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PubblicatoFerdinando Pucci Modificato 8 anni fa
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Coordinamento psicopedagogico Terraferma 1 Dott.ssa Maria Loredana Lucamante
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Progetto finanziato dalla Municipalità Mestre-Carpenedo L’asilo nido Pollicino pone particolare attenzione alle proposte che riguardano lo sviluppo senso motorio e percettivo del bambino In questo anno scolastico, le educatrici intendono proporre ai bambini un percorso di psicomotricità che andrà ad arricchire l’offerta di attività motorie già presente al nido. Si tratta di una psicomotricità relazionale che va vista nell’ottica dell’intervento educativo mirato a sostenere lo sviluppo del bambino in tutti i suoi aspetti e non, quindi, nella sua accezione terapeutica.
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Gli psicomotricisti La realizzazione dell’attività è affidata agli operatori dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Il Flauto Magico” Si tratta di psicomotricisti relazionali che hanno realizzato una formazione Specifica presso l’Istituto Italiano di Psicologia della Relazione di Mestre della durata di 4 anni. Sono iscritti all’A.N.P.R.I. (Associazione Nazionale Psicomotricisti Relazionali Italiani) e seguono un iter di aggiornamento e supervisione obbligatoria. Gli psicomotricisti lavorano confrontandosi con le educatrici per la condivisione degli obiettivi e della metodologia e partecipando a momenti di verifica con la psicopedagogista del nido e con i genitori.
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Obiettivi specifici Sviluppare un uso corretto del proprio corpo; Sviluppare la conoscenza e la consapevolezza del sé corporeo; Sviluppare un’adeguata organizzazione percettiva riferita ad oggetto, spazio e tempo; Imparare ad esprimere e controllare i propri stati d’animo; Imparare a dilazionare nel tempo i propri bisogni e desideri; Imparare a rappresentare la realtà attraverso i simboli; Stimolare e favorire la condivisione di oggetti e situazioni tra coetanei; Rafforzare la fiducia in se stessi, lo spirito di amicizia e la socializzazione; Imparare ad accettare la frustrazione, le regole, le norme nel percorso di crescita.
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Programma del corso Il programma di Psicomotricità Relazionale prevede lo sviluppo del gioco psicomotorio con prevalenza della componente sensomotoria e simbolica. Il Gioco Sensomotorio Attraverso la proposta del gioco sensomotorio il bambino sperimenta progressiva- mente modalità di movimento quali strisciare, scivolare, rotolare, correre, saltare, cadere, affinando le proprie abilità motorie. Le esperienze sono svolte a corpo libero con l’utilizzo di alcuni materiali. Attraverso il gioco il bambino sperimenta il piacere sensomotorio, la gioia del movimento, aspetti importanti per lo sviluppo di immagine positiva di sé. Il bambino viene stimolato a condividere il gioco con i coetanei attraverso dinamiche che stimolano lo sviluppo della socialità.
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Il Gioco Simbolico Gli oggetti proposti dallo psicomotricista, carta, scatoloni, palle, corde, cubi logici, stimolano nel bambino la curiosità e la creatività. Gli oggetti diventano, durante il gioco, simboli e rappresentazioni di altri oggetti, di situazioni, di persone non presenti e desiderate, stimolando il gioco “del far finta” e le capacità simboliche e immaginative. Il Gioco di Socializzazione Lo psicomotricista propone situazioni di gruppo e semplici giochi collettivi per favorire la condivisione di oggetti, di spazi, lo sviluppo della socialità e degli scambi attraverso il gioco e il movimento.
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La realizzazione dell’attività psicomotoria richiede una notevole collaborazione tra psicomotricista, educatrici, personale ausiliario e personale di cucina. Si ringrazia il personale ausiliario per la disponibilità ad allestire e riordinare il locale e il personale di cucina per la disponibilità a coordinare gli orari dei pasti in relazione alla fine dell’attività. Un ringraziamento speciale alla psicomotricista Roberta Bignone per la sua competenza e il prezioso contributo professionale. Ringraziamenti
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