Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoCesarina Costantini Modificato 8 anni fa
1
Il percorso delle discipline scientifiche ۷ Descrizione dei fenomeni ۷ Scoperta di leggi ۷ Costruzione di teorie ۷ Formulazione e test di ipotesi
2
DE. FE. SCO.LE. COS.TE. FO.e T.I. Cosa vuol dire? - Fare previsioni - Fare un piano di ricerca Scegliere la tecnica, lo strumento per rilevare i dati - Discussione dei risultati. APPLICAZIONE.
3
Ipotesi operative TeoriaEsperienza diretta e/o personale Quesito Piano esecutivo Scelta popolazione Scelta strumenti Scelta metodi statistici Discussione concettuale dei risultati Schema di sviluppo di una ricerca scientifica (p 86)
4
Ipotesi operative TeoriaEsperienza diretta e/o personale Quesito Piano esecutivo Scelta popolazione Scelta strumenti Scelta metodi statistici Discussione concettuale dei risultati APPLICAZIONE
5
Ipotesi operative TeoriaEsperienza diretta e/o personale Quesito Piano esecutivo Scelta popolazione Scelta strumenti Scelta metodi statistici Discussione concettuale dei risultati Schema di sviluppo di una ricerca scientifica.
6
FARE PREVISIONI: scoperta degli elementi di interesse Intuizione: osservazione di fenomeni nella vita reale es. effetto Zeigarnik Deduzione dalla teoria o da un risultato ad un altro Serendipità: es. effetto Hawthorne
7
Ipotesi operative TeoriaEsperienza diretta e/o personale Quesito Piano esecutivo Scelta popolazione Scelta strumenti Scelta metodi statistici Discussione concettuale dei risultati Schema di sviluppo di una ricerca scientifica.
8
l’aspetto che non può mai mancare in una ricerca scientifica è la fase della verifica formale: - individuazione e operazionalizzazione delle variabili in gioco (formulazione di ipotesi) - scelta del campione di soggetti, estratto casualmente dalla popolazione (rappresentativo) - scelta scale di misurazione da utilizzare - scelta test statistici
9
es: Ansia: frequenza cardiaca (fisiologica), punteggio ad apposito questionario, velocità con cui esegue il compito (comportamentale) Per operazionalizzazione si intende la definizione operativa del fenomeno oggetto di studio (le operazioni svolte per misurarlo)
10
Le variabili VARIABILI Eventi che cadono sotto la nostra osservazione a cui si possono attribuire valori differenti (trattamenti) Scopo di un esperimento: determinare una relazione (causale) tra variabili VARIABILI INDIPENDENTIdifficoltà del Manipolate dallo sperimentatoresecondo compito VARIABILI DIPENDENTITR del primo compito Variano al variare delle prime Errore: insieme delle variabili non previste che hanno ugualmente un effetto sulla variabile dipendente
11
Variabile indipendente = manipolata dallo sperimentatore – associata ad una previsione sui suoi effetti Variabile dipendente = osservata – esito Es: valutare quale tra due tecniche psicoterapeutiche è più efficace per curare una determinata patologia variabile indipendente: trattamento (2 o più livelli) Trattamento: con metà soggetti userò la terapia A e con l’altra metà userò la terapia B. Scelta del campione: un gruppo di soggetti affetti dalla patologia oggetto di studio variabile dipendente: un aspetto che mi permetta di valutare se lo stato patologico è migliorato, peggiorato o rimasto uguale.
12
La variabile indipendente può essere Tra i soggetti Entro i soggetti
13
variabile indipendente: trattamento (2 o più livelli) Trattamento: con metà soggetti userò la terapia A e con l’altra metà userò la terapia B. Tra i soggettiEntro i soggetti variabile indipendente: trattamento (2 o più livelli) Trattamento: stimolo a destra o a sinistra: tutti i soggetti risponderanno a N stimoli a destra e a N stimoli a sinistra
14
COME DEVE ESSERE FATTO UN ESPERIMENTO? Es: ansia e difficoltà del compito I soggetti ansiosi hanno prestazioni basse a compiti di matematica difficili GRUPPOsequenzaPunt comp facili Punt comp difficili 20 sogg ansiosi 10 s prima facili7/109/10 10 s prima difficili9/107/10 20 sogg non ansiosi 10 s prima facili9/10 10 s prima difficili9/10 Possiamo concludere? Quali sono le var. ind? Tra i soggetti o entro i soggetti?
15
Dal grado di manipolazione delle variabili dipende il fatto che una ricerca sia sperimentale, quasi sperimentale o non sperimentale
16
Ipotesi operative TeoriaEsperienza diretta e/o personale Quesito Piano esecutivo Scelta popolazione Scelta strumenti Scelta metodi statistici Discussione concettuale dei risultati Schema di sviluppo di una ricerca scientifica.
17
Formulazione di ipotesi Quesito: relazione tra programmi violenti e aggressività Variabili e loro definizione operativa Ipotesi operativa: traduzione in previsioni misurabili
18
Previsione se un bambino vede 1 ora di spettacoli violenti in TV tutti i giorni per un mese, si comporterà in maniera più aggressiva del bambino che non vede le stesse trasmissioni.
19
Verifica o falsificazione? aggressivinon aggressivi Vedere AB trasmissioniin linea con contro la violentela previsione previsione Vedere CD trasmissioni contro la in linea con non violente previsione la previsione
20
Falsificazione: mettersi alla ricerca del caso contrario. se il bambino vede 1 ora di spettacoli violenti in TV tutti i giorni per un mese, si comporterà in maniera ugualmente aggressiva del bambino che non vede le stesse trasmissioni
21
Ipotesi operative TeoriaEsperienza diretta e/o personale Quesito Piano esecutivo Scelta popolazione Scelta strumenti Scelta metodi statistici Discussione concettuale dei risultati Schema di sviluppo di una ricerca scientifica.
22
Gruppo sperimentale e gruppo di controllo Scelta del tipo di programma TV (trattamento) Problemi deontologici
23
Art. 1 del codice deontologico della ricerca (AIP – Associazione Italiana di Psicologia) (www.aipass.org) ‘….. è necessario ottenere il consenso delle persone chi vi (partecipano a una ricerca), che devono, inoltre, essere informate in modo corretto e per loro comprensibile su tutti gli aspetti della ricerca che potrebbero indurle a ritirare il consenso. ……. ’. Consenso informato e libert à della persona di ritirarsi dalla ricerca
24
Problemi deontologici Art. 1 del codice deontologico della ricerca (AIP – Associazione Italiana di Psicologia) (www.aipass.org) “ Chi partecipa alla ricerca deve essere esplicitamente informato della libert à di ritirarsi in ogni momento ….. “ Consenso informato e libert à della persona di ritirarsi dalla ricerca
25
Problemi deontologici Art. 3 del codice deontologico della ricerca (AIP – Associazione Italiana di Psicologia) (www.aipass.org) ‘La ricerca non deve comportare alcun rischio di danni permanenti a chi vi partecipi…’. Il rischio di danni permanenti o temporanei a chi partecipa alla ricerca
26
Problemi deontologici Da qui l’importanza dei metodi non sperimentali (ma sempre scientifici). Moltissime ricerche sono di tipo misto, cioè quasi-sperimentale. Esempio tipico: misurare l’influenza della variabile genere (maschio o femmina) dei soggetti su un determinato comportamento.
27
Ipotesi operative TeoriaEsperienza diretta e/o personale Quesito Piano esecutivo Scelta popolazione Scelta strumenti Scelta metodi statistici Discussione concettuale dei risultati Schema di sviluppo di una ricerca scientifica.
28
Misurazione e strumenti statistici strumenti adeguati di misurazione di ciò su cui è stata fatta la previsione. Cioè bisogna essere sicuri che si sta effettivamente misurando l’aggressività e non, per esempio, i comportamenti di imitazione.
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.