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PubblicatoAureliano Calabrese Modificato 8 anni fa
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Campagne assire contro la Siria e costa fenicia: 742: Tiglat-pileser III sconfigge la coalizione guidata da Urartu e Mati-el di Arpad; il re assiro conquista il territorio siriano a nord di Biblio, con esclusione di Arwad. 738: contro Unqi/Pattin e la coalizione di stati siriani e fenici. 734: coalizione anti-assira guidata da Hiram di Tiro con Haza’el di Damasco. Tiglat-pileser riuscì a sconfiggere Damasco e a ridurre il territorio di Israele. Hiram mantenne il trono, forse per la rilevanza della città nel commercio con Cipro. 732: intervento contro Damasco in seguito alla richiesta del re di Giuda attaccato a Gerusalemme da Resin/Rahianu di Damasco. Presa di Damasco (nell’assedio muore Panamuwa II di Sam’al, alleato degli assiri) e provincializzazione della Siria meridionale.
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720: Sargon II interviene per sconfiggere una coalizione di Hama e province assire ribelli, inclusa Damasco, a Qarqar. Sargon II narra di aver sottomesso 7 re di Cipro. 717: conquista di Karkemish, che diventerà un importante centro assiro. 701: Sennacherib interviene contro Tiro e costringe il re Lulî a trovare rifugio a Cipro. Riceve tributo da varie città fenice e assegna parte del territorio di Tiro al re filo-assiro di Sidone.
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Statua di Azatiwata da Karatepe con iscrizione bilingue fenicio-luvia. Il re celebra il suo accesso al trono e imprese.
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Versione fenicia dell’iscrizione
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Statua di Ç ineköy con iscrizione di Warikas. Testo bilingue fenicio-luvio.
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L’iscrizione luvio-fenicia di Cineköy, rinvenuta nel 1997 in un villaggio nei pressi di Adana, è stata edita da Tekoğlu e Lemaire nel 2000. Celebra le imprese di Warikas, re di Hiyawa (antico nome della Cilicia). Warikas può essere identificato con Urikki, re di Que (trascrizione assira di Hiyawa) menzionato da Tiglat- pileser III e Sargon II, e con Awarikus, re di Adanawa (moderna Adana), menzionato nell’iscrizione di Karatepe. Problematica è la datazione. Si può mettere in relazione alla notizia di pagamento di tributo riferita negli annali assiri nel 738 a.c.
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L’iscrizione di Karatepe deve essere stata scritta quando gli Assiri non controllavano Que. Una lettera dell’età di Sargon (scritta nel 709 o 714-15) attesta invece che la regione era divenuta provincia assira durante il regno di questo sovrano. L’iscrizione potrebbe essere quindi stata composta prima, durante il regno di Tiglat- pileser III che nomina Urikki/Warikas nelle sue iscrizioni. D’altra parte sappiamo che sia Sennacherib (705-681), sia Esarhaddon (680-669) dovettero compiere campagne in Cilicia (nel 696 e 677) per domare rivolte locali. L’iscrizione di Karatepe potrebbe quindi essere stata composta anche in queste fasi. Esarhaddon narra di aver eliminato Sanduarri re di Kundu e Sissu ed è stato suggerito che Sanduarri possa rappresentare una trascrizione di Azatiwata. Varie quindi sono le possibilità di datazione dell’iscrizione, dal regno di Tiglat-pileser III alla prima fase del regno di Esarhaddon, con esclusione del periodo di Sargon.
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Testo e schematizzazione dei motivi dell’iscrizione di Çineköy, da Lanfranchi, The Luwian-Phoenician bilinguals of ÇINEKÖY and KARATEPE: an ideological dialogue, 2007
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Contenuto e motivi nell’iscrizione di Azatiwata da Karatepe
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Confronto della formula di legittimazione dei due sovrani
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L’iscrizione di Karatepe (Azatiwata) e il confronto con quella di Çineköy (Urikki/Warikas) aprono alcune importanti questioni: innanzitutto quella del rapporto tra la leadership locale e la popolazione (elementi della classe dirigente e possibili rivali inclusi) e con gli Assiri; inoltre, la questione dell’identificazione etnica di tale leadership e del regno. Quanto al primo punto è evidente il cambio di rapporto con gli Assiri, il cui appoggio alla casa regnante locale è apertamente riconosciuto in Çineköy, mentre in Karatepe la legittimazione del sovrano è riservata alla divinità.
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La discussione sul secondo punto, già avviata sulla base di altre testimonianze, è stata ravvivata dalla scoperta dell’iscrizione di Çineköy. Il nome Mopso è noto da altre fonti così sintetizzabili: Ittita: in una lettera compare il nome di Muksu- Miceneo: mo-qo-so (Cnosso e Pilo) Greco: mo os, nome di vari personaggi leggendari, tra cui uno che prese parte alla spedizione degli Argonauti Eponimi di varie città Mopsion città tessala citata da Esiodo Mitico veggente, figlio di Apollo e Manto (figlia di Tiresia), a lui la tradizione greca attribuisce la fondazione di oracoli e narra la contesa con l’indovino Calcante che Mopso sconfisse; emigrò in Cilicia dove fondò Mopsuestia e fu in Panfilia dove gli venne attribuita la fondazione di Perge.
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Si è discusso se anche l’ etnonimo Hiyawa rimandi all’orizzonte greco, ossia al nome Ahhiyawa (Achaioi), forse gli Achei di Cilicia chiamati Hypachaioi da Erodoto. Se il fondatore Mopso sia un personaggio reale di origine greca e situabile durante la «dark age» rimane soltanto un’ipotesi e la questione può ricevere anche un’interpretazione diversa (v. lez. 16). Un mito di fondazione paragonabile è stato considerato quello di Bellerofonte, il possessore del cavallo alato Pagaso (cf. luvio: pihaššašša) che da Corinto fu mandato in Licia perché fosse ucciso dal re locale che lo doveva ricevere. Il re licio decise di non ucciderlo direttamente ma di assegnargli imprese rischiosissime come l’uccisione della Chimera. L’ eroe riuscì nell’impresa e il re licio gli concesse la figlia in sposa. Fu così che si originò la dinastia dei successivi re lici. Chimera etrusca da Arezzo
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L’ altro etnonimo rilevante è danuna/danunim/Adana che rimanda a un’altra designazione generale dei greci, ossia Danaoi, spesso usata nell’epica omerica. Un parallelo interessante di questa denominazione è fornito dall’iscrizione fenicia di Kilamuwa, re di Sam’al, databile alla fine del 9 sec a.C., che riferisce di difficoltà create dai Danuna e risolte grazie all’aiuto assiro. Il termine designa in realtà gli abitanti della piana di Adana, ossia della terra di Hiyawa, i cui rapporti culturali Iscrizione di Kilamuwa di Sam’al. evidenziabili sono quelli con l’elemento luvio, caratteristico di tutta l’area, e con quello fenicio.
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Altri riferimenti sono forniti dalle fonti cuneiformi che riportano i nomi di Yaman/Yamanāya/Yamnāya, evidentemente connessi con il greco Ioni, che appare essere usato già nell’Iliade e negli Inni Omerici. In queste fonti compare come Iaones. Nelle lingue moderne permane questa radice per designare i greci: Yanunanistan in turco e al-Yunan in arabo. I termini tuttavia non sono statici e spostamenti di significato avvennero nel corso del tempo. Una lettera scritta da un funzionario al re assiro Tiglat-pileser III li presenta come nemici che minacciano la costa. Sargon II in una sua iscrizione narra di aver catturato gli Ioni come pesci e garantito così la pace a Que e Tiro. Esarhaddon afferma che tutti i re dell’area marittima, da Cipro alla terra di Yaman a Tarsisi, si sono a lui sottomessi. Altre fonti ne attestano la presenza anche nel centro dell’impero e il ruolo come truppe, anche mercenarie, benché la cronologia di tali fonti sia in discussione.
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Schiniere, parte di armamento greco, da Karkemish Tali ipotesi si basano anche sui reperti materiali (v. lez. 16)
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Scudo greco da Karkemish con raffigurazione della Gorgone e di teorie di animali
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Particolare della coppa da Amathus (Cipro),
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