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LA DISOCCUPAZIONE. IDENTIFICARE LA DISOCCUPAZIONE Categorie della DISOCCUPAZIONE – Il problema della disoccupazione è di solito diviso in due categorie.

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Presentazione sul tema: "LA DISOCCUPAZIONE. IDENTIFICARE LA DISOCCUPAZIONE Categorie della DISOCCUPAZIONE – Il problema della disoccupazione è di solito diviso in due categorie."— Transcript della presentazione:

1 LA DISOCCUPAZIONE

2 IDENTIFICARE LA DISOCCUPAZIONE Categorie della DISOCCUPAZIONE – Il problema della disoccupazione è di solito diviso in due categorie. – Il problema di lungo periodo e quello di breve periodo: Il tasso naturale di disoccupazione Il tasso ciclico di disoccupazione

3 IDENTIFICARE LA DISOCCUPAZIONE il tasso naturale di Disoccupazione – Il tasso naturale di disoccupazione è la disoccupazione che non è eliminabile nemmeno nel lungo periodo. – E’ l’ammontare di disoccupati che eccede la normale esperienza economica.

4 IDENTIFICARE LA DISOCCUPAZIONE Disoccupazione ciclica – La disoccupazione ciclica si riferisce alle fluttuazioni annuali della disoccupazione attorno al suo tasso naturale. – Essa è associata con i picchi e le cadute del ciclo economico.

5 IDENTIFICARE LA DISOCCUPAZIONE Descrivere la disoccupazione – Tre questioni fondamentali: Come viene misurato il tasso di disoccupazione di un’economia? Che problemi sorgono nell’interpretare i dati sulla disoccupazione? Quanto a lungo un disoccupato resta tale?

6 Misura della disoccupazione La disoccupazione può essere misurata in due modi. – Indagini mensili sulle famiglie. – il conteggio dei richiedenti il sussidio (claimant count)

7 Misura della Disoccupazione Ogni adulto ricade in una delle seguenti categorie: – occupato – Non occupato – Non facente parte della forza lavoro

8 Misura della Disoccupazione Forza Lavoro – è il numero totale di lavoratori, inclusi gli occupati e I disoccupati.

9 Misura della Disoccupazione Il tasso di disoccupazione è calcolato come la percentuale di forza lavoro che è disoccupata. Tasso di disoccupazione = Numero di occupati Forza lavoro  100

10 Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è la percentuale della popolazione adulta che è nella forza lavoro. Misura della Disoccupazioned? Tasso di partecipazionealla forza lavoro Forza lavoro Popolazione adulta  100

11 Misurare il tasso di Disoccupazione? E’ difficile distinguere tra un soggetto disoccupato ed uno non facente parte della forza lavoro. I lavoratori scoraggiati: persone che vorrebbero lavorarare ma hanno abbandonato la ricerca di lavoro per cui non appaiono più nelle statistiche dei disoccupati. Persone che non cercano lavoro ma affermano di essere disoccupate per ricevere assistenza finanziaria.

12 Disoccupazione frizionale In un mercato del lavoro ideale il salario si aggiusta equilibrando domanda e offerta di lavoro assicurando così il pieno impiego. la disoccupazione frizionale si riferisce alla disoccupazione che risulta dal tempo necessario affinchè un lavoratore trovi il lavoro adatto alle sue competenze e ai suoi gusti.

13 Disoccupazione strutturale È la disoccupazione che risulta dal fatto che lavori disponibili in un mercato sono inferiori al numero di coloro che chiedono di lavorare.

14 La ricerca di lavoro – È il processo attraverso il quale i lavoratori trovano il lavoro adatto alle proprie competenze e ai propri gusti. – Richiede tempo particolarmente per i lavoratori qualificati.

15 La ricerca di lavoro Questa disoccupazione è diversa dagli altri tipi di disoccupazione. – Non è determinata da un salario più elevato di quello di equilibrio. – È piuttosto determinata dal tempo necessario a trovare il lavoro “giusto”.

16 la disoccupazione frizionale è inevitabile Essa è inevitabile in quanto l’economia cambia continuamente. I cambiamenti nella composizione della domanda tra le industrie o le regioni sono chiamati spostamenti settoriali. Richiede tempo trovare lavoro in nuovi settori.

17 Politiche e ricerca di lavoro I programmi governativi possono influenzare il tempo necessario ai lavoratori disoccupati per trovare nuovi lavori. Questi programmi includono: – Agenzie di impiego governative – Programmi di formazione – Sussidi di disoccupazione

18 Politiche e ricerca di lavoro Le agenzie di impiego del governo forniscono informazioni sulle disponibilità di lavoro al fine di collocare più velocemente i lavoratori

19 Politiche e ricerca di lavoro I programmi di formazione professionale mirano a favorire il trasferimento dei lavoratori dalle industrie in declino a quelle in crescita favorendo così l’uscita dalla povertà.

20 Politiche e ricerca di lavoro I sussidi di disoccupazione mirano a proteggere i redditi dei lavoratori quando essi sono disoccupati. – Offre ai lavoratori una parziale protezione contro la perdita del lavoro.

21 Politiche e ricerca di lavoro Sussidi di disoccupazione accrescono l’ammontare dei disoccupati in cerca di lavoro. Riduce gli sforzi di ricerca dei disoccupati. Migliora le chances dei lavoratori di trovare il lavoro ideale.

22 Politiche e ricerca di lavoro La disoccupazione strutturale si verifica quando la quantità di lavoro offerta eccede quella domandata. Essa è utilizzata per spiegare la disoccupazione di lunga durata.

23 Politiche e ricerca di lavoro Perchè esiste la disoccupazione strutturale? – Leggi sul salario minimo – sindacati – Salari di efficienza

24 Leggi sul salario minimo Quando il salario minimo è stabilito al di sopra del livello che equilibra domanda e offerta di lavoro, esso crea disoccupazione.

25 Disoccupazione dovuta ad un salario fissato al di sopra di quello di equilibrio Q di lavoro 0 Surplus di lavoro = disoccupazione offerta di lavoro domanda di lavoro W salario minimo LDLD LSLS WEWE LELE

26 Sindacati e contrattazione collettiva Un sindacato è un’associazione di lavoratori che contrattano con i datori di lavoro sui salari e sulle condizioni di lavoro. Un sindacato è una sorta di cartello che tenta di esercitare un potere di mercato.

27 Sindacati e contrattazione collettiva Il processo attraverso cui i sindacati e le imprese si accordano sui termini dell’impiego è chiamato contrattazione collettiva.

28 Sindacati e contrattazione collettiva uno sciopero può essere organizzato se il sindacato e l’impresa non riescono a raggiungere un accordo. Uno sciopero significa che il sindacato organizza un’astensione dal lavoro.

29 Sindacati e contrattazione collettiva Uno sciopero migliora la condizione di alcuni lavoratori e peggiora quella di altri. I lavoratori sindacalizzati (insiders) ottengono i benefici della contrattazione collettiva, mentre i lavoratori NON sindacalizzati (outsiders) ne sopportano i costi.

30 Sindacati e contrattazione collettiva Agendo come un cartello grazie alla possibilità di creare un’astensione collettiva dal lavoro impone dei costi ai datori di lavoro e usualmente ottiene dei salari al di sopra di quello di equilibrio per i suoi membri.

31 I sindacati sono positivi o negativi per l’economia? I critici sostengono che i sindacati causano un’allocazione inefficiente e non equa del lavoro. – I salari al di sopra del livello di equilibrio riducono la quantità di lavoro domandata e causano disoccupazione. – Alcuni lavoratori ne beneficiano a discapito di altri.

32 AI sindacati sono positivi o negativi per l’economia? I sostenitori dei sindacati ritengono che: essi siano il necessario antidoto contro il potere di mercato delle imprese a tutela dei lavoratori. i sindacati aiutino le imprese a rispondere in modo efficiente alle richieste dei lavoratori.

33 La teoria dei salari di efficienza i salari di efficienza sono salari al di sopra del livello di equilibrio pagati dalle imprese al fine di accrescere la produttività dei lavoratori. Essa afferma che le imprese operano più efficientemente se i salari sono più alti di quello di equilibrio.

34 La teoria dei salari di efficienza Un’impresa preferisce pagare salari più alti di quello di equilibrio per le seguenti ragioni: – Salute dei lavoratori: I lavoratori meglio pagati si nutrono meglio e quindi sono più produttivi. – Turnover dei lavoratori: un lavoratore meglio pagato è meno probabile che cerchi un altro lavoro.

35 La teoria dei salari di efficienza L’impresa preferisce pagare salari più alti dell’equilibrio per le seguenti ragioni: Maggiore motivazione e impegno dei lavoratori. Migliore qualità dei lavoratori in quanto i salari più alti attraggono i migliori lavoratori.


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