Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoTito Agostini Modificato 8 anni fa
1
Organizzazione e soggetti. Processi decisionali Unità didattica 1 - Formazione, strutture e configurazioni delle organizzazioni
2
Herbert Simon (1916-2001)
3
In continuità con Barnard Non reificare le organizzazioni! Per quanto grandi e complesse, le organizzazioni sono sempre il frutto dell’iniziativa umana… Vanno viste come sistemi cooperativi per estendere il campo degli obiettivi raggiungibili dall’uomo
4
Ma… Non basta considerare i moventi personali, occorre prendere in esame come i soggetti agiscono per costruire/far vivere una organizzazione “Soggetti che agiscono” significa soggetti che prendono decisioni
5
Dal comportamento dei soggetti dipende il funzionamento delle organizzazioni Barnard moventi personali, equilibrio contributo-benefici Simon va olre, si interroga su come vengono prese le decisioni
6
Oggetto di analisi Le decisioni che i soggetti (di un’organizzazione) prendono sono l’oggetto principale della sua analisi Vuol dire prendere in esame il contesto di condizioni, vincoli, motivazioni, informazioni in cui vengono prese
7
Prendere decisioni Le decisioni che i soggetti prendono si basano sempre su criteri di razionalità limitata
8
Condizione universale… Cambiano gli strumenti, le procedure (per prendere le decisioni), ma resta l’impossibilità di una razionalità assoluta
9
Razionalità limitata Non è possibile prevedere tutte le conseguenze delle decisioni prese (molte sono indirette, remote) Limiti cognitivi (dovuti a convinzioni, preferenze, ecc. Limiti etici, culturali, emotivi, ecc.
10
Come si sviluppa un processo decisionale
11
Per comprendere le decisioni occorre considerare distinguere tra quelle che riguardano gli scopi e quelle che riguardano i mezzi per raggiungere gli scopi
12
Giudizi e decisioni Decisioni sui mezzi (per raggiungere fini) si basano su giudizi di fatto Decisioni sui fini (sulla loro desiderabilità si basano su giudizi di valore
13
Giudizi di fatto e di valore Giudizi di fatto: riguardano eventi del mondo sensibile che è sempre possibile verificare se sono veri o falsi Giudizi di valore: riguardano le preferenze (di natura etica, estetica, emotiva, ecc.); non ha senso chiedersi se sono veri o falsi
14
Continuum mezzi-fini Un fine raggiunto diventa il mezzo per raggiungere un fine successivo Continuum mezzi-fini F M FM FM
15
Intreccio tra scopi e mezzi… C’è molta soggettività nella “razionalità” umana La concatenazione di mezzi e fini definisce l’identità sociale del soggetto Non si può mai valutare un fine a prescindere dai mezzi usati
16
Prendere decisioni nelle organizzazioni
17
Comportamento, decisioni, razionalità delle organizzazioni Interessi, convinzioni, limiti cognitivi degli individui che ne fanno parte
18
Ma… Le organizzazioni (sistemi cooperativi) consentono di ridurre i limiti mentali degli individui (che ne fanno parte) e quindi la razionalità limitata
19
Soprattutto se… Si è capaci di apprendere (processo di apprendimento) dalle decisioni prese dai diversi membri dell’organizzazione, dai risultati acquisiti, dagli errori commessi Procedure (sia per decisioni di routine che per decisioni critiche), ossia sequenze di decisioni prestabilite in base a esperienza o calcoli
20
Alcuni contributi dalla ricerca sul campo
21
Donald Roy (1911-1980)
22
Ricerca in una fabbrica meccanica
23
Il sistema del cottimo Numero minimo giornaliero/per turno di produzione (n. pezzi) Paga base Pezzi in più Supplemento di retribuzione Conflitto operai- management Soglia individuata dai cronometristi
24
Emerge… 1.Trucchi degli operai per difendersi dallo sfruttamento 2.Accordi e complicità con altre figure (capi reparto, manuntentori)
25
Dunque (rispetto a Barnard e Simon) Anche Roy analizza un’organizzazione (la fabbrica) partendo dalle persone, dai loro interessi, dalle loro strategie. Invito a una lettura problematica del discorso di Barnard; conferma delle difficoltà di creare un sistema cooperativo
26
Conferma del principio della razionalità limitata: molte decisioni basate su approssimazioni, ambiguità, ecc.
27
Poteri e strategie dei soggetti
28
Michel Crozier (1922-)
29
La frase celebre… «L’uomo non è soltanto un braccio e non è soltanto un cuore. L’uomo è una mente, un progetto, una libertà»
30
L’uomo non è soltanto un braccio e un cuore… Rifiuta l’idea dei membri di un’organizzazione come semplici esecutori di comandi (braccio), con qualche sensibilità (cuore)
31
In altri termini… Per capire un'organizzazione, non basta l'approccio che considera i suoi membri come semplici esecutori di comandi; e non basta l’approccio delle Relazioni Umane
32
Occorre riconoscere che i membri di un’organizzazione hanno una mente; pensano, progettano
33
Strategie e circoli viziosi Completa il discorso di Barnard e Simon… I soggetti (singolarmente o in gruppo) sviluppano strategie per tutelare quelli che reputano i loro interessi
34
Le strategie (o “razionalità”) dei singoli possono non coincidere con quella dell’organizzazione (di cui fanno parte) e possono portare a condotte non previste Circoli viziosi, ossia processi degenerativi, disfunzioni, malfunzionamenti
35
Strategie, circoli viziosi, potere
36
Elementi di contesto Tentativi delle organizzazioni (in particolare delle imprese) di stabilire regole precise che prescrivono il comportamento dei loro membri
37
Discorso sul potere Il potere deriva dalla capacità di controllare i margini di incertezza presenti nei rapporti con altri soggetti Altra cosa rispetto all'autorità formale connessa al grado gerarchico occupato in un'organizzazione
38
Non è possibile ricondurre i soggetti a comportamenti pre-determinati. Ci sono sempre situazioni imprevedibili/di incertezza Radici del potere. Detenere margini di incertezza nel proprio comportamento
39
Coloro che detengono/gestiscono margini di incertezza cercano di mantenerlo (e sviluppano strategie a tal fine) Coloro che subiscono i margini di incertezza cercano di ridurli (e sviluppano strategie a tal fine)
40
Circoli viziosi della burocrazia
41
Una ricerca sul Monopolio dei tabacchi francese…
42
… e su un istituto contabile
43
Microcosmo bloccato, stratificato, senza conflitti espliciti, ma poche occasioni (sforzi) di relazione/comunicazione Poche prospettive di carriera, cambiamenti, riconoscimenti, ecc. Insoddisfazione, grande frustrazione; soprattutto tra i dipendenti più anziani e i quadri intermedi
44
Operai di manutenzione detengono un micro- potere: sono i soli che possono intervenire sui macchinari anche per i guasti meno importanti) Operai di produzione Esercizio/abuso del micro-potere (ritardi, sistemi di favori, ecc.); cercano di mantenere margini di incetezza
45
Una sintesi
46
Da Barnard a Crozier… Progressivo disincanto… dallo studio delle condizioni per il normale funzionamento delle organizzazioni allo studio dei fattori che provocano disfunzioni, malfunzionamenti, inefficacia
47
G. Bonazzi, Come studiare le organizzazioni, cap. 2 Testi di riferimento
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.