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PANCREAS - Anatomia macro e microscopica
PANCREAS - Anatomia macro e microscopica. - Pancreatite acuta e complicanze. - Pancreatite cronica e complicanze. - Tumori pancreatici.
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ANATOMIA MACROSCOPICA
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ANATOMIA MACROSCOPICA
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PAPILLA DI VATER
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ANATOMIA MICROSCOPICA
PARTE ESOCRINA produce il succo pancreatico immettendolo in duodeno tramite il dotto del Wirsung e il Santorini. È una ghiandola a secrezione sierosa pura formata da lobi a loro volta costituiti da lobuli. Ai dotti principali fanno seguito i condotti interlobulari e intralobulari e preterminali che fanno capo agli adenomeri formati da acini sierosi. PARTE ENDOCRINA Elabora ormoni che svolgono funzioni di controllo sul metabolismo glucidico. (insulina e glucagone). Rappresenta una piccola parte della ghiandola data da piccoli aggregati epiteliali isole di Langerhans.
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ANATOMIA MICROSCOPICA
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PANCREATITE ACUTA È un processo di autodigestione del pancreas causato dalla prematura attivazione degli enzimi al suo interno. È un processo infiammatorio acuto che può coinvolgere sia organi vicini che distanti. Dal punto di vista morfologico distinguiamo: - una forma lieve (pancreatite acuta edematosa o interstiziale) - forma severa con estesa necrosi (pancreatite necrotizzante) o raccolte ematiche nell’organo e negli spazi retroperitoneali (pancreatite emorragica) P. NECROTICO - EMORRAGICA
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I possibili aspetti Anatomo patologici
Sono stadi di gravità differenti di un’unico processo che si manifesta in un tempo compreso tra qualche ora e pochi gg. L’evoluzione del processo: Edema pancreatico con o senza essudato peripancreatico. Chiazze di steatonecrosi del pancreas e delle strutture adipose circostanti. In casi più gravi aree di necrosi con maggiore o minore componente emorragica anche peripancreatica.
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FATTORI ASSOCIATI A PANCREATITE ACUTA
Cause ostruttive (calcolosi del coledoco, parassiti del dotto pancreatico, tumori pancreatici , tumori ampollari ecc.). Alcoolismo. Farmaci (azatioprina , 6-mercaptopurina, estrogeni, acido valproico ecc). Metaboliche (ipertrigliceridemia, ipercalcemia). Traumi (trauma addominale , ERCP , interventi). Infezioni virali ( ad es. parotite) batteriche ( micoplasmi). Altre (Ulcera duodenale penetrante, M. di Crohn del duodeno, shock - ipoperfusione). Idiopatica.
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PATOGENESI L’attivazione prematura degli zimogeni (che normalmente vengono attivati nel tenue) e la fuoriuscita degli enzimi attivati dalla cellule acinari e dai dotti pancreatici segnano le tappe del processo autodigestivo che porta allo sviluppo di P. acuta. Il pancreas è normalmente protetto con due meccanismi: - non secerne enzimi attivi (zimogeni); - > pressione è presente nel dotto pancreatico;
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PATOGENESI Quando i meccanismi di protezione vengono meno si innesca la P. acuta. Tripsinogeno - Tripsina che attiva enzimi potentemente distruttivi come la fosfolipasi A, l’elastasi e la callicreina. Fosfolipasi - steatonecrosi pancreatica e peripancreatica. Elastasi - rottura delle fibre elastiche dei vasi - emorragia. Callicreina che trasforma il chininogeno in chinina ad azione vasoattiva con vasodilatazione - shock e aumento della permeabilità vasale - shock ipovolemico. Di conseguenza si ha diffusione ematica degli enzimi pancreatici (tripsina) talvolta con quadri di edema polmonare non cardiogeno fino allo sviluppo di una S. da stress respiratorio (ARDS).
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MANIFESTAZIONI CLINICHE
Dolore addominale. Difesa addominale. Irradiazione a “sbarra” al dorso del dolore. Distensione addominale. Nausea e/o vomito. Massa addominale. Ittero. Stato di shock Coma.
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ESAME OBIETTIVO Paz. ansioso alla ricerca di una posizione confortevole; Sensorio generalmente libero; Ittero; Nei casi gravi - ipotensione, tachicardia, tachipnea ipertermia o ipotermia; Alla palpazione distensione e/o difesa addominale, riduzione dei borborigmi; Segni di versamento pleurico > sinistro. Eritema nodoso diffuso ( necrosi dell’adipe sottocutaneo per le lipasi circolanti); Talvolta sviluppano una CID.
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ESAMI EMATOCHIMICI Emocromo; Glicemia; Amilasi e lipasi;
Esami di funzionalità renale (azotemia e creatinemia); Elettroliti (Na, K, Ca); Esami di funzionalità epatica; Protidogramma; Trigliceridi (talvolta siero lattescente); PT, PTT e fibrinogeno; EMOGASANALISI
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ESAMI STRUMENTALI RX DIRETTA ADDOME; RX TORACE; ECOTOMOGRAFIA ADDOME; TAC ADDOME. RM - COLANGIO
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PANCREATITE ACUTA NECROTICO - EMORRAGICA
SINTOMI DI GRAVITÀ I dolori sono presenti in una situazione generale grave; shock; polipnea - cianosi; oliguria. I DATI BIOUMORALI: oltre all’iperamilasemia, segni prognostici sfavorevoli: leucocitosi superiore a /dl; iperglicemia; all’EGA: ipossia - acidosi metabolica; aumento della creatinemia. TAC: necrosi pancreatica con peripancreatite e colate di necrosi. PROGNOSI: è grave con > di 70% di decessi.
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ITER TERAPUTICO Digiuno; aspirazione gastrica; reidratazione;
ridurre la secrezione pancreatica e gastrica; analgesici; antibiotici; curare lo shock , correggere gli squilibri idro-elettrolitici e le alterazioni dell’equilibrio acido - base; trasfusioni; CPRE e sfinterotomia endoscopica con estrazione dei calcoli deve essere effettuata in tutte le forme gravi in cui dati clinici e bioumorali fanno sospettare una litiasi . Intervento chirurgico non ha indicazioni in fase acuta. A distanza per drenare raccolte, pseudocisti > se sono infette. Trattare una compressione coledocica o duodenale.
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PANCREATITE CRONICA È un processo infiammatorio che coinvolge inizialmente il sistema duttale pancreatico (piccoli, medi e grandi dotti) e successivamente il parenchima acinoso ed insulare della ghiandola. Il processo infiammatorio conduce alla perdita graduale e permanente della funzionalità pancreatica esocrina ed endocrina. Incidenza 10 – 15 nuovi casi ogni abitanti per anno. Rapporto M/F è di 2:1 . Esordisce intorno alla terza – quarta decade.
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Classificazione patogenetica
Pancreatite cronica ostruttiva; Pancreatite cronica autoimmunitaria; Pancreatite cronica associata a distrofia cistica della parete duodenale; Pancreatite cronica ereditaria; Pancreatite cronica associata a mutazione del gene della fibrosi cistica. Pancreatite acuta severa ricorrente; Idiopatica ? Pancreatite tropicale o nutrizionale.
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ANATOMIA PATOLOGICA Acini atrofici;
Marcato aumento del tessuto fibroso interlobulare; Infiltrato infiammatorio cronico intorno ai lobuli e ai dotti. Dotti inter ed intralobulari sono dilatati; Si possono formare pseudocisti; Talvolta tappi proteici nel lume dei dotti e calcoli calcifici.
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QUADRO CLINICO Età di esordio intorno ai 30 - 40 aa;
Nell’85% dei casi è presente dolore addominale ai quadranti superiori (cronico o intermittente). Nel rimanente 15% i sintomi sono: Malassorbimento (distruzione del 90% della ghiandola) con steatorrea; Diabete mellito; Ittero; Sanguinamento gastrointestinale superiore. Complicanze: trombosi portale e splenica, retinopatia (da deficit di vit.A), versamento pleurico e pericardico, ostruzione duodenale, pseudocisti etc..
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DIAGNOSI Enzimi pancreatici; Glicemia e glicosuria;
Esami di funz. epatica; Es. chimico fisico delle feci; Test specifici come il sondaggio duodenale dopo stimolo; Esami strumenatli: Rx diretta dell’addome; Ecotomografia pancreatica; TAC addome; Angiografia; Eco-endoscopia; CPRE: trattamento delle stenosi e dei calcoli del Wirsung, drenaggio delle pseudocisti.
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TERAPIA PREVENIRE L’EVOLUZIONE DEL DANNO PANCREATICO: evitare l’alcol.
TRATTARE LE RIACUTIZZAZIONI. ALLEVIARE IL DOLORE: astinenza dall’alcol, dieta ipolipidica, analgesici, estratti pancreatici, PPI, somatostatina ed octreotide. TRATTARE L’INSUFFICIENZA PANCREATICA ESOCRINA ED ENDOCRINA: dieta, estratti pancreatici, antiacidi, PPI supplementi parenterali di vitamine. Trattamento del diabete. TRATTARE LE COMPLICANZE.
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TUMORI PANCREATICI Nel 90% dei casi si tratta di adenocarcinomi che originano dall’epitelio duttale. In circa il 5 % dei casi è costituito da carcinomi di origine insulare con S. caratterizzate da secrezione ormonale. In una minoranza di casi si tratta di altre forme istologiche: cistoadenocarcinomi; acinari epidermoidi etc..
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EPIDEMIOLOGIA Negli ultimi decenni è aumentato parallelamente all’aumento della vita media. Quarta causa di morte per tumore nel uomo – quinta nella donna. Sopravvivenza media dopo la diagnosi è di 4 – 8 mesi. Età > colpita è oltre i 75 aa. > il sesso M. Fattori di rischio: pancreatite cronica, famiglie con cancro colico non poliposico, fumo, consumo di alcool etc…
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Altri sintomi meno specifici: anoressia, dispepsia, dimagramento.
CLINICA I segni clinici dipendono dalla localizzazione del tumore: Testa: (circa 70% dei casi) : ittero; Corpo - coda: (20% corpo e 10 circa coda) dolore localizzato all’epigastrio con irradiazione bilaterale o posteriore (a volte segno di infiltrazione retroperitoneale); L’insorgenza dei sintomi è sempre tardiva e non consente una diagnosi precoce. Altri sintomi meno specifici: anoressia, dispepsia, dimagramento. METASTASI: > duodeno, fegato polmoni , scheletro.
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I REPERTI OBIETTIVI si sviluppano quando il tumore è in stadio già avanzato
Epatomegalia; Segno di Courvoisier; Ascite; Massa palpabile in epigastrio; Ittero.
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DIAGNOSI ECOGRAFIA; ECO – ENDOSCOPIA; TAC; RNM;
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TERAPIA CHIRURGICA: (proponibile solo ad ¼ dei pazienti) solitamente nei casi di tumori della testa con ittero come sintomo iniziale. Mortalità operatoria è alta. Sopravvivenza complessiva a 5 anni < all’1%, con la chirurgia < al 10%. (NON OPERABILI: sopravvivenza media di circa 5 mesi dalla diagnosi). INTERVENTI PALLIATIVI: solo in caso di ittero può rendersi necessaria la chirurgia derivativa che oramai è stata completamente soppiantata dalla ERCP e dalla PTC con decompressione biliare posizionando protesi e stent metallici espandibili. CHEMIOTERPIA TERAPIA RADIANTE TERAPIA PER IL DOLORE.
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