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PubblicatoFlavio Lazzari Modificato 8 anni fa
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LIFELONG LEARNING PROGRAMME COMENIUS REGIO IL TIROCINIO NELLA FORMAZIONE INIZIALE DEGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA: PROGETTO PILOTA PER UNA CONCERTAZIONE TRA SCUOLA, UNIVERSITA’ E TERRITORIO Acronimo: In.P.U.T. UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE SEDE DI BRESCIA FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Credo che già dal titolo si possano comprendere le linee guida che ci orientano in questo percorso che sta per cominciare ufficialmente oggi con la vostra presenza. Già dal titolo traspare credo una idea di territorializzazione della vostra formazione che sarà resa possibile in gran parte dal vostro contributo che noi auspichiamo attivo e propositivo. L’educazione, la formazione è un rapporto, è una relazione con persone, idee, opportunità, con il sapere. Più saprete entrare in rapporto in modo attivo e prima avrete la possibilità di uscire dall’idea della vostra formazione come adempimento, per entrare in quella dell’investimento, primariamente su voi stessi. Il miglior investimento che possiamo fare, e che ci da garanzia di trovare con certezza il proprio posto, definire il proprio stile, la propria professionalità. La formazione iniziale degli insegnanti materni e primari avviene in tre macro aree di apprendimento: gli insegnamenti, i laboratori e il tirocinio.
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COMENIUS REGIO E’ UN PROGETTO CHE PROMUOVE E SUPPORTA ESPERIENZE DI PARTENARIATO TRA CONSORZI DI ISTITUZIONI TERRITORIALI APPARTENENTI A DUE STATI MEMBRI DELL’UE. E’ UN PROGETTO BILATERALE DELLA DURATA DI DUE ANNI. Cos’è un progetto Comenius Regio. Perché abbiamo scelto questo progetto? Perché ci permetteva di inserire in un progetto di ricerca un rapporto e una collaborazione che già erano in atto ma che avevano e hanno bisogno di essere riviste e rigenerate secondo linee guida maggiormente condivise: quello tra l’Università e la scuola di base dove voi svolgete il vostro tirocinio. Quello tra la formazione universitaria e le pratiche scolastiche. Non a caso la Comunità Europea chiede che a candidare il progetto sia una istituzione che si occupa della formazione su di un territorio di una certa importanza, all’interno del quale poi operi una reale disseminazione dei risultati che vengono ottenuti attraverso il progetto di ricerca. In questo progetto, Università e scuola di base si impegnano a riflettere e lavorare sulle pratiche scolastiche, a documentare questo lavoro, a disseminare il risultato di questa ricerca. (supervisori + studenti)
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COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO PROVINCIA DI BRESCIA I.C. BAGNOLO MELLA UNICATT DI BRESCIA DIREZIONE GENERALE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’INSEGNAMENTO DI MADRID CEIP FEDERICO GARCIA LORCA PONTIFICIA UNIVERSITA’ COMILLAS Ecco che l’Agenzia Europea LLP, chiede allora di mostrare questo territorio che si muove insieme, che è disposto a collaborare per migliorare questo aspetto della formazione iniziale degli insegnanti. Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, giustamente un giornalista chiedeva: «Il Comenius Regio è un progetto territoriale ma l’organigramma del progetto comprende un solo istituto comprensivo: Bagnolo Mella. La domanda è legittima. Ma l’Agenzia LLP chiede espressamente che a far parte di un C.Regio vi sia un solo istituto di base, per evitare tavoli di lavoro irrealizzabili, caotici e inconcludenti. Ma chiede altresì l’impegno ad attivare tutta una seria di strategie di comunicazione e soprattutto di diffusione, in questo caso delle pratiche di tirocinio che andranno definendosi nello svolgimento del progetto, che siano garanzia di ricaduta territoriale dello stesso. Disseminare come?
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SINTESI DEL PROGETTO: PREMESSA IL TIROCINIO PUNTO D’INCONTRO TRA CONOSCENZE TEORICHE, ABILITA’ PERSONALI ED ESPERIENZA DIRETTA NELLE SCUOLE DI BASE. PUNTO D’INCONTRO TRA TUTTI I SEGMENTI DEL SISTEMA FORMATIVO DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA FINO ALL’UNIVERSITA’. Ecco che si può cominciare a comprendere il come e il perché della scelta del tirocinio come focus di un progetto C. Regionale. In fondo questo non è che un progetto sul senso del tirocinio nella formazione iniziale dei futuri insegnanti. Come sapete siamo nel mezzo di una riforma universitaria che ha ridisegnato il profilo anche del nostro corso di laurea. Si sta determinando una riprogettazione complessiva del percorso formativo degli insegnanti. Anche il tirocinio sta attendendo a questo compito e lo vuole svolgere in un contesto culturale molto più ampio rispetto a prima, in un contesto europeo, nella convinzione che questa possa diventare una importante opportunità per tutti noi, per poterci pensare insegnanti europei. Pensate al caleidoscopio delle nazionalità di provenienza dei bambini nelle nostre scuole, e pensate se oggi sia ancora possibile insegnare qualcosa non pensando europeo. Pensare europeo è l’unica possibilità per insegnare nella tua piccola scuola che ormai è di fatto una piccola scuola internazionale.
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SINTESI DEL PROGETTO: FOCUS CREARE UNO SPAZIO DI RIFLESSIONE E DI CONFRONTO A LIVELLO EUROPEO PER ORIENTARE LE ATTIVITA’ DI TIROCINIO SUI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI Obiettivi ambiziosi. Chi ha il polso della situazione sui bisogni formativi emergenti nei nostri territori? La scuola di base che accoglie ogni giorno, di anno in anno, le nuove generazioni che sono portatori di questi bisogni sempre nuovi. E’ su quei bisogni formativi che noi vogliamo permettere ai nostri studenti, quindi a voi, di confrontarsi nel concreto dell’esperienza del tirocinio attivo in una situazione protetta, affiancati da insegnanti esperti. Credo sia un interesse comune della scuola di base e dell’Università adeguare la formazione dei futuri insegnanti ai bisogni formativi emergenti. La scuola perché prima o poi vi ritroverà come insegnanti nei suoi ranghi. L’Università perché quantomeno per correttezza di marketing possa presentare un prodotto formativo adeguato ai bisogni educativi dei nostri tempi..
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IL CONTESTO UN PANORAMA CULTURALE, ANTROPOLOGICO ED ECONOMICO IN GRANDE FERMENTO E IN RAPIDA EVOLUZIONE NUOVI BISOGNI APRONO NUOVE PROSPETTIVE FORMATIVE PER I FUTURI INSEGNANTI E proprio questo vuole essere questo progetto. Una opportunità per tutti quelli che vorranno farlo proprio, come si suol dire facendolo diventare il proprio progetto formativo, ognuno mettendoci del suo, imparando ad entrare nelle situazioni che man mano si determineranno, stringendo un rapporto non superficiale con i tutor di classe, con i tutor universitari, imparando a lavorare in equipe e andando a sondare tutte le possibilità di arricchimento personale e di arricchimento ambientale possibili.. Un progetto europeo serve per questo, per aprirsi alle nuove prospettive formative, per sapere che il nostro piccolo ambiente di esperienza è inserito in un grande ambiente di idee e di riflessione culturale. I tirocinanti possono diventare, là dove non lo sono già, un plusvalore per la scuola in cui praticano.
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OBIETTIVI ATTIVARE SINERGIE SUL TERRITORIO PER SVILUPPARE MODELLI DI TIROCINIO PERFORMANTI E TRASFERIBILI Anche qui di proposito uso il plurale. Innanzitutto serve precisare che la ricerca sarà comune ma per arrivare a modelli di tirocinio che non dovranno essere necessariamente uguali. Il rispetto delle specificità di contesto non può sfuggirci. E non deve sfuggirci neppure l’estrema varietà delle esperienze scolastiche nelle quali vi troverete a tirocinare. Per contesto territoriale, per organizzazione, per dirigenza scolastica. Il modello di tirocinio che ognuno di voi svilupperà sarà frutto di una mediazione operata sicuramente da noi supervisori nei contatti con le scuole, ma anche direttamente da voi e dal modo con cui saprete porvi all’interno delle situazioni concrete ed operative. Anche questo fa parte del vostro percorso di professionalizzazione.
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PROGRAMMA DI LAVORO RILEVAZIONE DEI BISOGNI ORGANIZZATIVI DEI PARTNER DI PROGETTO RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO ATTRAVERSO LE SCUOLE INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE DEL FUTURO INSEGNANTE PER RISPONDERE A QUESTI BISOGNI PARTECIPAZIONE INTEGRATA E OPERATIVA DEI TIROCINANTI NELLE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA Di proposito ho usato questa preposizione articolata «NELLE» e non forse la più elegante «ALLE». Perché mi dava l’idea dell’attachement, dell’allegato. Credo che sia importante che diventiate parte di un corpus formativo di situazione. Nel quale cominciare a muovervi certamente con prudenza, ma con dedizione e impegno.
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IMPATTO E VALORE EUROPEO AGGIUNTO PER LO STAFF INDIVIDUAZIONE PRIORITA’ CULTURALI/EDUCATIVE PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA. ESPERIENZE DI COLLEGIALITA’ E CONCERTAZIONE TERRITORIALE. PER GLI STUDENTI COINVOLGIMENTO NELLA PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL TIROCINIO. MAGGIORE PERFORMANZA DEI PERCORSI. POTENZIAMENTO DELLA DIMENSIONE TERRITORIALE DELLA FORMAZIONE UNIVERSITARIA. PER LE ISTITUZIONI MIGLIORAMENTO DEL COORDINAMENTO E CONCERTAZIONE TRA ISTITUZIONI. ADEGUAMENTO DELLA FORMAZIONE DOCENTE AI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI.
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DISSEMINAZIONE DEL PROGETTO I SUPERVISORI UNIVERSITARI E GLI STUDENTI, ESTENDONO IN TEMPO REALE LE MODALITA’ E LE ATTIVITA’ DEL TIROCINIO A TUTTE LE SCUOLE CONVENZIONATE CON L’UNIVERSITA’. UTILIZZO DELLE PIATTAFORME COMUNICATIVE UNIVERSITARIE BLACKBOARD E MOODLE, SOCIAL NETWORKS, STAMPA,TV. Quindi ufficialmente, a progetto, è iscritta una sola scuola, Bagnolo Mella, in pratica tutte le scuole convenzionate per il tirocinio con il nostro corso di laurea giocano la partita del progetto.
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SOSTENIBILITA’ DEL PROGETTO PIANO DELLE ATTIVITA’ MOBILITA’ Un progetto è una scatola vuota, diventa una opportunità nella misura in cui ognuno di noi decide di entrarci con le proprie idee, la propria voglia di lavorarci, le proprie domande, le proprie speranze, i propri sogni. Il piano delle attività è complesso e articolato e qui non abbiamo né il tempo né lo spazio per illustrarlo nel dettaglio. Lo ritroverete, continuamente aggiornato, nelle proposte che verranno fatte dai vostri tutor d’aula scolastica e d’aula universitaria, in modo che vi possiate immergere nel percorso in modo graduale e comunque sempre accompagnato. La mobilità di progetto prevede lo spostamento dei componenti dello staff di progetto, come questa settimana, abbiamo la visita della delegazione madrilena. Ma le nostre due Università si stanno accordando per rendere possibile un piano di mobilità anche degli studenti. Dateci il tempo per definire i criteri e le modalità dell’operazione che comportano l’interessamento degli uffici preposti e ve ne daremo notizia.
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AUGURO A TUTTI NOI UN BUON LAVORO. Questo è un progetto sull’educazione. È un progetto che intende riflettere sui bisogni educativi emergenti. Si parla di educabilità dei popoli. La nostra è una professione per persone che vogliono occuparsi di questa educabilità, per persone che hanno compreso che ciò che siamo e che sappiamo non può essere solo per noi ma soprattutto per gli altri. Per le nuove generazioni che si sono da poco affacciate sul grande palcoscenico della vita. Facciamo in modo di accompagnare i bambini che ci vengono affidati con competenza e con entusiasmo, proprio perché possano cogliere la vita a piene mani, nutriamoli alla fonte della conoscenza e dell’amore di se stessi e del mondo che li circonda. Sono un ambasciatore indegno, ma credo che anche in un piccolo progetto come questo, come in ogni azione che ogni giorno compiamo, possiamo mettere il nostro impegno perché quella che Papa Francesco chiama «La globalizzazione dell’indifferenza» possa in qualche modo essere fermata. Se proprio vogliamo globalizzare qualcosa globalizziamo, o meglio internazionalizziamo l’educazione.
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