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PubblicatoTeodora Longo Modificato 8 anni fa
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ORGANIZZAZIONE DELLE IMPRESE IN RETE AA. 2006-07 OIR LEZ 01 Organizzazione come sistema di regole
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REGOLE Le regole consistono in norme esplicite o implicite, in regolamentazioni e aspettative che strutturano il comportamento degli individui e le interazioni tra loro Le regole impongono restrizioni cognitive e normative ai comportamenti individuali ritenuti idonei per le diverse situazioni di lavoro (James G. March, Martin Schultz, Xueguang Zhou, Per una teoria delle regole: nascita. Cambiamento e strutturazione delle regole, Università Bocconi Editore, 2003, pag. 5)
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Un esempio di un sistema di regole ASIMOV: le tre leggi della robotica 1.Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. 2.Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge. 3.Un robot deve proteggere la propria esistenza, purchè questa autodifesa non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.
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Caso, ordine e regole Immaginiamo le regole come istruzioni o linee di un programma che detto a qualcuno che deve eseguirle passivamente Il caso non ammette regole –Posso correggere una tabella di numeri casuali? Solo quando i fatti in una situazione hanno un loro ordine è possibile individuare regole di produzione dei fatti Le migliori regole spiegano molti fatti Le regole ad hoc non sono regole, ovvero il numero delle regole deve essere sempre inferiore al numero dei fatti
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Identità e situazioni Gli individui agiscono in modo da soddisfare una propria identità all’interno delle situazioni Essi, in ogni situazione, implicitamente o esplicitamente, si chiedono: –Che tipo di persona sono? –In che tipo di situazione mi trovo? –Come dovrebbe comportarsi una persona come me in una situazione come questa?
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Le regole del gioco organizzativo L’individuo deve sviluppare continuamente tre interpretazioni: – Riconoscere la propria Identità (chi sono io? Qual è la mia storia? Quali le mie aspettative?) – Riconoscere la Situazione in cui si trova (dove mi trovo? Che cosa è importante? chi sono gli altri? Cosa vogliono?) – Riconoscere l’Azione possibile che connette al meglio il Sé alla Situazione (che fare per non essere “fuori posto”? Che fare per trarre vantaggio?) Le regole semplificano il processo interpretativo mettendo a disposizione dell’individuo le interpretazioni dell’Identità, della Situazione e dell’Azione, le cosiddette REGOLE DEL GIOCO
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Regole come strumenti Sono i principali strumenti organizzativi. Definiscono le relazioni di autorità, le relazioni funzionali tra le unità, i ruoli e le fasi nei processi decsionali, ecc. Es: L’organigramma visualizza le regole della gerarchia, dei doveri e delle responsabilità
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La forma logica delle regole Regole dichiarative – X è A (in S) – X è A Regole procedurali –Se X è A allora esegui l’azione P – esegui P Strutture di regole (cicli, ripetizioni, controlli, ecc.) Algoritmi
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Incorporare le regole negli agenti Regole logiche PersoneMacchineInformazioniRelazioni
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Modelli di regole 1.Regole come modelli dell’azione 2.Regole come burocrazia 3.Regole come costruzioni di significato 4.Regole come codifiche della storia
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1. Regole come modelli per l’azione 1.1. Regole per aumentare l’efficienza di un gruppo di individui impegnati a realizzare un obiettivo comune –Le regole sono azioni, consapevoli ed intenzionali –Le regole sono impersonali e durevoli –Le regole sono esplicite o implicite –Le regole sono decisive quando il tempo e poco e i comportamenti altrui sono poco prevedibili
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1. Regole come modelli per l’azione 1.2. Regole come tregua tra individui che hanno obiettivi contrastanti –L’organizzazione è vista come luogo di conflitti tra gruppi che hanno interessi contrastanti –Le regole sono contratti negoziati tra gruppi di interesse –Vi sono contratti espliciti ed impliciti –I contratti sono spesso “incompleti” –Es: le regole di una votazione –Es: la contrattazione sindacale
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2. Regole come burocrazia Le organizzazione hanno una naturale deriva burocratica –Perché proliferano gli organismi di controllo –Perché la variabilità dell’ambiente esterno esige nuove regole –Perché le nuove regole producono nuovi problemi che esigono nuove regole
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3. Regole come costruzioni di significato 3.1 Le regole sono rappresentazioni dell’org. –Le regole sono il codice genetico dell’org. che prescrive come dovrebbero accadere le cose –Es: certificazioni di qualità, regolamenti di sicurezza (in questi casi le org. sono giudicate dalle proprie regole) 3.2 Le regole sono trofei: registrano chi ha vinto e chi ha perso
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4. Regole come codifiche della storia -Le regole sono depositarie dell’esperienza dell’org. -Le regole sono uno strumento della memoria org. per assicurare la cooperazione tra attori che perseguono il proprio interesse personale -Le regole evolvono nel tempo attraverso una catena di esperienze
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Comportamenti e regole Comportamenti e Regole – I comportamenti sono guidati da norme sociali, convincimenti taciti, pratiche standard, regole pratiche, regole verbali, regole scritte Regole tacite Regole scritte Regole verbali Regole esplicite
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Regole non scritte e scritte Le regole non scritte (usi, costumi, pratiche,…) – Spesso ambigue –Convincimenti condivisi – Rispondono a bisogni di sopravvivenza del gruppo –L’efficacia diminuisce all’aumentare delle dimensioni del gruppo Regole scritte (procedure, contratti, manuali, …) – Frame per l’azione –Artefatti organizzativi –Simboli organizzativi, immagini di ordine, autorità
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Situazioni e regole Le regole vengono conservate e diffuse attraverso la socializzazione – Gli individui apprendono nelle situazioni di lavoro per mezzo dell’osservazione, della pratica, dell’imitazione, della formazione, del mentoring Le regole apprese creano standard di appropriatezza per ogni situazione –Le regole di appropriatezza bilanciano i limiti delle regole dell’anticipazione (basate sul calcolo) Le regole di appropriatezza mitigano le carenza di informazione, l’ignoranza del futuro, l’opportunismo –Le regole di appropriatezza riproducono le identità e le strutture sociali Le regole forniscono gli inventari delle competenze nelle situazioni
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Evoluzione delle regole Regole -> Azioni -> Discorsi ->Regole R->A: –Regole numerose, ambigue, conflittuali –Quali regole utilizzate? –Le situazioni sono specifiche, le regole generali A->D: – Ricostruzione ex-post dell’azione –Errori sistematici –Imposizioni di frame D->R: –Come vengono create le regole? –Selezione darwiniana –Problem solving –Negoziazione politica –Apprendimento empirico –Diffusione nelle reti di comunicazione
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Regole e sistemi Complessità Caso Semplicità organizzata (macchine) Complessità organizzata (sistemi) Complessità non organizzata (aggregati) Metodo analitico Metodo statistico ??? (W. Weaver, “Science and Complexity”, American Scientist, vol. 36, 1948, pp. 536 -544) Complessità auto- organizzata (reti)
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Tipologie di sistemi Sistema meccanico –Esegue passivamente i comandi Sistema cibernetico –Adatta le risposte alle variazioni ambientali Sistema cognitivo – Si riorganizza a seguito dell’apprendimento
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