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La formazione della piega assorbe tutto il rigetto del sovrascorrimento cieco Il concetto di fault-propagation folding (Suppe, 1983) implica lo sviluppo.

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1 La formazione della piega assorbe tutto il rigetto del sovrascorrimento cieco Il concetto di fault-propagation folding (Suppe, 1983) implica lo sviluppo di una piega al di sopra della terminazione superiore di una rampa di un sovrascorrimento in propagazione.

2 Nel fault-propagation folding di Suppe prima si forma il lower flat senza che l’HW si deformi; quando inizia la propagazione della rampa inizia contemporaneamente la formazione della piega

3 Nei primi stadi evolutivi la piega ha una cresta piatta molto ampia e fianchi stretti. I fianchi si ampliano per migrazione di materiale dalla cresta e dal foreland (forelimb) o dall’hinterland (backlimb).

4 All’aumentare del rigetto i fianchi si ampliano e la cresta si riduce e si solleva rispetto alla serie indeformata. Il nucleo della piega ha un angolo di apertura minore ed è a diretto contatto con la rampa. Questo ne impedisce ogni ulteriore modifica per cui la sup. assiale C è inattiva e si allunga per migrazione verso l’alto della sua estremità superiore. C

5 Nello stato avanzato di propagazione della rampa la cresta è molto ridotta e continua a sollevarsi a velocità costante. I fianchi si ampliano e le sup. assiali A, A’ e B’ si riducono in lunghezza fino a scomparire quando la rampa raggiunge il top della serie. A quel punto la cresta scompare e la piega ha una forma a cuspide.

6 Parametri chiave:  Ci sono due teorie: constant thickness theory e fixed axial surface. Nel primo caso si mantengono gli spessori

7     Nel caso di simple step ed assenza di taglio in eccesso, il grafico di Mitra (1990) ci fornisce velocemente tutti i parametri che descrivono la geometria della piega

8 Nella fixed axial surface theory la superficie assiale A è fissa per cui il forelimb si amplia a spese del solo foreland. Parametri chiave: 

9 In questo caso la superficie assiale A non è più bisettrice degli angoli di apertura della piega, per cui abbiamo angoli distinti:  e,  i,  e * e  i * Suppe impone sempre  = 0

10 Ecco le due teorie a confronto sull’angolo di pendenza del forelimb in funzione dell’angolo di rampa (simple step). Se lo spessore è costante la piega può essere rovesciata Se lo spessore varia si formano solo pieghe diritte

11 C’è una relazione diretta tra angolo di rampa, pendenza del forelimb e taglio in eccesso nella piega. Teniamo fisso  e variamo  : se  = 0 il forelimb è verticale  = 23.5° Se imponiamo una coppia di taglio verso l’avampaese, il forelimb diventa rovesciato Se imponiamo una coppia di taglio verso il retropaese, il forelimb diventa diritto

12 Nel caso in cui la pendenza del forelimb sia maggiore rispetto a quanto previsto da Suppe e Medwedeff (1990), la trailing pin line può essere riportata alla verticale assottigliando le formazioni in proporzione al taglio subito.

13 Nel caso in cui la pendenza del forelimb sia minore rispetto a quanto previsto da Suppe e Medwedeff (1990), la trailing pin line può essere riportata alla verticale ispessendo le formazioni in proporzione al taglio subito.

14 Se imponiamo che la trailing pin line resti verticale ed accettiamo che solo nel forelimb possano avvenire variazioni di spessore, possiamo ampliare la gamma di geometrie della piega dato un angolo di rampa. Questo è quantificato nel diagramma di Jamison (1987) per il simple step

15 Mediante variazioni di spessore differenziate nel tempo possiamo bilanciare per aree una fault-propagation anticline che evolve per limb rotation

16 Questà è la quantità di raccorciamento che ha dato luogo alla piega. Gran parte della rampa è preesistente. Il modello più generale, proposto da Chester and Chester (1990)

17 Aumenta lo slip e la piega cresce. Notiamo la differente geometria nel backlimb, dove è presente un tratto di flat generatosi per fault-bend folding. La lunghezza del tratto orizzontale nel backlimb resta invariata all’aumentare del rigetto. Essa viene determinata all’inizio dalla propagazione pre-slip della rampa e resta poi invariata in quanto la piega le si forma davanti. Tale geometria è distintiva rispetto al modello di Suppe e Medwedeff (1990).

18 Abbiamo anche qui grafici che descrivono la geometria della piega.

19 Anche qui possiamo avere pieghe a spessore costante Con il forelimb assottigliato Oppure ispessito

20 Un concetto completamente diverso di fault-propagation folding è stato proposto da Erslev (1991) e prevede che il rigetto al tip di una rampa di sovrascorrimento sia assorbito in una zona triangolare di deformazione finita nella quale si conserva l’area ma non le lunghezze (Trishear fault- propagation folding)

21 Se l’area di deformazione ha forma triangolare e si trova sopra la faglia…. L’area colorata in verde viene persa

22 Se l’area di deformazione ha forma triangolare e si trova sotto la faglia…. L’area colorata in verde viene guadagnata

23 Se la zona di deformazione ha forma triangolare simmetrica rispetto alla faglia…. L’area colorata in arancione si conserva

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30 Sovente le fault-propagation anticlines sono tagliate dai sovrascorrimenti, che si propagano più velocemente dell’amplificazione della piega

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