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MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE MULTIPLA
Modello e assunzioni Stimatori OLS e proprietà R2, variabilità totale, spiegata e residua Previsione Test per la verifica di ipotesi Variabili dummy Eteroschedasticità Multicollinearità Autocorrelazione dei residui
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REGRESSIONE LINEARE MULTIPLA: IL PROBLEMA
Ricerca di un modello matematico in grado di esprimere la relazione esistente tra una variabile di risposta y (quantitativa) e ( ad esempio) k variabili esplicative Si tratta di una relazione asimmetrica del tipo Nel caso del modello di regr.lineare multipla abbiamo che: che geometricamente corrisponde ad un iperpiano a k dimensioni Perché si studia tale modello facilità con cui può essere interpretato un iperpiano a k dimensioni ii) Facilità di stima dei parametri incogniti bj ( j = 1…k) Nella realtà studiamo un modello del tipo Componente componente sistematica casuale
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: vettore (n x 1) di osservazioni sulla variabile dipendente
IL MODELLO In forma matriciale dove : vettore (n x 1) di osservazioni sulla variabile dipendente : matrice (n x k) di osservazioni su k regressori : vettore (k x 1) di parametri incogniti : vettore (n x 1) di disturbi stocastici
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Le matrici e i vettori sono così definiti
N.B. La matrice X ha la prima colonna unitaria nel caso in cui si consideri un modello con intercetta b1 nel sistema di riferimento multidimensionale
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ASSUNZIONI DEL MODELLO
Esiste legame lineare tra variabile dipendente e regressori Le variabili sono tutte osservabili I coefficienti bi non sono v.c. I regressori X sono non stocastici Il termine u non è osservabile 7) le ui sono omoschedastiche ed incorrelate X ha rango pieno rank (X) = k condizione necessaria hp aggiuntiva da utilizzare nell’analisi inferenziale
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Si cercherà quel vettore che minimizza gli scarti al quadrato:
STIMATORE OLS Y = Xb + u Si cercherà quel vettore che minimizza gli scarti al quadrato: dove Xi è la riga i-esima di X In forma matriciale = perché scalare (1)
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perché è uno scalare dalla (1) si ottiene pre-moltiplicando ambo i membri perché rank (X’X) = rank (X) = k X’X è a rango pieno ovvero invertibile stimatore OLS di b
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CARATTERISTICHE STIMATORE OLS
Teorema di Gauss-Markov è uno stimatore di tipo BLUE Best Linear Unbiased Estimator ovvero ha varianza minima nella classe degli stimatori Lineari e Corretti La matrice è formata da elementi costanti per cui è una trasformazione lineare di y . 2. È uno stimatore corretto Inoltre:
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Si consideri più in dettaglio Pertanto la varianza di ogni parametro si desume prendendo il corrispondente valore sulla diagonale principale della , moltiplicato per : 3.
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MX è simmetrica e idempotente, cioè: 1. 2.
STIMA DI MX è simmetrica e idempotente, cioè: 1. 2. Da queste proprietà di MX si ottiene perché scalare tr(ABC)= tr(BCA)= tr(BAC)
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è uno stimatore corretto ESEMPIO (Greene p
è uno stimatore corretto ESEMPIO (Greene p.200) i : 1960 … 1986 , n = 27 Gi = consumo di benzina in $ Pgi = indice dei prezzi benzina Yi = reddito pro-capite in $ Pqi = indice dei prezzi auto nuove Se definiamo
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Vettore y x1 1 x2 x3 x4 Matrice X’X; e Matrice inv (X’X); e e e Stime b=inv(X’X) * X’y;
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Y n=10 X1 (X’X) Inv (X’X) Beta = inv(X’X)*X’y X2 X3 e+08 e-06 X4
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ANOVA Analisi della varianza
Se vogliamo testare simultaneamente ipotesi su tutti i parametri o coefficienti dei regressori andiamo a considerare la statistica F di Fisher-Snedecor. Considerando il modello in forma di scarti
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e ricordando che Fp,q Sotto
Si può dimostrare che e ricordando che Fp,q Sotto
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TABELLA ANOVA Causa var. Devianza G.L. Stime var. Modello x2…..xk k-1 Residuo n-k Totale n-1 Si costruisce la statistica F Si individua il 95% o il 99% quantile della distribuzione F(k-1),(n-k) Se si rifiuta H0
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COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE MULTIPLA
Il coefficiente di correlazione è un indicatore del legame lineare tra Y e i regressori. Ha però un difetto: Esso può aumentare anche se viene aggiunto un regressore che non “spiega” y. Se dividiamo le devianze per i gradi di libertà andiamo a pesare il contributo a R2 di ogni regressore
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è sempre uno stimatore BLUE poiché = 0 Dalla (*) si ottiene
Sviluppando gli OLS è sempre uno stimatore BLUE poiché = 0 Dalla (*) si ottiene
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Facendo riferimento ai valori
APPLICAZIONE n = 12 k = 3 Facendo riferimento ai valori Determinare il vettore di stime OLS
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Se consideriamo il modello in forma di scarti dalle medie
Dove
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da cui
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RICAPITOLANDO Fino ad ora nessuna ipotesi è stata posta per la distribuzione degli errori nel problema della stima. Aggiungiamo :
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TEST PER LA VERIFICA DI IPOTESI
Dal teorema di GAUSS-MARKOV : Vogliamo testare Ovvero vogliamo verificare se il regressore Xi spiega effettivamente la variabile dipendente Y nel caso (improbabile) che sia nota s2 Sotto andiamo a considerare la statistica
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Se il valore cade all’esterno dell’intervallo di
confidenza al 95% della rifiutiamo H0 ed il parametro bi sarà “significativamente” diverso da zero. In generale rifiuto H0 al livello 100e% di significatività quando
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Per il teorema spettrale
QUANDO s2 NON E’ NOTA Utilizziamo la sua stima Abbiamo già visto che MX e idempotente con tr(MX) = n-k da cui rank (MX) = (n-k) Per il teorema spettrale esiste una matrice ortogonale P : P’P = In
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Sulla base di P u può essere trasformato dove
(n-k) k (n-k) k E’ una matrice diagonale con (n-k) unità e k zeri sulla diagonale principale Esempio n = 6 k = 2 Sulla base di P u può essere trasformato dove
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con P ortogonale Inoltre dimostriamo che e sono indipendenti: Si dimostra verificando che e è incorrelato da
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e e sono Normali e incorrelate quindi
indipendenti ; lo saranno anche e N.B. Quindi
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(*) elemento generico di posto ii nella diagonale della (X’X) Le ipotesi su bi possono essere verificate sostituendo i valori nella (*) e controllando poi che la statistica superi o meno i valori della regione critica della distribuzione tn-k .
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RIPRENDIAMO L’ESERCIZIO (Applicazione lucidi precedenti 26-28)
( F0.01 , 2 , 9 = 8.02) Ricordiamo: n = 12 k = 3 con intercetta 2 var. esplicative in forma di scarti valore empirico di F Si rifiuta H0 con un livello di significatività del 99% F empirico = >F0.01,2,9 = 8.02
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Se avessimo voluto testare
Ovvero la significatività di X2 (t99.9 = 2.82) valore empirico di t Anche adesso rifiutiamo H il regressore X2 è significativo
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PROBLEMI DI PREVISIONE
Si vuole prevedere il valore di Yn+1 per un insieme di valori X osservati. Supponiamo però per X i valori E’ possibile fare una previsione puntuale o stimare un intervallo di previsioni. Utilizzando le proprietà BLUE di avremo il PREVISORE PUNTUALE sarà BLUFF Best Linear Unbiased Forecasting Function
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Per ottenere un intervallo di previsione
è necessario individuare la distribuzione di Quindi una stima intervallare con un livello fiduciario del 100(1-e)% :
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Voglio prevedere Y da X0. Per calcolare l’intervallo devo determinare
APPLICAZIONE Voglio prevedere Y da X0. Per calcolare l’intervallo devo determinare Infatti
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L’intervallo fiduciario sarà
A parità di dati osservati l’intervallo sarà tanto più largo quanto più X0 è distante da
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CENNI SULLE VARIABILI DUMMY (Variabili di comodo)
Fino ad ora abbiamo assunto che nella equazione generale Y = Xb + u Le variabili X siano variabili cardinali date dalla teoria economica. E’ possibile introdurre variabili cosiddette “di comodo” che riescano a rappresentare diversi fattori : EFFETTI TEMPORALI EFFETTI SPAZIALI VARIABILI QUALITATIVE
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È possibile che un modello economico possa subire mutamenti strutturali :
FUNZIONE DI CONSUMO Tempo di guerra Tempo di pace Si ipotizza comunque che la propensione marginale al consumo rimanga invariata in entrambi i periodi
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Invece di considerare i due modelli separatamente (stime meno precise) vengono uniti in una sola relazione Dove X1 e X2 sono variabili dummy : La matrice b dei coefficienti sarà e la matrice dei dati
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La trappola delle variabili di comodo
Quando utilizziamo le variabili dummy è necessariob fare attenzione a come viene costruito il modello, per non rendere la matrice (X’X) singolare . Infatti se nel modello precedente lasciavamo una intercetta : Abbiamo che le 4 colonne di X sono linearmente dipendenti (X’X) non è invertibile
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Volendo utilizzare una regressione con intercetta si utilizzerà così solo una dummy :
= PMC in entrambi i periodi a1 = g1 = intercetta anni di guerra a2 = g1 + g2 = intercetta anni di pace a1 – a2 = g2 = differenza tra l’intercetta del periodo guerra e pace Cambiamento di coefficiente angolare b2 – b1 = differenza propensione marginale al consumo nei due periodi
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APPLICAZIONE (p.255 Maddala)
Y = b1 + b2 SVA + u Y = km / litro SVA = Stima Vita Auto in anni W = peso in Kg
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Si può però facilmente fare una sostituzione di variabile
MULTICOLLINEARITA’ Quando tra due o più variabili esplicative vi è perfetta collinearità o multicollinearità, la matrice (X’X) non è più a rango pieno e le stime OLS non possono essere calcolate. Si può però facilmente fare una sostituzione di variabile Es :
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Il problema della multicollinearità esiste quindi quando due o più regressori sono quasi-collineari ovvero quando il coefficiente di correlazione tra i regressori è alto . MODELLO A 3 VARIABILI
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È facile vedere che valori molto alti di rendono le stime OLS molto imprecise.
Inoltre piccole variazioni nella matrice dei dati provocano o possono provocare grandi variazioni nella stima dei parametri.
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ESEMPIO-APPLICAZIONE: instabilità delle stime
Dati :
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Togliendo solo una osservazione: Si modificano molto le stime
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ETEROSCHEDASTICITA’ Avevamo ipotizzato che tale assunzione è in molte situazioni non valida dobbiamo quindi riformulare il problema nella forma
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Sono ancora corretti ma non efficienti (ovvero non sono necessariamente a varianza minima)
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GOLDFELD – QUANDT TEST - Si ordinano le osservazioni secondo la variabile Xj che si ipotizza sia la causa dell’eteroschedasticità - Si divide il campione in tre parti di numerosità n1 n2 n Dopo la stima OLS nei tre sottocampioni si calcola e Sotto H0 : omoschedasticità : (il valore di F è piccolo)
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si i = 1 , … , n siano valori noti.
RIMEDI si i = 1 , … , n siano valori noti. si applicano i MINIMI QUADRATI PESATI (WLS) ovvero si applica OLS al modello trasformato Ovvero Dove relazione tra la componente stocastica e uno dei regressori Es.
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Trasformiamo il modello Dove Applico OLS
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Verificare l’ipotesi di presenza di
ESERCIZIO La stima di un modello lineare sulla base dei valori del Reddito e del Consumo di 30 famiglie americane fornisce i seguenti valori : La stima dello stesso modello sulle prime 12 e sulle ultime 12 osservazioni fornisce i seguenti valori: Verificare l’ipotesi di presenza di eteroschedasticità ed in caso affermativo indicare la procedura di correzione. C’è presenza di eteroschedasticità
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AUTOCORRELAZIONE DEI RESIDUI
Molto spesso la assunzione cade perché gli errori sono autocorrelati, effetto molto usuale nelle serie storiche. Per illustrare il problema consideriamo una semplice relazione a due variabili
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Varianze di molto grandi ovvero
CONSEGUENZE Stime OLS di b corrette Varianze di molto grandi ovvero Sottostima di tali varianze inefficienti Conseguente non validità dei test t ed F Infatti si può dimostrare che Solo se r2 = 0 Con N=20 ; r = 0.5 : sottostima 4% Con N=20 ; r = 0.8 sottostima 19%
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D – W hanno costruito delle bande valide sempre.
TEST DI DURBIN - WATSON residui nella stima OLS per n grande dL dH dH dL 4 autocorr.(+) ? No autocorr ? Autocorr.(-) Il limite tra la zona di accettazione e quella di rifiuto è funzione della matrice X . D – W hanno costruito delle bande valide sempre.
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Riesco a trovare la matrice e trasformo il modello in stima OLS
METODI RISOLUTIVI GLS : se ho una stima di r Riesco a trovare la matrice e trasformo il modello in stima OLS Procedura iterativa per stimare r Avendo: E (1) et (2) Procedura: - Da (1) stimo a e b con OLS (partendo da un valore iniziale per r ) - Sostituisco e in (2)
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