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Anno scolastico 2015-2016. Il termine bullismo deriva dalla parola inglese “bullying”, viene definito come un’oppressione, psicologica o fisica, ripetuta.

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1 Anno scolastico 2015-2016

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3 Il termine bullismo deriva dalla parola inglese “bullying”, viene definito come un’oppressione, psicologica o fisica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona o da un gruppo di persone più potente nei confronti di un’altra percepita come più debole.

4 Intenzionalità:Intenzionalità: lo scopo del bullo è dominare un’altra persona offendendola e causandole danni. lo scopo del bullo è dominare un’altra persona offendendola e causandole danni. Persistenza nel tempo:Persistenza nel tempo: gli episodi sono ripetuti nel tempo e si verificano con elevata frequenza gli episodi sono ripetuti nel tempo e si verificano con elevata frequenza Asimmetria:Asimmetria: disuguaglianza di forza e di potere, uno prevarica sempre e l’altro subisce. disuguaglianza di forza e di potere, uno prevarica sempre e l’altro subisce.

5 Diretto fisico:Diretto fisico: consiste nel picchiare, prendere a calci e pugni, spingere, dare pizzicotti, graffiare, mordere, tirare i capelli, appropriarsi o rovinare gli oggetti degli altri. consiste nel picchiare, prendere a calci e pugni, spingere, dare pizzicotti, graffiare, mordere, tirare i capelli, appropriarsi o rovinare gli oggetti degli altri.

6 Esempio: Stefano è un bambino di 9 anni che frequenta la 3° elementare. Esile di corporatura, ha un carattere timido e riservato. Quasi tutti i giorni durante la ricreazione, Stefano viene avvicinato e spintonato da due o tre bambini più grandi che frequentano la 5 °, i quali regolarmente lo costringono con la forza a dare loro la merenda. Stefano non riesce a difendersi e si vergogna a parlare di questi episodi.Stefano è un bambino di 9 anni che frequenta la 3° elementare. Esile di corporatura, ha un carattere timido e riservato. Quasi tutti i giorni durante la ricreazione, Stefano viene avvicinato e spintonato da due o tre bambini più grandi che frequentano la 5 °, i quali regolarmente lo costringono con la forza a dare loro la merenda. Stefano non riesce a difendersi e si vergogna a parlare di questi episodi.

7 Diretto verbale:Diretto verbale: consiste nel minacciare, insultare, offendere, prendere in giro, esprimere pensieri razzisti, estorcere denaro o beni materiali. consiste nel minacciare, insultare, offendere, prendere in giro, esprimere pensieri razzisti, estorcere denaro o beni materiali.

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9 Arshad è un ragazzino pakistano di 12 anni. Inserito da poche settimane in seconda media, nella scuola del paese in cui si appena trasferito insieme ai genitori. Parole pronunciate in modo scorretto, a causa della scarsa conoscenza della lingua italiana, suscitano spesso l’ilarità dell’intera classe, istigata dall’atteggiamento provocatorio di un compagno che si rivolge ad Arshad dicendo: “Ma come parli? Non sai parlare!”. Gli insegnanti si accorgono che anche durante i momenti di gioco il ragazzino viene preso in giro.Arshad è un ragazzino pakistano di 12 anni. Inserito da poche settimane in seconda media, nella scuola del paese in cui si appena trasferito insieme ai genitori. Parole pronunciate in modo scorretto, a causa della scarsa conoscenza della lingua italiana, suscitano spesso l’ilarità dell’intera classe, istigata dall’atteggiamento provocatorio di un compagno che si rivolge ad Arshad dicendo: “Ma come parli? Non sai parlare!”. Gli insegnanti si accorgono che anche durante i momenti di gioco il ragazzino viene preso in giro.

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11 Indiretto:Indiretto: consiste nel provocare un danno psicologico attraverso l’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso ripetuto di smorfie e gesti volgari, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul conto della vittima, il danneggiamento dei rapporti di amicizia. consiste nel provocare un danno psicologico attraverso l’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso ripetuto di smorfie e gesti volgari, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul conto della vittima, il danneggiamento dei rapporti di amicizia.

12 Esempio Elena è una bambina di 10 anni che frequenta la 5° elementare. Da qualche tempo un gruppetto di compagne diffonde pettegolezzi sul suo conto e sostiene che non si vesta alla moda, per allontanarla da Sofia, l’unica sua amica all’interno della classe. In seguito a ciò, Elena è spesso sola ed esclusa dal gruppo anche nei momenti di gioco.Elena è una bambina di 10 anni che frequenta la 5° elementare. Da qualche tempo un gruppetto di compagne diffonde pettegolezzi sul suo conto e sostiene che non si vesta alla moda, per allontanarla da Sofia, l’unica sua amica all’interno della classe. In seguito a ciò, Elena è spesso sola ed esclusa dal gruppo anche nei momenti di gioco.

13 Il bullismo è un fenomeno che riguarda sia i maschi che le femmine.Il bullismo è un fenomeno che riguarda sia i maschi che le femmine. Le prepotenze dei maschi sono rivolte nei confronti sia dei maschi che delle femmine.Le prepotenze dei maschi sono rivolte nei confronti sia dei maschi che delle femmine. Le prepotenze delle femmine prevalentemente indirette (psicologiche) si rivolgono prevalentemente verso altre femmine.Le prepotenze delle femmine prevalentemente indirette (psicologiche) si rivolgono prevalentemente verso altre femmine.

14 I soggetti implicati sono bambini e adolescenti in una fascia di età compresa tra i 7-8 e i 14-16 anni.I soggetti implicati sono bambini e adolescenti in una fascia di età compresa tra i 7-8 e i 14-16 anni. I contesti in cui avvengono con maggior frequenza sono gli ambienti scolastici: le aule, i corridoi, il cortile, i bagni e in genere i luoghi isolati.I contesti in cui avvengono con maggior frequenza sono gli ambienti scolastici: le aule, i corridoi, il cortile, i bagni e in genere i luoghi isolati. I bulli e le vittime fanno parte della stessa classe. A volte le persecuzioni possono avvenire anche durante il tragitto casa- scuola e viceversa.I bulli e le vittime fanno parte della stessa classe. A volte le persecuzioni possono avvenire anche durante il tragitto casa- scuola e viceversa.

15 Attaccare un coetaneo con coltellini o altri oggetti pericolosi, fare minacce pesanti, procurare ferite fisiche gravi, commettere furti di oggetti molto costosi, compiere molestie.Attaccare un coetaneo con coltellini o altri oggetti pericolosi, fare minacce pesanti, procurare ferite fisiche gravi, commettere furti di oggetti molto costosi, compiere molestie. Tali comportamenti sono veri e propri reati!!!

16 I comportamenti cosiddetti “quasi aggressivi” :I comportamenti cosiddetti “quasi aggressivi” : - I giochi turbolenti e le lotte o le prese in giro tra maschi non sono atti prevaricatori in quanto esiste tra loro una parità di forza.

17 Il bullismo, in fondo, è solo “una ragazzata”.Il bullismo, in fondo, è solo “una ragazzata”. Il bullismo fa parte della crescita.Il bullismo fa parte della crescita. Chi subisce le prepotenze dovrebbe imparare a difendersi.Chi subisce le prepotenze dovrebbe imparare a difendersi. Il bullismo è un fenomeno proprio delle zone più povere e degradate.Il bullismo è un fenomeno proprio delle zone più povere e degradate. Il bullismo deriva dalla competizione per ottenere buoni voti a scuola.Il bullismo deriva dalla competizione per ottenere buoni voti a scuola. Il bullo ha una bassa autostima e al di là delle apparenze è ansioso e insicuro.Il bullo ha una bassa autostima e al di là delle apparenze è ansioso e insicuro.

18 I bulliI bulli (Dominanti o Gregari) Le vittimeLe vittime (Passive o Provocatrici) Gli spettatoriGli spettatori

19 è un soggetto più forte della media; è un soggetto più forte della media; ha un forte bisogno di potere; ha un forte bisogno di potere; è impulsivo e irascibile. è impulsivo e irascibile. ha difficoltà nel rispettare le regole; ha difficoltà nel rispettare le regole; assume comportamenti aggressivi verso tutti; assume comportamenti aggressivi verso tutti; approva la violenza per ottenere vantaggi e prestigio; approva la violenza per ottenere vantaggi e prestigio; non è capace di immedesimarsi nei panni dell’altro e non è altruista; non è capace di immedesimarsi nei panni dell’altro e non è altruista; non prova sensi di colpa, si giustifica sempre e non si assume mai la responsabilità delle proprie azioni; non prova sensi di colpa, si giustifica sempre e non si assume mai la responsabilità delle proprie azioni; ha un’autostima elevata; ha un’autostima elevata; non soffre di ansia o insicurezza; non soffre di ansia o insicurezza; il suo rendimento scolastico è basso e tende ad abbandonare la scuola; il suo rendimento scolastico è basso e tende ad abbandonare la scuola; è abile nello sport e nei giochi; è abile nello sport e nei giochi; gode di una buona popolarità soprattutto tra i più gode di una buona popolarità soprattutto tra i più piccoli per la sua maggiore forza fisica. piccoli per la sua maggiore forza fisica.

20 aiuta e sostiene il bullo dominante; aiuta e sostiene il bullo dominante; si aggrega ad altri formando un piccolo gruppo; si aggrega ad altri formando un piccolo gruppo; non prende l’iniziativa di dare il via alle prepotenze;non prende l’iniziativa di dare il via alle prepotenze; spesso è un soggetto ansioso e insicuro; spesso è un soggetto ansioso e insicuro; ha un rendimento scolastico basso; ha un rendimento scolastico basso; non è molto popolare; non è molto popolare; crede che così facendo venga anche lui considerato un vincente acquistando popolarità;crede che così facendo venga anche lui considerato un vincente acquistando popolarità; può provare senso di colpa immedesimandosi nei panni della vittima. può provare senso di colpa immedesimandosi nei panni della vittima.

21 è un soggetto più debole dei coetanei; è un soggetto più debole dei coetanei; è ansioso e insicuro; è ansioso e insicuro; è sensibile, prudente, tranquillo, fragile, timoroso; è sensibile, prudente, tranquillo, fragile, timoroso; ha una bassa autostima; ha una bassa autostima; tende ad isolarsi, incapace di difendersi e bisognoso di protezione. tende ad isolarsi, incapace di difendersi e bisognoso di protezione. è contrario ad ogni tipo di violenza; è contrario ad ogni tipo di violenza; ha rendimento scolastico non brillante; ha rendimento scolastico non brillante; è poco abile nello sport e nel gioco; è poco abile nello sport e nel gioco; nega l’esistenza del problema, perché tende a colpevolizzarsi e per questo non riesce a confidarsi con nessuno.nega l’esistenza del problema, perché tende a colpevolizzarsi e per questo non riesce a confidarsi con nessuno.

22 E’ un soggetto che provoca gli attacchi degli altri, fino aE’ un soggetto che provoca gli attacchi degli altri, fino a ricorrere alla forza; è generalmente un maschio; è generalmente un maschio; è irrequieto, iperattivo, impulsivo; è irrequieto, iperattivo, impulsivo; talvolta è goffo e immaturo; talvolta è goffo e immaturo; ha problemi di concentrazione; ha problemi di concentrazione; è ansioso e insicuro; è ansioso e insicuro; ha una bassa autostima; ha una bassa autostima; è preoccupato per la propriaè preoccupato per la propria incolumità fisica.

23 Sono tutti coloro che assistono. Possono favorire o frenare le azioni del bullo.Sono tutti coloro che assistono. Possono favorire o frenare le azioni del bullo. La maggioranza silenziosa è composta da coloro che assistono senza intervenire o denunciare il fenomeno.La maggioranza silenziosa è composta da coloro che assistono senza intervenire o denunciare il fenomeno.

24 Sostenitore del bullo Agisce in modo da rinforzare il comportamento del bullo (per es. incitandolo, ridendo o anche solo rimanendo a guardare) Agisce in modo da rinforzare il comportamento del bullo (per es. incitandolo, ridendo o anche solo rimanendo a guardare)Difensore della vittima Prende le parti della vittima difendendola, consolandola o cercando di interrompere le prepotenze Prende le parti della vittima difendendola, consolandola o cercando di interrompere le prepotenze Maggioranzasilenziosa Davanti alle prepotenze non fa nulla e cerca di rimanere al di fuori della situazione Davanti alle prepotenze non fa nulla e cerca di rimanere al di fuori della situazione

25 STRATEGIE “Attive” richiedere l’aiuto di un adulto;richiedere l’aiuto di un adulto; esprimere apertamente a livello verbale la disapprovazione per i comportamenti prevaricatori, dicendo esplicitamente al bullo di smetterla;esprimere apertamente a livello verbale la disapprovazione per i comportamenti prevaricatori, dicendo esplicitamente al bullo di smetterla; cercare di aiutare la vittima a sottrarsi alla situazione;cercare di aiutare la vittima a sottrarsi alla situazione; sollecitare i compagni a non appoggiare i bulli.sollecitare i compagni a non appoggiare i bulli.

26 STRATEGIE “PASSIVE” Rifiutare di prendere parte alla situazioneRifiutare di prendere parte alla situazione Esprimere a livello non verbale il rifiuto di prendere parte alle prepotenzeEsprimere a livello non verbale il rifiuto di prendere parte alle prepotenze Aprire il proprio gruppo alla vittimaAprire il proprio gruppo alla vittima

27 La rabbia è un sentimento che ogni individuo prova e deve provare: come tutte le condizioni emotive è positiva ed è possibile esprimerla senza violenza, senza danneggiare se stessi o il prossimo. La rabbia repressa, invece, può diventare esplosiva e dannosa in quanto può trasformarsi in violenza e/o sopruso verso l’altro.

28 L’atteggiamento negativo del Bullo, tende a radicarsi negli anni e diventare parte integrante della propria personalità.L’atteggiamento negativo del Bullo, tende a radicarsi negli anni e diventare parte integrante della propria personalità. La vittima, a lungo andare, diventerà sempre più insicura ed ansiosa fino al punto di cadere in depressione.La vittima, a lungo andare, diventerà sempre più insicura ed ansiosa fino al punto di cadere in depressione.

29 A breve termine A lungo termine Basso rendimento scolasticoBasso rendimento scolastico Disturbi della condotta per incapacità di rispettare le regoleDisturbi della condotta per incapacità di rispettare le regole Difficoltà relazionaliDifficoltà relazionali Ripetute bocciature e abbandono scolasticoRipetute bocciature e abbandono scolastico Comportamenti devianti e antisociali: crimini, furti, atti di vandalismo, abuso di sostanzeComportamenti devianti e antisociali: crimini, furti, atti di vandalismo, abuso di sostanze Violenza in famiglia e aggressività sul lavoroViolenza in famiglia e aggressività sul lavoro

30 A breve termine A lungo termine Sintomi fisici: mal di pancia, mal di stomaco, mal di testa (soprattutto alla mattina prima di andare a scuola)Sintomi fisici: mal di pancia, mal di stomaco, mal di testa (soprattutto alla mattina prima di andare a scuola) Sintomi psicologici: disturbi del sonno, incubi, attacchi d’ansiaSintomi psicologici: disturbi del sonno, incubi, attacchi d’ansia Problemi di concentrazione e di apprendimento, calo del rendimento scolasticoProblemi di concentrazione e di apprendimento, calo del rendimento scolastico Riluttanza nell’andare a scuola, disinvestimento nelle attività scolasticheRiluttanza nell’andare a scuola, disinvestimento nelle attività scolastiche Svalutazione della propria identità, scarsa autostimaSvalutazione della propria identità, scarsa autostima Psicopatologie:Psicopatologie: DepressioneDepressione Comportamenti autodistruttivi/autolesiviComportamenti autodistruttivi/autolesivi Abbandono scolasticoAbbandono scolastico A livello personale:A livello personale: insicurezza, ansia, insicurezza, ansia, bassa autostima, bassa autostima, problemi problemi nell’ adattamento nell’ adattamento socio-affettivo. socio-affettivo. A livello sociale:A livello sociale: ritiro, solitudine, ritiro, solitudine, relazioni povere relazioni povere

31 Come si riconosce la vittima: Torna da scuola con vestiti stracciati o sgualciti e con libri o oggetti rovinati;Torna da scuola con vestiti stracciati o sgualciti e con libri o oggetti rovinati; Ha spesso lividi, ferite, tagli e graffi;Ha spesso lividi, ferite, tagli e graffi; Non porta a casa compagni di classe o coetanei;Non porta a casa compagni di classe o coetanei; Non ha nessun amico per il tempo libero;Non ha nessun amico per il tempo libero; Non viene invitato a feste;Non viene invitato a feste; Ha paura di andare a scuola la mattina e perHa paura di andare a scuola la mattina e per questo il più delle volte percorre il tragitto più lungo; questo il più delle volte percorre il tragitto più lungo; E’ inappetente, soffre di disturbi allo stomacoE’ inappetente, soffre di disturbi allo stomaco e di mal di testa,dorme male e fa brutti sogni; e di mal di testa,dorme male e fa brutti sogni; Ha frequenti sbalzi d’umore: sembra infelice, triste e depresso e spesso manifesta irritazione e scatti d’ira;Ha frequenti sbalzi d’umore: sembra infelice, triste e depresso e spesso manifesta irritazione e scatti d’ira; Chiede o ruba denaro alla famiglia (spesso per assecondare i bulli)Chiede o ruba denaro alla famiglia (spesso per assecondare i bulli)

32 Come si riconosce il bullo Prende in giro ripetutamente e in modo pesante; Prende in giro ripetutamente e in modo pesante; Rimprovera; Rimprovera; Intimidisce; Intimidisce; Minaccia; Minaccia; Tira calci, pugni, spinge; Tira calci, pugni, spinge; Danneggia cose. Danneggia cose.

33 Telefono Azzurro 1.96.96 Utenza gratuita 24 ore su 24, attiva su tutto il territorio nazionale. A disposizione di tutti fino ai 14 anni per parlare con un consulente del proprio disagio.

34 Emergenza Infanzia 114 Utenza di emergenza gratuita attiva 24 ore su 24 per chi intende segnalare un pericolo immediato per l’incolumità psico-fisica di bambini ed adolescenti.

35 Utenza telefonica alla quale possono rivolgersi indistintamente le vittime, i testimoni, gli autori di atti di bullismo di età maggiore degli anni 14. Anche i genitori e gli insegnanti a conoscenza di qualche fenomeno o semplicemente a titolo informativo.

36 CARABINIERICARABINIERI

37 Nel caso in cui le vittime sviluppino reazioni di disagio particolarmente acute e persistenti, occorre rivolgersi ad uno specialista, che può essere:Nel caso in cui le vittime sviluppino reazioni di disagio particolarmente acute e persistenti, occorre rivolgersi ad uno specialista, che può essere: - Pediatria - Neuropsichiatria Infantile - Servizio di Età Evolutiva - Consultorio Giovani - Consultorio Familiare - Centri per bambini e adolescenti e adolescenti - Psicologo presente nel contesto scolastico contesto scolastico

38 NESSUNO MERITA DI SUBIRE PREPOTENZE!

39 Non accettare mai passaggi o doni dagli sconosciuti, bensì avverti subito chi ti sta vicino: genitori, insegnanti o Forze dell’Ordine.

40 Scattare una foto è bello, perché significa conservare un ricordo. Ma se a farti la foto è uno sconosciuto, avverti subito genitori, amici o Forze dell’Ordine: gli insegneranno loro le regole dell’educazione.

41 E’ proprio vero: l’unione fa la forza! Ragazzi, ricordate che fare gruppo vuol dire innanzitutto aiutarsi a vicenda e essere attenti alle esigenze di chi ci sta vicino.

42 Bullismo elettronico (cyberbullying): atto aggressivo, intenzionale, condotto da un individuo o un gruppo di individui attraverso varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo contro una vittima che non può difendersi (Smith et al., 2008). Il bullo può agire, ad esempio, pubblicando foto, video o informazioni private della vittima, spargendo maldicenze attraverso sms/mms con il cellulare o con la posta elettronica, oppure mettendo in atto minacce ripetute (dirette alla vittima) tramite il cellulare o gli strumenti elettronici.

43 Avere cura di se stessi non vuol dire essere vanitosi, ma essere attenti all’uso che gli altri fanno della tua immagine. Sconosciuti in rete Diffida sempre dello sconosciuto ti richiede una foto, e avvisa subito i grandi.

44 Internet è come un immenso mare, in cui è facile perdersi deviando su rotte pericolose. Naviga insieme ai tuoi genitori, o avvertili subito se dal web ricevi immagini o frasi che ti turbano.

45 Non diffondere i tuoi dati personali agli sconosciuti, ma solo a coloro che conosci bene. E se hai dubbi, chiedi sempre consiglio a genitori o insegnanti.

46 Parl PPParlane con un adulto!

47 Fai molta attenzione prima di aprire file provenienti da sconosciuti potresti far scattare l’infezione dei malware” (software dannoso). Sarebbe meglio cancellare questi file dal PC senza neppure aprirli. Attento, un estraneo può spiare quello che fai con programmi pericolosi, gli spyware.

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49 Internet è un universo talmente affascinante che è facile perdere la dimensione del tempo non tutto quello che si legge e vede su Internet è vero

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52 Contattare il service provider (fornitore di servizi internet) SOCIAL NETWORKING SITES MySpace (è una comunità virtuale) : è possibile segnalare un abuso da parte di un utente cliccando sul link “contatta MySpace” e accedere a http://www.myspace.com/index.cfm?fuseaction=misc.contact http://www.myspace.com/index.cfm?fuseaction=misc.contact Facebook (comunità virtuale) : è possibile segnalare abusi attraverso il link help@facebook.com help@facebook.com

53 non rispondere a e-mail o sms molesti e offensivi; non rispondere a chi insulta o prende in giro; non rispondere a chi offende nelle chat o esclude da una chat; salvare i messaggi offensivi che si ricevono (sms, mms, e- mail), prendendo nota del giorno e dell’ora in cui il messaggio è arrivato; cambiare il proprio nickname; cambiare il proprio numero di cellulare e comunicalo solo agli amici; utilizzare filtri per bloccare le e-mail moleste; non fornire mai dati personali (nome, cognome, indirizzo di residenza) a chi si conosce in chat o sul web; parlane immediatamente con un adulto (genitori o insegnanti); in caso di minacce fisiche o sessuali, è possibile contattare anche la Polizia. Regole per prevenire il cyberbullismo per gli studenti

54 Chiedi il permesso alla persona interessata, prima di pubblicare un'immagine o video su un blog; Se ricevi materiale offensivo non pubblicarlo, conservalo e informa un adulto; Cambia la password periodicamente; Non dare amicizia on line a persone che non conosci realmente; Ogni volta che usi telefonini o navighi in internet lasci impronte che possono essere sempre rintracciate dalle Forze dell'Ordine;

55 Art. 629 Codice Penale - Estorsione: Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a s é o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni (2) e con la multa da euro 516 a euro 2.065 [c.p. 29, 32] (3).

56 MINACCE Art. 612 Codice Penale – Minaccia: Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa [c.p. 120; c.p.p. 336], con la multa fino a euro 51 (2). Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell'articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d'ufficio (3).

57 DIFFAMAZIONE Art. 595 Codice Penale – Diffamazione: chiunque, comunicando con pi ù persone, offende l'altrui reputazione, è punito [c.p. 598] con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032 (1) (2). Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicit à, ovvero in atto pubblico [c.c. 2699] (5), la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516 (6). Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza o ad una autorit à costituita in collegio, le pene sono aumentate [c.p. 29, 64] (7) (8).

58 ATTI PERSECUTORI (STALKING)‏ Art. 612 bis Codice Penale - Atti persecutori. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata. Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. Si procede tuttavia d'ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio (1) (2).

59 Il telefono cellulare è ormai un oggetto d’uso presente tra i giovani e i giovanissimi. Come tutti i genitori sanno, il cellulare non è solamente un telefono, ma è uno strumento dotato di altre valenze tecnologiche che ne rendono l’uso ampiamente vario e ricco (fotocamere, video, messaggistica, internet, ecc.) È facile, quindi, che i ragazzi, abituati a farne un uso continuo, se ne avvalgano anche durante le ore di lezione, con effetti negativi per se stessi e per gli altri. Come avviene ormai in quasi tutti i Paesi europei, anche in Italia l’uso del cellulare a scuola è vietato. Lo ha disposto il Ministro dell’istruzione con una direttiva (cfr. direttiva 15 marzo 2007), impegnando tutte le istituzioni scolastiche a regolamentare l’uso a scuola, con esplicito divieto durante le lezioni. Il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione risponde ad una generale norma di correttezza, è un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni., costituisce un’infrazione disciplinare.

60 Provate ad immaginare se svegliandoci una mattina scoprissimo che nella notte tutti, ma proprio tutti, avessero dimenticato le regole per muoversi sulla strada, cosa accadrebbe? Le regole servono per rispettare se stessi, gli altri e non trovarsi nei pericoli.

61 In pullman seduti e linguaggio rispettoso

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65 Gennaio 2014, un divieto di fumo esteso anche a spiagge attrezzate, parchi pubblici e auto private se sono a bordo minori. Dal 2 febbraio 2016 l'Italia ha legiferato recependo la direttiva 2014/40/UE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati. Non sarà più concesso fumare in auto in presenza di minori o donne incinte, non sarà consentito fumare presso le cliniche ospedaliere e i centri di ricerca, verrà multato chi sorpreso a gettare mozziconi di sigaretta a terra, inoltre vengono inasprite le pene per coloro che vendono tabacco ai minori. Questo decreto legislativo ha mezzo al bando i pacchetti contenenti 10 sigarette e ha imposto il limite massimo di 30 grammi per i pacchi di tabacco sfuso. Il decreto ha imposto inoltre delle serie limitazioni alla pubblicizzazione delle sigarette elettroniche. Infine è stato disposto che i pacchetti di sigarette debbano essere rivestiti con il 65% da immagini che propongano gli effetti dannosi del fumo.

66 Delle circa 4 mila le sostanze chimiche presenti in questi prodotti, 400 sono tossiche e almeno 40 notoriamente cancerogene. Ma poiché ogni sigaretta contiene anche - in media - 0,8 mg di nicotina, una sostanza che genera dipendenza, smettere di avvelenare il nostro corpo è particolarmente difficile. Benzene.. È un noto cangerogeno collegato a un più alto rischio di leucemia negli esseri umani, ma anche ad anemia, danni genetici, danneggiamento dei tessuti ossei e complicazioni per le donne in gravidanza. Il 50% dell'esposizione al benzene è dovuto al fumo di sigaretta, attivo o passivo. Formaldeide battericida,) è il principale responsabile dell'irritazione ad occhi e mucose e della tosse insistente che possono colpire un fumatore o chi vi si trovi accanto. L'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) l'ha classificata come cancerogeno certo. Catrame. È il cocktail di agenti chimici prodotto dalla combustione del tabacco, un residuo marrone e appiccicoso che si attacca su denti, dita e polmoni dei fumatori. Nonostante molti marchi si siano mossi per produrre sigarette "light" a basso contenuto di catrame ("tar" in inglese), la convinzione che queste riducano il rischio associato al fumo è erronea. Ci sono decine di altre sostanze chimiche nocive per il corpo dei fumatori. Arsenico. È un veleno contenuto nei topicidi che si accumula nel corpo del fumatore danneggiando cuore e vasi sanguigni e interferendo con la capacità del nostro organismo di riparare i danni al DNA. Oltre ad essere cancerogeno, danneggia il sistema nervoso e quello digestivo. Cadmio. Il metallo utilizzato per confezionare le batterie entra nel nostro organismo attraverso il fumo di sigaretta e danneggia i reni e il rivestimento delle arterie (oltre naturalmente ad essere un potente cancerogeno). Normalmente siamo capaci di espellerlo attraverso l'urina, ma la dose incamerata attraverso le sigarette può superare quella che possiamo smaltire. Cromo. Utilizzato per smalti e vernici, è tra i principali responsabili del cancro ai polmoni. Funziona inoltre da "cavallo di Troia" permettendo ad altre sostanze cancerogene di aderire con più facilità al DNA e danneggiarlo. Cianuro di idrogeno. Danneggia cuore e vasi sanguigni, e mette ko le ciglia che proteggono le vie respiratorie consentendo alle tossine di entrare piùfacilmente nei polmoni. L'organismo del fumatore si difende obbligandolo a tossire per espellere gli agenti dannosi. Monossido di carbonio. È un gas incolore e inodore che costituisce il 3-5% dei prodotti della combustione delle sigarette. Legandosi allo ione ferro dell'emoglobina al posto dell'ossigeno, diminuisce la quantità di ossigeno trasferita nel sangue privando i tessuti della loro linfa vitale. Ossido d'azoto. è tra i maggiori inquinanti atmosferici. a l'eccesso di questa sostanza nelle sigarette fa sì che le vie aeree si espandano eccessivamente facilitando l'assorbimento della nicotina e degli altri "veleni". Ammoniaca. Esatto, quella che si usa anche per pulire i bagni: converte la nicotina in un gas rendendola più facilmente assorbibile da polmoni e sangue e aumentando il suo effetto da dipendenza

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