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PubblicatoBiaggio Falcone Modificato 8 anni fa
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BRICIOLA E L’INTERVISTA IMPOSSIBILE vi presento la Favola dei suoni di Galileo Galilei
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Nacque già in un luogo assai solitario un uomo dotato da natura d’uno ingegno perspicacissimo e d’una curiosità straordinaria; e per suo trastullo allevandosi diversi uccelli, gustava molto del lor canto, e con grandissima meraviglia andava osservando con che bell’artificio, colla stess’aria con la quale respiravano, ad arbitrio loro formavano canti diversi, e tutti soavissimi Questa storiella racconta di un uomo intelligente e curioso, nato e vissuto isolato dalle città che nel suo vivere quotidiano alleva e cattura uccelli per ascoltarne il loro canto. Questo uomo sente che ogni tipo di uccello ha il proprio particolare canto e che esso è prodotto grazie alla voce. Un giorno sentendo un canto nuovo va a cercare di catturare quell'uccello che però si rivela essere un giovane pastore con il suo "zufolo"; allora questo uomo capisce che i suoni non provengono solo dagli uccelli e allora parte per cercare tutto ciò che produce suoni; nel suo viaggio scopre anche che i suoni non sono tutti prodotti con l'aria. La storiella finisce con quest'uomo che cerca di scoprire come faccia a fare rumore una cicala ma finisce per ammazzarla prima ancora di capirlo. onde si ridusse a tanta diffidenza del suo sapere, che domandato come si generavano i suoni, generosamente rispondeva di sapere alcuni modi, ma che teneva per fermo potervene essere cento altri incogniti ed inopinabili.
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Intendo con questa favola realizzare un obiettivo polemico che si basa sull' insegnamento di Socrate: "saggio è colui che sa di non sapere" cioè colui che è a conoscenza di quali siano i limiti del proprio sapere. Inoltre intendo dire che, fatta una scoperta grazie al "metodo scientifico", non bisogna limitarsi a questa ma bisogna continuare a ricercare e che poi non tutto è spiegabile e/o dimostrabile. Ma io non ho capito … che vuol dire questa favola?
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Il suono è costituito dalle onde generate da qualcosa che vibra. La vibrazione può essere generata da uno sfregamento, da una percussione, da un soffio. Il suono deve avere un mezzo di trasmissione (aria, acqua o altri materiali in cui le onde possano trasmettersi). Un suono non è un rumore, ma un rumore è un suono. Se suono il flauto ottengo dei suoni; se il flauto mi cade per terra...fa rumore! Allora, in generale, posso dire che un suono è piacevole, voluto e generato da me, mentre il rumore non è piacevole ed è casuale. Ma per il resto sono uguali: sia il suono che il rumore sono costituiti da onde generate da qualcosa che ha vibrat o. Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze (1638) Ma che cosa è il suono?
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Mio padre era un musicista (liutista e compositore) e teorico musicale molto noto ai suoi tempi. Mi sono interessato ai fenomeni acustici, avendo per primo compreso l'importanza dei fenomeni oscillatori e del concetto di frequenza. Nella lettera a Lodovico Cardi scrivo infatti «Non ammireremmo noi un musico, il quale cantando e rappresentandoci le querele e le passioni d'un amante ci muovesse a compassionarlo, molto più che se piangendo ciò facesse?... E molto più lo ammireremmo, se tacendo, col solo strumento, con crudezze et accenti patetici musicali, ciò facesse... » Grazie!! Ma ho ancora un’altra domanda: perché sei interessato alla musica?
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Ciao Galilei io vado è stato davvero un piacere. Qua la zampa. Ciao Briciola, il piacere è tutto mio.
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