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L’AUTUNNO DEL MEDIOEVO secoli XIV-XV
-Il collasso demografico dell’Europa -Il trionfo della morte e della paura Cerbaro Anna
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IL COLLASSO DEMOGRAFICO DELL’EUROPA
Mutazioni climatiche e carestie Nel Trecento lo sviluppo urbano ed economico e la crescita demografica subirono un forte arresto. La causa si attribuisce principalmente all’entrata dell’Europa in una fase fredda caratterizzata da un grande aumento della piovosità con numerosi effetti.
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La fase fredda comportò
In Groenlandia gli scandinavi (emigrati durante l’espansione vichinga) non riuscivano più a sopravvivere. In Islanda fu abbandonata la coltura dei cereali. In Inghilterra regredì la viticoltura. La conseguenza più pesante fu che dal 1315 per tre anni un’eccessiva piovosità rovinò i raccolti Carenza di cereali anche nelle zone ricche Nella città di Ypres un abitante su dieci morì di fame. Intero Occidente colpito dalla CARESTIA
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Nel 1320 centinaia di contadini dal nord della Francia esasperati dalla fame si mossero verso il sud. Nel cammino un pastore tramite una visione da lui avuta spinse il confuso gruppo migrante verso la Terra Santa. Questa nuova crociata popolare (nominata crociata dei pastorelli)si concluse in nulla. Non senza risvolti drammatici: infatti i pastorelli prima uccisero numerosi ebrei poi tentarono di raggiungere la sede del papato Avignone, dove su richiesta del pontefice le truppe del re li dispersero fino in Spagna. Nelle stesse zone dei massacri degli Ebrei nacque il timore che questi insieme ai lebbrosi e ai musulmani di Granata si sarebbero vendicati Ciò porto a molti processi sommari e alla decisione nel 1323 del re di Francia Carlo IV di espellere tutti gli Ebrei dal suo regno
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Nel 1347 una grande epidemia di peste colpì l’Europa
Alla carestia degli anni seguì una lunga serie di crisi alimentari locali -Nella regione di Forez (Francia Centrale)fra il 1277 e il 1343 si contano trentaquattro anni di carestia -In Spagna, Portogallo, Italia le carestie furono frequenti e pesanti. La dieta insufficiente della popolazione la indebolì e favorì la comparsa di pandemie Nel 1347 una grande epidemia di peste colpì l’Europa
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La peste nera del
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L’arrivo della peste fu una conseguenza dei grandi scambi commerciali del XIII secolo. Infatti l’epidemia ebbe origine in una colonia genovese della Crimea quando un esercito mongolo sconfitto,perché decimato dalla peste, catapultò nella colonia nemica dei cadaveri infetti. Con il ritorno in patria i mercanti diffusero il morbo in Europa. La peste provocata dal batterio Yersinia pestis si presentò in due forme: - La peste bubbonica con la comparsa di rigonfiamenti alla base degli arti. La mortalità oscillava tra il 40 e il 70% -La peste polmonare colpiva l’apparato respiratorio con un tasso di mortalità che raggiunse quasi il 100%. Si trasmetteva da essere umano all’altro mentre quella bubbonica da roditore all’uomo. Ciò evidenzia i contesti gravemente carenti sotto il profilo igienico.
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La peste si diffonde in Europa
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I FATTORI CHE FAVORISCONO LA PESTE
FATTORI NATURALI FATTORI SOCIALI Clima freddo e piovoso Scambi commerciali con l’Oriente Carestie ripetute e sottoalimentazione Scambi commerciali tra regioni europee Possibilità trasmissione pulci pestifere dai ratti all’uomo Concentrazione della popolazione nelle città La peste provocò la morte di circa un terzo della popolazione. Importante osservare come alla pandemia rimase una presenza costante in Europa fino al XVIII secolo. Infatti il morbo ritornò periodicamente (Italia 1361). DATE EVENTI 165 d.C Prima peste nell’impero romano Peste nera Periodiche pandemie 1720 Peste di Marsiglia 1743 Peste di Messina 1770 Peste di Mosca
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Gli effetti della peste: una nuova organizzazione del lavoro e del tempo
Si diffusero i villaggi scomparsi cause Le terre abbandonate principalmente rendevano poco e con la diminuzione della popolazione non erano più necessarie Con la decimazione della popolazione cittadina si aprì la possibilità di una fruttuosa emigrazione verso i centri urbani Per compensare le maggiori spese i lavoratori aumentarono le ore lavorative Si fissò un orario lavorativo che non coincideva più con quello della Chiesa. Secondo Jacques Le Goff al tempo della Chiesa si sovrappose a quello del mercante. Invenzione orologio meccanico a orologeria.
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Le rivolte sociali di manovali e contadini
Nel Trecento vi furono anche violenti conflitti sociali, principalmente tra i mercanti contro gli artigiani e i manovali. I conflitti nascevano quando le autorità , dietro pressione dei mercanti, riducevano le retribuzione o quando a causa della contrazione dei mercati gli artigiani perdevano il lavoro. In Italia: Firenze tumulto dei ciompi(manovali) 1378 non portò vantaggi nei salari. Con il calo dei consumatori il prezzo del grano calò ma non la fiscalità dei sovrani e le richieste dei padroni delle terre rivolte contadine represse nel sangue In Francia:1358 rivolta jacquerie a causa della rabbia per le campagne saccheggiate dai soldati nella guerra dei Cent’anni. In Inghilterra:1381 Rivolta dei contadini proteste appoggiate da numerosi predicatori itineranti “lollardi” fra i quali John Ball che predicava l’uguaglianza tra tutti gli uomini.
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IL TRIONFO DELLA MORTE E DELLA PAURA La peste un castigo divino
La peste ebbe anche conseguenze sotto il profilo psicologico Poiché la peste era vista come una punizione di Dio riprese il fenomeno dei flagellanti Inoltre cercava di espiarli Il peccatore mostrava la piena consapevolezza dei propri peccati La peste riportò in evidenza il tema della salvezza ultraterrena e rinnovò dunque il disprezzo del mondo terreno tramite L’arte e la letteratura di tendenza macabra
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Nell’arte per affrontare il tema dominante ovvero la morte si utilizzarono elementi ricorrenti
DANZA MACABRA: Con la quale furono ornate le pareti di chiese e cimiteri. Era una sequenza di figure dipinte, a capo della processione la Morte che fa danzare secondo un ritmo da lei imposto e a seguire un essere umano e un teschio alternati. TRIONFO DELLA MORTE: Morte rappresentata con la corona e con gli altri simboli del potere. I suoi occhi non contano ricchezze, tutti devono sottostare alla sua volontà
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In cerca di reliquie e indulgenze:il culto della Vergine e dei Santi
Nel clima di angoscia e di paura assunse un ruolo significativo il culto della Madonna e dei santi. I santi principali erano San Rocco e San Sebastiano. Alla Vergine si attribuì il ruolo di avvocato che supplicava Dio affinché provasse misericordia. Anche i santi presero il ruolo di intermediari. In questi secoli nacque anche la visione del purgatorio come un inferno temporaneo. I fedeli cercarono di accumulare il maggior numero di indulgenze mentre i più ricchi( principi e vescovi) costruivano collezioni di reliquie. L’arcivescovo Alberto di Brandeburgo aveva accumulato anni di indulgenza.
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La ricerca dei colpevoli:il capro espiatorio
Gli eventi catastrofici potevano anche essere attribuiti al demonio che tramite individui a lui legati. Tra questi i principali furono gli ebrei contro i quali dilagarono le accuse e i massacri primi tumulti antiebrei a Tolone(13 Aprile) e a seguire a Barcellona, Savoia, Svizzera e Germania. Ciò rappresenta la strategia psicologica del capro espiatorio che si cerca quando si è colpiti da una crisi. L’accusato deve essere credibile ed emarginato Anche se naturalmente non risolve la crisi questa violenza è un meccanismo di difesa(illusorio) Catarsi collettiva
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Le streghe, nuovo bersaglio della violenza religiosa
Dal XV si diffuse la mentalità collettiva della figura della strega. Una donna per essere una strega doveva aver stretto un patto con il diavolo, rinnegato la fede e aver avuto rapporti sessuali con il demonio. Necessità di un capro espiatorio per tutti gli incidenti Donne da secoli oggetto di una violenta propaganda politica Marginalità sociale delle donne Bisogno di scaricare aggressività al di fuori della collettività Tali fatti resero la donna il perfetto capro espiatorio
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