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La città QUADRO ATTUALE - Oltre la metà dell’umanità vive in città (più di 3 miliardi di persone) - Dai 20 ai 30 milioni di persone ogni anno si spostano.

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Presentazione sul tema: "La città QUADRO ATTUALE - Oltre la metà dell’umanità vive in città (più di 3 miliardi di persone) - Dai 20 ai 30 milioni di persone ogni anno si spostano."— Transcript della presentazione:

1 La città QUADRO ATTUALE - Oltre la metà dell’umanità vive in città (più di 3 miliardi di persone) - Dai 20 ai 30 milioni di persone ogni anno si spostano verso le città - Megacittà/megalopoli: non vi è relazione diretta fra densità/dimensione e potere - Città di spicco: quelle con economie post-industriali dove il manifatturiero è stato superato dai servizi - Città post-moderna: scelta maggiore per l’individuo di “stili di vita” (fattore culturale) - Neotribalismo: frammentazione degli abitanti in raggruppamenti culturali (giovani single/tribù urbane) - TRIBU’: insieme di individui affini per cultura e stile di vita /relazionalità post-moderna (M. Maffesolì, 1988)

2 La città Attenzione dei sociologi: LA CITTA’ E’ UN LABORATORIO DOVE DA SEMPRE STUDIARE LA DIVERSITA’ DI RELAZIONI E CULTURE IN UNO STESSO “SPAZIO” URBANESIMO - Storia legata a fattori economici/politici/geografici - XVIII sec. Prime città industriali moderne: Manchester (Inghilterra) [Marx; Engels] - XIX sec. America: New York/Boston/Chicago - Metà XX sec. Inizio del processo di DECENTRAMENTO URBANO … le classi benestanti si spostano verso le zone periferiche della città: nuovi insediamenti periferici - CENTRI STORICI: aree di povertà, sovraffollamento, criminalità, servizi scadenti. GETTITO FISCALE BASSO

3 La città SOCIOLOGIA DELLA CITTA’: CENTRALITA’ DELL’URBANESIMO SIA NELLA TEORIA CHE NELLA RICERCA DURKHEIM: città come luogo delle relazioni impersonali e limitate - Solidarietà organica: rapporti limitati e specializzati fra le parti, coinvolgimento basso (città) - Solidarietà meccanica: rapporti radicati e collettivi automatici, meccanici appunto … coinvolgimento alto (società tradizionali) Nelle città ogni individuo è più libero da vincoli collettivi, può esprimere maggiormente le sue capacità creative e innovative ma è al contempo più portato all’ANOMIA

4 La città TÖNNIES: - Gemeinschaft/comunità: relazionalità tipica del villaggio e delle cittadine rurali. Naturale e fondata su credenze e sentimenti radicate attraverso istituzioni quali la famiglia - Gesellschaft/società: relazionalità tipica delle città basata sul calcolo razionale per il conseguimento di uno scopo

5 La città SIMMEL: cultura della città - Nevrastenia come caratteristica della vita cittadina - Il mondo urbano è caratterizzato da ansia e stress - Distanza e indifferenza fra gli individui … il suo lavoro influenzò la SCUOLA DI CHICAGO attraverso il suo ex studente R. PARK - Città come laboratorio sociale … prevalenza della prassi sulla teoria - Legame Università/Servizi sociali/città - Concetto di “area naturale” - Concetto di invasione/successione - Concetto di sviluppo della città per fasce concentriche (Burgess) - Resoconti qualitativi: racconti etnografici della città

6 La città WIRTH: “Urbanesimo come modo di vita” (1938) Definizione “minima” di città: insediamento relativamente ampio, denso e permanente di individui socialmente eterogenei Caratteristiche strutturali urbane: densità, numero, eterogeneità Le relazioni primarie sono sostituite da “contatti secondari” impersonali, transitori, superficiali Corporazioni/associazioni/mezzi di comunicazione prendono il posto di clan/famiglia/gruppi primari

7 La città GANS (1962) - Critica Wirth: i fattori ecologici non portano alla omogeneità mentale, all’impersonalità e al distacco - Le differenze nella cultura e nello stile di vita risiedono maggiormente per lui nella classe sociale e nel ciclo di vita - Attenzione ai “suburbi” seriali … primi spostamenti dal centro città: solidi in merito alla relazionalità comunitaria - Occorre prestare attenzione alle alterazioni di questo modello: decentramento industriale/EDGE CITY … città senza la città con le sue caratteristiche tradizionali - Attenzione al ritorno verso il “centro città”: i “cosmopoliti” professionisti/laureati

8 La città IL CENTRO STORICO … - Area di povertà e problematicità - Area al contempo per single benestanti … nascita di zone ad alta riqualificazione residenziale - “Anestetizzazione” - città come spettacolo: city user/turisti/professionisti … ad ampia disponibilità di denaro - Creazione di riproduzione di più centri (Los Angeles – imitazione e riproduzione di centri) - Vicinanza e convivenza fra opposti: luoghi alla moda/degrado, abbandono/consumo - Connessione TURISMO/TERRORE: il caso delle IMC/città messaggio internazionali a economia globale

9 La città Le gates communities (anni ’80) Tre tipologie (Blakely, Snyder 1997): 1)Comunità stile di vita: espressione di una nuova classe agiata, presenza di consumi/realtà di lusso: case di riposo, campi da golf, ecc. 2)Comunità prestigio: desiderio di riconoscimento di status si distinguono nettamente dalle zone circostanti 3)Comunità sicurezza: “recinti della paura”, con sofisticati sistemi di controllo/sicurezza … problematizzazione rispetto al mantenimento di ideali di “senso civico” e “solidarietà”

10 La città I gruppi etnici nella città postmoderna Rapporto immigrazione/assimilazione 1) Processo di globalizzazione: spostamento di migranti 2) Deglobalizzazione: assimilazione culturale al nuovo paese 3) Riglobalizzazione: rivendicazione della cultura originaria e ricongiunzione agli appartenenti alla società di origine (Laguerre, 1999) “Comunità della diaspora” (Gilroy, 1993) … fenomeno della glocalizzazione …


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