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Federico Munari Università di Bologna Il finanziamento dell’innovazione tecnologica.

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Presentazione sul tema: "Federico Munari Università di Bologna Il finanziamento dell’innovazione tecnologica."— Transcript della presentazione:

1 Federico Munari Università di Bologna Il finanziamento dell’innovazione tecnologica

2 Finanziamento dell’innovazione tecnologica Fallimenti del mercato Possibili rimedi: Autofinanziamento Mercati azionari Private Equity Finanziamenti Pubblici Il Business Plan

3 Caratteristiche specifiche dell’attività di R&S Spese elevate Investimento in conoscenza Elevata incertezza dei rendimenti Standard contabili

4 Principali problemi nel finanziamento dell’innovazione Paradosso di Arrow: appropriazione della conoscenza. Disallineamento tra incentivi privati e sociali Asimmetrie informative – Market for lemons (Akerlof) Moral hazard – I manager tendono ad investire in R&S meno di quanto farebbero i proprietari Gli investimenti in R&S non possono essere finanziati in misura significativa da debito

5 Il vincolo finanziario all’innovazione nelle piccole imprese (I) I vincoli finanziari all’innovazione sono più stringenti per le imprese di piccole dimensioni per un insieme di fattori esterni ed interni all’impresa

6 Il vincolo finanziario all’innovazione nelle piccole imprese (II) Fattori interni Funzione finanziaria dell’impresa non adeguatamente sviluppata Scarsa disponibilità di fondi interni Fattori esterni Rischio di mercato e tecnologico Crescita imprevedibile Asimmetrie informative

7 Possibili rimedi Autofinanziamento Mercati azionari Private Equity Venture capital e Buy Out Finanziamenti pubblici

8 Autofinanziamento: Esiste un vincolo finanziario all’innovazione? L’evidenza empirica suggerisce che le imprese che non hanno a disposizione fondi interni sono svantaggiate nell’attività di R&S Possibili circoli viziosi

9 Mercati azionari e innovazione (I) Gli studi empirici mettono generalmente in luce che i mercati azionari valutano gli investimenti in R&S delle imprese quotate, ma… … le imprese che investono più in R&S sembrano essere sottovalutate dal mercato (Chan et al., 1999) … il valore attribuito agli investimenti in R&S varia molto tra settori e nel tempo

10 Il ricorso al Private Equity Non richiede garanzie reali Non esiste un limite superiore ai rendimenti dell’investitore Non aumentano i rischi di fallimento per l’impresa finanziata La ripartizione del finanziamento in “FASI” successive consente il contenimento del rischio per l’investitore

11 Private Equity Venture Capital Buy Out Avvio Sviluppo Cambiamento Private Equity

12 Venture Capital Cosa è: esistono varie definizioni Chi sono: investitori? Manager? Intermediari finanziari? Cosa fanno: il ciclo del venture capital

13 Cosa è? Venture capital is money provided by professionals who invest alongside management in young, rapidly growing companies that have the potential to develop into significant economic contributors. Venture capital is an important source of equity for start-up companies. National Venture Capital Association (www.nvca.org)

14 Cosa è? Caratteristiche comuni alle imprese di VC: - Finanziano imprese con elevate potenzialità di crescita, - Negli stadi iniziali della propria attività, - Che propongono un’innovazione tecnologica o di mercato, - Attraverso una significativa partecipazione nel capitale di proprietà

15 Chi sono? Gli investitori: Banche d’affari e divisioni di banche commerciali Fondi chiusi internazionali Fondi pensioni SGR di fondi chiusi Operatori pubblici Finanziarie di partecipazione di emanazione pubblica o privata Divisioni di imprese industriali Individui (Business Angels) Venture Capitalist

16 Il venture capital: come funziona (I)? Investitori Società di Venture Capital Imprenditori Fondi pensione Istituzioni finanziarie Imprese industriali Investitori individuali Fondo di VC Nuove imprese Limited partner General partner

17 Il venture capital: come funziona (II)? I venture capitalist riempiono il “vuoto” tra imprenditori ed investitori nella fase dello sviluppo della nuova venture grazie alla propria capacità di selezionare un portafoglio di opportunità che nel suo complesso fornisce un rendimento adeguato al rischio assunto dagli investitori

18 I venture capitalists: cosa fanno? Finanziano imprese nuove e con alte potenzialità di crescita; Supportano professionalmente lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, aggiungono valore all’impresa supportata, grazie alla loro esperienza e conoscenza dei mercati, e degli altri attori del settore; Si assumono rischi elevati, a fronte di ritorni altrettanto elevati; Con un ottica di medio/lungo periodo

19 Fasi tipiche di investimento di un Venture Capitalist

20 Il ciclo del venture capitalist: Fund Raising; Processo dell’investimento; Controllo e monitoraggio; Disinvestimento

21 Il ciclo del VC: Fund Raising. Raccolta di fondi da investitori locali ed esteri; Individuazione dei settori in cui operare Strutturazione del fondo (definizione della durata, dimensione, dell’organizzazione; della durata dell’investimento medio); Definizione delle modalità di distribuzione dei proventi e delle management fees

22 Il ciclo del VC: Processo dell’investimento Generazione del deal flow: portafoglio di investimenti Due Diligence: Valutazione dell’imprenditore/management team Valutazione dell’impresa Valutazione della fattibilità e della convenienza dell’operazione Definizione del prezzo Metodi dei multipli di fatturato, EBDIT o EDIT (operazioni di Buy out)

23 Metodi dei multipli di fatturato, EBDIT o EDIT

24 Il ciclo del VC: Controllo e monitoraggio Sono fondamentali meccanismi per ridurre le asimmetrie informative tra impresa finanziata e investitore Meccanismi contrattuali: Lettere di intenti Stock options Frammentazione dei finanziamenti Meccanismi Gestionali Nomina o partecipazione nei Board dirigenziali Riserva di aree di attività (marketing, vendita, finanza …)

25 Il ciclo del VC: Disinvestimento Obbiettivo del Venture Capitalist: realizzare un capital gain nel medio-lungo periodo Disinvestimento = uscita Definizione del canale più adeguato IPO = mercati azionari Trade Sale Secondary Buy Out Buy back Write-off Individuazione del momento più opportuno: Opportunista Pianificazione del momento di uscita

26 Il ciclo del VC

27 Limiti del venture capital Concentrazione settoriale Rendimenti richiesti molto elevati Necessità di mercati efficienti per la quotazione delle imprese finanziate Dimensione minima dell’investimento

28 Evoluzione dell’attività di investimento nel mercato italiano Fonte: AIFI

29 Evoluzione della % di investimenti per tipologia Fonte: AIFI

30 Posizionamento dei principali mercati europei Fonte: AIFI

31 Il caso Tiscali 1998 - Renato Soru investe $600.000 per lanciare Tiscali dopo la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni Novembre 1998 – Il fondo Kiwi 1 di Pino Venture investe 2 milioni di Euro per acquistare il 10% delle azioni di Tiscali Tiscali beneficia dell’assistenza di Pino Ventures, che aiuta nella stesura del business plan e nel creare le relazioni con la comunità degli investitori Ottobre 1999 - Tiscali viene quota al Nuovo Mercato il 20% delle azioni, 18 mesi dopo la sua fondazione. La sua capitalizzazione iniziale è di 718 milioni di Euro. 2000 – Kiwi esce dal capitale di Tiscali Febbraio 2003 – Capitalizzazione di borsa: circa 1.500 milioni di Euro

32 Ciclo finanziario di una PMI Dimensioni dell’impresa Disponibilità di informazioni Impresa molto piccola (start-up), senza storia registrata Impresa piccola, con potenziale di crescita, ma senza storia registrata Impresa media, con alcune informazioni e garanzie disponibili Impresa grande, con rischio noto e storia disponibile Fonti proprie inizialiAutofinanziamento Angel FinanceVenture capitalMercato azionario Finanziamenti bancari a b/t Finanziamenti bancari a l/t Collocamenti privati Mercato obbligazionario Financing gap per le Pmi

33 Il finanziamento pubblico dell’innovazione Sussidi e Prestiti agevolati Contributi pubblici su progetti specifici e selezionati Apertura di linee di credito agevolato per progetti specifici e selezionati Incentivi fiscali Diminuisce il costo delle spese in R&S dell’impresa Signalling

34 Il Business Plan Il Business Plan produce il primo contatto con le fonti di finanziamento ( e.g. VCs, “angels”, banche …). Qualsiasi operazione di valutazione di investimento parte con l’esame di un BP. Data la bassa percentuale di proposte di investimenti innovativi finanziati, un BP ben strutturato è una condizione primaria indispensabile.

35 Cos’è il Business Plan? Non esiste una forma standard, perché risponde a molteplici obiettivi:  Fornire una guida strategica: valutare i punti di forza e debolezza di una strategia e le alternative praticabili.  Reperire finanziamenti sotto forma di credito o di capitale di rischio (Private Equity, IPO, altri finanziamenti).  Promuovere i rapporti con possibili partner in joint venture e con i più importanti clienti, fornitori e distributori. Il Business Plan rappresenta quindi un processo ed un documento di gestione fondamentale per tutte le imprese.

36 Principi generali di un Business Plan Executive Summary Il prodotto e/o il servizio Mercato e Consumatori Analisi del settore e della concorrenza La società ed il management team Le risorse necessarie

37 Principi generali di un Business Plan Executive Summary È la prima parte del BP che viene letta: la prima impressione deve spiegare in poche pagine quali sono i motivi principali che lo rendono “unico”. Deve riportare in maniera succinta gli elementi chiave di ogni sezione del BP Il prodotto e/o il servizio Descrizione dettagliata: funzionamento e caratteristiche distintive. Analisi del valore al consumatore. Ciclo di vita e piani di sfruttamento Mercato e Consumatori: occorre dare una dimensione al mercato e individuare il target Report sui trend di mercato presenti e futuri; aspettative di crescita motivate Individuare I segmenti di mercato ed i consumatori in ciascun segmento. Individuazione dei canali distributivi. Definire quantità e prezzi di vendita.

38 Principi generali di un Business Plan Analisi del settore e della concorrenza Analisi delle forze competitive Analisi di posizionamento competitivo, Fattori Critici di Successo La società ed il management team La storia I risultati e i nuovi obiettivi: performance qualitative e quantitative Vantaggio Competitivo Sostenibile Analisi SWOT esperienze professionali del management Le risorse necessarie Quantificare le necessità e il timing per il fabbisogno di risorse (R&D, produzione, marketing, vendita, ecc.) Fornire indicatori finanziari sui gli esercizi passati e/o prospettici

39 Link utili Livello locale www.aster.it www.spinner.it www.almacube.com www.iperbole.bologna.it/iperbole/mambo/ Livello nazionale www.miur.it/0003Ricerc/index_cf3.htm www.iban.it/home.htm www.aifi.it Programmi Unione Europea www.cordis.lu/it/sitemap.htm#eu-research www.evca.com


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