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PubblicatoDario Stefano Fabiani Modificato 8 anni fa
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2 giugno 1946 2 giugno 2016 70 anni di lotte Classi 1 A – 1 C - 2C- 3 D – 3 E
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Premessa Per il 70 ^Anniversario del voto del 2 Giugno gli alunni delle classi 1 A, 1C, 2C, 3D e 3 E hanno preparato una performance ricostruendo il momento storico e soprattutto dando spazio alle 21 donne costituenti elette il 2 giugno 1946. Il 2 giugno, infatti, è una data epocale, di grandi svolte, perché quel giorno anche in Italia, le donne andarono finalmente a votare.
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La manifestazione è stata organizzata per il 1 giugno 2016 dal Dirigente Scolastico,prof. Mariarosaria Scalella, dalla prof. Rosaria Secondulfo con la collaborazione dei docenti Rosaria Forcillo, Gianluca D’Agostino, Ciro Scala, Rosa Pagano, Antonio Parnoffi. Sono intervenuti: la prof Laura Capobianco dell’Istituto Campano di Storia della Resistenza e dell’Antifascismo, la prof. Maria Antonietta Selvaggio docente dell’Università di Salerno e il prof. Mario Di Giovanni docente di storia e filosofia.
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La conclusione della Seconda Guerra Mondiale lasciava in eredità un’Italia distrutta economicamente e culturalmente, anche se con tanta voglia di ricominciare. I vent’anni del fascismo avevano tolto ogni speranza di suffragio universale tanto più che per Mussolini la donna aveva valore solo come Madre e sposa esemplare e ovviamente erano escluse dal voto. A dire il vero le ultime elezioni furono quelle del 1924 e le donne, ovviamente, non votarono.
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L’Italia era culturalmente molto arretrata, infatti in altri parti dell’Europa e del mondo le donne erano già protagoniste della storia. Infatti….
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1893: DONNE AL VOTO
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Finlandia 1906: donne al voto le elette
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Donne al voto NORVEGIA: 1913IRLANDA 1918 SPAGNA 1931
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STATI UNITI 1928: DONNE AL VOTO
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L’Italia, invece, si dibatteva ancora se concedere o meno il voto alle donne. Togliatti diceva che le donne pencolano verso un passato reazionario.
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Un cambiamento già era avvenuto il 10 marzo 1946 quando 435 comuni italiani andarono al voto per eleggere i sindaci dopo il regime fascista. Nei consigli vennero elette circa 2000 donne, ma fu un voto nel quale non parteciparono tutti i comuni italiani, anche perché in molti di essi si votò in autunno, come a Napoli.
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10 marzo 1946
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Il voto che cambiò la storia fu il 2 giugno 1946
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Il 2 giugno fu un giorno così importante non solo perché votarono le donne, ma anche perché quel giorno gli italiani scelsero anche la forma se con uno scarto di soli poco più di due milioni di voti, la Repubblica. Il nostro paese che dall’ l’Unità, realizzatasi nel 1861 era una monarchia, diventava una Repubblica e su 556 deputati, 21 erano donne
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LE 21 DONNE COSTITUENTI
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Abele bei Ciufoli aderente al P.C.I., unica donna a far parte della Consulta Nazionale
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Bianca Bianchi partigiana, socialista, insegnante
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Laura Bianchini antifascista cattolica
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Elisabetta Conci coordinò la nuova Carta Costituzionale e si occupò delle minoranze altoatesine
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Maria de Unterrichter Iervolino appartenente alla D.C., eletta dal 1948 al 1963
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Filomena Delli Castelli appartenente alla D.C. insegnante
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Maria Federici Agamben appartenente alla D.C.
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Angiola Minella esponente del P.C.I., partigiana
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Maria Fiorini Nicotra Dirigente dell’Azione Cattolica s’impegnò nella Croce Rossa
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Nadia Gallico Spano esponente del P.C.I.
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Maria Guidi Cingolani fondatrice dell’ Azione Cattolica femminile
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Angela Gotelli esponente della D.C. fece parte della Commissione dei 75
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Nilde Jotti esponente del P.C.I, presidente della Camera dei deputati dal 1979 al 1992
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Teresa Mattei esponente del P.C.I
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Lina Merlin socialista, insegnante licenziata dal Partito fascista perché non aderente
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Rita Montagnana Togliatti comunista, ebrea, moglie di Palmiro Togliatti
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Ottavia Penna baronessa Buscemi unica costituente eletta dell’ Uomo Qualunque
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Elettra Pollastrini comunista, deportata in Austria
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Teresa Noce Longo, sindacalista appartenente al P.C.I.
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Marisa Cinciari Rodano comunista, consigliere comunale a Roma dal 1946 1956; deputata dal 1948 al 1968; eletta vicepresidente della Camera dal 1963 al 1968
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Maddalena Rossi Semproni esponente del P.C.I.
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Vittoria Titomanlio eletta a Napoli nelle liste della D.C., insegnante
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Queste donne, le costituenti con il loro impegno e le loro capacità, segnarono l’ingresso delle donne nel più alto livello delle istituzioni.
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Da quel voto nacque…
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Le leggi sui diritti civile delle donne
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IL PERCORSO ARRIVA AI GIORNI NOSTRI: SOLO DI RECENTE È STATA RICONOSCIUTA LA LEGGE SULLE PARI OPPORTUNITÀ
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Ma molta strada bisogna fare. Troppa è ancora la violenza sulle donne
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Momento importante quello della Costituente per la collaborazione tra le donne. Con l’obiettivo di ricostruire l’Italia, le elette, sebbene avversarie non furono mai avversarie, non erano mai state nemiche.
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Momenti della manifestazione
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Il prof. Mario Di Giovanni
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La prof. Maria Antonietta Selvaggio
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In prima fila da sinistra a destra l’ing. Giovanni Secondulfo e la prof Laura Capobianco
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I ringraziamenti del Dirigente Scolastico, Mariarosaria Scalella e della referente del Laboratorio di Storia, prof. Rosaria Secondulfo
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Un giro nel laboratorio di Storia e Cittadinanza
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Sta a noi oggi difendere la REPUBBLICA, la COSTITUZIONE E TUTTE LE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE
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Bibliografia essenziale Barbagallo La formazione dell’Italia democratica in Storia dell’Italia Repubblicana Vol 1 Einaudi Torino 1994 Chabod L’Italia contemporanea 1918 – 1948 UTET torino 1961 Manuale scolastico Giovanetti – De Vecchi Il presente della storia Bruno Mondadori Pearson Torino 2014 SITOGRAFIA Atti Parlamentari Portale storico della Camera dei Deputati Biblioteca del Senato – emeroteca Le donne della Costituente Ottobre 2008 Rivista Sociologia
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