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TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO FIRENZE,

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Presentazione sul tema: "TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO FIRENZE,"— Transcript della presentazione:

1 TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO FIRENZE, 17 DICEMBRE 2015

2 BANCA DATI PROGETTI L.285/97 www.bancadatiprogetti285.minori.it

3 Città2008200920102011201220132014 Bari15302312998 Bologna11311233 Brindisi7777777 Cagliari3540263314129 Catania33153231578 Firenze171514 12 Genova10 13108 6 Milano67606899779288 Napoli3246 3723109 Palermo35693259472511 Reggio C.251829191413 Roma7087103120116118106 Taranto42109161814 Torino110969288758173 Venezia2216 1316148 TOTALE493514529535443431375

4 La nuova raccolta progetti sarà attiva da febbraio 2016 fino a 15 aprile 2016 Si ricorda l'importanza della corretta compilazione di tutti i campi. Nello specifico si ricorda che per i campi testuali va rispettato il limite massimo di caratteri e non si devono utilizzare formattazioni poiché questo impedisce una corretta esportazione dei dati.

5 Si ricorda inoltre l'importanza di un'attenta compilazione dei campi: - Articolato della L.285/97 - Nomenclatore poiché saranno alla base delle elaborazioni per la prossima Relazione al Parlamento. E' quindi importante che rispecchino quanto più possibile la progettazione di ciascuna città. Grazie a questi nuovi dati sarà possibile individuare più dettagliatamente la destinazione dei fondi L.285 e verificare quali siano gli interventi su cui maggiormente si concentra l'attenzione delle città.

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7 In particolare il campo Nomenclatore serve per classificare i progetti sulla base del Nomenclatore Infanzia-Adolescenza già utilizzato per la mappatura realizzata nel corso del 2013 e 2014. Se il progetto prevede l'attivazione di più interventi non riconducibili ad un unica voce, è possibile classificare i singoli interventi indicando anche la percentuale del finanziamento impegnato per ciascuna attività. La classificazione deve essere coerente con le altre informazioni fornite nella scheda progetto e deve essere quanto più pertinente e specifica possibile

8 Attenzione a: - Coerenza = Esempio: non classificare un progetto come servizio educativo per la prima infanzia e poi indicare come destinatari gli adolescenti - Interpretazioni delle voci = Esempio: la voce B6 Formazione educativa si riferisce alla formazione del personale educativo (es. insegnanti) non alla formazione dei minori. - Pertinenza e specificità = Esempio: non classificare l'inserimento lavorativo genericamente fra le attività di prevenzione e promozione quando esiste nel Nomenclatore una voce specifica (F4) per questo intervento - Articolato L.285/97 = prestare attenzione a quanto sancito da ciascun articolo e allo spirito dei principi promossi dalla Legge. Esempio: I servizi educativi per la prima infanzia vanno imputati all'art. 5 e non all'art. 4 come forma di sostegno alla genitorialità. L'art. 7 non va inteso per generiche azioni di promozione dei diritti dell'infanzia ma per per specifici interventi che «facilitano l'uso del tempo e degli spazi urbani e naturali; per misure orientate alla promozione della conoscenza dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza presso tutta la cittadinanza; per misure volte a promuovere la partecipazione dei bambini e degli adolescenti alla vita della comunità locale».

9 Si ricorda infine, che, per permettere un'analisi più approfondita della progettazione 285 per la redazione della Relazione al Parlamento, l'utilità di ampliare le informazioni sui progetti inseriti in banca dati attraverso materiali che illustrino la natura dell'esperienza progettuale e i risultati raggiunti (ad esempio attraverso relazioni illustrative, rapporti di monitoraggio, documentazione prodotta nel corso delle attività previste dal progetto, ecc.). Tali materiali possono essere allegati direttamente in Banca dati oppure inviati all'indirizzo candeago@istitutodeglinnocenti.it


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