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PubblicatoGiovanni Pippi Modificato 8 anni fa
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Mentre mangiavano, Gesù prese il pane, pronunziò la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: “Prendete e mangiate: questo è il mio corpo”. Quindi prese il calice, rese grazie e lo passò a loro dicendo: “Bevetene tutti: questo infatti è il mio sangue dell’alleanza, che sarà versato per molti in remissione dei peccati” Mt. 26,26-28
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E, scostatosi un poco, cadde con la faccia a terrà e pregava dicendo: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice. Però non come voglio io, ma come vuoi tu”. “Padre mio, se esso non può passare senza che lo beva, si compia la tua volontà”.
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“Quello che io bacerò è lui: prendetelo”. Subito si diresse verso Gesù e gli disse: “Salve, Rabbì!”. E lo bacio. E Gesù a lui: “Amico, perché sei qui?”. Mt.26,48-50
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In quell’istante il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò delle parole che gli aveva detto Gesù: “Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”. Uscì fuori e pianse amaramente. Mt.26,75
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Quando si fece giorno, tutti i sommi sacerdoti e anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Quindi lo legarono e, condottolo dal governatore Pilato, glielo consegnarono. Mt.27,1-2
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In quel tempo c’era un prigioniero famoso, di nome Barabba. Mentre essi erano radunati, Pilato domandò: “Chi volete che vi rilasci, Barabba o Gesù, quello che è chiamato Cristo?” Ma i sommi sacerdoti convinsero la folla a chiedere la liberazione di Barabba e la morte di Gesù. Il governatore prese la parola e domandò: “Chi dei due volete che vi rilasci?”. Essi risposero: “Barabba!” Mt.27,17-21
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Sono appena i primi passi che muovi e già Tu cadi sotto di essa e, mentre cadi, urti nelle pietre; le spine si conficcano di più nel tuo capo, mentre tutte le piaghe s’inaspriscono e danno nuovo sangue. Dagli scritti di Luisa Piccarreta
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Già i carnefici hanno inchiodato le tue mani e i tuoi piedi alla Croce, e voltando questa per ribattere i chiodi, costringono il tuo Volto adorabile a toccare la terra insanguinata dallo stesso tuo Sangue e Tu, con le tue labbra divine, la baci. Dagli scritti di Luisa Piccarreta
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Verso l’ora nona Gesù a gran voce gridò: “Elì, Elì, lemà sabachthanì?” Ma Gesù emise di nuovo un forte grido ed esalò lo spirito. Mt 27,46/50
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L’angelo disse alle donne: “Non temete, voi! So che cercate Gesù crocifisso; non è qui: è risorto, come aveva detto”. Mt 28,5/6
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Che Bella notizia, Padre! In Gesù hai vinto la morte e torna a trionfare la vita. Le festose campane di Pasqua scandiscano la gioia perenne: non moriremo più, vivremo per sempre con te. Se tornassero le nubi del male la tua misericordia le scioglie perché non tramonta mai più questo sole di Pasqua. Grazie! E fin d’ora possiamo vivere come tuoi figli amati e curati dalla tua generosità immensa.
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