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Da una collaborazione fra: CEASS L’OLMO Settore Ambiente e Protezione Civile del Comune di Modena Relatori: Ing. Ana Maria Solis Ing. Michele Bocelli Arch.

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1 Da una collaborazione fra: CEASS L’OLMO Settore Ambiente e Protezione Civile del Comune di Modena Relatori: Ing. Ana Maria Solis Ing. Michele Bocelli Arch. Alessandro Pelligra Energia e sostenibilita': il sole a scuola Modena, 24 ottobre 2012 1° INCONTRO Piano formativo 2012-2013

2 IMPOSTAZIONE DEL CORSO Come suggerisce il celebre slogan “Pensare globale, agire locale”, proponiamo un percorso che affronterà speditivamente i temi di carattere generale, entrando maggiormente nel dettaglio nell’applicazione locale, cioè il contesto scolastico di Modena. 1° Incontro. Motivazioni di un progetto; introduzione alla complessa problematica energetica 2° Incontro. Elementi tecnici sull’Efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili 3° Incontro. Esercitazione: proposte ed ideazione di attività didattiche nelle scuole di Modena

3 1° INCONTRO – SOMMARIO 1. 1. presentazione dei partecipanti (relatori e uditori) 2. 2. la problematica energetica: aspetti geopolitici, economici, ambientali 3. 3.lo scenario normativo contro il cambiamento climatico (leggi, atti, protocolli obbligatori e volontari) 4. 4. il peso delle scuole di Modena (l’importanza della consapevolezza) 5. 5. le azioni intraprese da Comune e Agenda 21 6. 6.elementi di costruzione di un progetto educativo 7. 7.domande, dibattito…

4 LA DOMANDA ENERGETICA NELLA STORIA (E NELLA GEOGRAFIA) Spunto per attività didattica: far riflettere gli studenti su TUTTI gli usi energetici di cui sono personalmente protagonisti quotidianamente. I ragazzi più grandi dovrebbero anche impegnarsi nella quantificazione. Il risultato potrebbe essere sorprendente, soprattutto se confrontato con i consumi di qualche generazione fa.

5 La classifica dei Paesi consumatori di energia

6 SUGGERIMENTO In ambito comunicativo/didattico, si ritiene molto utile imparare (ed insegnare) a ragionare in termini unitari: - - Consumo procapite - - fabbisogno energetico / mq - - costo orario - - …

7 …e dei consumi per abitante…

8 LA DISPONIBILITA’ (LIMITATA) DI FONTI FOSSILI GENERA CONFLITTI LA DISPONIBILITA’ (LIMITATA) DI FONTI ENERGETICHE FOSSILI GENERA CONFLITTI

9 La disponibilità “democratica” dell’ENERGIA SOLARE Ce n’è per tutti (in teoria) Quasi ovunque E in ogni caso l’energia solare non si può facilmente trasferire…

10 FRA GLI IMPATTI DELLE FONTI FOSSILI: L’EFFETTO SERRA Come noto, la combustione delle fonti fossili comporta l’emissione di numerose sostanze inquinanti e nocive per la salute (polveri sottili, ossidi di azoto e di zolfo, etc). Ma negli ultimi anni l’attenzione si è spostata su di un prodotto di combustione apparentemente innocuo, la CO2, la cui eccessiva concentrazione sta avendo disastrose conseguenze al livello climatico

11 Estratto da presentazione 12/09/2011 di Arch. Stefano Stefani su evoluzione normativa Regione Emilia Romagna in tema di efficienza energetica

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14 ALCUNI CONCETTI BASILARI Pur meritevole di approfondimenti, e di attività didattiche rivolte soprattutto ai più piccoli, in linea di massima ci è chiaro il concetto di “fonte di energia rinnovabile” in contrapposizione alla “fonte fossile”. Non altrettanto diffusa è la comprensione del concetto di “Efficienza energetica”, che potremmo tradurre come misura dell’effetto utile (lavoro, calore, luce) rispetto alla quantità di energia impiegata (ed irreversibilmente dispersa). Un esempio famigliare a tutti, o quasi: “quell’auto fa 20 km con un litro”

15 BURDEN SHARING (condivisione degli oneri) ed EMISSION TRADING (commercio delle emissioni) Gli impegni ambientali dei Paesi non interessano solamente gli “ambientalisti”: i mutamenti climatici in atto iniziano a presentare il conto sotto il profilo di costi indiretti molto alti in termini, ad esempio, di dissesto idrogeologico, disponibilità idrica, desertificazione, diminuzione di disponibilità alimentare agricola, etc. Tali costi, inoltre, colpiranno verosimilmente anche (se non soprattutto) Paesi e popolazioni che meno contribuiscono alla determinazione delle cause. Il sistema istituito e condiviso a livello internazionale, si basa sulla ripartizione degli obiettivi fra gli stati, e di una suddivisione “in cascata” degli oneri per contrastare i cambiamenti climatici. Il DM Sviluppo 15 marzo 2012, ad esempio, assegna alla Regione ER il compito di conseguire l’obiettivo dell’8.9% di energia da fonte rinnovabile (17% è l’obiettivo nazionale, 20% per l’area CE). Questo meccanismo prevede anche le sanzioni per gli inadempienti, che potranno però letteralmente acquistare il “diritto ad inquinare” presso i Paesi più virtuosi (Emission trading)

16 Estratto da presentazione 12/09/2011 di Arch. Stefano Stefani su evoluzione normativa Regione Emilia Romagna in tema di efficienza energetica

17 COVENANT OF MAJORS (Patto dei Sindaci) Si tratta di un salto in avanti rispetto la gerarchia della ripartizione prima descritta. E’ l’impegno formale, sottoscritto volontariamente ed autonomamente da alcune Amministrazioni locali con la Commissione Europea, per ridurre le emissioni di CO2 cittadine nella misura del 20%. Il Patto raccoglie attualmente circa 4.300 adesioni di comunità locali, in rappresentanza di 170.000.000 cittadini europei. Modena ha aderito al Patto nel Luglio del 2010, approvando il PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) nel Luglio del 2011.. Il PAES è lo strumento di pianificazione per conseguire gli obiettivi al 2020.

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19 Ma per chi non si accontenta delle visioni a breve termine… http://www.imagineyourenergyfuture.eu/blog/ Per saperne di più, venite all’” ENERGY DAY ”, 24 nov 2012 Piazza Grande

20 IL CONTRIBUTO DELLE SCUOLE ALLA SPESA ENERGETICA DEL COMUNE DI MODENA Principio ispiratore del discorso è che la spinta all’azione corretta presuppone la consapevolezza: (auto/)Analisi dei consumi Valutazione delle reali necessità energetiche (e degli sprechi) Diagnosi energetiche Monitoraggio delle condizioni di benessere dell’ambiente scolastico …

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22 PIANO D’AZIONE AGENDA 21 Programma “+ energia alla Scuola + energia alla città”

23 Progetto “Più energia alle scuole, più energia alla città” (patto volontario tra Comune e Responsabili Didattici Istituti) Ad un sostanziale incremento dei gradi/giorno si verifica un trend discendente dei consumi

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34 INIZIATIVA “CITTA’ SANE” Nel corso della scorsa annata termica (2011/12), il Servizio Energia del Comune, in ottemperanza ad una circolare degli assessori Querzè ed Arletti, e con l’ausilio di Hera gestore del Contratto Servizio Energia, ha provveduto all’abbassamento delle temperature ambientali degli edifici scolastici a 19°C circa. La riduzione dei consumi è stata considerevole.

35 Progetto Ministeriale “SOLE A SCUOLA” Nello scorso inverno sono stati realizzati con fondi ministeriali 4 piccoli impianti fotovoltaici presso le Scuole Calvino, Cavour, Lanfranco e Ferraris A corredo dell’iniziativa, alcuni interventi didattici (in parte ancora in corso) sulla tecnologia FV, ma anche sull’analisi dei consumi dell’edificio e sull’individuazione di buone pratiche per limitarli)

36 Progetto Ministeriale “SOLE A SCUOLA” – seconda versione E’ stata inoltrata la candidatura per le scuole: Anna Frank, Bersani, Leopardi, San Giovanni Bosco, Sant’Agnese.


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