SALUTE SPECIFICHE NECESSITA’ IMPORTANZA STRATEGICA DELLA FORMAZIONE ESTESA A TUTTI GLI OPERATORI DELLA SORVEGLIANZA E DELLA PREVENZIONE IL DATORE DI LAVORO E’ RESPONSABILE DELLA CONSEGNA, DELLA MANUTENZIONE, DEL CORRETTO USO DEL/DEI D.P.I. FORNITI I LAVORATORI UTILIZZANO E PROVVEDONO ALLA CURA DEI DPI MESSI A LORO DISPOSIZIONE NON VI APPORTANO MODIFICHE DI PROPRIA INIZIATIVA I D.P.I. NON SONO “OPTIONAL OBBLIGATORI”
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INAIL PSAL DICOTOMIE? NO, SINERGIE! “SISTEMA MALPROF”
DIVERSI CONCETTI E FLUSSI INFORMATIVI MEDICINA LEGALE ASSICURATIVA INAIL MALATTIE PROFESSIONALI TABELLATE NON TABELLATE MEDICINA DEL LAVORO PSAL MALATTIE DA LAVORO MALATTIE PROFESSIONALI MALATTIE LAVORO CORRELATE DICOTOMIE? NO, SINERGIE! “SISTEMA MALPROF”
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PREVALENZA DELLE MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE INAIL COMPARTO COSTRUZIONI E COMPARTO INDUSTRIA - SERVIZI ITALIA VS LOMBARDIA VS BRESCIA ITALIA LOMBARDIA BRESCIA SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI COSTRUZIONI N° CASI 31.477 15.551 2.676 2.503 334 % 84.3 15.7 85.3 14.7 88.2 11.7 TOTALE 18.227 2.837 N.B.: LE ATTIVITA’ ECONOMICHE IN BANCA DATI INDUSTRIA INAIL SONO 22 !! Fonte: Banca Dati Statistica INAIL
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MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE INAIL PER TIPO DI MALATTIA COSTRUZIONI VS INDUSTRIA E SERVIZI BRESCIA MALATTIA PROFESSIONALE O SOSTANZA CHE LA CAUSA INDUSTRIA E SERV. 2503 CASI COSTRUZIONI 334 CASI N° % MAL. DA CROMO LEGHE E COMPOSTI 9 0.3 1 3.3 ASMA BRONCHIALE E CONS. DIRETTE 12 0.5 MAL. DA ASBESTO (ESCLUSA ASBESTOSI) 110 4.4 5 1.5 DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO 20 0.7 4 1.2 DERMATITE IRRITATIVA O MISTA CEMENTIZIA O CALCESTRUZZO 0.03 IPOACUSIA DA RUMORE 142 5.6 24 7.2 MAL. DA VIBRAZIONI MECCANICHE SISTEMA MANO BRACCIO 16 0.6 1^ Fonte: Banca Dati Statistica INAIL
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MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE INAIL PER TIPO DI MALATTIA COSTRUZIONI VS INDUSTRIA E SERVIZI BRESCIA MALATTIA PROFESSIONALE O SOSTANZA CHE LA CAUSA INDUSTRIA E SERV 2503 CASI COSTRUZIONI 334 CASI N° % ERNIA DISCALE LOMBARE 110 4.4 15 4.5 MAL DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO ARTO SUPERIORE 227 11.0 17 5.0 MAL. DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO GINOCCHIO 8 0.2 5 1.5 SILICOSI 24 0.8 1 3.3 MALATTIE NON TABELLATE 1470 56.7 241 72.1 NON DETERMINATO 213 8.5 13 3.9 Fonte: Banca Dati Statistica INAIL 2^
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TREND DENUNCE DI MALATTIE DA LAVORO IN EDILIZIA (ATECO 41 – 42 - 43)
PSAL - BRESCIA peak 64 peak 235 peak 33 Fonte: Dati PSAL Provincia di Brescia
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TREND DENUNCE MALATTIE DA LAVORO IN EDILIZIA
PSAL - BRESCIA TUMORI PROFESSIONALI Fonte: Dati PSAL Provincia di Brescia
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Periodo 1993 – 2012 N° casi segnalati 16.511 REGISTRO NAZIONALE
MESOTELIOMI - INAIL Casi di mesotelioma segnalati al ReNaM con esposizione di tipo professionale, extraprofessionale o ignota e Centro Operativo Regionale (C.O.R.) Periodo 1993 – 2012 N° casi segnalati Fonte Dati: V^ Rapporto ReNaM 2015
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NUMERO DI ESPOSIZIONI DEFINITE NEI CASI DI MM
CERTO, PROBABILE O POSSIBILE SEGNALATI AL ReNaM PER CATEGORIA ECONOMICA PERIODO 1993 – 2012 ; N° CASI Fonte Dati: V^ Rapporto ReNaM 2015 1234 (8.3%) INDUSTRIA METALMECCANICA 1009 (6.7%) INDUSTRIA TESSILE 2277 (15.2%) EDILIZIA TOTALE CASI
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Il “saper essere” del Medico Competente
ovvero: la Sorveglianza Sanitaria in “CONCRETE”
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COMPITI ISTITUZIONALI
OBBLIGHI PER QUALUNQUE MEDICO (1° CERTIFICATO INAIL, SEGNALAZ.- DENUNCIA, REFERTO A.G., SEGRETO PROFESSIONALE) COLLABORAZIONE CON DL E SPP VS. RISCHI NORMATI VISITE MEDICHE CON INFORMAZIONE ESITO AI LAVORATORI, ESAMI CLINICI E STRUMENTALI, GIUDIZI DI IDONEITA’, VACCINAZIONI SOPRALLUOGHI, FORMAZIONE, INFORMAZIONE CON RELAZIONE ANNUALE E RIUNIONI, TENUTA REGISTRI DI ESPOSTI A PARTICOLARI AGENTI CONOSCENZA DI NORME (ES.: MINORI, SCUOLE EDILI ECC.) E DI RAPPORTI CAUSALI/CONCAUSALI TRA SOSTANZE-LAVORAZIONI E PATOLOGIE ANCHE SOTTO IL PROFILO TEMPORALE CONSENSO INFORMATO, TENUTA CARTELLE SANITARIE E DI RISCHIO.
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OBIETTIVI CONSAPEVOLEZZA TUTELA DI TUTTI E NON SOLO DEL LAVORATORE
VS. RISCHI PROFESSIONALI NORMATI DIMINUZIONE M.P. IDENTIFICAZIONE DI NUOVI RISCHI ED EV. RIVALUTAZIONE DI QUELLI ESISTENTI, RISPETTO DELLE NORME SENSIBILIZZAZIONE ALLA CULTURA DELLA SICUREZZA E DELLA PREVENZIONE DI TUTTI GLI OPERATORI DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA CONSAPEVOLEZZA DI RUOLO E DI AUTONOMIA AGGIORNAMENTO SU DATI E TREND M.P., NON SOLO “ECM” OPE LEGIS) IDENTIFICAZIONE DI DPI MIRATI E PERSONALIZZATI NUMEROSI IN EDILIZIA I LAVORATORI CON PRESCRIZIONI O LIMITAZIONI PRESCRIZIONI/LIMITAZIONI NON SEMPRE RISPETTATE AMBIENTE CANTIERE (MAI UGUALE !) ORGANIZZAZIONE - ORGANIGRAMMA, COMPRENSIONE POS
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VISITA DI SORVEGLIANZA
ANAMNESI ED ESAME OBIETTIVO SCRUPOLOSI RILIEVO DI PREESISTENZA DI CONDIZIONI O PATOLOGICHE, O ABITUDINI VOLUTTUARIE SIGNIFICATIVE NEL DILATARE IL RISCHIO FOLLOW-UP ADEGUATO DI APPARATI ED ORGANI BERSAGLIO VS. RISCHI NORMATI USO DI LINEE GUIDA “GOLD STANDARD”, ESAMI STRUMENTALI CONGRUI ED ATTENDIBILI ADATTARE PROTOCOLLO DI SORVEGLIANZA SANITARIA A SINGOLE E SPECIFICHE SITUAZIONI
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..AUSPICARE NON COSTA NULLA..
VALORIZZARE IL QUADRO CLINICO (E NON MALATTIA) VS. RISCHI DA MANSIONE O SUB-MANSIONE/I CONOSCENZA DI ITER (ATTI, DVR, VERBALI DI VISITA) VS. INAIL, PSAL, ECC. CONOSCENZA DEL LAVORATORE DELLO SPECIFICO SETTORE (“POLIMANSIONAMENTO”, SOTTOVALUTAZIONE E MAGGIOR PROPENSIONE AL RISCHIO, DPI COME “OPTIONAL OBBLIGATORIO”, CONSIDERARNE LIVELLO CULTURALE, ABITUDINI DI VITA, ETNIA, ECC) STRETTO CONTATTO COLLABORATIVO NON SOLO CON IL DL MA CON TUTTI GLI ATTORI DEL SISTEMA CANTIERE (SOPRALLUOGO CONGIUNTO) COLLABORAZIONE CON TUTTI GLI OPERATORI DELLA SORVEGLIANZA NEL REINSERIMENTO DI SOGGETTI CON LIMITAZIONI QUESTIONARIO DI FEED-BACK SULLA SORVEGLIANZA SANITARIA POSSIBILITA’ DI COMUNICAZIONE BI-DIREZIONALE CON IL MMG MAGGIOR REPERIBILITA’ FORMAZIONE “ALLARGATA” AL DATORE DI LAVORO ED ANCHE MIRATA A STILI O ABITUDINI DI VITA ERRATI CHE POSSONO TRA L’ALTRO DILATARE I RISCHI LAVORATIVI (LEZIONE FRONTALE !) CRITICA “COSTRUTTIVO/PROPOSITIVA” ALL’IMPIANTO PREVENTIVO PROMUOVERE IL “BENE-ESSERE” E FORMAZIONE PRO SALUTE
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SORVEGLIANZA SANITARIA IN EDILIZIA
FORMARE NEL LAVORATORE LA CONSAPEVOLEZZA DEL GLOBALE CONTROLLO DELLA SUA VALIDITA’ PSICO-FISICA IN “SAFETY CRITICAL WORK”
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TAKE HOME MESSAGE Il cantiere è una realtà lavorativa complessa nella quale si estrinsecano rischi molteplici, mutevoli e soprattutto REALI A fronte degli infortuni sul lavoro in edilizia che, seppure in riduzione, sono sempre numerosi e spesso gravi o mortali, le malattie professionali possono non essere percepite come effettivo rischio per il loro lento e subdolo decorso:“ladro silenzioso della salute” I dati epidemiologici e statistici ci rappresentano quanto il fenomeno delle malattie professionali nel settore edile sia tangibile e, per alcune patologie, in crescita. Il flusso di informazioni tra banche dati diverse può efficacemente implementarne la conoscenza al fine di migliorare le azioni di tutela della salute nei cantieri Di fondamentale importanza risulta il ruolo del Medico Competente come elemento di congiunzione tra ricerca e scienza medica ed il Sistema di Prevenzione e Sicurezza, così realizzandosi appieno il percorso virtuoso della tutela del “bene salute” in ambito lavorativo
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Grazie per l’attenzione e…
…Buon Appetito!!
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