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Clean Evidence on Peer Effects Falk - Ichino Gruppo 11 Bernini Guido Di Martino Paola Pittari Benedetto Savina Paola 4 giugno 2012.

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Presentazione sul tema: "Clean Evidence on Peer Effects Falk - Ichino Gruppo 11 Bernini Guido Di Martino Paola Pittari Benedetto Savina Paola 4 giugno 2012."— Transcript della presentazione:

1 Clean Evidence on Peer Effects Falk - Ichino Gruppo 11 Bernini Guido Di Martino Paola Pittari Benedetto Savina Paola 4 giugno 2012

2 Agenda Obiettivo della ricerca Modello teorico alla base dello studio Setting e design Risultati Conclusioni

3 Dimostrare l’esistenza di peer effects durante lo svolgimento dell’attività lavorativa. In particolare: due lavoratori, se affiancati, sono più produttivi; esistenza di una relazione positiva tra l’output reciproco; sostanziale miglioramento delle performance delle bad apples; Obiettivi della ricerca

4 Modello teorico  L’individuo i sceglie un livello di output  Il guadagno in termini di utilità  Y e è un vettore che rappresenta il contesto ambientale  θ i parametro che indica il guadagno di utilità in base alle caratteristiche dell’individuo  Il costo in termini di utilità

5  Ogni individuo sceglie X i tale da massimizzare  Il livello ottimale di X i sarà  Considerando la funzione come lineare, Modello teorico

6 Ipotesi  β>0 esiste un peer effect positivo nella coppia di lavoratori  β=0 non esiste un peer effect nella coppia di lavoratori  β<0 esiste un peer effect negativo nella coppia di lavoratori

7  Livello di output di equilibrio esperimento in coppia  Livello di output di equilibrio esperimento individuale Implicazioni

8  La differenza tra i livelli di output nella coppia dipende da  Livello di output medio con esperimento singolo  Livello di output medio con esperimento in coppia Implicazioni

9 Rappresentazione grafica

10

11 Setting e Design 24 studenti, 8 lavorano singolarmente e 16 formano 8 coppie Soggetti coinvolti Lavoro semplice, facile da misurare, con retribuzione finale slegata dal risultato Incarico Lavoro in coppia e lavoro individuale Situazioni analizzate

12 Elementi di contesto  Selezionati studenti provenienti da scuole diverse per evitare che si conoscano  Gli individui in coppia non possono collaborare  Gli individui sono liberi di comunicare tra loro

13 Elementi di contesto  Viene riprodotto lo stesso ambiente lavorativo per ogni coppia o singolo individuo  La retribuzione è consegnata a lavoro ultimato ed è molto attrattiva  L’osservazione dell’output avviene al termine del lavoro e non durante l’esperimento

14 Proposition 1: Esistenza di una relazione tra l’output reciproco Sulle 105 configurazioni possibili soltanto in una la σ degli individui che lavorano separati è minore di quella di chi lavora in coppia Il test con un livello di confidenza del 99% ci dice che esistono dei peer effects sulla variabilità del livello di output

15 Evidenza empirica La deviazione standard tra le coppie è significativamente più elevata della deviazione standard all’interno delle stesse. Ceteris paribus, il lavoro in coppia implica livelli di output più simili rispetto al lavoro individuale.

16 Proposition 2: output medio nel pair treatment > single treatement Output medio registrato: single treatment 190 lettere pair treatment 221 lettere Δ16.3% Dimostra una correlazione positiva all’interno della coppia che porta a una produzione maggiore

17 Proposition 3: differenze maggiori per le bad apples Le differenze di output prodotto diminuiscono all’aumentare del quantile di riferimento. Partendo dal 10° percentile (lavoratori meno performanti) al 90° percentile (lavoratori più performanti) la differenza tra output passa da 42 a 9, il peer effect ha un impatto maggiore sui lavoratori meno bravi.

18 Conclusioni Evidenza in favore dell’esistenza di peer effects:  La performance dei soggetti che lavorano in coppia è significativamente differente rispetto a quella di coloro che lavorano da soli  I peer effects aumentano l’output medio complessivo  I lavoratori meno produttivi sono maggiormente influenzati dai più produttivi

19 Conclusioni Semplificazione dell’esperimento: la retribuzione non è determinata in funzione del risultato. Nella realtà esistono piani di stock option, incentivi team-based, retribuzioni sulla team performance  Se nei gruppi sono possibili comportamenti che escludono o sanzionano i soggetti meno produttivi, i peer effects giocano un ruolo ancora più decisivo.  Se la retribuzione individuale è basata sulla performance, l’impatto si riduce.

20 Conclusioni  Alla luce dei risultati si può progettare un efficiente design dei posti di lavoro. Lavorare in gruppi, composti da lavoratori efficienti e meno efficienti  Le conclusioni sono basate sui peer effects osservati in un regime di pagamenti prefissati e corrisposti per compiti semplici e meccanici.


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